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Poiché non vedo qui nessun riferimento alla riforma di Valditara mentre se ne parla molto sui social, metto qui il mio pensiero anche se è fuori posto.

VALDITARA E LA BIBBIA – Viviana Vivarelli

Il Ministro dell’Istruzione Valditara vuole introdurre le scuole come materia obbligatoria lo studio della Bibbia.

Parlare di Bibbia genericamente dimostra solo una grande ignoranza. E tra i Ministri di questo Governo l’ignoranza è vincente. Io mi chiedo quanti di loro o quanti di noi hanno letto tutta la Bibbia?

Questo testo, sacro per tre religioni, è formato da due parti: la Bibbia ebraica o Torah che è anche la Bibbia degli islamici, 64 libri che raccontano la storia di poche tribù di beduini a partire da 3000 anni fa, con le loro antiche leggende, usi e costumi, e in cui ci sono parti molto belle e poetiche come il Cantico dei Cantici attribuito a re Salomone e altre parti che si riferiscono a questi antichi popoli e che sarebbero grottesche oggi, e che parlano di schiavitù, poligamia, incesto ecc..

Il Nuovo Testamento comprende 14 libri, con i 4 Vangeli che narrano la vita del Cristo, gli atti degli Apostoli e l’Apocalisse, e sono la Bibbia cristiana.

I Vangeli, pur essendo stati scritti circa un secolo d.C., contengono principi morali validi anche oggi: l’uguaglianza di tutti gli uomini, la parità delle donne, l’amore, la fratellanza, la compassione, la giustizia, il perdono, l’aiuto ai più poveri, il sostegno ai più deboli…

I suoi principi permeano la civiltà occidentale e hanno ispirato tutte le Costituzioni democratiche occidentali, per cui ognuno di noi, ateo o bigotto o agnostico che sia, è cresciuto all’interno dei valori cristiani che hanno permeato la nostra cultura e hanno prodotto anche l’illuminismo e il marxismo.

I principi fondamentali della nostra Costituzione sono prettamente cristiani e fondano uno Stato basato sull’uguaglianza, la giustizia, la fratellanza, l’accoglienza, l’inclusione, la democrazia… Sono questi i valori che vanno insegnati ma soprattutto i valori che vanno “praticati”. Nei fatti è inutile fare un omaggio al Vaticano parlando genericamente di un’ora di Bibbia la settimana. Ma che vuol dire? I valori vanno “praticati” in ogni momento della vita scolastica e sociale e ribaditi con lo studio della Costituzione ma soprattutto con l’esempio che viene dalle famiglie, dagli insegnanti, dai governanti, dalle leggi e dai media con i loro messaggi. L’educazione deve essere diretta, indiretta e permanente.

Gli insegnamenti morali dovrebbero essere trasmessi in una educazione continua ai ragazzi come agli adulti.

Nei fatti non mi pare che sia così. Vedo anzi che ci sono governi che i principi della Costituzione e dunque i valori cristiani non fanno che violarli e calpestarli. Al posto dell’ama il prossimo tuo come te stesso abbiamo i privilegi di una casta, al posto dell’eguaglianza di tutti davanti alla legge abbiamo leggi inique che depenalizzano i reati dei potenti e tasse che colpiscono solo i più poveri, al posto delle donne, che per il Cristo dovrebbero soprattutto studiare e imparare, abbiamo donne considerate solo atte a far figli e non in condizioni di parità e rispetto, al posto della fratellanza e dell’accoglienza vedo l’esclusione e la lotta ai diversi e agli stranieri, al posto della compassione e della misericordia ho tagli allo stato sociale e odio verso i poveri, non va bene nemmeno la protezione ai bambini vista la pedofilia impunita e uno Stato che non sa nemmeno tutelare gli asili e le scuole o assistere le madri, e non mi pare certo che si operi per la pace visto sostegni assoluti a guerre assurde senza alcun tentativo di pace.

I Vangeli sono testi bellissimi. Ma è inutile proclamarsi cristiani se poi i valori del Cristo non ci sa neanche cosa siano e si agisce all’opposto. Non serve a niente urlare da un palco: “Io sono una donna, io sono cristiana”, se poi i valori femminili di accoglienza, cura e protezione o i valori cristiani di fratellanza, misercordia, empatia sono costantemente calpestati.

Quando Valditara accetta tagli alle aule scolastiche o agli asili, quando vuole bullizzare i bulli, o vuole ghettizzare i figli dei migranti, privilegiare la storia degli Stati uniti, o dare paghe da fame agli insegnanti, quando fa parte di una destra che pensa solo a tagliare lo stato sociale, escludere parte dell’umanità, esercitare una dittatura calpestando la democrazia, eliminare l’aiuto ai poveri o fare leggi inique che privilegiano ricchi e potenti, appoggiare le guerre… quale parte della Bibbia stia applicando??

Io non sono osservante ma sono religiosa. Religione viene dal latino religare =unire. È religione tutto ciò che opera per unire i popoli, per unire le persone, per farle cooperare e vivere in armonia e fratellanza fra loro. Che poi questo sia fatto in nome di un Dio o di un principio etico interno, ai fini del buon vivere è lo stesso. Credere o non credere in Dio è un fatto personale. Vivere socialmente, aiutando gli altri, sentirsi parte di un insieme e non esseri egocentrati ed egoisti che pensano solo a sé stessi è un dovere collettivo ed è più importante che andare o no in una chiesa o aggiungere o no lo studio di un testo sacro. È un dovere collettivo. C’è un mondo dell’essere e un mondo dell’apparire. Gesù dice: “Non sono importanti le parole, sono importanti le opere”.

Le chiese possono essere rafforzative di una giusta etica come distruttive della comunanza umana e propagatrici di ingiustizie, guerre e divisioni.

Io credo che se siamo un “noi” dobbiamo vivere come un “noi”, non come un “io”. Ed è questo che anche in una scuola come nalla vita si dovrebbe imparare.

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