
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – La serie M – Il figlio del secolo è molto ben fatta. Un po’ statica, noiosa e sconnessa, forse. Ma tecnicamente impeccabile per cast, interpretazioni, regia, ambientazioni, musiche, spettacolo. Ha un solo difetto: ci racconta un uomo che non è Benito Mussolini, ma la sua macchietta, e un movimento che non è il vero fascismo, ma la sua caricatura. Si dirà: inevitabile, è una fiction di […]
Fascisti su Marte
La serie M – Il figlio del secolo è molto ben fatta. Un po’ statica, noiosa e sconnessa, forse. Ma tecnicamente impeccabile per cast, interpretazioni, regia, ambientazioni, musiche, spettacolo. Ha un solo difetto: ci racconta un uomo che non è Benito Mussolini, ma la sua macchietta, e un movimento che non è il vero fascismo, ma la sua caricatura. Si dirà: inevitabile, è una fiction di intrattenimento, per giunta ispirata a un romanzo, quello di Antonio Scurati. Ma allora era meglio precisare che è roba di fantasia, chiamando il protagonista Bonito Napoloni come nel Grande dittatore di Chaplin, Ermanno Catenacci come il personaggio di Bracardi, Gaetano Maria Barbagli come quello di Guzzanti in Fascisti su Marte. Il rischio è che chi vede la serie pensi che il duce e i personaggi storici che gli ruotano attorno fossero davvero così: marionette, parodie e sagome da teatro dei pupi o del grottesco. E vada a cercare conferme, trovandole, nel romanzo di Scurati, anziché documentarsi sui veri libri di storia di studiosi come Renzo De Felice, Emilio Gentile, Denis Mack Smith, Nicola Tranfaglia, Gianni Oliva, Angelo D’Orsi e altri, o di divulgatori alla Indro Montanelli, Giorgio Bocca, Arrigo Petacco.
Mai come in questo momento di amnesie e revisionismi, dove la boss di Afd si permette di dire a Musk senza tema di smentite che Hitler era un comunista (infatti ne sterminò a migliaia), servono precisione e profondità storica, non barzellette, scenette e banalizzazioni un tanto al chilo. Mussolini non era una macchietta, era un personaggio serio e tragico: non sporgeva il mento e la mascella quando teneva in braccio i suoi bambini, non passava tutto il tempo a trombare, a sproloquiare idee confuse e a far menare il prossimo, non faceva il dito medio in piena Camera, non diceva “Make Italy great again” perché non conosceva Trump (e, a scanso di equivoci: sua sorella si chiamava Edvige, non Arianna). Gabriele D’Annunzio a Fiume non aveva il tavolo lunghissimo di Putin per tenere le distanze da Benito al posto di Macron (purtroppo sconosciuti al Vate). Margherita Sarfatti non era solo l’amante infoiata che parla come la Vanoni, ma una intellettuale, artista e mecenate. Marinetti non era un pagliaccio vestito come Totò a Capri fra gli esistenzialisti, che siede in terra nel salotto della Sarfatti e declama Zang tumb tumb come un deficiente spiritato: è il fondatore di un’avanguardia artistico-culturale che segnò tutto il secolo e a cui tuttoggi si ispira la performance art e si dedicano studi e mostre (l’ultima a Londra). Re Vittorio Emanuele III non era il nanerottolo smarrito che si inerpica su un inesistente trono a Montecitorio con le gambette a penzoloni e parla come la Littizzetto.
È il portatore del disegno politico di cooptare i fascisti, nell’illusione di plasmarli ai suoi scopi e usarli contro le sinistre (dalla Russia arrivava il contagio di una cosetta come la Rivoluzione bolscevica): un protagonista che non firma lo stato d’assedio e non ferma la marcia su Roma (un mezzo flop), non una comparsa imbelle che subisce gli eventi. E attorno a Mussolini non c’erano solo i Dumini e i Volpi, criminali comuni e futuri assassini di Matteotti: c’erano pezzi dell’Italia profonda, magmatica e contraddittoria, delle masse uscite dalla Grande guerra che si sentivano per la prima volta protagoniste, facevano la fame per la crisi galoppante, premevano alle porte del palazzo pretendendo di votare e di contare, scuotevano le tarme dell’ancien régime notabilar-liberale anche menando le mani nella lunga e violenta guerra civile su tutti i fronti (socialisti/fascisti, agrari/braccianti, padroni/operai) o, se stava bene o benino, reclamando ordine dopo tanto caos. Ma quell’Italia, nella serie, non c’è. E, senza il senso di quella tragedia, le violenze fasciste esaltate e martellate fino allo splatter emozionano poco o nulla: arrivano a freddo, gratuite, fine a se stesse, inspiegabili perché inspiegate.
Quando si vedranno le folle oceaniche sotto il balcone di piazza Venezia, nessuno capirà perché 45 milioni di italiani fossero così entusiasticamente fascisti, più ridicoli della macchietta che li chiamava all’“Eja eja alalà”. Nessuno capirà come abbia fatto quel fenomeno da baraccone del Benito a durare 21 anni (più il truce post scriptum di Salò), ad affascinare non qualche canaglia da suburra, ma Churchill e Gandhi, a conquistare quasi tutto il meglio della futura intellighenzia, convertita all’antifascismo dopo il 25 luglio ‘43 o, per maggior sicurezza, dopo il 25 aprile ‘45 insieme agli stessi 45 milioni di italiani. Tant’è che il Duce al passo d’addio si lasciò sfuggire: “Come si fa a non diventare padroni in un Paese di servi?”. Già ora non si comprende perché, negli spot, il Mascellone ci dica “Seguitemi, anche voi diventerete fascisti” e, in lieve contraddizione, “Guardatevi intorno: siamo ancora tra voi”. Ma noi e voi chi? Già i fascisti su Marte di M non sono quelli di un secolo fa, figurarsi se somigliano a chi oggi davvero minaccia le democrazie: le big tech, i monopolisti dell’informazione, della censura e del pensiero unico, i governi tecnici e “migliori” che se ne fregano delle elezioni e, se non danno il risultato sperato dai “mercati”, le ribaltano o le annullano. L’unica, impressionante parentela sarebbe fra il Mussolini socialista che passa da neutralista a interventista e il partito della guerra dei nostri sinceri democratici atlantisti. Ma questi, siccome non indossano la camicia nera, sono bravi ragazzi.
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Siamo gia in una forma di facismo e non tutti lo sanno. Non lo sa chi ancora galleggia economicamente e sono un buon numero, lo sa chi non arriva a fine mese e nemmeno può protestare, altrimenti viene tacciato di essere contro lo stato, la polizia, gli Usa, la Nato, Israele…..
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x Intersei
Chi non arriva a fine mese forse non ha neanche la consapevolezza di quello che politicamente e, di riflesso economicamente gli sta succedendo. La maggior parte di costoro votano la borgatara… perché è diversa… altro che quelli che regalano i soldi a chi sta sul divano!
Purtroppo questa è la realtà, l’ignoranza la fa da padrone e l’opposizione composta dal Movimento e da una falsa sinistra non è in grado di fare alleanze tali da mettere a rischio il dominio destrorso attuale.
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oltre che giurista, analista geopolitico, eshperto di relazzioni internazziunali, il nostro tuttologo ora, con un paio di banalità, si crede anche grande storico. A seguire redigerà un’articolessa sulla connessione satellitare Starlink ed i suoi protocolli, e prossimamente ci spiegherà tutto sull’ astrofisica e sull’origine dell’ universo! Bingo!!
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“la boss di Afd si permette di dire a Musk senza tema di smentite che Hitler era un comunista”
Può essere, può essere.
Se pensiamo che i comunisti mangiavano i bambini non può essere vera anche questa?
Hitler ammazzava un po’ di comunisti per confondere il nemico, ma sotto sotto……..
………quescta comuscsti (cit. il buon RRiina)
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e della socio-patica fascio-coatta cameriera di Trump niente?
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è sempre molto soft con la cainana romana. Chissà perché
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il dux era roba seria purtroppo e tanto vera che c’è ancora chi lo venera e bacia il suo cranio del busto di bronzo che ha a casa! Seconda carica dello stato! Dove vogliamo andare dove!!! Si sarebbe dovuto dimenticare l’esistenza di un simile soggetto, non per negare la storia ma per togliercelo dalle palle una volta e per sempre! Invece è ancora qui!! Sottoforma di sgenia!
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Si sarebbe dovuto ricordare ogni giorno quella storia tragica, fissarla nella memoria per non ripeterla, ma quando non si è in grado di fare i conti con la tragedia, la si trasforma il folclore farsesco , segno di italianità da gente vana quale siamo stati ed ancora siamo! Non è l’ ironia intelligente che colpisce per non dimenticare responsabilità e condanna, e’ la risata becera che minimizza ed assolve, riducendoci ad un eterno ridicolo dove mai nulla importa….
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Alessandra, purtroppo non c’è giorno in cui, io non abbia un pensiero rivolto a quel tempo e soprattutto perché mi viene impedito di dimenticare.. è un bene sicuramente ma anche un male perché il mio sentimento nei confronti di quel periodo storico, è di odio e anche se lo so che è un brutto sentimento (l’odio), non posso esimermi dal provarlo, è stato uno dei momenti storici più orrendi dell’Italia e l’odio è ciò che mi suscita!
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Ma sopratutto, non potevano mettere nella fiction RAI anche Indiana Jones?
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È ancora qui lo stesso popolo. Il resto con i suoi personaggi è consequentia.
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Per farsi una idea, basta vedere come ha potuto uno come Silvio B. comandare in Italia per quasi 30 anni ed ancora oggi essere osannato come se fosse stato un perseguitato dai comunisti. La terra dei cachi.
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un paragone forte ma ci sta. Certo B. non era un dittatore spietato, aveva ben altri fini, i suoi, il primo, non finire in galera. Ma a suo modo concordo, è stato un altro ventennio tragico di un paese senza memoria.
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B: non punzuto ma terminale e contemporanea matrice di interessi che abbracciavano e abbracciano tutte le aristocrazie del potere: Sion/Chiesa/Industria/Servizi/Mafia/Deep State. Anche i riti orgiastici non sono che una forma della sostanza, basti vedere a quali effetti politici hanno condotto la nostra nazione.
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occorrerebbe pure ricordare chi sono i responsabili, nella e della sedicente sinistra, che hanno fatto di tutto per favorire il berlusconismo e da ultimo il ritorno dei neo nazifascisti.
occorrerebbe anche non dimenticare chi furono ad abolire l’art. 18 e altre carognate contro lavoratori e pensionati, spingendoli, di fatto, nelle e tra le braccia luciferine di ladroni, mafiosi e nazifascisti che hanno preso e stanno okkupando il potere…!!!
ma, si sa, lo stivale è un luogo abitato per lo più da smemorati…!!!
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Ma un attore più simile al DVCE sulla fiction RAI non potevano trovarlo? Nemmeno il colore degli occhi (e tanto meno i capelli).
Che poi se vogliamo fare la fiction per davvero, allora molto meglio il DVCE del 2018: i politici di destra hanno paura definirsi di destra, i politici di sinistra hanno paura di dire cose di sinistra.
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Vero, e la cosa peggiore è l’altezza dell’attore che, in confronto al vero Mussolini, potrebbe essere definito uno spilungone.
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@ Mentecatto: parlando di “fiction RAI” (ripetuto due volte, e pure in maiuscolo) dimostri che, al solito, non conosci la materia di cui ti riempi quella specie di turca rotta che hai tra le labbra.
Ma come, non te l’ha detto la tua Pubble (a proposito: bella fregna!), che “M. Il figlio del secolo” è una produzione Sky Original? Ignorante.
Breaking news: le lenti a contatto colorate esistono da più di cinquant’anni, i rasoi fin dall’antichità.
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X il sodomita cornuto NATO: non sapevo che la RAI importa da Sky spazzatura. Meno male che ci sei tu a farmelo presente. A proposito, ma poi il dildo a forma di Oreshnik l’hai comprato o no?
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@ Mentecatto: sono molte le cose che non sai e di cui parli come se non fosse così, ed è proprio questo a renderti così ridicolo.
Ti sei mai domandato perché sei l’unico a non conoscere lo scemo del tuo paese?
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😀 😀 😀 Come non amarti JD ❤ . Senza di te le mie giornate sarebbero molto meno divertenti. 😀
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Così a naso, non avendo il televisore, sono quasi certo che Travaglio abbia perso un occasione per occuparsi di “cose” dove eccelle,ovvero l’analisi della quotidianità.
Come critico cinematografico ha già dimostrato di aver collezionato più di una topica,dimostrando superficialità e piattume (facendo la figura del fessacchiotto), vedasi le sue osservazioni su “la vita è bella” di Benigni,artista quest’ultimo che mi è tutt’altro che simpatico.
A ognuno il suo mestiere,a ognuno la sua “forma mentis”.
Non si fanno processi alla storia in televisione, ma nelle sedi competenti. Il migliore messaggio alle masse è proprio quello che, per evitare nuovamente che “Uno solo” comandi milioni di servi, venga demolito “il culto della personalità” rendendo quell’Uno … una “macchietta” non più in grado di trascinare masse.
Fatte le debite proporzioni, cosa che dovrebbe avvenire con la Meloni, invece di rafforzarne l’identità dandole della Fascista. Pescivendola e non ducetta , altrimenti il 35% nei sondaggi arriverà presto.
Don Chisciotte contro i mulini a vento, compito più semplice che spiegarlo a Travaglio
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Carlgen, non credo si possa dire che Travaglio si sia cimentato in un ruolo non suo, quello del critico cinematografico. Perché l’editoriale parla di tutt’altro. L’unico momento da “critico” è nelle prime righe quando scrive in sintesi “serie tecnicamente impeccabile per…etc.etc.”.
L’obiettivo di Travaglio è denunciare la trasformazione di un fatto storico in parodia. Senza l’obiettivo della Satira, ma convinto di fare divulgazione per quanto romanzesca. E anch’io ritengo questo un errore e una manipolazione a vista corta.
I conti sul Fascismo si fanno in altro modo. E con gli Storici. Non con i “fenomeni” mediatici alla Scurati.
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Pablero,
Travaglio non critico cinematografico? Praticamente si è solo permesso di spiegargli come andava fatto il film di modo che fosse aderente alla realtà!
Probabilmente Travaglio andrebbe a spiegare a Picasso come dipingere Guernica(fatto storico …si parla di guerra reale) perché il dipinto non rispecchia la realtà.
Travaglio, e non solo lui, dovrebbe andare sul vocabolario e leggere la definizione di ARTE,a cui il cinema appartiene.
Se il regista voleva rappresentare un fatto storico in tv,avrebbe fatto un documentario non una fiction(Che siccome non ho visto,può benissimo essere una boiata, ma io mi limito a commentare quello che ha scritto Travaglio).Mi sembra banale dirlo.I ragazzini delle scuole superiori lo sanno, e Travaglio mi sembra che le superiori le ha fatte.
Scurati non so chi sia, e della serie non me ne frega nulla… è molto improbabile che un giorno o l’altro la guarderò.
Di sicuro non è Travaglio che mi deve spiegare una ricostruzione artistica(cioè creativa) della storia con le sue interpretazioni “appena sotto la superficie” (Benigni docet) e nemmeno tal Scurati(?),
così non è il Papa che mi deve spiegare,con le sue interpretazioni il vangelo di Giovanni, che pur non essendo credente mi son dovuto QUASI imparare a memoria durante i miei studi di filosofia.
Ti saluto, sono in pausa caffè/sigaretta, comunque ti risponderò stasera.
Buonagiornata.
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Condivido. Solo che io, a differenza tua, ho letto M di Scurati (il primo), e mi è piaciuto, e vedrò la serie. Il regista è un top. Ha diretto “Orgoglio e pregiudizio”, “Espiazione”, e un “Anna Karenina” strepitoso. Consiglio.
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se bisogna stare a spiegare che questa non è critica cinematografica tra l’altro pretendendo quindi di essere molto più eruditi di travaglio in modo da potergli insegnare qualcosa (ma non farlo perché sarebbe una lotta contro i mulini a vento) rende chiaro come mai in Italia la gente faccia così fatica a studiare la realtà circostante e non solo ad applicarle i propri preconcetti.
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Altra pausa sigaretta bruciata😂
il signor @HOWL è sicuro di conoscere il significato profondo del capolavoro di Allen Ginsberg di cui si fregia di portare nel nickname? Per capirlo sarebbe meglio leggesse anche i commenti di Laurence Ferlinghetti,Jack Kerouac, Gregory Corso e Fernanda Pivano e non quelli di MarcoTravaglio.
Io non devo spiegare niente a nessuno, poiché sono una nullità: Travaglio,il migliore giornalista italiano,dovrebbe capirlo da solo,poichè è Marco Travaglio.
E con tutta umiltà posso dirti che quando il Marco nazionale(laureato in lettere) entra nella mia materia(laureato in filosofia) ci metto 10 minuti a smontarlo…con il sigaro in bocca. E 3 minuti ci metterebbero migliaia di laureati in filosofia più bravi di me.
Se hai bisogno di un GURU per camminare dritto, fai pure, io preferisco “uccidere i Buddha quando lo incontro per strada”come dice un famoso detto ZEN.
“ne supra crepidam sutor iudicaret” Plinio il vecchio
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Grazie @Loquasto per il consiglio,poichè sei un bravo sceneggiatore se mi capita guarderò il “Tolstoj”
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X Carlgen(io).
Travaglio non critico cinematografico? Praticamente si è solo permesso di spiegargli come andava fatto il film di modo che fosse aderente alla realtà!
Nein, si è solo permesso di rimarcare che quella fiction NON rappresenta il vero Mussolini più di quanto non lo rappresenti Guzzanti con Fascisti su Marte.
Si è solo permesso di rimarcare, cioé, una cosa reale e verificabile, che il grande pubblico facilmente prende per vera.
Non stiamo parlando della vita di Keruac, ma di un tizio che ha stravolto l’Italia degli ultimi 103 anni.
Quindi sì, MT ha fatto bene a farlo presente.
Sai che definisco Lionheart70 un pallone gonfiato. Però ammettiamolo, anche tu voli un pelino fuori quota pratica alle volte.
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risposta in mod
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@S(ado)M(aso) sparviero
Il pallone gonfiato scavalca i muri, il fesso prende la ricorsa per cercare di buttare giù i muri a spallate.
Se con i metodi di Travaglio [raccontare cose vere alle masse (serve davvero solo questo?)come ha impeccabilmente fatto durante la sua carriera] , Berlusconi ha spadroneggiato per 30 anni,immagino cosa sarebbe successo con Il Duce.
Questo è il concetto più semplice che ho provato a riproporti
Sulle altri parti del mio discorso, un pochino più complesse non posso far nulla: chi ha capito ha capito, chi no pazienza.
Per tanti, l’importante è emettere lamenti su blog , o sui quotidiani,il più a lungo possibile, non risolvere un problema o fare in modo che non accada più.
Significherebbe che a tanti piace continuare a prenderselo in quel posto per i prossimi tanti anni a venire.
Hai forse tu queste tendenze?
Anche nel caso tu le avessi, io non ti discrimino Amico Sparviero.
Ps. È così bello avere opinioni diverse, altrimenti sai che noia.
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@Carl oggi letto questo post e ho ripensato al tuo bel commento. Te lo
riporto
Perché Luca Marinelli canta “The ghost of Tom Joad” di Bruce Springsteen
Tom Joad è il protagonista del romanzo più importante di John Steinbeck, probabilmente il più esistenzialista e sensibile scrittore americano del 900. Certamente uno dei più libertari (il rapporto di profonda amicizia con il filosofo libertario Edward Ricketts e i lunghi scambi di idee in scrittura influenzarono molto il pensiero di Steinbeck). Il capolavoro letterario esce negli Stati Uniti nel 1939 e noi lo conosciamo con il titolo di “Furore”.
Woody Guthrie, il grande poeta cantautore antifascista, maestro di Bob Dylan, Leonard Cohen e Bruce Springsteen (tra i molti), scrisse la struggente ballata “Tom Joad” l’anno dopo, nel 1940. Nove anni prima che Springsteen venisse al mondo.
La storia di Furore, per chi non l’abbia mai letta, è l´epopea drammatica della trasmigrazione della famiglia Joad, assieme ad altre centinaia di poveracci, dall’Oklahoma attraverso il Texas, il New Mexico e l’Arizona, lungo la famosa Route 66 che conoscerà altre storie letterarie (Kerouac fra tutti), fino alla California, in cerca di un modo di vivere meno misero. Ci troveranno solo il modo terribile di sopravvivere: paghe da fame, caporalato, lavori da schiavi. Sono gli anni della Grande Depressione. Smagriti da un regime di lavoro che non bastava neanche lontanamente a nutrirli, picchiati, senza una casa, vivevano in baracche di fortuna (spaventosa la somiglianza con le città dormitorio dei migranti in Puglia oggi).
Ed è questa la storia che Springsteen, 55 anni dopo, nel 1995 vuole raccontare. Non certo per mettersi in competizione con il suo maestro Woody Guthrie (che lo stesso Springsteen definì “inarrivabile”) ma per renderla più moderna e attuale ai nuovi lavori schiavisti negli Stati Uniti. Tom Joad, nel testo di Springsteen, è un fantasma ancora presente nell’America di oggi, come se cinquant’anni dopo, ben poco fosse cambiato.
E il testo è un pugno allo stomaco che toglie il respiro:
“Uomini a piedi lungo i binari diretti non si sa dove, non c’è ritorno; elicotteri della stradale che spuntano dalla collina,
minestra a scaldare sul fuoco sotto il ponte, la fila per il ricovero che fa il giro dell’isolato.
Benvenuti al nuovo ordine mondiale.
Famiglie che dormono in macchina nel Sud ovest. Né casa né lavoro né sicurezza né pace. La strada è viva stasera ma nessuno si illude su dove va a finire.
Sto qui seduto alla luce del falò
e cerco il fantasma di Tom Joad.
Tira fuori un libro dal sacco a pelo,
il predicatore accende un mozzicone e fa una tirata aspettando il giorno che gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi.
In uno scatolone di cartone nel sottopassaggio ho un biglietto di sola andata per la terra promessa.
E tu hai un buco in pancia e una pistola in mano e dormi su un cuscino di sasso, ti lavi nell’acquedotto municipale.
Diceva Tom: Mamma, dovunque un poliziotto picchia una persona, dovunque un bambino nasce gridando per la fame,
dovunque c’è una lotta contro il sangue e l’odio nell’aria cercami, e ci sarò.
Dovunque si combatte per uno spazio di dignità per un lavoro decente, una mano d’aiuto, dovunque qualcuno lotta per essere libero, guardali negli occhi e vedrai me.”
I Tom Joad di oggi, descritti da Springsteen, sono messicani, africani, sono le nuove vittime di un Nuovo Ordine Mondiale ancora affollato di poliziotti che picchiano, bambini che piangono per la fame, gente senza lavoro e senza libertà.
E allora perché un attore affermato e bravissimo come Luca Marinelli sceglie proprio, esponendosi, di cantare la poesia sociale di Springsteen? Non può essere semplicemente un caso.
Dopo gli insulti ricevuti da quell’area politica che governa l’Italia per aver interpretato Mussolini, e dopo la valanga di commenti feroci sui social, alla sua persona, alla sua sensibilità di attore, lui risponde con un urlo che ha ormai ottant’anni. Quell’urlo di rivalsa, di libertà che albergava in Steinbeck, in Guthrie. E questo lo rende simile ad Elio Germano, altro artista raro che esprime sempre il suo pensiero libertario contro le ingiustizie.
E la canta pure bene. Uno dei pezzi di Springsteen più difficili da interpretare. Quindi un grazie a Luca Marinelli che solleva ancora una volta quel grido degli oppressi. Di qualsiasi epoca.
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Grazie @Francesco, molto bello
dell’attore Marinelli confesso che non lo conosco(ho appreso adesso che c’è stata polemica nei suoi confronti) e la serie non l’ho vista;gli ultimi film visti da me visti risalgono al periodo Covid…sigh!
John Steinbeck invece tanta roba. Avevo letto 200pagine (delle 700)di Furore(un bel mattone) tanti anni fa, poi devo averlo prestato a qualcuno e non l’ho più rivisto,come al solito.
Anche “L’inverno del nostro scontento” non è malaccio; ma sono generi,per me, che ti(impersonale) devono appassionare altrimenti chiudi il libro dopo 10 pagine.
Il Boss,non è tra i miei top, ma grandissimo cantautore: purtroppo molta gente non sa ancora oggi,che ad esempio,per restar sul facile, BORN IN THE USA, è una canzone contro il patriottismo americano e non a favore.
Il problema delle nostre generazioni è la comprensione di quello che leggono(testi) o di quello che vedono(cinema)…vi sono tanti esempi lampanti,senza andare troppo lontano😉
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“Nessuno capirà come abbia fatto quel fenomeno da baraccone del Benito a durare 21 anni (più il truce post scriptum di Salò), ad affascinare non qualche canaglia da suburra, ma Churchill e Gandhi”
Anticomunismo, Marco. Come anche Hitler, il fascismo era strumentale per schiacciare i movimenti di sinistra dei lavoratori che in quel periodo chiedevano più diritti, e difendere i privilegi dei padroni – esattamente come i fascisti di oggi.
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infatti tra non molto ci si farà la stessa domanda su Zelensky…..:come avrà fatto Zelensky a demolire l’Ucraina con il consenso di tutto l’Occidente?
E siamo sempre qui a guardare il dito che indica la “Morte Nera”.
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il maestrino fa il critico cinematografico, lo storico, l esegeta, lo spiegone solito di chi la sa lunga per raccontare l ovvio.
mio zio morì nella campagna di Etiopia, medaglia d argento al valore. Non so per cosa. Mia madre, sua sorella, lo descriveva timido, buono, non certo assatanato contro gli africani. Mussolini era la tragedia del popolo che lo ha seguito, e che ha portato a morire in guerre scelte, non subite. Mussolini era socialista, e quindi… Anche Pertini lo era, ma fece scelte diverse. Montanelli non lo era, ed in Africa si comprò una moglie bambina, lo facevano tutti…
discutere di come fosse davvero Mussolini, o del livello sociale delle sue amanti, è utile come interrogarsi sul popolo bue. Conta ciò che ha fatto, alla moglie, al figlio, al paese, a tutti. Condottiero condotto. Dal re? Dalla buona borghesia e dalla nobiltà che condizionavano il re, l economia, il paese e la sua non democrazia.
che poco dopo la liberazione ci portarono Portello della Ginestra, il ripartire delle speranze di giustizia sociale e civile, puntualmente affossate dalla celere, dalla strategia della tensione, dal terrorismo.
il fascismo non se ne è mai andato, come i nemici della democrazia, il liberismo riformista o meno che è stato sempre la sua ispirazione. Se pochi devono avere quasi tutto quello che c è di ricchezza disponibile, qualcuno lo deve prendere e portarglielo. Che sia lo pseudo socialismo berlusconiano craxiano a farlo, o il democristiano mai di sx renziano, il leghista, il berlusconiano o il tecnocrate illuminato non cambia la sostanza. Tutti hanno usato il consenso di chi li ha osannati per tradirlo, concentrando i benefici delle proprie politiche in poche mani, le stesse per tutti.
il popolo è sempre bue? Tutti si fanno imboccare dalla propaganda dell informazione? Della menzogna fatta metodo e sistema di governo? Il fascismo contemporaneo ha trovato un modo eccezionale per condizionare le scelte individuali: convincere dell inutilità della partecipazione. Perché votare? A cosa serve? Tanto sono tutti uguali, dx sx centro, sopra, sotto. Tutti rubano, tutti se ne …della povera gente. Quindi, perché provare a cambiare? Il consenso non per, ma contro. Contro sempre gli stessi, gli stessi indicati dalla propaganda fascista del ventennio, gli stessi della propaganda dell informazione post bellica, i giornaloni della buona borghesia, gli stessi della propaganda televisiva o social di oggi.
Negli Stati Uniti, la più grande democrazia del mondo, si arriva raramente al 50% di votanti. Ormai anche in Italia. E non c’è cittadino più convinto della bontà della scelta di chi non vota. Che invita puntualmente gli altri a non farlo. Rinunciando all esercizio di un diritto democratico fondamentale. Senza coercizione, spontaneamente, orgogliosi di farlo.
parlamenti democraticamente eletti decideranno di un futuro di guerra e pace per i nostri figli, per i nostri nipoti. Anche per I figli e nipoti di chi non vota. Grazie al loro non voto. La tragicità dell oggi è che, mentre durante il fascismo le donne non potevano votare, le donne, non le minorenni, molte donne scelgono di non votare. Nonostante gli acuti dibattiti sulla personalità di Mussolini e sulle ragioni del successo di un criminale di guerra nella campagna d Africa, e di un criminale alleato di Hitler che portò il paese al disastro. Il senso della storia del fascismo è questo, non la nostalgia di chi il fascismo non lo ha mai vissuto.
Nello scorrere del fascismo, l antidoto è sempre stata la partecipazione. Il fascismo non è mai stato maggioranza. Aboli’ il voto libero. Oggi lo dissuade. Sapendo che un forte mandato popolare non può fondarsi sulla prevaricazione sistematica.come fu per la dc, e anche per il berlusconismo. Mentre la minoranza basata sull indifferenza, col premio di maggioranza, può tutto.
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Grazie Ottavio, commento da incorniciare.
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Il v(u)oto lo aggiustano in modo sempre più sfacciato già dal referendum sulla monarchia. Vediamo anche all’estero che quando il risultato non aggrada al Padrone le elezioni vengono invalidate, si ripetono, partono le rivoluzioni colorate, arrivano terroristi/neri/fazioni et…, sale lo spread o iniziano le 7 piaghe….
La scelta tragica, che si ripete ovunque con lo stesso schema, è tra un fantoccio e un altro.
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Speriamo che qualche autorevole commentatore prima o poi si decida anche a parlare delle bollette del gas… e della minchiata galattica commessa dal governo che ha voluto bloccare le fonti d’energia rinnovabile:
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Speriamo che qualche autorevole commentatore prima o poi si decida anche a parlare delle bollette del gas… e della minchiata galattica commessa dal governo che ha voluto bloccare le fonti d’energia rinnovabile:
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Speriamo che qualche autorevole commentatore prima o poi si decida anche a parlare delle bollette del gas… e della minchiata galattica commessa dal governo che ha voluto bloccare le fonti d’energia rinnovabile:
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Speriamo che qualche autorevole commentatore prima o poi si decida anche a parlare delle bollette del gas… e della minchiata galattica commessa dal governo che ha voluto bloccare le fonti d’energia rinnovabile:
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Speriamo che qualche autorevole commentatore prima o poi si decida anche a parlare delle bollette del gas… e della minchiata galattica commessa dal governo che ha voluto bloccare le fonti d’energia rinnovabile:
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tranquillo, ora che faranno il nucleare rinnovabile, sarete tutti felici e prosperi.
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A proposito delle “folle oceaniche” a Piazza Venezia mia nonna, testimone oculare, mi racconta sempre questo aneddoto. Lei, bambina, si ritrovò in una di queste manifestazioni e vedeva la gente urlare entusiasta ad ogni pausa tra una frase e un’altra.
Curiosa, chiese ad uno di questi esagitati “che sta dicendo il Duce?”, e lui “boh, e che ne so”.
In questa risposta c’è tutto il conformismo, il servilismo, il salto sul carro del vincitore e l’ignoranza della pecorella italiota pronta a seguire il pifferaio di turno.
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Tra l’altro, la maggior parte dei partecipanti era obbligato all’adunata! Tutti ricevevano l’ordine di presentarsi, e, proprio come abbiamo visto anche con i delatori in tempo di Covid, si era contestualmente vittime e carnefici del proprio vicino.
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poi beh diciamo italiota ma in realtà è poi simile ovunque, basta guardare alle parate in piazza in tutti i totalitarismi. È connaturata nella natura umana ed anzi ancora di più nella natura di animali sociali da grandi gruppi. E l’unico modo per sconfiggere questi istinti più primordiali è con l’istruzione per fare si che ci sia un campanello d’allarme sempre attivo ed ecco perché i potenti hanno sempre voluto gente ignorante. E tra i potenti includo chi aizza le folle spacciandosi per persona comune, quindi non per forza imposto dall’ alto da una lunga dinastia.
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Posso capire l’intento di MT, nei confronti di una fiction riguardante coluichenonvoglionominare(voldemort). Sottolineare la ridicolizzazione della persona e di ciò che compiva, ma è proprio quello l’intento dell’autore, della sceneggiatura e del regista, ridicolizzare colui che era un emerito pagliaccio! Un emerito pagliaccio che ha portato l’Italia nel baratro più buio! Se questo era uno statista allora io sono Grace Kelly (che reputo la donna più bella in assoluto)!! Forse non è semplice capire il mio pensiero, forse è sbagliato ma mettere alla berlina un personaggio così, evidenziare le assurdità, le oscenità, la sua vanità, il suo narcisismo, l’efferatezza delle sue azioni credo possa essere giusto invece per far capire che poi la storia, ti vedrà come un povero deficiente montato che non ha avuto la capacità di pensare e che purtroppo aveva in mano le sorti di un Paese e lo ha distrutto! Occhi aperti nei confronti di esaltati come lui! Acca larenzia non è una finzione! E gli atteggiamenti della sgenia non sono molto dissimili da quello là!! In piedi sulla camionetta è l’esempio più lampante!!
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“In piedi sulla camionetta è l’esempio più lampante!!”
E’ che, se si fosse seduta, sarebbe scomparsa sotto al sedile 😂
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Ma… Mokj, se ho capito bene l’editoriale di MT di oggi, lui non dice cose diverse dalle tue. Dice solo che dirle COSÌ come le narra la serie TV a QUESTO POPOLO BOVE ITALIOTA non serva a molto, o, meglio, serva a rendergliene un’idea distorta. Cioè, la serie è quel che è, ma lo spettatore medio italiota – deficiente e incapace di praticamente qualunque capacità cognitiva – è assolutamente incapace appunto di capirla. Mi sembra questo il messaggio. Quindi, cosa deriva dal discorso di MT? Che la serie, appunto come detto, può esser tutto quel che si vuole, ma va concepita in maniera che anche un italiano medio con una cultura bassa o bassissima, sia poi in grado di recepirne il messaggio. Se la serie, cosa che dice appunto MT, trasforma il mascellone demente in una “macchietta”, lo spettatore incapace tenderà a recepirlo come se sia stata effetticamente una macchietta, e non un boja assoluto, uno schifoso, uno dei peggiori politici mai avuti in questo paese nella nostra storia moderna. Un 💩oso che per sete di potere si alleò nientemeno che all’imbianchino baffetto austriaco monorchide malato di mente. Allora, davvero, meglio guardarsi “Fascisti su Marte” che almeno ti schianti due risate in santa pace, sapendo sin da subito che sia una parodia. Mentre questa serie TV non è chiaro che sia una sorta di parodia, proprio perché era intesa come serie drammatica ‘seria’, ma senza poi davvero riuscirvi: così dice Travaglio. Mi pare di capire che il senso dell’editoriale sia questo, in linea di massima. E lo dico senza aver visto la serie cosa che mi guardo bene dal fare oggi, come domani, come sempre. Piuttosto mi riguardo qualche serie pallosa TV. Il tutto, ammesso e non concesso, in attesa di comprarmi Indiana Jones and the Great Circle, che è uscito da poco e che aspetto che scenda di prezzo, per beccarmelo su Steam (sto parlando di videogiochi di tripla A, roba da perdere la testa a livello grafico e di interazione e anche spesso, di narrazione, regia e fotografia pur trattandosi di videogiochi, ma questa è altra storia…). Ne ha parlato il mitico Sparviero sopra, con un video.
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lo sto facendo ora sul pass, gran gioco! Te lo consiglio, prende benissimo lo spirito dei primi 3 film.
ma per dire, al di là della serie di cui la notizia tratta. Rispetto a tanti , tantissimi programmi o sceneggiati di una mediocrità assoluta non sarebbe meglio dare in TV a mo’ di serie roba di Hellblade2, the Witcher 3, banner saga, gris, la serie Yakuza like a a dragon (bellissimo il finale di the man Who erased his name), this war of mine e tanti altri. Ma no meglio fare vedere uno sceneggiato (non so se fosse Imma tataranni o cosa, ero a casa di mia madre ma pure lei era distratta a giocare col cane visto la mediocrità della roba in TV) ove due bambini stavano giocando eh dicevano ” aah mi servono armi per ammazzare gli altri”. Mistifichiamo e modifichiamo sempre la realtà per poi svegliarci e accorgersi che è diversa e siamo gli ultimi in un settore da miliardi ove le interazioni sono infinite.
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sono due modi diversi di approccio ma non per forza confliggenti. Poi ovviamente ognuno ha le proprie preferenze e travaglio per questi temi preferisce una precisa ricostruzione storica per fare capire che è qualcosa di terribilmente vero e che ha radici nella realtà storica e sociale dell’ epoca che va compresa. Al contempo anche estremizzare e fare caricature può essere utile. Ok potevano fare come per fascisti su marte modificando i personaggi ma anche così può avere il suo senso. Poi a me cambia poco, la storia la studio diversamente e non ho abbonamenti TV. Da appassionato di cinema i film li guardo al cinema al punto che ho pure tolto la TV a casa.
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Forse dovremmo abbandonare, una volta per tutte, l’ idea positivista che basta andare a scuola, prendere un diploma o addirittura una laurea e diventare eruditi . La gente comune non mastica la politica e non gli interessa minimamente anche se ha passato 20 anni a scuola e anche con risultati buoni nella propria disciplina . Perché dico ciò? Perché questo spiega l’avvento del fascismo , del nazismo, ma anche di fenomeni come del quarantennio e più di dominio DC, del berlusconismo e dei suoi successori attuali nonché della deriva del PCI nello snaturato PD attuale. Le masse vogliono interessarsi d’altro e desiderano che qualcun’altro gli gestisca la cosa pubblica. Al massimo ci si può lamentare delle cose che non vanno ma senza prendersene cura minimamente.
In fondo anche a sinistra la concezione delle avanguardie va nella direzione di considerare la gestione della politica una cosa da elite.
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Perché purtroppo si è scelto di dare solo nozioni tecniche e non anche di formare persone e cittadini prima Ancora che periti, ingegneri, architetti ecc. Tra l’altro demonizzando anche l’insegnamento del diritto dicendo che è roba per avvocati quando invece i diritti umani e civici sono i nostri che dobbiamo tutelare.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…
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Fosse un film capirei la difficoltà a farvi entrare la Storia, ma una serie dovrebbe dare spazio abbastanza ai veri motivi che portarono al peggior ventennio della storia d’Italia e a forgiare l’anima cialtrona del popolo italiano di cui si notano i segni in tutto il dopoguerra fino ai nostri giorni.
La rivoluzione d’Ottobre del ’17 con il terrore del Re di una sua esportazione nel belpaese uscito, peraltro, esausto da una guerra micidiale con vittoria definita “tradita”; l’occupazione delle fabbriche poi rientrata con una manciata di soldi agli operai; stato feudale (specie al Sud) nelle campagne; la fame di lavoro e di terre solo promesse ai contadini; gli agrari famelici di angherie; gli imprenditori allarmati dal “pericolo rosso”; e prima l’epidemia di Spagnola che ha decimato non poco la popolazione; Tutti motivi che indussero il Re a preferire Mussolini dopo una miserevole marcia/farsa su Roma di poche migliaia di squadristi (il Re bugiardo diceva che erano 100mila nel decidere di non firmare lo stato d’assedio proposto da un inconsistente Facta presidente del consiglio (vedremo come sarà trattato il tema nella prossima puntata). Mentre il papa taceva, e gli intellettuali, tra cui Croce, esultavano. Scommetto sul troppo tempo dedicato allo spettacolare omicidio Matteotti.
Quali libri leggeva (se li leggeva) Benito, provenienti specie dalla Francia dove nacquero le teorie reazionarie??
Insomma, pochi segni di tutto ciò nella fiction sedicente storica. L’appoggio finanziario non contrattato di imprenditori con svuotamento di un borsone di banconote svolazzanti nell’ufficio del futuro DVCE come in quel film di Totò all’arrivo degli spaghetti (il tutto in appena dieci secondi). I protagonisti risultano degli emeriti fanatici per giunta pazzi e/o comici da avanspettacolo nonostante la bella, cupa ambientazione scenografica da film gotico, ma con una sceneggiatura da reparto psichiatrico.
Mussolini, prima di San Sepolcro, aveva convocato 800 ufficiali (figli di aristocratici e notabili) reduci ma ancora assetati di sangue. Che discorso gli fece? Come organizzò il proselitismo in tutto il paese? La fiction lo ignora.
L’impronta a-storica è già segnata. Vedremo quanto rideremo a denti stretti nelle prossime puntate.
Sky mirava a un gonfio botteghino??… Grande illusione! Troppe scene, film e quadretti esilaranti abbiamo ingurgitato in 80anni. Personalmente non ne posso più. Che OO!!!!!
Mussolini e Hitler erano PAZZI, si dice nel volgo. E qui inizia e qui finisce la STORIA!
Ad maiora!
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Ah, dimenticavo. Ecco cosa diceva Winston Churchill: “Il genio romano, impersonato da Mussolini, il più grande legislatore vivente, ha mostrato a molte nazioni come si può resistere al socialismo” (W. Churchill, 18-2-1933, discorso alla Lega antisocialista britannica). Mentre un giovane JF Kennedy in vacanza in Europa: “Voi avete la fortuna di avere Hitler e Mussolini, noi no!”.
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disse Churchill dopo una grande sbevazzata!!🤬🙄🫣
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…e un sigarone! 🤣😂😅
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Non ho letto Scurati e non ho visto la fiction.
Ma ho visto Il conformista e Novecento di Bertolucci. E anche lì c’è un’idea di fascismo. Che è l’idea di Bertolucci.
Pretendere che dentro ci sia tutto come vuole Travaglio è assurdo. Ognuno ci mette la sua idea. E l’idea di Scurati e soci è quella della macchietta. Che vogliamo farci?
Certo verrebbe da chiedere a Scurati e soci: ma se Mussolini era una macchietta, il popolo che s’è fatto comandare per vent’anni da una macchietta (anzi una barra due) come vogliamo definirlo?
Una volta Montanelli disse qualcosa del tipo: se Mussolini valeva poco, figuriamoci gli altri che non riuscirono nemmeno a fermarlo.
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Quello di Scurati però non era una macchietta. Non ho visto la serie, ma tutto dà l’idea di una teatralizzazione della vicenda.
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Ho letto tutta la trilogia di Scurati, e ieri ho comprato il quarto volume, i libri sono ben fatti da un punto di vista sia letterario che storico, senza alcun accento ridicolo! Quindi può darsi anche che la fiction abbia una sua interpretazione che non risponde affatto a quanto scritto che è solo in parte romanzato perché affiancato da documentazione storica! La trasposizione filmata può avere quindi uno stile proprio, diverso, che può essere un valore aggiunto alla scrittura, ma anche un disvalore…. generalmente è molto difficile avere film o fiction all’ altezza dei libri che si pretende di tradurre in immagini, si parla ad un pubblico differente e per finalità non sempre coincidenti, poi basta sbagliare qualche attore ed il tutto risulta fuori fase…..Basta solo pensare a Romeo e Giulietta, a quanti film e rappresentazioni teatrali, eppure sono rari i casi in cui il capolavoro in immagini è dello stesso livello della tragedia scritta! Di quanti ne ho visti solo uno era veramente eccezionale, direi geniale, quello ambientato a Rio…..per dire! Il regista, tedesco mi pare, aveva reinterpretato aggiungendo valore, il suo, a valore……Con la storia poi è ancora più difficile, perché va maneggiata con cura, visto che può arrivare a chi non ha mai letto un libro in tutta la sua vita!
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Del fascismo in generale si è riso cominciando da Totò (italianiiiiii). Per il personaggio in questione abbiamo dovuto attendere di più e lo stesso si è fatto in germania con l’altro megalomane. In pratica si è dovuto prima digerirli per bene per farne macchiette.
Ora che c’è un rigurgito e si ricomincia a parlarne seriamente, riderne diventa più difficile e diventa una risata amara, anche un po’ spaventata e induce alla riflessione.
è giusto riderne in questo periodo storico, ora che ricominciano a fare paura, soprattutto per il male che stanno facendo alle istituzioni?
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Così per dire che nel frattempo, tra una serie e l’altra esistono dei bravi giornalisti che scrivono bene:
(di Francesca Scoleri – ilfattoquotidiano.it) – Nel torpore intellettuale, causato dal combinato falsa informazione e scarsa reattività intellettuale, può capitare di portare al vaglio della mente affermazioni che, per quanto orribili, sanno di verità.
“Verità”, questa specie di intrusione nel clima di mistificazione inviolabile. Vittorio Feltri, poche settimane fa, raggiungeva uno dei picchi di maggior sincerità dichiarando “ai musulmani sparerei in bocca e non mi vergogno di considerarli una razza inferiore”. Inutile dire che si è levato un coro di indignazione perché in fondo che costa? Qualche comunicato stampa e qualche migliaio di commenti sui social per definire l’anziano giornalista e i suoi intenti nazisti non costano niente. Prendere posizione nei confronti di chi quegli intenti li realizza, invece, richiede ben altro. Richiede coraggio e onestà e di questi tempi sono merce rara.
Di questa carenza ha dato prova Giorgia Meloni durante la conferenza stampa alla quale stranamente ha partecipato; alla domanda sui palestinesi uccisi a Gaza, 70 mila secondo i dati più recenti, ha ripetuto un imbarazzante ritornello ormai divenuto velina ufficiale: richiesta di cessare il fuoco e liberazione degli ostaggi ebrei. Punto. Di quei civili uccisi finge di non avere notizia. Occhi bassi, come sempre accade quando è messa in imbarazzo da domande scomode. Le bombe e i missili Made in Italy nutrono il suo orgoglio italico e poco importa se piovono sulla testa di bimbi che dormono col biberon in bocca e che, a migliaia, sono compresi nella macabra conta dei palestinesi assassinati.
Qualche anno fa però, in una intervista con Francesca Fagnani, andava in onda la narrazione di come fosse distrutta dal dolore al pensiero delle sofferenze inflitte a quelle povere creature. Ci teneva a precisare che il suo essere diventata madre accentuava la sensibilità sul tema. Non è passato molto tempo da quelle parole, ma è cambiata la sua posizione; ora guida la colonia americana nel Mediterraneo altrimenti detta Italia, e prima di fare dichiarazioni di tipo umanitario deve concordarle con chi distribuisce al mondo patenti di vittime e carnefici.
Amnesty International e altri organi internazionali hanno dichiarato che a Gaza è in atto un genocidio e stanno cercando di comunicarlo al mondo. Qualcuno accoglie i fatti e altri, come farisei e sommi sacerdoti fuori stagione, cercano di nasconderli. “Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza” è il titolo del rapporto che Amnesty sta cercando di diffondere perché arrivi il giorno della liberazione anche per i superstiti di Gaza. In questo percorso, incontra realtà che si professano luoghi di libero pensiero come l’Ateneo Veneto, che ha il concetto di libertà legato al palo con una catena probabilmente, dal momento che annulla un incontro già concordato adducendo timori per il sereno svolgimento dell’incontro. E non è l’unico episodio; dal 7 ottobre 2023, gli stessi israeliani che si oppongono ai crimini di Netanyahu vengono silenziati. Si pronuncia la parola magica, “antisemitismo”, e scatta la pretesa di licenza di uccidere.
Eppure, proprio un facoltoso professore e scrittore israeliano, Joshua Clover, ha dichiarato: “Non è antisemita opporsi a qualunque genocidio; anzi, penso che tale opposizione sia un obbligo del popolo ebraico”, e lo ha fatto nel clima di censura che nelle università americane, compresa la stessa in cui lui insegna, si è tentato di sopprimere ogni forma di protesta nei confronti di chi sta di fatto sterminando i palestinesi. Che senso ha inorridire per chi come Feltri considera i musulmani “una razza inferiore” e trattare da amici chi con le armi esercita la convinzione di esser loro superiori?
I popoli hanno recepito questa contraddizione e si oppongono come possono a questi crimini. I governanti invece, consegnano armi per proseguire il massacro; l’Italia si attesta il terzo fornitore dopo Usa e Germania. Ma la madre cristiana potrebbe salire nel podio.
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Ieri sera, in centro nella mia città , ho visto dei cartelloni affissi ai muri, enormi fotografie del martirio dei palestinesi! Non so chi sia il fotografo, ma le immagini erano più eloquenti di qualsiasi parola ed arrivavano dritto la’ dove dovrebbe stare quella coscienza in grado di urlare BASTA a qualsiasi venditore di balbettii retorici senza alcuna dignità! Fossi un regista manderei i filmati di quelle immagini di genocidio e come sottofondo “ musicale “ i comizi dei nostri politicanti: la tragedia e la farsa, in un confronto inclemente!
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