
(di Antonio Pitoni – lanotiziagiornale.it) – Per la prima volta dal 2012, da quando aveva iniziato a risalire la china con un balzo di 14 punti, l’Italia fa segnare un calo, con due punti persi, nell’Indice di percezione della corruzione. Che colloca, per il 2024, il nostro Paese al 52esimo posto (su 180 nazioni) nella classifica mondiale e al 19esimo in quella dei 27 Paesi dell’Unione europea. Un’inversione di tendenza che, secondo Transparency International, va imputata anche alle “più recenti riforme e alcune questioni irrisolte” che “stanno indebolendo i progressi” fatti negli ultimi anni.
Più nello specifico, riguardo all’Italia, se “il sistema nazionale, negli ultimi tredici anni, ha innescato positivi cambiamenti”, rileva Transparency citando in proposito misure come le leggi anticorruzione (Severino, ndr) e sul whisteblowing, oltre all’azione dell’Anac “che negli ultimi anni ha rafforzato la disciplina sugli appalti”, creando anche “un database pubblico”, a destare preoccupazione sono invece alcune criticità tuttora irrisolte. E che incidono “negativamente” sulla “prevenzione della corruzione nel settore pubblico”.
A cominciare dalla mancanza di una normativa seria “in tema di conflitto di interessi nei rapporti tra pubblico e privato” e “in materia di lobbying”, fino ai reiterati rinvii sul “registro dei titolari effettivi” che rischiano di “limitare l’efficacia delle misure antiriciclaggio. Il tutto mentre non sono ancora entrate a regime riforme varate dal governo in carica, come l’abrogazione dell’abuso d’ufficio, un reato spesso sentinella di crimini più gravi, come la corruzione (quando l’atto illegittimo rappresenta la contropartita di una mazzetta) o quelli tipici della criminalità organizzata.
Oltre ad altre riforme in itinere, a partire dalla stretta sulle intercettazioni (l’obiettivo è limitarne l’impiego a 45 giorni), mezzo di ricerca della prova fondamentale negli stessi reati. Tutte misure che non lasciano intravedere niente di buono neppure per il report di Transparency del prossimo anno. Anzi. Mica male per il governo Meloni: voleva fare la storia e in effetti la sta facendo. Anche sul fronte della lotta alla corruzione. In negativo però.
x @fabriziocastellana
Ci sono stati problemi tecnici e rispondo ora qui.
“M5S, che a un certo punto, per dirne una, si è messo a espellere quelli che non volevano stare con draghi”
Per dirne una, i fatti vanno raccontati per quello che sono, non solo quello che vogliamo e come vogliamo (interpretazioni).
No, non hanno “cominciato ad espellere quelli che non volevano stare con draghi”, ma sono stati espulsi coloro che non hanno voluto rispettare l’esto della votazione degli iscritti sull’appoggiare quel governo. Se la racconti così ha un altro “sapore”.
Ti/vi è stato ripetuto fino alla nausea che c’è stata una VOTAZIONE degli iscritti. La maggioranza dei votanti ha scelto di appoggiare quel governo, come fu con la Lega di Salvini e il PD di Zingaretti. Nel momento in cui una parte di eletti si è rifiutata di fare il volere degli iscritti, cosa pensavi dovesse succedere? Volevi che Grillo e Di Maio dicessero che hanno scherzato e si poteva tranquillamente ignorare l’esito della votazione?
Anche a me non è piaciuto l’esito della votazione degli iscritti, ma a differenza tua non ho fatto il solito RICATTO: o votate come voglio io o me ne vado e vi metto nel calderone dei corrotti (sontuttiuguali).
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“Supponi che domani venga fuori che Conte è ricattato e lavora con la Spectre alla distruzione del pianeta, per cui non ti piace più e non puoi più votarlo: se gli altri, quelli che ora non ti convincono, restassero gli stessi, voteresti ancora? Voteresti comunque uno di quelli che ora ti fanno schifo?”
Questa si chiama “domanda retorica”. Nella domanda sono presenti discutibili ipotesi/premesse per portare l’interlocutore a dare ragione a chi pone la domanda.
Nel tuo caso la discutibile ipotesi/premessa è che rimangono solo quelli che mi/ci fanno schifo.
C’è un’infinità di partiti/movimenti a cui dare il voto. Sostenere che non ve ne sia manco uno degno è ridicolo.
E’ il solito falso “sontuttiuguali ” che trova terreno fertile nelle menti di chi è terrorizzato dall’idea di “sporcarsi”, cosa inevitabile dato che la politica è l’arte del compromesso. E’ la regola del gioco che anche quelli che voti, gli unici che ritieni degni del tuo voto, devono rispettare se vogliono portare a casa qualche risultato.
Se invece il loro obiettivo fosse prendere un sacco di soldi per lanciare una scarpa verso i banchi del governo, nel caso venissero eletti, allora è puro egoismo venduto come cosa “antisistema” a chi ha il terrore di non potersi più vantare di una presunta purezza.
Facciamo così: alle prossime politiche mi candido io e fondo il “movimento dei puri che non fanno compromessi”. Prometto di insultare tutti gli altri politici, minacciarli di metterli tutti in galera, lanciare scarpe ogni giorno verso di loro, l’uscita dall’UE, dall’euro, dalla Nato, dal sistema solare e da tutto ciò che volete.
Ovviamente non avrò mai il 51%, e non mi sporco votando cose che non vi piacciono per farmi poi votare dai “corrotti” cose del mio programma, quindi le mie rimarranno tutte CHIACCHIERE CHE NON MIGLIORANO LA VITA DI NESSUNO, tranne la mia per l’ottimo stipendio che prenderò se eletto.
In cambio vi regalo una maglietta con scritto: “siamo i puri più puri”. Indossarla non cambia le sorti dell’Italia e del mondo, ma ha il potere da aumentare l’autostima di chi la indossa.
Son soddisfazioni!
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Guarda, non è che io non stimi chi vuole continuare a credere nell’M5S, ma a tutto c’é un limite. Anche alle prese di qulo.
1- il quesito era posto in maniera ‘retorica’ per dirla come fai te, o a Grillo (il ‘marchese’) è concesso e a noi comuni mortali no?
2- chi non ha votato quello SCHIFO del governo Draghi ha fatto se non altro rappresentazione della volontà di chi malgrado tutto ha votato NO. E siccome erano almeno il 40% dei votanti avevano il fottuto diritto di essere rappresentati da qualcuno. Invece a Grillo/Di Maio/Crimi non è parso il vero di far fuori gente scomoda dentro il movimento. Per compiacere un BANKSTER.
3- visto che ti piace tanto la dittatura della maggioranza, cosa hai detto quando Draghi, alla faccia del ‘controlleremo dall’interno’ ha messo la megera Cartabia a distruggere la riforma Bonafede? Ah, facile fare i duri e puri quando lo dice il Vate di Genova, eh? E quando lo stesso supporta la Cartabia, cosa dovremmo pensare? Che è stato ai PATTI insiti nella votazione del 2021???
Poi lamentati se c’é qualcuno che non crede alle offerte politiche, quando bastano due chiacchiere tra 4 mura per ribaltare ogni obiettivo politico pregresso.
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1- retorico o non retorico, c’è di sicuro che i votanti hanno capito al 100% che si entrava nel governo Draghi.
2- quello che affermi è assurdo. Se ragionassimo alla tua maniera, ogni referendum SI vs NO dovrebbe fare il volere anche della parte perdente. Se gli italiani han bocciato col 70% la riforma costituzionale di Renzi, non significa mica che bisognava realizzarne il 30%. Stessa cosa per il referendum sul nucleare. Pretendevi che ne facessero qualcuna piccolina di centrale? Un democratico assaggino nucleare per non deludere la perdente minoranza favorevole? Chi ti capisce è bravo.
3- mi piace il rispetto delle regole. Se a te non piacciono determinate regole è un problema tuo. Esattamente come è un problema tuo non capire che se gli altri votano/mantengono tue leggi che a loro non piacciono, altrettanto poi dovrai fare tu con loro. E’ successo anche con i decreti Salvini, ma non ricordo tutte sti problemi morali che ti fai adesso insieme ad altri. Strano!
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