
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Mentre migliaia di magistrati con la Costituzione in mano uscivano dalle aule dell’anno giudiziario quando parlavano i rappresentanti dello sgoverno, più di tante parole colpiva un silenzio: quello del presidente Mattarella, garante supremo della Costituzione e dunque anche del potere giudiziario. Ma forse è meglio così: l’ultima volta che ha aperto bocca è stato per elogiare un ex premier pregiudicato […]
Danno giudiziario
Mentre migliaia di magistrati con la Costituzione in mano uscivano dalle aule dell’anno giudiziario quando parlavano i rappresentanti dello sgoverno, più di tante parole colpiva un silenzio: quello del presidente Mattarella, garante supremo della Costituzione e dunque anche del potere giudiziario. Ma forse è meglio così: l’ultima volta che ha aperto bocca è stato per elogiare un ex premier pregiudicato per corruzione e finanziamento illecito che, dopo aver vilipeso la Giustizia del suo Paese, vi si era sottratto dandosi alla latitanza in Tunisia. Non resta che rimpiangere Pertini, Scalfaro e Ciampi che, quando i governi attaccavano la magistratura, trovavano sempre il modo di farsi sentire e, quando ricevevano leggi indecenti e incostituzionali, le rispedivano indietro anziché firmarle. Non è la prima volta che le toghe protestano: il primo sciopero fu nel 1991, contro le picconate di Cossiga; il secondo nel 2002, contro le porcate di B. e del suo ingegner ministro Castelli, che pochi mesi prima avevano indotto il grande Borrelli a lanciare il suo “resistere resistere resistere”. A riprova del fatto che oggi in Italia non c’è alcuna “svolta”, tanto meno “fascista”, “trumpiana” od “orbaniana”: solo gli ultimi cascami del berlusconismo.
L’altra differenza rispetto all’infame trentennio è che allora la società civile era viva e attiva: Girotondi, Popolo Viola, V-Day e MeetUp di Grillo. Oggi è addormentata, impotente, sfibrata, sfinita, rassegnata. Un po’ perché l’indignazione non è eterna, un po’ perché ci sono problemi di sopravvivenza più urgenti, un po’ perché la magistratura ha perso consenso per scandali veri e accuse false. Ma anche per gli errori dell’Anm, che non è riuscita a comunicare efficacemente i danni causati dalle schiforme ai cittadini. E ha perso credibilità criticando e isolando un ottimo ministro come Bonafede che realizzava le aspettative dei magistrati e delle persone perbene con le uniche serie riforme anticorruzione, antimafia e antievasione degli ultimi 30 anni, e poi balbettando sulle boiate della Cartabia, salvo scioperare tardivamente contro l’ordinamento giudiziario escogitato dalla ministra-sciagura dei sedicenti “migliori”. Poi ci sono le responsabilità della cosiddetta “sinistra” – il Pd e i suoi derivati – che oggi si batte a parole contro la separazione delle carriere dopo averla sdoganata varie volte in nome di un “garantismo” di cui ignorano financo il significato. Dalla Bicamerale del 1997 alla mozione congressuale presentata nel 2022 da Serracchiani, Delrio, Guerini, Alfieri, Malpezzi, Orfini &C.: “Il tema della separazione delle carriere appare oggi ineludibile per garantire un giudice terzo e imparziale”. L’opposizione è una cosa troppo seria per affidarla a gente così.
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“La nostra posizione è contraria rispetto a questa riforma che non affronta i nodi per far funzionare la giustizia. C’è carenza di personale, mentre si fa uno spot sulla separazione delle carriere. Separazione delle carriere che rischia di rendere meno indipendente e autonoma la magistratura.“ questa la posizione del PD su questa schiforma.
Ora ditemi voi come si fa, per criticare questa riforma ad attaccare il partito dell’opposizione e non nominare nemmeno una volta il PdC che per tenere buono l’alleato FI approva un cosa così.
Finché scrive Travaglio la Meloni è in una botte di ferro.
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Bene, piano piano il “piano” è completo. I nobili sono salvaguardati, i burocrati pure insieme ai militari , i reggicoda non si possono lamentare, i ricchi si difendono come sempre. Rimane la rimanenza, il popolo. E che ci vuoi fare? Qualcuno deve occupare le patrie galere e dare lavoro ai magistrati partime. I gendarmi possono manganellare , sta bene. Tutto splende sotto il sole e chi non è contento, più in silenzio sta , meglio è.
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La società civile è si ridotta come scrive Travaglio e si lascia sedare da calcio, lotterie e quantaltro li distragga dal progressivo peggioramento”globale” che c’è in atto.
E’ la soluzione ? No di certo e, se nessuno o quasi dell’opposizione, si fa realmente carico dei problemi di questa società, il risultato sarà sempre peggiore, per la società civile. In realtà, della separazione delle carriere, alle gente comune, non interessa assolutamente nulla, se non quando per necessità, ci sbatte la testa. I problemi sono ben altri e ben più importanti: la sanità, l’occupazione ( falsamente e spudoratamente data in crescita ), le pensioni ( comprese quelle anticipate, per le quali, “non si sa perchè”, dopo oltre 40 anni di contributi, debbano essere penalizzate )
Situazione vomitevole e vergognosa.
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….e dulcis in fundo, il firmatario “promotore” di questo piano di rinascita della giustizia è proprio un magistrato! Che capolavoro! E il “Popolo” che dovrebbe fare mentre i rappresentanti dei Poteri dello Stato si massacrano di loro stessa mano? Altro che girotondo e vaffa day, qui non resta che organizzare il funerale al termine del suicidio rituale!
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la gente è sfinita perché di rende conto che anche la pseudo sinistra,che avrebbe i mezzi di comunicazione ed altro con cui opporsi e fare contro informazione, è d’accordo con i programmi di Licio Gelli.Da quando il segretario dei 5 stelle ha dichiarato in parlamento che Nethanyau è un criminale di guerra non è più apparso in televisione e nei giornali.La gente è sfinita perché se nessuno si oppone seriamente all’abolizione dell’abuso d’ufficio capisce che non c’è più niente da fare.Almeno la gente chiedesse l’abolizione di violenza privata e se qualcuno abusato e discriminato in un concorso o in qualsiasi gara reagisse con il rompere le gambe o la testa all’autore dell’abuso, visto che non si può chiedere giustizia allo Stato, la facesse “giustiziamente”da se rimanendo impunito come chi ha perpetrato l’abuso Una scommessa: Letta ha dato le dimissioni da parlamentare per stare nell’ombra pronto a riapparire come un incanto improvvisamente come Presidente della Repubblica chi scommette contro??
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neanche un caffè con quella gentaglia del pd
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Come neanche una caffè? Quello dato a Sindona come lo vedi?
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Ops’ ! Rispondevo a Domenico
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Favorevole alla separazione delle carriere era un certo Giovanni Falcone, forse un omonimo, berlusconiano ante litteram, boh.
La vera tragedia è che quella che stanno facendo non è la separazione delle carriere, magari lo fosse; stanno riuscendo nell’impresa di creare PM ancor più potenti e ancor più corporativi di oggi. Cioè l’esatto contrario di quello che a parole dicono di voler fare.
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C’era una volta un giovane parlamentare, sembrava volesse riformare lo stato delle cose e un giorno con convinzione e veemenza, chiese l’impeachment per il pdr! Quel pdr rimase al suo posto e rivenne eletto, purtroppo anche con l’aiuto del M5S e il giovane parlamentare che nel frattempo non lo era più, fece carriera nientemeno diplomatica, la faccia l’aveva sempre avuta, da diplomatico o da ruffiano e quel pdr divenne sempre meno lucido!
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Considera anche l’età Mokj, Pdr si lentamente (nemmeno troppo lentamente)sta “Bide_zzando”…
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Sapevate che Bibi è un ebreo di origine polacca?
Benzion Mileikowsky era il nome paterno, poi quando andò in Palestina, come per magia diventò Benzion Netanyahu.
Conoscevate cosa successe all’USS Liberty nel 1967?
Gli israeliani la bombardano, ma le ‘autorità’ americane dichiarano che è stato un errore, contro ogni evidenza, e poi partono gli aiuti americani ad Israele in quantità mai viste prima.
Strano, vero? Ecco, la giustizia e la politica non dovrebbero mai incrociarsi, quando lo fanno è facile che vengano fuori queste schifezze.
Ogni riferimento ad Appendino e Todde da una parte, e Almasry dall’altra, è puramente intenzionale.
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Rispondo a Domenico della Valle.
Che Falcone fosse favorevole alla separazione delle carriere è un falso diffuso dalla destra già al tempo di Falcone che Falcone stesso si premurò di contestare. Questo dicce Falcone rilasciò a Mario Pirani di Repubblica il 3 ottobre 1991. “Un sistema accusatorio parte dal presupposto di un pubblico ministero che raccoglie e coordina gli elementi della prova da raggiungersi nel corso del dibattimento, dove egli rappresenta una parte in causa. Gli occorrono, quindi, esperienze, competenze, capacità, preparazione anche tecnica per perseguire l’obbiettivo. E nel dibattimento non deve avere nessun tipo di parentela col giudice e non essere, come invece oggi è, una specie di para-giudice. Il giudice, in questo quadro, si staglia come figura neutrale, non coinvolta, al di sopra delle parti. Contraddice tutto ciò il fatto che, avendo formazione e carriere unificate, con destinazioni e ruoli intercambiabili, giudici e Pm siano, in realtà, indistinguibili gli uni dagli altri. Chi, come me, richiede che siano, invece, due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera, viene bollato come nemico dell’indipendenza del magistrato, un nostalgico della discrezionalità dell’azione penale, desideroso di porre il Pm sotto il controllo dell’Esecutivo”. Come si vede, Falcone dice solo che i due ruoli devono essere ben distinti. Il resto è fuffa.
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“Ruoli distinti” in italiano significa separazione delle carriere, che è un’altra cosa rispetto alla separazione delle funzioni che c’è ora.
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Scusa Viviana ma la tua “interpretazione” delle parole di Falcone è fuffa.
“Contraddice tutto ciò il fatto che, avendo formazione e carriere unificate, con destinazioni e ruoli intercambiabili, giudici e Pm siano, in realtà, indistinguibili gli uni dagli altri. Chi, come me, richiede che siano, invece, due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera, viene bollato come nemico dell’indipendenza del magistrato, un nostalgico della discrezionalità dell’azione penale, desideroso di porre il Pm sotto il controllo dell’ Esecutivo”.
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@Santo Loquasto grazie per l’operazione verità. Una caxxata ripetuta mille volte rimane una Caxxata. Falcone e Borsellino, il secondo tra l’altro conosciuto come simpatizzante della destra sociale, sputerebbero in faccia prima Nordio e poi il PdC per questa Schiforma!!!
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Come sempre, la verità (o il giusto), sta nel mezzo.
Dipende sempre da chi sono e da come operano gli attori coinvolti.
Inutile perderci in chiacchiere.
Con Falcone e Borsellino, probabilmente, l’una o l’altra ipotesi non avrebbe fatto alcuna differenza; il loro modus operandi sarebbe rimasto inalterato, sempre e comunque a favore della vera giustizia.
Con gli attuali delinquenti, sicuramente no.
Punto.
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quello su cui molti non si soffermano è la differenza tra sistema accusatorio ed inquisitorio. Noi prima aveva un sistema inquisitorio che era meglio di questo ibrido accusatorio ove però la figura del pm è ben diversa e ha meno poteri in termini di accusa rispetto ai procuratori in America, nel bene perché là sono ultra politicizzati e nel male perché come diceva Davigo pm e reo- avvocato non sono sullo stesso piano.. purtroppo si insegna poco diritto e quindi mancano le competenze tecniche che servono al pari della meccanica, edilizia ecc.
in un sistema accusatorio la separazione delle carriere può servire , tuttavia gli esempi che abbiamo come Portogallo e states non sono edificanti perché alla fine sono diventati o braccio accusatorio della politica o mezzo per fare per sé stessi direttamente politica. E la manovra che sta facendo sto governo non è sicuramente atta a migliorare la giustizia. Al di la che la dottrina più recente e le raccomandazioni della corte europea vanno della direzione opposta per scambiare competenze.
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Sull’argomento ha detto delle parole definitive Jeremy Rifkin. Esistono reati “caldi” e reati “freddi”. Sono caldi quelli dove la distanza tra vittima e carnefice è nulla (omicidi, stupri, violenze ecc.). Sono freddi quelli dove tale distanza è grande (reati ecologici, economici, corruzioni, leggi ad personam, ecc.).
Per i secondi serve una informazione attiva che unisca i puntini e mostri come quel falso in bilancio, quella bancarotta fraudolenta, quella mazzetta danneggia la vita di tanti cittadini.
Purtroppo con l’informazione in mano proprio ai criminali che dovrebbe denunciare, il cittadino non capisce le proteste, le considera manifestazioni di categoria per salvaguardare il proprio orticello, non per il bene dell’Italia.
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“… oggi in Italia non c’è alcuna “svolta”, tanto meno “fascista”, “trumpiana” od “orbaniana”: solo gli ultimi cascami del berlusconismo”.
Questa secondo me è una grande verità.
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Secondo me sono sì i cascami del berlusconismo ma, purtroppo, non credo che siano gli ultimi
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Fino a ieri si combattevano fisicamwnte le ingiustizie, i soprusi, gli aumenti delle tasse, …fisicamente…, oggi miliardi di persone lo fanno quotidianamente, ma virtualmente.
Il potere non ha più limiti dal popolo e i nostri rappresentanti lo sanno ad iniziare da Mattarella passando per Travaglio, Meloni e Santanche’.
Difficile creare un mondo di pace se il popolo, la gente, la massa, i fratelli, gli amici, i compagni, i camerata, sono solo presenti online e per questo non contano nulla
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Ieri sera a Accordi e disaccordi, Travaglio ha fatto un’ osservazione molto pertinente che condivido avendola pensata per conto mio più volte : se ci lamentiamo di questo o di quello ripetutamente all’ infinito diventiamo dei dischi rotti se poi non proponiamo un modo di affrontare il problema anche da un punto di vista pratico .
La gente è stanca perché non ci crede più. È stata troppe volte delusa e scottata da veri tradimenti da chi gli ha promesso mari e monti e poi gli ha dato un Mario Monti che non era proprio la stessa cosa .
È la democrazia a scricchiolare a dimostrare di non essere funzionale(un po’ in tutto il mondo) anche se non si riesce a pensare a un sistema alternativo ne a ristrutturla in quanto vi è qualcosa che disturba i suoi principi sacrosanti : il vil denaro, il capitale corruttore .
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Hai detto bene : “gli ha dato un Monti”!
Infatti gli italiani anche in quel caso non contano una cippa.
Ricordo che il signorino fu nominato Senatore a vita(?) per quali meriti non si sa, per poter essere incaricato dal PdR a PdC..
Quindi i progetti politici vengono da distante e forse neppure i nostri politici sono in condizione di decidere se non dal spinte esterne al la nostra nazione.
Stesso lavoro con Draghi…. quindi capisco perchè gli italiani non vadano più a votare,ma così facendo lasciano mano libera a quegli stessi artefici che si trovano il lavoro facilitato.
Poi vogliamo aggiungere una informazione di parte pure finanziata da denaro pubblico…ecco allora sorgere una domanda importante ,ma siamo in democrazia o in una dittatura democratica?
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ops… dimenticavo: i garanti della costituzione che hanno il doppio mandato?????
Serve solo per cristallizzare la situazione politica senza incorrere in capovolgimenti politici.
Insomma la sicurezza della poltrona con i relativi privilegi: impunità.Tribunale dei ministri,finanziamento pubblico ai partiti e ai gruppi parlamentari(la vergogna dei gruppi misti),il vincolo di mandato ecc…
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L’unico modo per farla funzionare e con una educazione civica e scolastica di alta qualità, cosa che è stata abbandonata quasi subito dopo la nascita della repubblica perché poi un popolo che capisce è difficile da fregare.
Altrimenti le alternative quali sono? Un sovrano illuminato? E se non è illuminato però si rischia un dittatore pirla. Una democrazia ma senza suffragio universale? E a chi lo limitiamo? Pure tanti laureati non hanno mezza competenza politica e giuridica e non distinguono bene i valori civici. Quindi da togliere sarebbe pressoché impossibile ma è palese che se non aumenta il tasso culturale noi finiremo democraticamente in un bel fungo atomico.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…
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A Cesare
veramente un sistema alternativo c’è e si chiama democrazia diretta.
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“Democrazia diretta” facilmente mistificabile con il centralismo democratico leninista. Alla fine ci si uniforma su una maggioranza “scelta” benché molto probabilmente non sarà mai una vera maggioranza e nemmeno scelta ma autonoma. Personalmente preferisco il meccanismo costituzionale della democrazia rappresentativa, almeno dovrebbe esserci più spazio per discutere tra le varie parti e non solo da quelli che alla fine risultano essere degli “eletti” senza esserlo a tutti gli effetti.
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A proposito di DANNI, segnalo:
https://www.rainews.it/articoli/ultimora/covidcia-causa-fu-fuga-di-laboratorio-5e280b2a-36bd-41d6-954d-d479ed6d5126.html
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non servono tanti dibattiti per sapere che è una LEGGE TRUFFA pro potere politico-capitalistico.
Basti vedere chi l’ha proposta: FORZA MAFIA con i cascami favorevoli dei nipotini di Salo’ e i caxxari verdi, GUARDATE LE LORO FACCE E QUELLO CHE DICONO
ci stanno vendendo l’ennesimo cetriolone. Con le leggi securitate, l’abuso d’ufficio abolito, l’immunità degli organi di polizia, il controllo dei PM del governo, chi pensate saranno indagati e condannati?
NON E’ ABBASTANZA? SERVE ALTRO?
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Siamo una colonia, una demi-crazia, il resto va da sè.
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Bellissimo neologismo “demi-crazia”! Sia nel significato francese del prefisso demì, ossia metà, sia nel significato greco di piccolo (territorio), unito al suffisso crazia che traduciamo con potere.
Ottimo! Te lo copio!
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Distinzione dei ruoli non vuol dire separazione delle carriere.
Non è vero che la separazione delle carriere sia mai stata richiesta da Falcone, ciò vuol dire fraintendere le sue dichiarazioni.
E non credo che Falcone volesse portare avanti il programma di Licio Gelli. Falcone è già morto ammazzato, non ammazziamolo una seconda volta attribuendogli delle cazzate.
ENRICO GALLO
Il Titolo IV della Costituzione sull’ordinamento giurisdizionale definisce in modo molto più organico e completo che in altre costituzioni moderne il principio della separazione dei poteri, creando uno zoccolo duro di pluralismo istituzionale che non può essere superato, a costituzione vigente.
In Costituzione la magistratura viene considerata come “un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere” (art. 104), laddove “i magistrati si distinguono fra loro soltanto per diversità di funzioni”, mentre “il Pubblico Ministero gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull’ordinamento giudiziario” (art. 107). In questo contesto “L’autorità giudiziaria dispone direttamente della polizia giudiziaria” (art. 109) e “il Pubblico Ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale” (art. 112).
Nel disegno costituzionale, l’indipendenza da ogni altro potere, viene assicurata dall’autogoverno, attribuito ad un organo di rilievo costituzionale, il CSM, al quale spettano: “le assunzioni, le assegnazioni ed i trasferimenti, le promozioni ed i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati (art. 107).
Il CSM è presieduto dal Presidente della Repubblica, ne fanno parte di diritto il primo presidente ed il procuratore generale della Corte di Cassazione. Gli altri componenti sono eletti per due terzi da tutti i magistrati ordinari tra gli appartenenti alle varie categorie, e per un terzo dal Parlamento in seduta comune.” (art.104). La prevalenza dei magistrati ordinari è una garanzia che l’autogoverno non si trasformi in eterogoverno.
Ci sono voluti oltre venti anni perché questo modello andasse a regime rendendo il controllo di legalità sostanzialmente indipendente da ogni altro potere ed è stata fondamentale la crescita culturale del corpo dei magistrati indotta dall’attività associativa, a partire dal congresso di Gardone (25/28 settembre 1965) dell’ANM. Lo scandalo del “potere diviso” non è stato mai digerito e ha dato luogo a crescenti tensioni fra mondo politico e magistratura che hanno raggiunto l’apice con la lunga e contrastata stagione dei governi Berlusconi. Ma l’esigenza di rendere l’esercizio della giurisdizione subordinato all’indirizzo politico è emersa già nel 1981 con la scoperta del “Piano di rinascita democratica” di Licio Gelli che realizzava una profezia nera di sovversione delle istituzioni democratiche che ai giorni nostri, per tanti versi, si sta realizzando. Il Piano prevedeva al primo punto la separazione delle carriere e la sottoposizione del PM al controllo del Ministro della giustizia, nonché la neutralizzazione dell’autogoverno dei magistrati mediante la sottoposizione del Consiglio superiore della magistratura al controllo del Parlamento.
La separazione delle carriere è diventata un cavallo di battaglia portata avanti da ampi settori del mondo politico ed è stata oggetto di diverse richieste di referendum, a partire dal 2000 ma non ha mai scaldato i cuori di nessuno, come dimostra il fallimento del referendum del 12 giugno 2022. Su questo tema si è verificato il massimo del divorzio possibile fra gli interessi ed i bisogni reali del popolo sovrano e i disegni delle elite politiche.
Alla separazione delle carriere ed alla rottura del modello costituzionale dell’unicità della magistratura non corrisponde alcun bisogno, alcun diritto, alcun interesse che possa essere apprezzato dal pubblico, si tratta di un’esigenza meramente interna ad una parte del ceto politico, che va oltre questa maggioranza politica, come dimostra il voto favorevole alla riforma di una parte delle opposizioni.
Del resto questa esigenza è stata giustificata con argomentazioni che stanno fuori da ogni canone di razionalità. La tesi del difetto di imparzialità del giudice dovuta all’appartenenza alla medesima carriera del PM non è dimostrabile, né da un punto di vista logico, né da un punto di vista fattuale. È un mito proposto come una verità di fede.
In realtà l’imparzialità è una caratteristica strutturale del giudice e deriva da una serie di meccanismi che ne garantiscano la libertà di coscienza. Nel giudicare il giudice deve essere libero da condizionamenti di carriera (qui viene in rilievo la funzione del CSM) e da vincoli con le parti che ne potrebbero pregiudicare la libertà di coscienza, per questo esistono gli istituti dell’incompatibilità, dell’astensione e della ricusazione. Il giudizio non deve essere condizionato né da speranze, né da timori.
La riforma vuole anche ridimensionare l’autogoverno della magistratura, concepito dai Costituenti come argine invalicabile per garantire il pluralismo istituzionale e l’indipendenza della magistratura da ogni altro potere.
Nordio sopprime l’autogoverno, prevedendo una forma di “sorteggio secco”, per i membri togati del CSM ed una sorta di sorteggio temperato per i membri laici, che sono destinati ad essere sorteggiati nell’ambito di un “elenco” compilato mediante elezione
Il tutto si completa con lo scorporo dal Consiglio Superiore della funzione disciplinare che viene affidata ad un organo creato ad hoc: l’Alta Corte disciplinare. Anche in quest’organo la componente togata viene scelta attraverso un sorteggio secco, con la differenza che per quest’organo il sorteggio è circoscritto ai soli magistrati con almeno venti anni di esercizio delle funzioni giudiziarie e che svolgano o abbiano svolto funzioni di legittimità.
La composizione sorteggiata dell’organo disciplinare renderà oscura ed imprevedibile la funzione disciplinare con un effetto di generale intimidazione sul corpo dei magistrati.
In definitiva, separazione delle carriere con due diversi Consigli Superiori e sostituzione dell’autogoverno con una gestione burocratizzata, sono due meccanismi convergenti verso un unico scopo, quello di indebolire l’indipendenza del giudiziario e di superare lo scandalo del “potere diviso”.
A ben vedere la riforma del sistema costituzionale che garantisce l’indipendenza del giudiziario non ha nulla a che vedere con il buon funzionamento del giudiziario ma esprime soltanto l’insofferenza del potere politico nei confronti del controllo di legalità e ne smaschera la pulsione autoritaria.
Domenico Gallo
Magistrato, giudice della Corte di Cassazione. Eletto senatore nel 1994, ha svolto le funzioni di Segretario della Commissione Difesa nell’arco della XII legislatura, interessandosi anche di affari esteri, in particolare del conflitto nella ex Jugoslavia.
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Per Santo Loquasto
Non capisco perché devi offendere mentre vedo benissimo che cerchi di distorcere ogni verità per dimostrare cose che non stanno in piedi.
Sono anni che chi difende la separazione delle carriere tra ps e giudice cita Falcone e dice, mentendo, che anche lui era favorevole. Se vai su Google trovi quante smentite vuoi a una simile diceria.
Piero Grasso, ex procuratore nazionale antimafia ed estimatore grandissimo di Falcone, ha detto: “Falcone si sta rivoltando nella tomba a sentire che lo sport più diffuso è quello di attribuirgli dopo la sua morte idee che non lo hanno nemmeno sfiorato. Questa è una fake news”.
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Ma – chi – ti – ha – insultato – Viviana – Vivarelli
Ho solo corretto quello che avevi scritto di Falcone con lo stesso aggettivo usato da te, “fuffa”. Dopodiché ho solo riportato le parole riportate da te, sottolineando un passaggio incontrovertibile: “Chi, come me, richiede che siano, invece, due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e NELLA CARRIERA, viene bollato come nemico dell’indipendenza del magistrato”. Per quanto riguarda Grasso, stendo un velo pietoso, perché in questo caso si che partirebbero gli insulti.
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LOL ha parlato il VICE-IDIOTA.
VAi, che sei forte Loguasto! 😀
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Quando viene messa incautamente in mano a Mattarella una penna stilografica, viene preso subito da una frenetica mania di mettere il suo autografo in ogni dove, persino su un assegno in bianco.
Sarà un’abitudine contratta per via dell’inderogabile compito istituzionale di varare qualsivoglia legge o decreto governativi?? Nient’affatto! L’analisi clinica è inesorabile: si tratta di alzheimer!
PS. Per chi non lo sapesse, l’alzheimer oltre a produrre un irrefrenabile movimento delle mani… provoca anche un invecchiamento precoce del cervello. Non a caso, alla scadenza del suo primo settennato, lo scrupoloso Capo di Stato aveva umilmente avvertito urbi et orbi che era alquanto stanco e vecchio per poter fare il bis. I suoi grandi elettori lo pensarono subito ma non ebbero il coraggio di dirglielo: ti eleggiamo apposta per questo!
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ec. Non Alzheimer ma Parkinson
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Commento chiarissimo. E mi piace
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Il green default: la cura ha funzionato, il paziente è morto! Le scelte politiche e economiche dell’Eurozona hanno come unico effetto positivo la diminuzione dei gas intestinali per diminuito consumo di bollicine. Il comparto d’eccellenza alimentare dei vini rischia il tracollo ma l’aria sarà più pulita!
https://www.ilsole24ore.com/art/champagne-vendite-globali-calo-92percento-AGrCNBQC
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Scusate l’OT. Ma volevo condividere un video. Conoscete anche voi la diatriba intorno a Papa Francesco. C’è chi lo considera solo un parroco che “svilisce” l’autorevolezza secolare della Chiesa cattolica, e chi lo considera una sorta di rivoluzionario capace di portare la Chiesa in mezzo alla gente, tipo San Francesco. Detto così, a grandi lettere. Bene, quale esempio plastico migliore, per descrivere questa differenza di vedute, di lui che dalla finestra dove ogni domenica recita l’Angelus consiglia di vedere Fabio Fazio, seppure per una nobile causa? 👇
https://www.repubblica.it/cronaca/2025/01/26/video/giornata_della_memoria_il_papa_lancia_fazio_stasera_ascoltate_edith_bruck_a_che_tempo_che_fa_-423963041/
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Dio (se effettivamente esisti) perdona loro perché sanno benissimo quello che è Fazio.
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Per Arsenio
dunque il sistema svizzero sarebbe un “centralismo democratico leninista”??!! Se il livello della discussione è questo, non mi ci metto nemmeno.
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