(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – I giornaloni che strillano in stereo contro l’abolizione del fact checking da Facebook&Instagram sono come un intero bordello, dalla tenutaria all’ultima signorina, che firma petizioni per l’obbligo di illibatezza. Parlano come se oggi l’informazione, grazie ai gendarmi di Zuckerberg, fosse vergine da bugie e domani, senza il sinedrio dei Ministri della Verità, condannate alla […]
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Fuck checking
I giornaloni che strillano in stereo contro l’abolizione del fact checking da Facebook&Instagram sono come un intero bordello, dalla tenutaria all’ultima signorina, che firma petizioni per l’obbligo di illibatezza. Parlano come se oggi l’informazione, grazie ai gendarmi di Zuckerberg, fosse vergine da bugie e domani, senza il sinedrio dei Ministri della Verità, condannate alla perdizione. Fingono di non sapere alcune cosucce. 1) A colpi di algoritmi automatici e filtri umani, i social Meta sono un ricettacolo di menzogne ufficiali spacciate per verità fattuali. 2) Le fake news più diffuse e pericolose sono prodotte dai media tradizionali – giornali e tv – che, essendo perlopiù asserviti ai poteri costituiti, possono mentire in loro favore, con l’autorevolezza dell’ipse dixit di testate un tempo gloriose, senza tema di smentita e sanzione. E additare i social come sentina di tutte le bugie perché danno voce a chi non ne ha.
Ciò significa che i fatti non esistono più e tutto è opinione? Al contrario: i fatti esistono e chi li racconta e li verifica col fact checking è un benemerito: il Fatto (nomen omen) lo fa ogni giorno e continuerà a farlo. E la cronaca di un giornalista professionale non equivale a quella di un qualunque utente dei social. Ciò che non è ammissibile è che un editore – Zuckerberg e gli altri padroni del web – investa qualche amico suo del potere assoluto di sancire la Verità e impedire a chi se ne discosta di dire la sua. Oscurandolo e mettendolo a tacere. Il vero fact checking lo fanno i lettori, fidandosi di chi ritengono più credibile dopo aver vagliato le opzioni alternative. Io posso dire che Tizio mente. E, se sono autorevole e porto le prove di ciò che affermo, la mia parola varrà più di quella di Tizio. Ma non posso impedire a Tizio di dire la sua. Altrimenti non sono un fact checker: sono un censore. Nel mondo dorato del fact checking degli amici di Zuckerberg, è vietato chiamare col suo nome lo sterminio israeliano di palestinesi a Gaza, parlare degli scandali di famiglia di Biden, che tutti vedevano rincoglionito ma chi lo scriveva era un complice di Trump. Tutti sapevano che Ucraina e Nato stavano perdendo la guerra con la Russia, ma bisognava dire l’opposto, aggiungendo Mosca in default e Putin moribondo. Tutti sanno che quella di Zelensky non è una democrazia, con i partiti di opposizione fuorilegge, un solo canale tv di propaganda, la libertà di culto abolita, i Servizi dediti al terrorismo internazionale, ma guai a dirlo. Ogni volta che in un Paese Ue e Nato vince un partito anti-Ue e anti-Nato, non è perché ai cittadini ripugnano le politiche di Ue e Nato, ma perché li ha subornati Putin. E chi documenta il contrario non viene criticato, ma oscurato. Quando questa sconcezza finirà, sarà sempre troppo tardi.
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Grazie Marco Travaglio
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“Quando questa sconcezza finirà, sarà sempre troppo tardi.”
Ho la sensazione che non finirà mai, purtroppo. Troppa confusione voluta, in circolazione…
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Nulla da dire sull’indegna conferenza stampa di inizio anno che ha fatto rimpiangere quelle di Draghi? 40 domande su Trump e Musk, solo 5 su quello che dovrà aspettarsi il popolo delle formiche italiche. E pure oggi la Meloni la sfanga.
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Quella di Draghi è una conferenza che rimane grottescamente imbattibile. Forse lei si è dimenticato/a degli applausi.
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Era ora,Travaglio descrive papale papale, la cloaca che sommerge l’informazione, e in cui sguazzano i Mentana, i Puente e altri oscuri, inutili figuri, increduli di vestirsi da Torquemada del 21esimo secolo. Sentivo la Sgruber, dire che devono essere ii giornalisti qualificati a decidere quale notizia è attendibile e quale no. Sarà certamente vero quando i giornali e i telegiornali saranno letti e visti dai soli addetti ai lavori..e ci siamo quasi.
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https://www.wattpad.com/1169683694-ci%C3%B2-che-la-luce-nasconde-prima-parte-_-1-come-si
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strillano perchè pretendono il monopolio delle bugie (chiamamole col loro nome),
e contemporaneamente la censura su tutto quello su cui non possono mettere le mani.
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“Tutti sanno che quella di Zelensky non è una democrazia”
ma di questo, Mozzarella è stato avvisato?
ma che servizio informazioni scadente che abbiamo
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E Pubble, prossima alla maternità, ha fatto un capolavoro di fact-checking.
Sarà mica che:
1- la Sala è stata liberata d’accordo con gli iraniani che in cambio non avranno semplicemente il loro ingegnere, ma avranno spenti almeno in parte i 100 satelliti Starlink che Musk ha attivato sull’Iran (illegalmente perché non c’é stato accordo con il governo del paese, cosa già verificata all’ONU) per dare voce alle opposizioni del regime iraniano?
2- Musk in cambio penetra in Europa tramite la Meloni, che già gli ha aperto la strada mesi fa con accordo tra Starlink e Telespazio-Leonardo-governo italiano (che così fa finta che non ci sia niente di ufficiale quando in realtà la controllata della loro controllata è già in affari)?
Come è che tutti a chiedersi cosa ha ottenuto l’Iran e cosa ha ottenuto l’America da questo compromesso, e poi tocca ad una blogger della Garbatella scoprire che Gioggia è davvero la testa d’ariete (chiamiamola pure cavallo di tr0ia) di Musk in Europa?
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Ecco, Pubble e gli altri (ma lei è veramente prima Inter pares ) sono le voci che i cantori del Verbo ufficiale vorrebbero cancellare per imporre le ‘’loro’’ verità gradite all’establishment. Sperando di vendere qualche copia delle loro immonde veline
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E adesso una new entry per Infosannio, ma già ben nota a tanti: Andrea Lombardi (che è apparso anche come autore di articoli qui).
Epica puntata in cui sfotte Zucckemberge trattando come meritano i tanti che hanno detto che ‘non c’é censura’ e simili in questi ultimi anni.
Attenzione, Zucca sta dicendo che si sta allineando con Musk nella gestione di FB e IG.
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Questa volta Travaglio ha preso un granchio.
Non ci crederete ( infatti non ci credo nemmeno io ma purtroppo è vero):
Ho appena letto su una testata indiscutibilmente seria e veritiera (il tgcom24) che biden ( uscente e rimbecillito da tempo) ha detto che Putin adesso è indebolito e Kiev può vincere la guerra!!!!!!!
😂🤣😂🤣😂🤣
Ve lo giuro: 11 gennaio 2025!!!!!
La domanda ora è drammatica:
Quanti milioni di utenti dei media farlocchi e giornaloni vari prenderanno per buona sta minkiata ( magari dicendo anche “ecco, l’ho sempre saputo!)?????
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Ops.
Ho fatto un pò di casino tra punteggiatura parentesi e virgolette ma dovete perdonarmi…..
Questa notizia mi ha davvero sconvolto 😨
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non è una fake news ma una notizia incompleta.
Infatti la reconquista di tutti i territori di Ukraina e Bessarabia saranno possibili grazie alla rivoluzione delle pale che nel silenzio dei media occidentali sta avvenendo nella Russia.
Pare che, ciò mi dicono fonti qualificate, la scarsità di pale, notoriamente usate dai coscritti russi sul fronte, e le abbondanti nevicate abbiano causato enorme malcontento e che i rivoltosi stiano marciando verso Mosca al grido di : “Spalate la neve, non fate la guerra!”
Altre fonti mi dicono che Zelensky abbia contatti diretti con gli insorti cui avrebbe chiesto di non finire tutta la neve che ne vuole un po’ anche lui
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😅
Andrea odio fare il maestrino ma temo che un paio di volte tu ti sia di dimenticato che “PALLE” si scrive con due elle.
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È sempre esistito il controllo dell’informazione e dell’opinione pubblica, solo che oggi con la tecnologia sta diventando molto più difficile realizzarlo. Il problema è che oggi abbiamo anche troppe notizie e diventa sempre più difficile distinguere quelle vere da quelle false. La continua distruzione del sistema scolastico serve proprio a questo. Eliminare la capacità critica e di analisi, creando un popolo più ignorante e di più facile controllo. Magari togliendo di mezzo (con le buone o con le cattive) le voci che disturbano.
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L’ingenuità di Travaglio è quasi commovente: pensare che “no-fact-checkers = libertà” è un livello di illusione da Magico Mondo di Giorgia … Com’è già successo su X, dove la censura governativa è aumentata sotto Musk, vuole semplicemente dire che le notizie e le idee (anche false) gradite ai miliardari verranno spinte dagli algoritmi e quelle sgradite (soprattutto se vere) verranno bloccate in assoluto silenzio…
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Ultimamente “Troppo tardi” sono 2 parole, scritte o tra le righe, che fanno spesso e tristemente chiosa ai temi trattati con onestà intellettuale.
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Se vi fosse Dio in persona a fare da fact checking , io ci starei, ma sembra che non sia disponibile.
Mentana , Vespa,Servegnini ,Franco e simili che dichiarano cosa è vero fattualmente ….Ah ah ah ah .
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Cesare se proprio vogliamo dichiarare “fattuale” una qualsivoglia pseudonotizia campata per aria io mi fido ciecamente solo del mitico Vittorione Feltri , se non altro lui è sempre divertente 😅
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio….
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La disinformazione è sempre esistita. I popoli sono destinati da sempre ad essere ingannati dai giochi del potere. Ogni narrazione storica non è che una lettura dei fatti secondo una certa prospettiva e questa può essere talmente faziosa da rovesciare il senso dei fatti. Oggi il tema della censura sui social sembra all’ordine del giorno col confronto o scontro tra Elon Musk e Zuckerberg ma non credo che la verità ne uscirà vincente. Zuckerberg decide di ridurre controlli, sospensioni e censure sui social di sua proprietà e annuncia che in USA Meta licenzierà i verificatori di Facebook salvo specifici reati. Si è sempre favoleggiato di algoritmi, in realtà ci sono società di controllori che vengono pagate dai proprietari di social per controllare i post. Elon Musk compra Twitter ed elimina i verificatori, licenziando 6.500 persone. Zuckerberg dice che ha preso la sua decisione per favorire la libertà di espressione, contro le censure eccessive praticate nell’Unione europea, in un mondo pieno di bugie messe in giro sistematicamente, dove gli Stati uniti amano la verità molto più dell’Europa (?). Ma ora con Trump la verità trionferà (?). Quindi Zuckerberg e Musk faranno a gara a chi è più liberale eliminando le censure. La cosa è seria anche se, visti gli attori, sembra grottesca. La realtà è che la grande legge americana della verità è che chi non vota come vogliamo noi deve essere soppresso. Ma da quando gli Americani sono diventati maestri della verità? Da quanto sottrassero il Paese agli Indiani? O da quando invasero il Vietnam? O tentarono di occupare Cuba? O da quando Colin Powell sventolava la fialetta di antrace? O accusarono Saddam di avere armi atomiche? O esportavano la democrazia con bombe al fosforo? Questa esibizione odierna dei “social della libertà” è alquanto inattendibile. Basti dire che le società dei verificatori o controllori dipendono a volte dalla Nato e sono, più che censori, dei diffusori del Verbo della Nato, ovvero del primo istituto mondiale delle menzogne. Dov’è che in questi verificatori finisce la verifica e comincia la propaganda, la faziosità, l’abuso? Sono veritiere le informazioni fatte circolare in Europa sulla guerra ucraina? Sull’operato di Netanyahu? Sul business dei vaccini? Sull’influenza di Draghi sulla Von der Leyen? Sulla necessità di una austerità che colpisce i popoli ma favorisce le banche? Chi verifica i verificatori?
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Pagherei per sapere quale think tank ha avuto l’idea di sostituire il termine “libere opinioni” con “fake news”.
Geni!
Prego notare la genialata anche di utilizzare le solite paroline english (vogliamo dimenticarci il mitico lockdown?) che danno sempre quel senso di cosa giusta da fare, calata dall’alto da chi ne sa molto più di noi (appunto quelli che parlano english) e sono ottime per noi coloniali.
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la libertà di espressione include la falsità, nella convinzione che ci legge o ascolta sia un co..ne ignorante? Poi a difesa del lettore ci sono i cavalieri senza macchia e senza paura che la verità ce la spiegano.
mi chiedevo perché Bocchino debba essere ospite fisso dei talk de la7, e anche di Accordi e disaccordi, dandomi un ottimo motivo per non guardarli. Credo sia perché Bocchino, come da lui ammesso in una delle sue prime ospitate, ha la tendenza a dire cose poco plausibili, facilmente confutabili dai nostri eroi. L audience si basa sul fact checking ipotetico, ed il tifo sulla contesa, non sul contenuto, che è vero o nero in base al tifo, non ai fatti. Non affiderei mai a Mentana o a Telecairo di informarmi sulla verità. Cosa che del resto non li interessa, perché vogliono solo far passare la loro versione della verità, a volte della mistificazione della realtà.
Travaglio ricorda le bugie. Difficilmente parla della verità perché non la conosce, come quasi tutti. Il fact checking è scoprire le bugie, e coprirle con altre bugie. O con la propria verità. Contano i fatti, ciò che si fa. Ciò che si dice o si scrive sulle intenzioni è puro rimestamento dell aria. Se spiegare i fatti ha bisogno della presenza di chi racconta balle più o meno plaudibilmente, si parlerà non di fatti, di realtà, ma di balle anche spaziali. Tipo parlare di starlink come ineluttabile per gli usi civili, confondendo un investimento con un affitto, che altri spiegano cone necessario per scopi militari. Senza spiegarci, lui e gli altri, perché Musk si sua appropriato di un bene comune cone lo spazio, per i suoi scopi. O insultare la Todde è I 5s in esordio ad un articolo, senza trovare nello svolgimento motivi evidenti per gli insulti, senza scuse, alla fine del testo.
ha ragione cmque. Fidarsi di Meta, o di Instagram o di Tik Tok, o di X, è semplicemente inutile. Come fidarsi dell informazione asservita a poteri economici o politici, che prendono centinaia di milioni l anno ai contribuenti per garantire lauti stipendi ai direttori e vicedirettore di quelle testate, anche di proprietà di senatori concessionari di convenzioni pubbliche. Senza scandalo. Al punto da non scandalizzarsi del sembrare obbligati ad un confronto con Bocchino o con Sechi per sperare di risultare più credibili di loro, e raccattare l ascolto delle tifoserie, entrambe. Audience, non idee.
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Perfetto…nulla da aggiungere di più se non il fatto che paghiamo per essere disinformati.
Un esempio eterra terra: molti hanno lo smartphone per telefonare… non per informarsi,cercare ed essere critici..a molti basta dire: “lo ha detto la televisione”
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Il problema è comunque gigantesco. Perché se da un lato per informarmi decido di “spegnere la TV” e informarmi a modo mio, e per far ciò mi affido all’internet genericamente detta, trovo tutto e anche l’opposto di tutto. Farmi un’idea rimane quindi praticamente impossibile, specie nella marea di pubblicità in cui tocca galleggiare, ma che pure ci invade traendoci in inganno a prescindere. A meno che io non ci metta il “mio sentire”, la mia capacità di recepire informazioni. Ma allora entra in gioco la propria ‘censura interiore’ chiamiamola così, che non mi mette in grado davvero di distinguere le cose vere dalle bugie: non più di tanto, insomma, dato che alla fine sempre figli di una qualche tifoseria si rimane, anche involontariamente, anche proprio nel tentativo (appunto, vano) di evitare proprio quello (di rimanere, cioè, vittima del tifo personale). Insomma, ripeto, il problema è gigantesco. E rimane vero anche se io mi affido, per informarmi, a quattro o cinque youtubisti di fiducia anti-mainstream, o a un quotidiano come il FQ, e magari anche a un blog come Infosannio dove ho anche pure – come in questo caso adesso – capacità di interazione, ma anche in questo ambito, mi affido a certe voci e ad altre no, con una cernita del tutto personale. Non so, mi spiego? È davvero un enorme problema… Sempre denigriamo, a ragione, i discorsi cosiddetti “da bar”, ma è anche da lì, insomma, che ci si fa un’idea di quel che succede, non foss’altro (anche) per il fatto che una testa ragiona tendenzialmente peggio di più-di-una. E comunque poi alla fine c’è quella cosa molto umana per cui si tende a seguire un carro in particolare, non cento, per cui si segue comunque l’onda che travolge tutti. Avere un’informazione libera, almeno in italia, sarebbe fantastico, ma se fosse un’informazione che sistematicamente dicesse sempre la stessa cosa in maniera concertata, alla fine mi verrebbe il dubbio che fosse davvero vera (che è proprio quel che è successo per esempio con la pandemia, e certamente con la guera in ucraina e poi, in seconda battuta, con la sete di vendetta di Bibi Neta). E però allora così si torna da capo. Mission: failed. Mission: not accomplished. Sicuramente mi sfugge qualcosa, ma direi, “problema non risolto”… Fregatura pazzesca. 🤷🏼♂️
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Vedi Cecco se io parto dall’esperienza blog 5 stelle… bene dopo alcuni anni si è verificato che quanto si andava dicendo nel blog si è poi concretizzano i un’azione politica, anche se poi è stata boicottata… quindi avevamo un mezzo…
Ora questo mezzo si è aplificato con internet … ci sono molte fonti …si tratta solo di documentarsi e fare certi riscontri ….ed ai “perchè” viene fuori la risposta.
ps: io ad esempio prendo molto dalla stampa estera e metto sempre in fila le date degli avvenimenti…dopo di che si trova il finale dell’avvenimento conclusivo…si riavvolge il nastro (tornando indietro) e vengono fuori le fake dette.
Certo bisognerebbe avere tempo,ma come dicevi bene… b asta prendere un youtubista di fiducia e il lavoro è semplificato!
Ciao!
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Cosa è la realtà più in generale.
Un viaggio su Marte?
O una pillola blu?
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