
(di Massimo Gramellini – corriere.it) – Grande è la confusione sotto il cielo.
Lo spostamento a destra dell’asse terrestre ci costringe a riaggiornare la Google Map della politica. Marine Le Pen: fino all’altro ieri era la compagna ideale di Trump. Ma ieri il presidente del suo partito Bardella si è rifiutato di parlare al festival dei trumpisti in corso a Washington, dopo che il loro ideologo Steve Bannon aveva incitato la folla irrigidendo l’avambraccio in un saluto piuttosto romano. Così adesso la camerata Marine rischia di ritrovarsi arruolata come «compagna» e basta.
E che dire di Merz, probabile nuovo cancelliere a Berlino? Angela Merkel lo considerava il capo dell’ala reazionaria della Dc tedesca e lo teneva ai margini. Ebbene, l’uomo che vuol chiudere le porte della Germania agli immigrati è stato il primo ad attaccare Trump per il voltafaccia americano in Ucraina e gli insulti a Zelensky, candidandosi a difensore dell’ultima ridotta della democrazia vecchio stampo, la nostra disarmante e disarmata Europa.
La confusione diventa grandissima sotto il cielo italiano. Forza Italia, dopo le ultime brillanti sortite di Marina Berlusconi, è ormai un avamposto della resistenza; il subcomandante Calenda, non parliamone. Persino Renzi sembra di sinistra per la prima volta in vita sua. Se oggi anche Meloni decidesse di prendere le distanze dal salutatore Bannon, l’unico italiano disperso tra i boschi di braccia tese dell’estremissima destra di Trump sarebbe un altro Matteo (e non è Berrettini).
voglio proprio vedere come farà lMeloni ad abbracciare di nuovo Musk e poi abbracciare Zelenski O sta con uno o sta con l’altro.A meno che non sia diventata quantistica e possa apparire contemporaneamente nell’una e nell’altra parte.Sara’ molto difficile dopo che Musk ha detto che Zelenski si nutre dei cadaveri dei suoi soldati.Lunica cosa che le rimane da fare è proprio scomparire.
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