
(Stefano Rossi) – L’Europa obbliga le case automobilistiche ad acquistare quote di CO2 da Tesla, cioè Musk, cioè, Trump, il quale, ha detto: “Compratevi l’auto che volete”, incentivando le auto a benzina.
Siamo nelle mani della Commissione von der Leyen fermamente convinta di mantenere in vigore norme che stanno affossando il più grande datore di lavoro in Europa: le case automobilistiche.
“Dal 1 gennaio il nuovo limite è 94 g/km di CO2. Ad oggi le emissioni medie sono pari a 120, e solo un terzo dei brand è al di sotto (dati Dataforce). I costruttori inadempienti subiranno una sanzione di 95 euro per ogni grammo in eccesso, da moltiplicare per il numero di veicoli immatricolati. Un bagno di sangue stimato nell’ordine di 16 miliardi di euro complessivi, a meno di tagliare la produzione di auto termiche”. Dal Sole24Ore, 7 gennaio 2025.
In pratica, i costruttori europei vendono principalmente auto a benzina e diesel e poche elettriche. L’Europa applica delle multe abnormi se continuano a vendere le auto endotermiche.
Allora, si sono inventati un trucco.
Le case automobilistiche europee possono acquistare “crediti” o quote di CO2 da Tesla e Polestar (svedese ma in pratica cinese), che vendono auto elettriche, quindi, senza emissioni.
La CO2 è sempre quella ma, poiché la circolazione delle auto elettriche fa diminuire le emissioni di anidride carbonica e chi costruisce, invece, quelle endotermiche, ne produce di più, possono acquistare dei crediti proprio da chi non inquina.
È uno strano modo di defalcare le multe che farebbero fallire tutte le case automobilistiche europee.
“Secondo documenti dell’Ue, aziende come Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru hanno già stretto accordi con Tesla per creare un pool comune di emissioni. Mercedes-Benz guida un altro gruppo che include Polestar, Volvo Cars e Smart” (il Sole, cit.).
Nel 2024, per questo motivo, Tesla ha guadagnato oltre 2 miliardi che rappresentano il 3% del fatturato.
Stellantis, per fare un esempio, vende circa il 12% di auto elettriche. Deve raggiungere il 21%. Altrimenti pagherà multe per 300 milioni di euro per ogni punto percentuale mancato.
In questa politica green che si è imposta l’Europa, che prevede la dismissione dei motori endotermici, con la chiusura di migliaia di posti di lavoro, di fabbriche per l’indotto mancato, visto che le auto elettriche hanno pezzi nettamente inferiore, non vi è traccia dei noti problemi delle auto elettriche: le batterie.
Quanto costano? Quanto durano? Quando costa lo smaltimento? Quanto costa al pianeta l’estrazione dei metalli preziosi? Ci sono auto che costano meno della batteria montata.
Tutto questo scenario apocalittico deve essere messo in relazione con la politica di uno dei competitor europei, gli Usa.
Trump ha detto che ognuno può comprarsi l’auto che vuole affossando, così, la politica del suo predecessore.
Il pianeta è unico, noi ci impicchiamo per le emissioni, gli Usa continuano a produrre motori benzina dai 3000 di cilindrata in su.
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In Europa, poi, dilaga una politica green trasversale.
Ci sono libri scolastici che instillano ai più giovani “la necessità di mangiare api, bachi e cimici per salvare il pianeta”.
Si chiama “Parole al posto giusto”, edito da Paravia. Sarebbe per le medie, con esercizi che, ai miei tempi, si svolgevano alle elementari.
“Una dieta esotica per un futuro green” recita la pag. 22, di questo libro con etichetta “Libro verde” e, al suo interno, si definisce “libro liquido”. Forse per instillare, sempre ai più giovani, l’idea di una indefinita appartenenza sessuale.
Qui non c’entra nulla la sinistra o la destra sui temi sessuali. Qui ci sarebbe in gioco il futuro scolastico con testi buoni per le elementari che, invece, sono per ragazzi più grandi.
Quando gli imbecilli si mettono in cattedra succede questo.
Le quote da comprare di CO2, le api da mangiare che sono le impollinatrici per eccellenza.
Sarebbero da salvare non da mangiare.
Allora perché non mangiare lo sterco degli ippopotami? Essi sono vegetariani e non ci sono allevamenti intensivi per questi pachidermi.
Ma d’altra parte, ci sono poi quelli che, per dare un tocco di colore alla politica, affossano e distruggono il datore di lavoro più forte di casa nostra.
Quindi, giusto mangiare le laboriose api.
Diamo fuoco pure agli alveari.
Per una politica più verde.
Come le tasche di milioni di europei.
L’articolo mette in luce il trade off tra tutela dell’occupazione e passaggio ad un’economia green.
Pone in evidenza come politiche industriali che in linea teorica potrebbero rivelarsi come mezzo di sviluppo, quando sino male 8deate producono danni; non basta solo far le cose, bisogna cercare di farle al meglio delle proprie possibilità
Il tema di per se è complesso e non mancano tratti di superficialità; dire infatti che negli USA Trump ha detto compratevi l’auto che volete non autorizza gli altri a fare lo stesso; un danno più un danno fa due danni, non si elidono a vicenda.
In Cina l’elettrico, l’ibrido in particolare, ha avuto un vero e proprio boom.
Le case automobilistiche europee e USA, soffrono per mancanza di materiali e perché hanno investito poco nelle vetture green se si paragona a quanto fatto in Cina.
Quindi quando la volpe non arriva all’uva, dice che non è buona, veto Donald?.
Il tema delle batterie è controverso; l’estrazione degli elementi necessari per la produzione ha un impatto non da poco sull’ambiente, come del resto ha un impatto ambientale non da poco l’estrazione ed il trasporto degli idrocarburi.
Giusto porsi delle domande sulla produzione delle batterie, ma sarebbe stato più corretto porsi delle domande anche sugli idrocarburi.
Condivido l’assurdità dell’acquisto delle quote di CO2.
Altro aspetto trascurato nell’articolo è il fatto che le emissioni di gas serra siano da attribuire ai motori endotetmici; non è corretto.
Certamente i motori endotermici producono tanto gas serra, ma anche la produzione di energie da fonti fossili ne produce.
La politica green non è rivolta solo ail’automotive.
Surreale il fatto che si affermi che si perdono posti di lavoro perché le auto elettriche hanno meno pezzi; quindi cosa facciamo ripristiniamo le macchine da scrivere perché i dattilografi hanno perso il posto di lavoro?
Tema molto interessante, ma affrontato in modo molto grezzo e parziale.
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Tracia su Alessandro Di Battista: “Mosca sotto sanzioni: lavoro, fede in Putin e la guerra è lontana”
lionheart70
9 h falionheart70.wordpress.com
Strano che tu abbia cercato golianovo per fare una ricerca mirata sul tema; io avrei cercato insalata.
https://ya.ru/neurum/c/drugoe/q/kakie_rayony_moskvy_samye_opasnye_i_pochemu_50a5eb2c
Sopra uno dei link sempre da yandex; spero funzioni il traduttore di google se non leggi il russo.
Per tua informazione il russo lo leggo ,scrivo e anche discretamente lo parlo
Gol’janovo in cirilico si scrive Гольяново
Go – Го – l’ – ль– ja-я -novo- ново
La lettera ь, detta «segno dolce» indica il suono palatalizzato della consonante l’che la precede, è traslitterata con un apostrofo.
Come ho scritto, cercato su yandex con il nome in cirilico !
“Strano che tu abbia cercato golianovo per fare una ricerca mirata sul tema; io avrei cercato insalata.”
l’hai trovata , Attrazione turistica a Golianovo, Slovacchia , insalata amara
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Canto e controcanto della cazzata Green. Nessuno vuole affrontare le criticità e quindi si offrono false soluzioni.
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Sono d’accordo: assurdo considerare le auto elettriche più green dei motori termici. Primo per le batterie, che inquinano tantissimo, secondo perché l’energia elettrica si produce sempre con il solito petrolio, che invece di bruciare nel motore brucia nelle centrali elettriche.
Meglio sostituire i carburanti con oli vegetali e ridurre gli allevamenti intensivi (e pazienza se mangeremo meno carne). Così si otterrebbero risultati tangibili per il pianeta.
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No scusate, ma seriamente qualche green propone di mangiare API?
Ma api de che? Quelle della Piaggio??
Io sapevo grilli e roba del genere, ma non parliamo affatto della stessa roba. E poi che avrebbero di speciale le api?
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E poi se ci mangiamo le api il miele diventerà raro e costosissimo😅
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è tutta una follia , non siamo pronti per una svolta energetica se non ci sono i soldi per comprare auto elettriche, e non ci sono !
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auto e case green, dieta a base di insetti, biciclette obbligatorie per tutti, etc…….
Se la vaffanculen e amichetti vari avessero ben chiaro in testa che anche ammesso e non concesso che l’Europa diventi più verde della foresta amazzonica sarebbe solo una percentuale merdesima del resto del mondo e quindi non cambierebbe nulla, probabilmente non avrebbero bisogno di farsi di crack prima di scrivere leggi e far programmi per il futuro.
l’Europa unita è sempre stata una cacca fin dalla nascita e dovrebbe solo sparire una volta per tutte dalla faccia della terra per fare un favore a quest’ultima.
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