
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Il problema non è se l’Ue sarà invitata ai negoziati per l’Ucraina: alla fine uno sgabello, magari dietro la porta delle cucine come quello di Peter Sellers in Hollywood Party, salterà fuori. La vera domanda è cosa ci andrà a fare, visto che da tre anni bandisce e sabota ogni negoziato. Eppure, fino all’invasione russa, […]
(N)eurodeliri
Il problema non è se l’Ue sarà invitata ai negoziati per l’Ucraina: alla fine uno sgabello, magari dietro la porta delle cucine come quello di Peter Sellers in Hollywood Party, salterà fuori. La vera domanda è cosa ci andrà a fare, visto che da tre anni bandisce e sabota ogni negoziato. Eppure, fino all’invasione russa, Francia e Germania avevano fatto di tutto per scongiurarla. Nel 2008, a Monaco, Merkel e Sarkozy si opposero all’ingresso di Kiev nella Nato: l’invitato Putin li ringraziò, mentre Condoleezza Rice scoppiò in lacrime in piena crisi isterica. Due anni dopo, la rielezione del presidente neutralista Yanukovich – cacciato nel 2004 dal golpe bianco di piazza Maidan pilotato da Usa e Uk – confermò la bontà della loro scelta. Ma nel 2014 Yanukovich fu di nuovo rovesciato dal secondo golpetto yankee di piazza Maidan al grido “Fuck Eu!” e iniziò la guerra civile fra Kiev e le regioni russofone di Donbass e Crimea. E subito Merkel e Hollande patrocinarono gli accordi di Minsk 1 e 2: cessate il fuoco e ritorno del Donbass all’Ucraina in cambio dell’autonomia speciale. Impegni traditi da Poroshenko e Zelensky, che puntarono dritto alla Nato facendo precipitare la situazione. Eppure fino al 24 febbraio 2022, mentre Biden annunciava ogni giorno l’invasione russa perché non vedeva l’ora, Macron e Scholz le provarono tutte per placare l’ira di Putin: sminando il terreno dalla Nato e insistendo su Minsk. Ma Zelensky, ostaggio di nazionalisti e nazisti, rifiutò. E i russi entrarono.
Da allora l’Ue ha avuto mille occasioni per riscoprire il suo ruolo naturale di mediatore anziché regalarlo a Erdogan, Bennett, Francesco, Xi, Orbán e Trump. Poteva sostenere l’intesa russo-ucraina a Istanbul nell’aprile ’22: invece si accodò ai sabotatori Johnson&C. Poteva spingere Zelensky a trattare nell’ottobre ’22, dopo la prima controffensiva ucraina: invece lo spinse a “combattere fino alla vittoria” e a vietarsi per decreto di negoziare con Mosca. Poteva far suo l’appello del generale Usa Mark Milley nel novembre ’22 a usare lo stallo per trattare: invece lo ignorò e si svenò per la controffensiva ucraina del ’23, che non ottenne nulla, a parte altre 100 mila vittime. Poteva appoggiare Orbán e Scholz, che riaprirono i canali con Putin prima dell’arrivo di Trump: invece li scomunicò. E affidò la sua politica estera a Kaja Kallas, fanatica russofoba che viene dall’Estonia (1,3 milioni di abitanti) e ora vaneggia di inviare truppe a Kiev, seguitare ad armare Zelensky anche senza guerra e aumentare le spese militari mentre Trump vuol dimezzare le sue. Mettiamo che, per carità cristiana, qualcuno le tenga libero uno strapuntino: sarebbe la prima volta nella storia che, a un tavolo di pace, uno si alza e dice che preferisce la guerra.
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C’è solo voglia di guerra, contro la Russia poi, mica contro Malta. Piccole nazioni con gli stracci addosso, puntano allo scontro, l’europa non sa dove andare , prima di prendere calci in culo, gli Inglesi godono a vedere i paesi europei impoverirsi, anche pagando i dazi di Trump e il suo Gas a prezzi di via Condotti. Solo i venditori di armi sogghignano, la morte di giovani soldati li fa belli. Se ci sarà pace, non tutti saranno contenti e questo è follia pura di un mondo alla deriva.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…….!!
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ma alla fine chi e cosa rappresentano la VONderKE e la Kagna kallas? capisco gli oligarchi IUESEI (si fanno i business loro), ma noi, che vantaggi abbiamo mai avuto?
Perchè tutto questo fanatismo anti-russo (vedi anche il nostro mozzarella), se come si è visto, il nostro benessere dipendeva in gran parte dalle loro risorse?
Bisogna essere dei veri dementi, anche solo pensare di sconfiggere un paese con migliaia di atomiche e cercare di difendere ed armare a tutti i costi un gruppo di fanatici neo-nazisti, che traditi, ora si vendicheranno su di noi.
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Sciocchino! Non sai che adesso abbiamo due portaerei nella marina, ovvero una in più di quella russa?
Siamo ganzi, ganzissimi, quest’estate per placare le richieste ameri-cane abbiamo comprato 49 cacciabombardieri F-35 e Eurofifer a modici 14+ mld di euro.
Non ne sei orgoglioso?
E non pensare sempre alla fila per fare un’analisi clinica, ma ricordati la canzone di guerra:
”colonnello non voglio il pane ma il piombo per il mio moschetto!” (Giararub, dove in realtà gli inglesi scoprirono che gli italiani arresi avevano ancora 1.000.000 di pallottole e 10.000 granate d’artiglieria, quel che mancava era proprio il pane).
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Gli inglesi hanno ritirato in porto, le due enormi e moderne portaerei, oramai indifendibili persino contro lo Yemen, dai moderni droni marini da poche centinaia di euro, noi invece impettiti le spolveriamo, dimenticando che siamo stati noi gli inventori della guerra marina asimmetrica.
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Io credo che si siano messi in vicolo cieco chiamato orgoglio.
Come disse un giornalista a Travaglio: “non c’è storia”. Nel senso che la sconfitta (ritirata) della Russia sarebbe stata inevitabile, a suo/loro parere.
Ci credevano veramente, non tanto per le armi inviate ma per le sanzioni.
Hanno sbagliato i loro calcoli e ammetterlo significherebbe ammettere anche di aver mandato inutilmente al massacro centinaia di migliaia di ucraini.
Inoltre, per propaganda, hanno dipinto Putin come il nuovo Hitler. Quindi non ci si poteva mettere d’accordo col “nuovo Hitler”. Forse alcuni lo credevano veramente. Non dico che sia un santo Putin, ma manco il male assoluto che hanno voluto credere e far credere.
Ora non ci stanno a passare per perdenti sui libri di storia, quindi dovranno inventarsi qualcosa.
Vogliono partecipare alle trattative per dire di aver costretto Putin a trattare e quindi averlo sconfitto perchè , dicono loro, voleva conquistare tutta l’Ucraina e poi andare oltre. E loro l’avrebbero impedito.
Questa sarà la “grande vittoria dell’occidente” che tra poco sarà stampata sui libri di storia scolastici.
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L’Europa non conta nulla semplicemente perché non esiste. Esiste solo una moneta unica che ci ha rovinati. L’unica volta in cui l’Europa si è dimostrata unita è stato quando Conte ha chiesto ed ottenuto (dopo aver sudato sette camicie) i 209 miliardi del Pnrr, poi sono prevalsi di nuovo gli egoismi.
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Chi perde la guerra non può dettare le condizioni e deve accettare quelle di chi la vince, trattando se possibile. Però almeno alle trattative di pace dovrebbe poter esserci. Lasciamo stare che l’Ucraina organizzava gli incontri per le trattative (in Svizzera per esempio) senza la Russia, perchè non è che se uno sbaglia gli altri sono autorizzati a sbagliare anche loro.
Ma chi ha tagliato fuori dalle trattative (quando ci saranno, perchè alla Russia conviene combattere ancora secondo me, e proprio per questo gli USA vogliono la pace, ora) l’Ucraina? La Russia aveva fatto notare che c’è una legge ucraina che vieta all’Ucraina di trattare con Putin, e che zelensky ha il mandato scaduto quindi non può firmare niente, ma sono gli USA che organizzano le trattative senza invitarla, con questo dimostrando che la guerra Ucraina è stata pensata e organizzata e imposta dagli USA, che ora la vogliono chiudere. Sennò è come se alla fine di una guerra fra Italia e Francia persa dai francesi, andassero alle trattative italiani e statunitensi … non avrebbe senso.
Per quanto riguarda la presenza dell’Europa lasciamo perdere: quando uno va a fare una trattativa non si porta il gatto.
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Il discorso di JD (no JonnyDio) Vance in Europa.
Sentite quel che ha detto e fate 2 conti.
Se persino gli americani ci chiedono per COSA vorremmo difenderci.
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Ma guarda tu se mi tocca dar ragione a J.D. Vance, seppur con tutti i distinguo. Il vice presidente USA che viene in Europa a far la morale ai boss degli Stati europei, già mi fa rider di per sé. Però alla fin fine, sotto a tutto il rumore di fondo… mi tocca, ripeto, di dargli ragione, soprattutto quando gli fa notare che democraticamente parlando (!!) se in Romania e/o in Georgia il “popolo” vota in una data maniera, non è alla Commissione Europea e/o all’Europarlamento si possan forzare nuove elezioni con trucchetti di prestigio finché il risultato non vien fuori come garba ai signori a Bruxelles. Perché il problema è proprio questo (e tralasciando le půttanate a nastro dette e fatte da questi genii durante la psico-pandemia): che in tutta ‘sta questione della guerra in Ucraina da tre anni a questa parte, le uniche cose minimamente degne di esser ascoltate per quel minimo di ragionevolezza, alla fine le ho sentite dire da leader (o esponenti) di Destra, da Orban a Vannacci, con buona pace delle immense bugie sparate liberamente dai guerriglieri da divano in villa delle Sinistre varie. E ovviamente lasciando perdere la sorella d’Itagghia di (s)Garbatella che tra un ululato e l’altro e cianciando di menate del Signore degli Anelli(di) tra un selfie e l’altro, diceva una cosa e ne faceva un’altra – ma quella che faceva, la faceva male. Come si dice, o son strŏnzi, o son stupidi. Nella peggiore delle ipotesi, son un simpatico mix di entrambe le cose… Non che negli USA stiano meglio, anzi, ma per come siam messi in UE, siamo veramente alla frutta. Alla fruttissima! Non ci serviranno il caffè, non ci serviranno l’ammazzacaffè, e il conto da pagare sarà talmente alto da metterci in ginocchio, altro che finire in cucina a lavar piatti per sdebitarsi. Ma come abbiam (diciamo “hanno”) fatto a ridurci così? Per cosa, poi? Per quale motivo? Per soldi Per potere? Per cosa?!
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Il problema è quanto stiamo messi male noi.
Persino Firenze, che ha avuto come sindachini Renzi e Nardella.
A Milano c’é Pippo Franco Sala.
E questi sono quelli bravi, de sinistra.
Poi ci lamentiamo che c’é il malgoverno e che i politici sono uno peggio dell’altro.
Vance ha sfondato una porta-finestra aperta.
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Una cosa possono fare, i nostri eroi, Van Der Lajen , Kallas, Draghi, Mattarella etc: dichiarare guerra agli Usa per inopportuno cambio di rotta, occupare la Groenlandia ,il Canada e il Messico, prima che Trump se li annetti ,poi con calma, dopo aver stravinto gli Usa vedersela con Russia e Cina e fargli un mazzo grande quando la luna …Ma poi si sveglieranno e si accorgeranno che è solo un sogno di mosche cocchiere.
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Nel ’38 le ferite della prima guerra mondiale erano troppo fresche e si tentò a tutti i costi la pace.
Evidentemente nel 2025 le tragedie del secondo conflitto mondiale sono troppo lontane, per cui si vuole a tutti i costi la guerra.
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Oggi è chiaro l’avvicinamento tra Trump e Putin, quindi anche Vance può fingersi democratico e criticare le censure europee che fino a ieri sono state pompate proprio dall’America. Le terre rare così ambite ormai sono sotto controllo russo ed è meglio quindi farselo amico che combatterlo visto che in questi anni ha dimostrato che la sua economia di guerra è infinitamente più efficiente della nostra. Coi soldi che ci costa a noi occidentali un fucile Putin ci costruisce un missile, poi lui ha milioni di soldati pronti, noi? A zelè consiglio di dimettersi e sgusciare al largo in una delle sue ville dorate fin che è in tempo.
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Le censure sono state pompate dall’America di Biden, per la precisione.
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A chi fosse sfuggito: “ Nel solo mese di gennaio, secondo il ministero delle Finanze russo, il deficit dell’ex Urss è aumentato del 74% rispetto allo stesso mese del 2024, raggiungendo i 4,4 trilioni di rubli, poco meno di 50 miliardi di dollari. Si tratta, per stessa ammissione del governo, di una quota pari all’intero disavanzo previsto dal Cremlino per il 2025: in altre parole, nel primo mese dell’anno Mosca ha già esaurito il budget di deficit per il 2025.
Come si spiega? Semplice, il punto è la spesa militare per la guerra contro l’Ucraina. Tanto è vero che sempre a gennaio il deficit è aumentato anno su anno di 1,7 trilioni di rubli, quando Mosca prevedeva per fine 2025 un disavanzo di 1,2 trilioni. Gli economisti russi hanno provato a gettare acqua sul fuoco. “Le spese di bilancio e il deficit saranno probabilmente più alti di quelli della legge di bilancio, ma non in modo catastrofico”, ha scritto in una nota Olga Belenkaya, economista presso Finam, a Mosca. “Il rischio principale di una spesa più elevata sarebbe quello di stimolare la domanda interna e di aumentare le pressioni inflazionistiche”.
C’è poi un altro problema, visto che da deficit a debito il passo è breve. E cioé l’esposizione delle imprese russe: dalla metà del 2022 fino all’autunno 2024 l’indebitamento bancario delle imprese in Russia è schizzato verso l’alto del 71%, con un aumento equivalente a 415 miliardi di dollari: circa un quinto dell’intero prodotto interno lordo del Paese. E potrebbe andare sempre peggio con il costo del denaro in costante lievitazione. Elvira Nabiullina, governatore della Bank of Russia, ha rapidamente alzato i tassi ufficiali fino al 21% (e vuole continuare a farlo) per contrastare un’inflazione che proprio lo sforzo bellico sta facendo accelerare in doppia cifra.
Per l’economia è una morsa micidiale: da una parte gli imprenditori e le famiglie è diventato praticamente impossibile chiedere un prestito in banca, oltre al fatto di vedere i depositi erosi giorno dopo giorno dagli alti costi di gestione. Dall’altra, con un’inflazione così alta, fare la spesa è diventato un lusso, così come approvvigionarsi di prodotti finali.
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Propagandista occidentale che non sei altro.
Sei rimasto alle argute previsioni di draghi? La Russia va in default e l’occidente trionfa?
Fare la guerra costa e stanno anche ricostruendo l’Ucraina conquistata, ma nonostante ciò la Russia ha un’economia addirittura in crescita, quelli economicamente rovinati siamo noi occidentali, Europa in testa, e Germania in testa in Europa.
Ma che te lo dico a fare … guarda che USAID è chiuso, i soldi dell’ultimo stipendio sono gli ultimi, se non ti sbrighi a rivenderti ai trumpiani troverai tutti i posti occupati e perderai il tuo prezioso lavoro di bugiardo a cottimo.
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Copiato e incollato da Formiche.net. Fonte veramente autorevole!
E quale sarebbe la morale della storia: “L’Europa sa… sa che ormai è solo questione di ore, anzi di giorni… o forse solo di settimane o mesi… o pochi anni… magari non pochissimi… e finalmente la Russia si sgretolerà e noi finalmente avremo vinto!
I saggi europei sanno… loro sanno!
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Ma chiunque quando deve trattare un affare, soldi, parla ed ha rapporti con il padrone, e non con il garzone di bottega o con la colf! Si parla di pace, ma si intende accordo economico di spartizione ed il fatto che si parlino Trump e Putin rende bene l’ idea di chi siano i padroni, delle vere ragioni di questa guerra, e chi siano il garzone di bottega e la colf…..In altro contesto di conflitto sarebbe ovvio che debbano accordarsi per la sua fine i diretti interessati, ma in questo caso abbiamo come protagonisti, USA ed Europa, che con l’ Ucraina non ci azzeccano nulla, visto che l’ Ucraina non è paese europeo e nemmeno NATO e che le motivazioni di intervento a suo sostegno cozzano con il mancato sostegno ad altri paesi nella stessa condizione, che in passato non c’è stato, quando gli aggressori erano USA e NATO! Caduto il velo di ipocrisia moralistico, le ragioni propagandistiche di questa guerra, resta sul piatto la spartizione di territori, ricchezza territoriale, controllo ed influenza di equilibri fra grandi potenze ed a questo banchetto ,eufemisticamente chiamato pace, i servi sciocchi non sono invitati! L’ Europa, che non esiste e ne ha dato prova, avrebbe potuto far valere le proprie ragioni etiche, diplomatiche e di interesse autonomo ed indipendente da quello americano , per impedire la guerra o fermarla, evitando morti inutili, invece ha preferito fare la colf sperando nello strapuntino della spartizione…..ecco, sperace! Se l’ Ucraina è la torta, l’ Europa è il tacchino del giorno del Ringraziamento…..Chi deve mettersi d’accordo lo farà, senza alcuna considerazione per chi ha dimostrato di non contare nulla e non è una novità!
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IL POTERE DEL MALE- Viviana Vivarelli.
Il potere del Male si esercita sulle masse mediante la menzogna e la paura. Ma anche la paura fa parte della menzogna.
Per i suoi scopi il Potere ha sempre usato a suo vantaggio le catastrofi naturali, le guerre, le recessioni.
E quando catastrofi, guerre e recessioni non sono stati sufficienti, il Potere ha inventato altre armi per soggiogare le masse: la paura del diavolo, l’odio per il diverso, il terrore del nemico… il debito, lo spread, il default… Di questi irrazionali è intrisa la paura e di questa paura si pasce il Male per mettere gli uomini sotto i suoi comandi.
Lento è il cammino degli uomini che tentano di liberarsi dal Potere smitizzando i suoi totem e lasciando che la razionalità e l’affettività umana abbiano la meglio sull’oscurità e sul terrore. Ma il cammino difficile della liberazione collettiva è visto come un ostacolo dall’egoismo del Potere che vorrebbe dominare incontrastato ma che, se fosse dominante, creerebbe un mondo mostruoso, il mondo del puro profitto di pochi, del potere assoluto di pochi, senza gioia né pace per tutti.
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Il mondo del puro profitto di pochi, del potere assoluto di pochi, senza gioia né pace per tutti.
Col dovuto rispetto, ma il mondo è così da millenni: benvenuta.
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Una suppostina per te JD:
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@ Mentecatto: direttamente dalla tua collezione privata?
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Attento a non starnutire, potrebbe scoppiare 😀
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