| CODICE DELLA STRADA, LIBERO RILLO (PRESIDENTE SANNIO CONSORZIO TUTELA VINI E CANTINA FONTANAVECCHIA): “NECESSARIA UNA RIFLESSIONE. FAREVOLI AL BERE RESPONSABILE MA NON SI DANNEGGI UN SETTORE SIMBOLO DI STORIA E CULTURA” |

| BENEVENTO – Sulle recenti modifiche al Codice della Strada, che stanno generando un forte dibattito con inevitabili ripercussioni in senso restrittivo sul consumo di vino nei ristoranti ed in tutti i luoghi di somministrazione, è doverosa una riflessione. E’ la posizione espressa da Libero Rillo, presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini, titolare della cantina Fontanavecchia e voce autorevole del settore vitivinicolo. “È necessario riflettere su ciò che sta accadendo – afferma Rillo – perché in realtà le nuove disposizioni non hanno introdotto cambiamenti per la maggior parte dei cittadini. Le novità riguardano la tolleranza zero per neopatentati e conducenti professionali e l’introduzione del dispositivo Alcolock per i recidivi per monitorare e prevenire ulteriori infrazioni. Tuttavia, la percezione diffusa di una stretta generalizzata sta generando reazioni non sempre equilibrate. Non è accettabile che, per una comunicazione poco chiara, si rischi di penalizzare un settore che rappresenta la storia, la tradizione e la cultura del nostro Paese. Dobbiamo promuovere una cultura del bere consapevole – aggiunge Rillo – ma non criminalizzare il consumo moderato di vino. Un buon bicchiere a cena, bevuto con responsabilità e consapevolezza, non causerà alcuna conseguenza. E’ necessario che questo sia chiaro a tutti. Un certo terrorismo non aiuterà di sicuro, anzi penalizzerà un intero comparto. Serve un equilibrio tra la sicurezza stradale, che è sacrosanta, e la tutela, altrettanto legittima, del nostro patrimonio enologico. Il settore vitivinicolo, già messo sotto pressione da normative sempre più stringenti e da una percezione sociale spesso penalizzante, rischia di subire ulteriori danni. È fondamentale sensibilizzare i consumatori e le istituzioni sull’importanza del consumo responsabile e sul valore che il vino rappresenta per l’Italia, anche in termini culturali”. Libero Rillo invita, perciò, ad una riflessione comune: “La sicurezza stradale – così conclude – è senza dubbio una priorità, ma non si può sacrificare il valore culturale e sociale del vino, soprattutto diffondendo una visione proibizionistica. Le nuove norme non proibiscono, infatti, ma intendono diffondere un messaggio di responsabilità e prudenza. Andiamo a cena, brindiamo con consapevolezza, ma non permettiamo che un patrimonio così prezioso venga demonizzato”. |
Il problema è che guadagnerete molto meno ed è sempre una questione di denaro! L’alcool fa male punto! Non solo per gli incidenti che provocano coloro i quali si ubriacano ma fa male in generale al corpo umano! Vi siete arricchiti a dismisura negli ultimi decenni adesso vi arricchirete di meno vavaddio! E forse i giovani moriranno di meno, io ho perso un nipote e so che significa perciò!
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Mokj comunque va da sè che il problema non sta nel vino che peraltro contiene salutari bioflavonoidi, ma in chi esagera. Del resto è un’equazione che vale un pò per tutto. Altrimenti si dovrebbero eliminare troppe cose (persino gli smartphones) e probabilmente non sarebbe sufficiente. 🙂
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Ma è ovvio che dipende sempre dagli esseri umani che non sanno vivere senza dipendenze! Non siamo tutti uguali per fortuna ma la stragrande maggioranza ha qualche dipendenza! Allora, se tutti quelli che hanno abusato degli alcolici e superalcolici, non ne avessero abusato, le case produttrici di vino e superalcolici non si sarebbero arricchite così tanto! Elementare! E moltissimi giovani ora sarebbero ancora vivi. Aggiungo ci vorrebbe più educazione e conoscenza nei giovani ma questo è un altro discorso..
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Beh, Mokj, direi un NI’.
Da un alto è vero che questi vignaiuoli si sono arricchiti in maniera insensata, dall’altro Salvini è un tale cretinetti che è difficile ne faccia una giusta anche per sbaglio.
Per esempio, come fai a dimostrare che uno si canna 3 giorni prima e poi è pericoloso alla guida?
Non puoi, quindi è una punizione per chi usa droghe, solo che non è illegale usarle e quindi stiamo punto e a capo, è un codice demenziale.
Non solo.
Lo stato ti vende tabacchi e alcolici e quindi, con che diritto ti fa poi la predica sul loro non uso?
Almeno, non stiamo ancora ai tempi di Valentino Rossi, quel testa di cA2zo che faceva pubblicità alla birra associandola ai motori. Lui i miliardi, gli italiani gli incidenti. Ma tutti a tifare per l’evasore pesarese.
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SM mi sono soffermata sugli alcolici.. l’argomento cannabis e altro è un altro tasto.. il povero cazzaro verde è un incapace totale… Questo è assodato..
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Chissa’ Lollo che ne pensa🤔
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