
(di Michele Serra – repubblica.it) – Immaginate, un bel giorno, di aprire il vostro frigorifero e trovare cibi che non avete mai comprato. Si sono materializzati da soli, per volontà del frigorifero stesso. Magari vi piacciono, magari no, ma non è questo il punto. Passato lo stupore iniziale, subentra una domanda sgomentevole: da quando i frigoriferi si riempiono da soli? Perché il mio frigorifero non mi ha chiesto il permesso? Indipendentemente da chi paga il conto di quei cibi non richiesti (io, sicuramente) chi comanda, tra me e il mio frigorifero?
Allo stesso modo: aprendo la mia pagina di scrittura come faccio ogni giorno, più volte al giorno, ho scoperto che non è più vuota. In alto a sinistra appare una nuova icona, quella di copilot, un programma di intelligenza artificiale incaricato di assistermi mente scrivo. A partire da questa Amaca. Naturalmente, il programma si attiva solo cliccando sull’icona: ma l’icona, nonché la riga di testo che la presenta, campeggia, indesiderata, in ogni mia nuova singola pagina. Ho cercato di rimuoverla ma non è per niente facile, proverò a farlo, dopo il weekend, con l’ausilio del tecnico che mi assiste quando sto per soccombere alla tecnologia.
Resta una sensazione, greve, di intrusione. Di non libertà. Perché nel mio programma di scrittura deve apparire l’icona di copilot senza che io l’abbia richiesta, anzi senza neppure sapere che esiste? Il commercio di tecnologia ci prevede come clienti, che scelgono e adoperano solo ciò che gli serve, o come terminali passivi, come cavie di un’accelerazione ininterrotta? E su quale icona si deve cliccare, per attivare la funzione “aiuto, voglio scendere!”?
Articolo fatto scorrere a velocità sufficientemente rapida per capire che anche oggi serra non aveva nulla da dire.
per la cronaca mio nipote 20enne genio del computer dice che copilot è di un’inutilità imbarazzante e , soprattutto, che non è assolutamente obbligatorio installarlo.
Indi per cui poscia, anche di questo serra non ha capito una mazza e installandolo ha dimostrato ancora una volta di essere l’idiota di sempre.
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Non apprezzo la retorica di cui Serra riempie spesso i suoi scritti quotidiani. Ma qui mi pare che la troppa velocità di lettura abbia indotto il fraintendimento.
Certamente è più addestrato un ventenne a smanettare con attivazioni e disattivazione di applicazioni. Ma ciò che intende il Nostro qui non è questo, è altro.
È metterti le scale mobili a fianco alle scale normali senza che tu lo abbia chiesto, consapevole (chi lo ha fatto) che non Serra, ma certamente tanti (magari lo stesso ventenne) troveranno molto più comodo delegare, pian piano, l’esprimere il proprio pensiero a qualcosa che “aiuta” basandosi sul pensiero di chi lo ha creato quel meccanismo.
Non serve fare tanta strada e lavorare di fantasia da romanzo: ciò in parte esiste già da tempo in Google che, con il suoi meccanismi di profilazione, ti propone sempre soprattutto ciò che tu vuoi leggere.
Serra è Serra, ma ciò che ha espresso è vero.
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beh Mario…..
io sono un analfabeta informatico e qui su Infosannio te lo possono confermare tutti.
il nuovo pc l’ho comprato a marzo 24 per farci dei video.
mio nipote mi ha detto le cose che ho scritto qui sopra su copilot a gennaio 25
Ora, pur da analfabeta informatico ho percepito fin da subito che copilot era troppo invasivo per i miei gusti, e sono riuscito a fare i miei video senza installarlo anche se non c’era giorno in cui il sistema non provasse ad appiopparmelo.
I casi sono solo due:
o serra è più analfabeta di me ( e questo è impossibile) o è davvero un pirla e non perde occasione per dimostrarlo.
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Guarda che è proprio quello che deninciava: non l’ha installato lui, se l’è ritrovato e non riesce neanche a toglierlo.
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Il frigo che si riempie da solo non è niente rispetto a uno che si trova un appartamento con vista Colosseo di sua proprietà a sua insaputa come è successo a Scaiola .
E poi, a Serra gli si sono scaldati i nervi solo perché gli hanno fatto credere che adesso è tutta colpa di Musk e quindi anche la IA sul suo PC l’ ha fatta ustallare il multimiliardario trumpiano , ovviamente.
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In linea di principio concordo con Secondo Silvio, sopra. Il testo di Serra non dice essenzialmente nulla di che, un po’ come al solito, direi. Lo sostengo poiché Serra dice quel che è da decenni così (ma soprattutto negli ultimi anni), e cioè che i sistemi informatici sono creati appositamente per auto-aggiornarsi e conseguentemente installare “pezzi” di software senza che tu neanche ne abbia una vaga idea, ma soprattutto, nel complesso, in questo fan sì che si rendano obsoleti dopo pochissimo tempo – cosa che comunque vale per tutto – rendendo obbligatorio conseguentemente, anche il cambio del dispositivo stesso. Il nodo di fondo è esattamente il medesimo e vale appunto per tutti i device, dai computer ai telefoni, ai televisori e ai navigatori satellitari o agli impianti elettronici-digitali della tua atuomobile. Lui, Serra, si scalda per un software che fa capolino ovunque sul suo foglio elettronico, (ma pare che lo abbia, volente o nolente, installato lui stesso, forse, appunto, senza rendersene conto), ma tanto è così per tutto. Ieri stavi benissimo, poi hai fatto un aggiornamento al Sistema Operativo e sei andato a dormire tranquillo. Oggi riaccendi il tuo device e trovi che qualcosa sia cambiato. Solo che, oh, ma guarda, è qualcosa che non ti piace. Come fai adeso? Eh, facile: ti attacchi al… [beep]. Potevi evitare di installarlo, ieri sera… Ma “potevi” davvero? No, non potevi: era obbligatorio farlo. E in linea di massima manco sapevi che durante quell’aggiornamento quel software sarebbe stato installato: ti sei fidato e te lo sei ritrovato installato. Un giorno dei prossimi, farai altrettanto – un aggiornamento di qualche tipo – e il tuo device ti dirà che non può più essere usato se non lo cambi col modello nuovo che ovviamente costa il quadruplo di quanto pagasti il tuo attuale, e comunque adesso con QUEL software, il tuo ‘vecchio’ device non puoi più usarlo, né, d’altro canto, sarai in grado di fare un “downgrade” e “tornare indietro”, per cui o così o pomì. E te lo dirà proprio il Sistema Operativo che tu hai aggiornato, volente o nolente, la sera prima, quando hai spento per andare a dormire. Ecco, funziona così tutto, da sempre. Entro certi limiti va anche bene, il Sistema si aggiorna e ti mette in grado di sostenere carichi più pesanti di un mondo informatico che pur avanza senza sosta (cui oggi si accoda appunto la AI, sempiterna presenza di cui ormai tutti si riempiono la bocca). Ma oltre un certo limite il Sistema va più avanti di quanto tu mai penseresti e ti mette nella condizione di non poter più scegliere da solo se, come e quando fare un aggiornamento. Ti mette nella condizione di non poter scegliere, punto. Questo è l’esatto opposto del concetto di libertà (a cui pensavi quando ti sei comprato il device, che hai comprato appunto per esser “libero” di fare quel che ti pareva, ma ora non puoi più. Non era libertà, era un’illusione). Con tutto che se, con quel minimo di concordato, il mio frigo si riempisse da solo, gliene sarei estremamente grato non foss’altro che per evitarmi la fatica di dover prendere l’auto e andare al Supermarket a far la spesa, a patto che si rifornisse delle cose che piacciono a me, non certo a lui per via di un algoritmo studiato da qualcuno chissà dove, che pretende di pensare al posto mio. Ah, e ovviamente a spese sue. 😉
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… e pensa che io uso ancora Windows 7 con grande soddisfazione (e solo perché i vecchi PC con l’XP oramai non funzionano più).
E persino i PC più moderni adesso dovrebbero essere ‘eliminati’ perché hanno il Win 10 (per upgrade dal win 7) ma non potranno ricevere quella merxa del Win 11, e quest’anno smettono pure di aggiornare il Win 10, poverini questi di MS che non possono aiutare miliardi di persone che hanno la colpa di usare i loro prodotti.
Eppure il Win 7 va benissimo dopo 5 anni dalla fine del sostegno MS. Ho un PC con 16GB di RAM e 4 core serie A8. Hard disk da diversi TB, scheda grafica da 2GB e per il resto si fottano loro e il Ryzen e l’i7.
E chissà quanto durerà il Win 10.
Di sicuro quanto basterà per rendere obsoleto anche il Win 11, possibilmente facendo la fine del Win Vista e del 8.
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@Cekko Bilecco
Sottoscrivo.
Ricordo ancora Clippy, l’inutile assistente virtuale di Office 97, impostato come predefinito, che faceva ad ogni occasione un irritante show, fino a quando non ti mettevi d’impegno a smanettare per modificare le impostazioni e disabilitarlo definitivamente.
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Credo che si possano aprire gli aggiornamenti scaricati e cancellare gli ultimi che abbiano dato problemi…. però non vorrei che al primo aggiornamento …ti vengono rifilati nuovamente.
Insomma si ritorna alla casella di partenza!
Un esempio forse più grave: avevo un blackberry…funzionava benissimo era ottimo…oggi lo tengo come cimelio…purtroppo..
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Il procedimento dovrebbe essere il seguente:
Impostazioni
Aggiornamenti e sicurezza
Visualizza aggiornamenti
Ultimo aggiornamento…e a fine pagina c’è l’opportunità di rimuoverlo!
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Fai una cosa: non scrivere più così copilot se la piglia “in der cool”
e ti rassenerai tu……………….e noi.
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Quelli di Microsoft hanno letto qualcuno dei suoi articoli e hanno capito che, poveraccio, aveva assolutamente bisogno di una mano, così a sua insaputa gli hanno installato ‘sta app sperando che ne facesse buon uso. Invece di ringraziare la provvidenza questo idiota si lamenta pure…
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Hahahahahaha, grande Liliana!!! 😂🤣👏🏼
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