Chi parla davvero in nome di Dio – Trasgender e migranti. Il sermone di Mariann Budde davanti al presidente: “misericordia” per chi è in difficoltà e adesso rischia di finire nel mirino

(Di Tomaso Montanari – ilfattoquotidiano.it) – Il primo pensiero, da cattolico, è stato un peccato di invidia: anche io vorrei una donna vescovo. Le ultime parole del sermone che la vescova episcopale di Washington, Mariann Budde, ha pronunciato di fronte all’appena incoronato Donald Trump sono state l’unica crepa (“C’è una crepa in ogni cosa, È così che entra la luce”, canta Leonard Cohen) in una giornata che sarà ricordata nella storia della caduta della democrazia in Occidente: “Mi permetta di fare un ultimo appello, signor Presidente. Milioni di persone hanno riposto la loro fiducia in lei. Come ha detto ieri alla nazione, ha sentito la mano provvidenziale di un Dio amorevole. In nome del nostro Dio, le chiedo di avere pietà per le persone del nostro Paese che ora hanno paura. Ci sono bambini transgender in famiglie repubblicane e democratiche che temono per la loro vita. E le persone che raccolgono i nostri raccolti e puliscono i nostri uffici; che lavorano nei nostri allevamenti di pollame e negli stabilimenti di confezionamento della carne; che lavano i piatti dopo che noi abbiamo mangiato nei ristoranti e fanno il turno di notte negli ospedali: possono non essere cittadini, o non avere i documenti in regola, ma la grande maggioranza degli immigrati non sono criminali. Pagano le tasse e sono buoni vicini. Sono membri fedeli delle nostre chiese, moschee e sinagoghe, gurdwara e templi. Abbia pietà, signor Presidente, di coloro che nelle nostre comunità hanno figli che temono che i loro genitori vengano portati via. Aiuti coloro che fuggono dalle zone di guerra e dalle persecuzioni nelle loro terre a trovare qui compassione e accoglienza. Il nostro Dio ci insegna che dobbiamo essere misericordiosi con lo straniero, perché anche noi un tempo eravamo stranieri in questa terra”.
La rabbiosa reazione di Trump (che su Truth ha chiesto le scuse della chiesa episcopale, e ha definito Budde “un’odiatrice di Trump, di sinistra radicale”, accusandola di “aver trascinato la sua chiesa nella politica, in un modo molto sgradevole nel tono, e non convincente o intelligente”) significa che egli l’ha ascoltata con attenzione, e ha capito. Ha capito che c’è qualcun altro che può parlare di Dio: più credibilmente di lui. La vescova non ha fatto un discorso politico, ma puramente evangelico. Non ha contestato in alcun modo la strumentalizzazione di Dio con cui Trump si riempie oscenamente la bocca in ogni momento, né ha messo in discussione la tesi paranoica, ripetuta nel discorso di investitura, per cui Dio l’avrebbe salvato dalle pallottole per permettergli di rendere di nuovo grande l’America. Anzi: ha detto a Trump che proprio perché egli ha beneficiato della misericordia di Dio, ora deve a sua volta mostrare ‘misericordia’, la parola chiave della fine dell’omelia. Il Gesù del Nuovo Testamento ha a cuore i miseri, i più poveri e fragili: proprio ciò che Budde chiede a Trump. Nel Vangelo non si parla di cuore: semmai di viscere. Gesù sente, letteralmente, il movimento delle proprie viscere (“splancna”, in greco). Nella città di Nain vede una madre vedova che porta alla sepoltura il suo figlio unico: senza che nessuno gli chieda nulla, Gesù si avvicina e lo resuscita, perché “le sue viscere lo avevano portato verso di lei” (Luca 7). Lo stesso avviene per i due ciechi di Gerico (Matteo 20). E quando il lebbroso gli grida: “Se vuoi, puoi guarirmi”, è il movimento delle viscere che trascina Gesù a rispondergli, di getto, “Lo voglio, guarisci!” (Marco 1). Ma questo Gesù visceralmente misericordioso non lo vediamo nell’iconografia, anche se è lui stesso a suggerire alcune immagini: “Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina la sua covata sotto le ali, e voi non avete voluto!” (Luca 13). Se abbiamo infinite rappresentazioni di un Gesù-pellicano che si squarcia il petto per nutrire i piccoli (trasparente allegoria della Passione), non abbiamo nemmeno un Gesù-chioccia: perché un Cristo femminile, uterino, era impensabile per il potere maschile del clero. Oggi lo vediamo: nelle parole di questo vescovo americano, che non per caso è una donna. Le sue parole mettono in discussione il cuore stesso del trumpismo: maschio, violento, giudicante, insensibile all’enorme ondata di dolore e sofferenza con cui gli ordini esecutivi del presidente travolgeranno i più piccoli e i più poveri degli americani (quelli che lo sono di fatto, ma non legalmente; quelli ‘diversi’, in tutti i sensi…). Anche da noi gli atei devoti (in politica e sui giornali) fanno a gara nell’esaltare l’eredità cristiana, usandola come una clava d’odio. Non citano mai il Vangelo, hanno in mente solo la violenza dell’Antico Testamento, rivolto a chi aveva un cuore di pietra: ma dimenticano che anche lì i profeti alzavano la voce per denunciare instancabilmente il tradimento dei re e dei capi del popolo. Perché almeno fosse chiaro che no, i capi delle nazioni non parlano a nome di Dio.
Chi la mette su con la menata che “Dio è con me o con noi ” mi fa orrore . Tuttavia la reverenda non l’ ho sentita sulle centinaia di migliaia di civili ammazzati dall’ esercito americano per il mondo e ultimo lo sterminio da parte di altri religiosi a Gaza . Mi piacerebbe sapere cosa ne ha pensato e cosa ne pensa dei mandanti Clinton, Obama e Biden.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ho il forte sospetto che l’abbia detto solo per la presenza del Donald, in modo da ottenere visibilità e notorietà.
Forse se fosse stata sempre così compassionevole anche con altre persone note, sarebbe più credibile.
"Mi piace"Piace a 2 people
Legittimo sospetto che terrei buono anche per il falsissimo Montanari
"Mi piace""Mi piace"
Caro prof, scendere al livello culturale di Trump non mi sembra il massimo;
in più,interpretare il vangelo in chiave prettamente iconografica,autoplagiandosi/autocitandosi,non fa giustizia alla sua erudizione…anzi non fa una gran bella figura.Lasci perdere le “viscere” dipinte.Ermeneutica ed esegesi biblica sono tutt’altra cosa.
Avrei preferito qualche sua parola sulla giornata della Memoria,visto l’ignoranza e la bifolcaggine presente in ogni anfratto della società odierna.
Tommaso Montanari 2016,
https://www.libertaegiustizia.it/2016/03/12/cosi-si-svela-il-volto-segreto-della-divina-misericordia-2/
"Mi piace""Mi piace"
il sospetto non è forte o debole. È sospetto, una convinzione che non ha fondamento se non un intuito molto orientato.
E che quindi ha sempre ragione, contro qualcuno, senza nemmeno il beneficio del dubbio.
La fede non ha sospetti, per questo è difficile da capire. Chi sospetta capisce tutto, e prima. Il Vangelo è lì da leggere. Ma nelle scuole vogliono si lega la Bibbia, non il Vangelo. La donna Vescovo ha parlato della realtà, di persone al fondo della gerarchia sociale, della universitalita’ delle sofferenze umane, del contributo innegabile che quelle persone danno alla società americana. Ed ha chiesto a chi odiare di aprire gli occhi e di avere rispetto per queste persone, umili ma non per forza criminali.
noi siamo portati a dare un significato alle parole a seconda di chi le pronuncia. I totalitarismi arruolano Dio a giustificazione del loro odio, dell odio che offrono a tanti che non aspettano altro che odiare. E sono delicato di odiare, per dare significato a vite magari misere.
Il sospetto fu usato contro Gesù, mi pare.
Il bene è bene, il male è male. La verità vi farà liberi, per chi crede. Per chi non crede, ispirarsi alle Beatitudini è comunque un programma politico, ancora attuale.
Il dubbio è il cuore della conoscenza. Il sospetto è il cuore dell aggressività, perché è contro qualcuno, senza nemmeno essere certi del perché.
Montanari fa un ragionamento. Come lo fa Trump. Se Trump non vi genera sospetti probabilmente siete d accordo con lui. Il dubbio non sfiora nemmeno chi sospetta. E credo occorra sospettare di chi sospetta, nel dubbio.
"Mi piace"Piace a 2 people
Non sono d’accordo con Trump (che mi fa anche un po’ schifo fisicamente)praticamente su nulla di quello che fa e che dice, e sono completamente d’accordo con tutto ciò che dice la vescova. Ma è l’ipocrisia di certe persone che è insopportabile, e Montanari é una persona falsa, e questa è una certezza non un sospetto.
"Mi piace""Mi piace"
Falsaaaa???
Io lo trovo assolutamente meraviglioso, praticamente sempre.
Non capisco da dove trai questa tua “certezza”, addirittura.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma secondo me ai tempi dei papa re’ er roscio col cappello al vento conqueste dichiarazioni finiva dritto dritto dentro s castel Sant’ Angelo 🤔
"Mi piace"Piace a 1 persona