
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – C’è un solo modo per capire il tavolo negoziale sull’Ucraina: ignorare le parole dei protagonisti e cercare di infilarsi nelle loro teste per intuire ciò che pensano. Trump ha una testa da affarista imbroglione, convinto che per ottenere risultati serva un caos di minacce, ricatti, detti e contraddetti. Ma, al suo secondo e ultimo mandato, […]
Teste di tavolo
C’è un solo modo per capire il tavolo negoziale sull’Ucraina: ignorare le parole dei protagonisti e cercare di infilarsi nelle loro teste per intuire ciò che pensano. Trump ha una testa da affarista imbroglione, convinto che per ottenere risultati serva un caos di minacce, ricatti, detti e contraddetti. Ma, al suo secondo e ultimo mandato, vuole passare alla storia come pacificatore del mondo in fiamme e salvatore dell’impero Usa al tramonto. Perse tutte le guerre degli ultimi 70 anni, ha spostato lo scontro dal piano militare a quello commerciale: la Russia gli serve come partner per staccarla dalla Cina e dividere l’Europa (peraltro già spappolata di suo); l’Ucraina è un inutile impaccio, ma un’ottima riserva di materie prime. Putin è un’ex spia del Kgb e un satrapo feroce, ma anche un politico vecchio stampo che, diversamente da Trump, misura le parole e di solito fa quello che dice. Prima di invadere l’Ucraina, avvertì per 15 anni che non le avrebbe consentito l’annessione alla Nato e il tradimento degli accordi di Minsk per un Donbass pacificato e autonomo, considerandoli due minacce esistenziali per la Russia; e a invocare una conferenza tipo Helsinki per la sicurezza di tutti, amici della Nato e della Russia.
La dottrina militare russa non cambia a ogni stormir di fronda, come quella Usa e Nato: è tutta scritta e muta di rado. Progetti di invasione dei Baltici, della Polonia o dell’intera Europa non ne risultano: è ridicolo evocarli come pericoli imminenti o certezze per giustificare il riarmo dei 27, che fra l’altro a Mosca non fa né caldo né freddo (la sua deterrenza è in 6-7 mila testate nucleari e 2 milioni di soldati). Il quadro potrebbe cambiare se Baltici, Polonia e Germania si dotassero di arsenali nucleari ritenuti minacce esistenziali da Mosca. Ma Putin ha sempre cercato il buon vicinato con l’Europa e i grandi del mondo: fino al 2022 lo ebbe e ora Trump glielo ridà. La sua risposta sulla tregua ucraina era prevedibile: bastava studiare i negoziati di Istanbul del marzo-aprile 2022, sabotati dagli oltranzisti Nato. Il capo negoziatore ucraino David Arakhamia, fedelissimo di Zelensky, raccontò: “I russi erano pronti a porre fine alla guerra se avessimo accettato la neutralità: noi avremmo dovuto promettere di non aderire alla Nato. Questa era la cosa più importante per loro, il punto chiave. Tutto il resto era solo retorica: la denazificazione, la popolazione di lingua russa e altri blablabla”. Ma il 9 aprile “Johnson venne a Kiev e disse che non avremmo dovuto firmare nulla con i russi: solo combattere e basta”. Tre anni dopo, si torna alla casella di partenza, ma con centinaia di migliaia di morti in più. Infatti entrare nelle teste dei leader europei è inutile: per mancanza di leader, ma soprattutto di teste.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…….
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Notizie dalla Russia: giusto ieri/
leggiam Maria Zakhàrova ha parlato,/
gli epiteti più propri e veritieri/
usando per un capo dello stato,/
che in visita in Giappone, guarda un po’,/
non disse chi le atomiche gettò./
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All’articolo di M.Tr si può benissimo attaccare le demenziadi del nostro atlantomasochista di riferimento.
Jonny Dio
Quando ti definisci da solo 😀
Ricordo che Hitler con ragionamenti non molto dissimili da quelli della Ursula, riuscì a demolire il parlamento richiedendo poteri speciali causa ‘stato d’emergenza’.
E il parlamento tedesco glieli diede, decretando la propria fine.
Il 27 febbraio di quell’anno, infatti, il Reichstag fu colpito da un violento incendiato. Hitler accusò i comunisti di aver provocato l’attentato al parlamento tedesco e convinse l’ancora presidente von Hindenburg a emanare il decreto dell’incendio del Reichstag, tramite il quale il neocancelliere limitò drasticamente le libertà e i diritti di tutti i cittadini del suo paese, servendosi inoltre della legge per eleminare i suoi oppositori politici. Successivamente, il 27 marzo, Adolf Hitler propose al parlamento di emanare la legge dei pieni poteri. Tramite tale decreto, che fu approvato da 228 deputati del Reichstag, Hitler dichiarò lo stato d’emergenza e conferì alla figura del cancelliere, rivestita da lui stesso, il potere di far rispettare le leggi senza che dovesse avvenire alcuna votazione da parte del parlamento. Con queste due leggi, quella di Hitler si era, di fatto, tramutata in una dittatura totalitaria. Il Partito Socialdemocratico di Germania e quello comunista furono messi fuori legge e Hitler ordinò, al fine di internare i suoi oppositori politici, la costruzione del campo di concentramento di Dachau, il primo campo di concentramento nazista. Dopo la morte del presidente Paul vin Hindenburg, avvenuta nell’agosto del 1934, Adolf Hitler assunse pieni poteri, assumendo il titolo di Führer.
Ascesa al potere di Adolf Hitler – Wikipedia
Decreto dei pieni poteri – Wikipedia
Quindi quando uno come JD vi dice che siamo in democrazia, le regole sono queste che ci piacciano o no…
sapete come rispondere.
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A proposito, hanno ripreso la zona di Kursk.
Zelensky game over.
Adesso non ha più carte in mano, anzi non ha più nemmeno la mano.
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Occhio agli entusiasmi su Putin….
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Vannacci sculaccia pesantemente l’euroinomane I. Grieco:
Se c’erano dubbi su chi sia più intelligente tra pro-EU e pro-Russia.
Caporali contro generali: chi vincerà?
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Direi che ha vinto il generale qui… a prescindere, intervista molto ben fatta e interessante. Grazie Sparviero
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Vannacci si allinea dove crede avrà più vantaggio. Non mi fido un’anticchia.
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Ma… questo Ivan Grieco è un idiota totale!
Che figura barbina. Certo che, in genere, per approvare Vannacci ce ne vuole, ma qui c’è un abisso: praticamente è un professore che discute della sua materia con un asino patentato.
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Anail, 14.03.2025, 9:18: “Ma… questo Ivan Grieco è un idiota totale!”
Evvai, è scattata l’ora dei complimenti vivissimi! 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Hai detto che è un idiota totale, ma secondo me anche a dargli dell’imbecille è pur fargli un complimento. Imbecille al punto da far risplendere Vannacci – che certo non amo, ma che in QUESTO video ha dato dimostrazione di essere un POLITICO oggettivamente bravo (10:12, cfr. “io non volevo fare una discussione tecnica, perché io qua sono come europarlamentare, e quindi ho fatto una discussione politica; non ho parlato né di Combat Power, non ho parlato né di numeri di carri, non ho parlato di tipologie…” eeee tac!, interrotto dal genio del youtuber italiota con le pezze al Q-lo! Vannacci che, lo ribadisco, qui risplende, pur rimanendo europarlamentare della Lega ,che, lo ricordo, contro il provvedimento della Fon der nazi ha votato NO assieme ai 5S! Mi tocca accettare e promuovere discorsi di gente di Destra (tipo JD Vance di recente a Monaco che ai mafionazisti di Bruxelles ha detto in faccia le cose come stanno!), ma ci si rende conto?! È davvero un Mondo al contrario (cit, indovinachì)… 🤦🏻♂️
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Ma perché, non l’avevate mai visto in azione Grieco?
Chicche varie:
1- ha insinuato che Pubble non sia laureata, lei gli ha risposto a brutto muso di sì e in seguito Andrea Lombardi ha mosso domande al fido compare di Grieco, tale Parabellum, per sapere se LUI fosse davvero laureato. A tutt’oggi Mirco Campochiari credo che non abbia risposto producendo prove della sua L’Aura, però può essere che mi sbaglio io 😀
2- Grieco e Parabellum hanno fatto un trappolone a Marco Travaglio in cui lui è rimasto bersaglio dell’esperto cicciobombardiere. Poi però si è scatenato e ha ridotto al silenzio Parabellum sparaballum parlando quasi ininterrottamente negli ultimi 20 minuti di live.
3- Grieco è anche quello che si metteva la parrucca bionda per prendere in giro Orsini (come gli ha ricordato Marco Travaglio, tra l’altro, durante quell’esilarante live).
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Volatile, sei un povero coglion*. Tutto ciò che sta dietro di te, tutto ciò da cui ti abbeveri, tutto ciò che ascolti, tutto ciò che scrivi, e il modo in cui lo fai, mi fa profondamente schifo.
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Comunque suggerisco a Infosannio di aprire una pagina su questo blog “i patentini del Santo”, alla scanzie ma sugli utenti…..certo, sarebbe un po’ monotono perché gli unici promossi sarebbero ED, l’Innominabile, Santo stesso e Ladis, e un po’ troppo pieni di insulti, ma consegnati sempre puntualmente: ah se avessimo Santo al posto di Salvini, stacanovista com’è, sarebbe in grado di far arrivare persino i treni in orario!
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“… e un po’ troppo pieni di insulti”. E basta! Ma sai leggere? O sei così pazza di me da leggere solo i miei post?
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https://m.youtube.com/shorts/elQ1FN5y4K4
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Quante bambocciate su questo blog.
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ehhh già!
Meno male che ci sono anche utenti che contribuiscono con riflessioni e analisi profonde.
(Visto che lo leggi con interesse, Ladis è un uomo).
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Bambocciate, come ho detto. Nient’altro che bambocciate.
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FINALMENTE. Al povero mentecatto di cui sopra e’ caduta la maschera malportata con l’invio esultante di cadaveri di soldati morti. A lui ed a quelli come lui , quando fanno i finti pietosi umanitari e parlano afflitti delle decine e centinaia di migliaia di morti, che sIa l’Ucraina , Gaza o la Siria, in realta’ NON GLIENE FREGA ASSOLUTAMENTE NIENTE. Come Travaglio, come la Basile , come Zochk, SONO SOLO DEGLI IPOCRITI DALL’EGO SMISURATO CONVINTI DI AVERE SEMPRE E COMUNQUE RAGIONE. Il resto sono solo trucchetti dialettici da imbonitori quali sono. Per questo fanno SCHIFO e la loro opinione non conta NIENTE.
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3 tentativo (intervento in moderazione da 1 ora e rotti, provo ora a frazionarlo):
Ormai l’ideologo di riferimento, a est come a ovest, è Dugin con la sua “democrazia illiberale”, in altra definizione chiamata “democratura” se si vuole presentare qualche distinguo, ma la solfa è sempre la medesima.
Sulla base dell’emergenza e/o dell’eccezionalità si passa sopra ogni mandato elettorale. La democrazia è nata per evitare prevalesse “la legge del più forte”, alla forma attuale vale la legge della maggioranza, benché il mandato elettorale sia quasi sempre tradito, fino a quando qualcuno non impone l’emergenza o l’eccezionalità, a suo imperio e senza nemmeno giustificarne le premesse.
Il problema dei politici in generale è che guardano sempre a un orizzonte corto, il proprio, e avallando questo approccio creano le basi per giustificare il medesimo comportamento anche per i successori.
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L’innominabile (dalle richieste contraddittorie -ignorami/rispondimi- e che non gradisce mai le argomentazioni altrui perché pretenderebbe risposte come desidera lui, e che ciancia di coerenza e di qualificazione), si riferisce alla votazione nel parlamento europeo che ha mantenuto, a suo avviso, la facciata della democrazia, nonostante la dichiarazione di “irrilevanza” dalla VonDL, che non fa che replicare il modello Vaccini con le armi.
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“C’è un solo modo per capire il tavolo negoziale sull’Ucraina”
🤦♂️ casualità lineare….
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Travaglio ha ragione. Ma a proposito di testate nucleari e accordi disattesi, poi com’è andato poi a finire il memorandum di Budapest del 1994?
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Beh diciamo che per una nazione è più facile essere coerente quando è governata da un autocrate (Xi Jinping da 12 anni, Putin da 25), senza scocciature come elezioni, contrappesi e organi di controllo.
Sul fatto che si sia “tornati al punto di partenza” non sarei così ottimista. Putin l’ha detto chiaramente, l’accordo “dovrà tenere conto dei progressi russi“, cioè le terre che ci siamo conquistati ce le teniamo.
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Travaglio non spiega come fa Putin a fidarsi di chi fa patti ,accordi ,trattati e poi disinvoltamente non li rispetta .Il fatto stesso che ieri ha detto a chiare lettere che il cessate il fuoco immediato e per 30 giorni non gli sta bene, potrebbe indurre quelli in malafade che lui la pace non la desideri,ma in realtà è proprio perché sa che sarebbe solo un espediente per consentire agli ucraini di riorganizzarsi. Quindi è evidente che una semplice promessa di non entrare a fare parte della Nato non basta affatto.
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Ma smettila di giocare a Risiko, al grande stratega militare!
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maglio lasciare fare ai NAGA come te
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La logica la può usare chiunque è in possesso di tale facoltà.
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Un vero pacifista, quale mi ritengo io, a differenza dei tanti cuori spezzati per i poveri soldati ucraini e russi caduti o mutilati, vorrebbe la tregua, subito. Non ci starebbe a pensare nemmeno un secondo. I veri guerrafondai tifosissimi di Putin travestiti da pacifisti francescani, invece stanno li a dire se convenga o meno. La tua caxxo di logica fa il paio con “si vis pacem, para bellum”.
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In questa guerra siamo purtroppo presi in mezzo fra rapaci e incapaci, e ne paghiamo e pagheremo le amarissime conseguenze. Certo, quanto ad incapaci questo nostro governo non teme rivali.
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NON IN MIO NOME – Viviana Vivarelli
Per tutta la vita ho difeso la pace e la democrazia, come due baluardi senza i quali non ha senso parlare di civiltà.
La campagna delle bandiere di pace per esorcizzare la guerra in Iraq è nata in casa mia, anche se su IA leggo dati di pura fantasia.
Ho cominciato a interessarmi attivamente e in modo sistematico di pace e democrazia a partire dal 2001, quando questi due valori furono calpestati orrendamente dalla destra di governo in quella che fu chiamata “la macelleria di Genova” ma già da anni mi consideravo una no global, cioè un’amante della pace e della democrazia contro i danni del turbocapitalismo e la sua imposizione di un Nuovo Ordine Mondiale, basato sulla forza del capitale che schiaccia e distrugge tutto in nome del proprio profitto e potere, capeggiato in Occidente da quel massimo potere autoritario e guerrafondaio che sono da sempre gli Stati uniti, così arroganti e autoritari da distruggere il mondo. Mi sono fortemente entusiasmata quando in Italia il movimento no global, che era mondialista ma apartitico, ha cercato di creare una democrazia diretta, dal basso, a modello elvetico, e mi sono dedicata, anima e corpo, a diffondere la democrazia diretta con un giornale online che ha raggiunto le 2900 copie. Ho sofferto orrendamente quando il tradimento di Grillo e il moderatismo di Conte hanno ridotto tutto in briciole, rientrando in quel partitismo marcio e lucrativo che ho sempre detestato come la maggiore disgrazia italiana, luogo di corruzione che corrompe e asservisce anche i migliori.
È stata una continua sofferenza difendere i diritti civili e la pace contro gli amici che deviavano allegramente con attacchi al reddito minimo, accuse infondate al M5S, alleluia a un mostro come Draghi, fino all’ultima ferita di una figlia che vive da 18 anni a Londra, completamente plagiata dalla BBC e dal Financial Times, che da pacifista parla ora come una guerrafondaia.
Ormai provo disgusto alle palesi e sfacciate menzogne di ogni tg e l’idea che il 15 marzo le piazze si riempiano di una miscellanea di persone diverse con opinioni opposte che manifesteranno insieme per difendere “Questa Europa”… un’Europa, delle lobbye, della corruzione, del capitalismo più bieco, della guerra, mi dà francamente il vomito.
Questi tre anni isterici, violenti, bellicisti, pieni di falsità e di calunnie, hanno affossato qualunque valore morale o buon senso politico potesse vantarsi in questa Europa, nell’abulia dei popoli, plagiati, strattonati, bullizzati, nella distruzione di quei principi di pace e democrazia che dovrebbero essere il nostro vanto ma sono stati macellati da una propaganda falsa, violenta, repressiva, demonizzante che ha calpestato qualunque opinione diversa, che ha impedito in modo feroce qualunque seria ricostruzione storica, che distorto qualunque verità, in un’opera di falsificazione e di plagio inaudita.
In cambio di questa resa incondizionata al capitale americano cosa ci ha guadagnato l’Europa? Con la guerra dei dazi e l’assurdo diktat autoritario della von der Leyen si presenta davanti ai nostri occhi un futuro di miseria e di abiezione che niente ha a che fare con la pace, con la democrazia, con la civiltà. Dopo troppe menzogne svelate di una propaganda scellerata solo dei deficienti potrebbero ancora credere che da queste scelte demoniache nascerà una minima cosa buona per i popoli europei. Ecco, dunque, che a maggior ragione quelli che manifesteranno domani faranno una pubblica dichiarazione di delirante follia o di collusione satanica con i padroni delle armi, con i signori del capitale.
Oggi io sono una bruciante sofferenza. Vedo tanti che credevo amici che mi attaccano o mi insultano, la mia stessa figlia che mi si rivolta contro, lei che con due amici fu la creatrice della più bella campagna di pace italiana, ma non è questo il mio danno maggiore. Non è solo il mio orgoglio che è stato ferito, è proprio il mio senso di coerenza.
Sono stata molto povera e le rivendicazioni dei poveri, dei lavoratori, dei deboli, non mi sono mai uscite dal cuore. È una vita che difendo i poveri, i deboli, i senza potere, gli sfruttati, gli esclusi, gli emarginati, i diversi. Non ho mai votato comunista perché sono sempre stata convinta che i milioni di proletari che hanno riposto tante speranze nella rivoluzione contro la Grande Borghesia sono stati poi traditi da quelli stessi in cui credevano che hanno riformato una piramide di potere con a capo un dittatore o una casta di burocrati, di capi partito, di finti tecnici, che hanno calpestato di nuovo i cittadini comuni e i loro diritti civili, sociali ed economici, per la difesa perversa di pochi. Non sono putiniana e non credo che in Russia ci sia democrazia, ma ormai la democrazia non la vedo nemmeno in Europa e a maggior ragione negli Stati uniti. Per cui non riesco nemmeno a capire quali siano i valori di questa gente che andrà in piazza domani. Vedo solo una grande confusione.
Ho ammirato Berlinguer per la sua onestà e il suo coraggioso tentativo di sanare la corruzione del suo partito e di costruire una sx all’italiana che fosse esente degli estremismi dittatoriali dell’URSS, ma è stato una delle ultime stelle della sx italiana. Dopo di lui, i cosiddetti partiti di sx non hanno fatto che declinare in uno scivolamento nefasto di succubi del Capitale, scempiando tutti i valori per cui la sx era nata. Oggi una sinistra non c’è più. Una Europa dei popoli non c’è mai stata. Io vedo un aggressore che si chiama Stati uniti, e un aggredito che si chiama popolo del mondo intero.
Con la globalizzazione, l’atlantismo, l’avvento delle multinazionali e le guerre predatorie per il petrolio o le nuove risorse per la tecnologia, l’allontanamento dai valori umani e dai diritti dei popoli non ha fatto che crescere come un tumore del mondo. Ma la degenerazione della sx e la barbarie e grettezza della dx hanno fatto sì che aspirassi con tutte le mie forze a qualcosa di nuovo, che non ricreasse ancora una volta una piramide con pochi privilegiati e una massa di senza potere, contro cui si poteva fare di tutto in nome del lucro.
Non ho mai avuto fede nell’Europa, nemmeno ai tempi di Prodi, e l’Ue mi è sempre sembrata una costruzione antidemocratica e oligarchica che aveva deviato subito dai propositi dei Padri Fondatori, per diventare non un’unione di popoli per un futuro migliore di tutti, ma un’unione di banche e di magnati per una piramide perversa dove poche persone o pochi Stati approfittavano di quelli più deboli per depredarli.
Ho sempre odiato con tutte le mie forze le menzogne di coloro che a tavolino creavano una crisi e imponevano un’austerità ad esclusivo vantaggio di pochi potenti e ricattavano gli europei con la scusa del debito, usando la crisi per arricchire i ricchi e impoverire i poveri. La lotta di classe risorgeva più forte che mai. Oggi nel riarmo preteso in modo assolutistico e autoritario dalla von der Leyen io vedo un popolo aggredito. E siamo noi.
Per me è stata sempre perfettamente chiara la differenza tra ciò che è di dx/sx (ormai appallate in una melma comune, come i democratici e i repubblicani americani) e la lotta per i diritti dei popoli e dei cittadini che sta ben oltre e aborre le guerre militari come quelle economiche o speculative e le nuove forme di oppressione create dal Grande Capitale.
Che si chiami WTO o Banca Mondiale, Fondo Monetario o BCE, Troika o Consiglio europeo, Bilderberg o club dei Trenta, Black RoCk o Goldman Sachs, che si metta il grembiulino della Massoneria o le medaglie dei grandi generali, che parli di atlantismo appoggiando le guerre predatorie americane o si chini dinanzi agli ordini delle grandi banche d’affari USA o ubbidisca alle grandi multinazionali che sovrastano gli Stati, il nemico resta sempre uno, il Grande Capitale che angaria da sempre i cittadini e pensa solo ad arricchirsi a loro spese, distruggendo tutti i diritti che i popoli hanno faticosamente conquistato con secoli di lotte, fregandosene anche delle risorse del Pianeta e della sua degradazione.
Non scenderò in piazza per difendere i miei aguzzini. E compiango chi lo farà ignorando che si può lottare contro una frana che rischia di ucciderti, o si può farne parte, partecipando alla propria rovina.
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Pur con qualche differente valutazione, comprendo il “grido” di rabbia e frustrazione di Viviana. È molto simile al mio.
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Strage di Odessa 2014: sentenza CEDU incolpa governo ucraino
di Marilina Mazzaferro
La corte europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato l’Ucraina colpevole per non aver impedito lo scoppio di violenze e scontri nella sede dei sindacati di Odessa, che portarono al massacro di Odessa.
Nel novembre 2013, in Ucraina scoppiarono proteste contro la decisione del governo di sospendere un accordo di cooperazione con l’Unione Europea e di sviluppare invece legami con la Russia.
Le dimostrazioni si trasformarono in violente proteste anti-establishment contro la presunta corruzione del governo e scoppiarono scontri tra le forze ucraine e i dimostranti. Almeno 100 persone rimasero uccise.
Nel febbraio 2014, le proteste si sono trasformate in un colpo di stato che ha estromesso l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovych, portando all’estraniazione della regione orientale del Donbass e alla successiva campagna militare lanciata contro di essa dal nuovo governo di Kiev.
Gli scontri hanno raggiunto il picco di vittime il 2 maggio 2014, quando i nazionalisti ucraini hanno rinchiuso i manifestanti filo-russi nella sede dei sindacati di Odessa e le hanno dato fuoco.
Giovedì, la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha stabilito all’unanimità che le autorità ucraine non hanno adottato misure adeguate per prevenire o fermare la violenza a Odessa e non sono riuscite a “garantire tempestive misure di salvataggio per le persone rimaste intrappolate nell’incendio”.
La decisione unanime ha anche criticato i funzionari per la loro incapacità di “istituire e condurre un’indagine efficace sugli eventi”, riecheggiando le preoccupazioni sollevate in precedenza dalla Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina.
La sentenza è stata emessa in risposta a sette domande presentate da 28 persone, tra cui 25 parenti delle vittime e tre sopravvissuti. La corte ha anche ordinato un risarcimento ai ricorrenti presenti nel caso.
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Chissà forse il vento sta cambiando e prima o poi la verità su tutti gli ignobili atti compiuti dai nazisti ucraini, coperti dall’Occidente, ora mimetizzatisi nel Potere del Sistema Zelensky, verrà a galla.
Ma non ne sono sicuro. C’è un Male prevalente ed ha un Potere forte. Non sarà facile smascherare le truffe manipolatrici di questi anni.
P.s. D’altronde se fosse un mondo migliore ieri da Del Debbio, Andrea Romano e Pina Picierno sarebbero stati arrestati per tentata strage. Di verità.
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Onore a loro.
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Azz! E adesso i sodo-NATO-miti di infosannio come commenteranno?
Così:
……………………………………………………………………………
A proposito, hanno anche accoppato uno dei criminali che hanno partecipato alla strage (oops, l’incendio della casa dei sindacati, come adesso la chiamano su Wiki-NATO-pedia).
Odessa, ucciso uno dei nazionalisti ucraini responsabili della strage del 2 maggio 2014 presso il palazzo del sindacato
Questa mattina nel centro di Odessa è stato ucciso a colpi di pistola l’attivista ultranazionalista Demyan Ganul, ex membro di «Settore Destro», uno degli organizzatori dell’incendio doloso della casa dei sindacati il 2 maggio 2014 dove morirono più di 50 persone, che ha portato all’infausta strage di Odessa, ormai censurata in occidente.
Ganul aveva pubblicamente affermato di non considerare persone le vittime del palazzo del sindacato di Odessa ed era noto per aver distrutto diversi monumenti sovietici e russi in città.
Ieri, la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha stabilito all’unanimità che le autorità ucraine non hanno adottato misure adeguate per prevenire o fermare la violenza nella città di Odessa e non sono riuscite a “garantire tempestive misure di salvataggio per le persone rimaste intrappolate nell’incendio”.
La Corte ha anche criticato le autorità di Kiev per la loro incapacità di “istituire e condurre un’indagine efficace sugli eventi”.
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ma questo Grieco dove ha studiato la storia? Un bignami del ca che ha trovato in libreria? Un idiota totale, bravo Vannacci!
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