(Stefano Rossi) – Michele Serra dice di essere di sinistra e progressista e, fino a due giorni fa, era contro tutte le guerre e le armi.

Poi, chissà, la chiusura del Buco dell’Ozono, la Luna rossa, la primavera che si avvicina, o forse il gruppo industrialeditoriale degli Agnelli, ora è tra quelli che sostiene che l’Europa si debba armare e il pericolo è, nientedimeno, che Putin sta per invadere l’Europa.

Poi, se i poveri non ce la faranno a sostenere il peso economico di questa scelta, lui, da sinistra, non può avere colpe.

Ha scritto un articolo in difesa di due parlamentari, di sinistra AVS, Elisabetta Piccolotti e il marito Nicola Fratoianni.

Il problema non è la crisi economica che incombe, e si aggraverà, dopo l’insana decisione della politica green progressista, grazie alla quale sono state affossante le case automobilistiche europee, non sarà la perdita di milioni di posti di lavoro, no, il problema è l’auto dei coniugi in questione.

Trattasi di una Tesla che, secondo il canone del politicamente corretto, due di sinistra, o che debbono risultare tali, non possono girare con una Tesla, visto che, il suo padrùn, sarebbe nazista, suprematista e fa il saluto fascista.

Michele Serra, dicevo, viene in soccorso ai due coniugi che andranno sabato al raduno organizzato proprio da Serra, ricordando cosa ha detto la Piccolotti: “«L’abbiamo comprata prima che Musk diventasse nazista». Tutta la nostra solidale comprensione”.

Elon Mask non nasce oggi, le sue idee erano visibili già da parecchi anni.

Nello stabilimento Tesla di Fremont, in California, ci furono troppi casi di razzismo, ambiente di lavoro tossico, abusi a sfondo razziale, minacce ai dipendenti di colore.

I primi fatti risalgono al 2014!

Il The Guardian scrisse che, il California Department of Fair Employment and Housing, fece un’inchiesta che confermava i fatti gravissimi nello stabilimento.

Tesla ha dovuto pagare 137 milioni di dollari per i soprusi razziali, subiti da  Owen Diaz, negli anni 2015 e 2016 nello stabilimento di Fremont.

Se si fossero stati zitti, Michele Serra e i due di AVS, per me, nulla quaestio sull’auto che si vogliono comprare i parlamentari, ma dal momento che, i due si scusano, e quell’altro esprime solidarietà, allora, una parolina se la meritano tutta.

Il problema non sono i lavoratori sfruttati e umiliati per ragioni razziali, non i soprusi e le umiliazioni all’interno di una fabbrica, no, il problema è pulire l’immagine di parlamentare di sinistra che deve, per definizione, essere immacolata e al di sopra di ogni sospetto: Mask è nazista, quindi, vendo l’auto; non perché sfrutta e umilia i dipendenti di colore.

Chissà, forse, se qui lavoratori sfruttati fossero stati immigrati, avrebbero dato un’altra spiegazione.