
(Michele Serra – repubblica.it) – Nelle foto che, in questi giorni, accompagnano le rievocazioni del discorso di Mussolini che inaugurò la dittatura fascista, mi colpisce ciò che mi ha sempre colpito più di ogni altra cosa, a proposito del fascismo e del suo fondatore: la postura imperiosa, i pugni sui fianchi, il mascellone proteso, la faccia atteggiata a maschera volitiva, quello che oggi si chiama “linguaggio del corpo”. Una figura grottesca, un disegno di Grosz, una caricatura della virilità e della forza: mi sono sempre chiesto come sia stato possibile che un personaggio siffatto — fisicamente: un caratterista — abbia sedotto un numero così grande di italiani, diventando artefice, a furor di popolo, di una delle più grandi tragedie del Novecento.
È una domanda, ancora oggi, senza risposta. Forse una sconsolante mancanza di senso dell’umorismo (facoltà delle élites?). Forse un malinteso culto del Maschio e del Padre, come se essere maschio e padre corrispondesse, nell’immaginario di un popolo poco istruito, a quel pavoneggiarsi tronfio e bellicoso, evidentemente percepito come credibile agli occhi delle masse?
Resta comunque sbalorditivo, tre o quattro generazioni dopo, considerare la venerazione per quel tizio così palesemente caricaturale, eppure vissuto come un mito. Ed è ancora più sbalorditivo constatare come quel mito ancora attragga italiani che pure hanno avuto modo di leggere, vedere, frequentare le forme moderne dell’immagine e le forme moderne del potere: come fanno a non trovare ridicolo quell’omone con il petto in fuori? È una domanda che, fino a pochi anni fa, potevamo farci senza troppa urgenza. Dopotutto riguardava il passato. Oggi sappiamo che riguarda anche il presente.
Ma si riferisce a un presente dove scorrazzano Rigoletti come Cialtronaaaaaa, il Cazzaro o La Russa?
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Se due mele sono poste su un tavolo è conseguente che al comando “prendi la mela sinistra” un individuo possa scegliere la mela sinistra.
Se solo una mela è rimasta sul tavolo al comando “prendi la mela sinistra” un individuo rimarrebbe fermo e interdetto, perché la domanda non è sensata.
Per ammettere l’esistenza del concetto SINISTRA deve essere necessariamente presente il concetto di DESTRA.
Quindi caro Serra non ti meravigliare che la gente ammiri ancora il pelato a testa in giu’,
perche’ tu, scribacchino della sinistra antifascista, sei il primo ad avere interesse a che il mito di Mussolini rimanga vivo vegeto : a riprova di ciò, tu e tanti altri tuoi compari, ad intervalli regolari, quando la braci si stanno spegnendo ti attivi,tramite i tuoi articoli, a soffiare su di esse…al fine di riattivare la fiamma.
Se la fiamma fascista si spegnesse, tu e tutta l’intellighenzia antifascista di sinistra, non avreste più senso di esistere: non più IDENTITA’,non più ESSERE solo il NULLA o il VUOTO per dirla alla Max Plank.
Caro Serra, continua con il tuo giochetto di prestigibilità (per dirla come il Mago Oronzo)… ti è andata bene per 40 anni, ancora una decina di articoli sul pelato a testa in giù e hai sfangato la pensione.
Ovviamente Tu e la Elly dovete ringraziare Sallusti e la Meloni quando vi ricambiano il favore con le TOGHE ROSSE.
Siete proprio 4 amici al bar.
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ec il comando /non domanda
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Ma che logica è la sua? Cioè senza il male non esisterebbe il bene? E’ questo che intende? Cioè l’opposizione esiste perchè si oppone a qualcosa? La luce col buio, il freddo con il caldo… ma dai! Quello di Serra è un discorso che si rifà a Mussolini per ricordare che l’italiano mediocre non è cresciuto oltre la figura del patriarca, dell’uomo duro, del ci penso io nelle forme più caricaturali. Una specie di machismo al limite del grottesco. Quella cultura mediocre è così, è quella che Serra condanna nel suo editoriale e guardi, non c’è bisogno di essere di sinistra, basta avere un filo di onestà intellettuale per capirlo. Quella mediocrità vive oggi più che mai e non Mussolini che è morto 80 anni fa, quella non è mai morta. Il suo commento ne è la prova certa.
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“Cioè senza il male non esisterebbe il bene?” o il contrario.
Bravissimo!!! e lo dico senza ironia!
Lei ha appena toccato,senza saperlo, uno dei concetti più profondi della filosofia metafisica (cristiana e non) degli ultimi 2500 anni. Non vi è gigante della filosofia che non abbia affrontato la suddetta riflessione filosofica e centinaia e centinaia i libri sono stati scritti su ciò.
Quindi tutto il resto che scrive dopo, lo accetto con un sorriso,e la ringrazio follemente di avermi paragonato alla mediocrità degli anni 20/30 quando Heidegger e Heisenberg cambiavano l’umanità.
Con commozione la ringrazio sentitamente( sono serissimo)
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Non è il concetto metafisico ma la pretestuosa logica del suo commento che è risibile. Ancor di più con questa risposta per giustificare le precedenti sciocchezze. Lasci perdere Heisenberg che non le fa bene., accetti il mio consiglio eviti di approfondire perchè sarebbe come nelle sabbie mobili per lei. So che non lo farà. Pazienza.
You can’t reason someone out of a position they didn’t reason themselves into.
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P.S. Glielo spiego con una chiosa senza andare a a toccare la filosofia ma con una logica funzionale all’oggetto del discorso: Senza gli idioti di oggi che ripetono gli errori del secolo scorso Serra non avrebbe avuto bisogno nè modo di scrivere questo editoriale.
Al netto della sinistra e delle riflessioni filosofiche degli ultimi 2500 anni.
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Lei può dire tutto oggi, mi ha svoltato la giornata.
Se vuole calcare ancor di più la mano, tutto le sarà perdonato.
Se vuole dire che io amo la cultura fascista, può dirlo…ha poca importanza che abbia etichettato Mussolini come “pelato a testa in giù”.
Mi permetta solamente di dirle a bassa voce: se lei è uno di quelli che si è sentito tradito da Di Maio, mi creda, Giggino è puro e innocente come il culetto di un bambino di un anno, rispetto a certuni che ancora oggi prendeno in giro tante persone.
Per oggi la saluto.
Buonagiornata
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Whatever.
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“mi sono sempre chiesto come sia stato possibile che un personaggio siffatto abbia sedotto un numero così grande di italiani”
Me lo chiedevo anch’io da giovane; poi ho visto un gran numero di italiani farsi sedurre da B, poi da Salvini, poi da Meloni, e non me lo sono più chiesto. Semplicemente sopravvalutavo gli italiani.
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Vivere nel mondo di sopra, caro Michele, le ha fatto sopravvalutare gli italiani, o sottovalutare tentando di propinare, su Repubblica, una verità di Regime come diceva Pannella. Gli italiani sono quelli della metropolitana alle sei, che se vanno a teatro vanno da Battista, in tv seguono Brignano e al massimo ascoltano musica perché la Venezi usa Bioscalin. Si alzi una mattina alle cinque e vada a lavorare, vedrà…
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Caricaturale appare oggi ad occhi disincantati rispetto a queste posture, ma allora faceva presa (Hittler non era forse del tutto simile?).
E cosa diranno tra cent’anni dei personaggi di oggi?
Mi sa che Serra ha perso un’ altra occasione per dire qualcosa di sensato anziché di schierato.
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Domande Serra di cui lei conosce pure le risposte…non faccia giochini che non servono a nulla.
Il fascismo nasce addirittura dal l’Impero Romano: saluto romano,decima, centuria, eccc. e su questo ci metta pure la prepotenza o il potere, più cattivo sei più rimani al potere perchè al popolo piace l’arroganza e la forza, se perdi queste doti il popolo ti si rivolta.
Infine ciliegina sulla torta <Le ricordo l’impero di Mussolini ,Libia,Eritrea,somalia ,albania ecc… quindi non si ponga domande retoriche di cui conosce le risposte e le motivazioni.
Il solito serraglio!
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Siamo sicuri che all’inizio degli anni venti la stragrande maggioranza della gente sapesse come era fatto il “Musso”?
Musso in alcune regioni significa asino, ogni riferimento è puramente….voluto!)
E dove lo vedevano se televisione non ce n’era?
I film luce? quelli che trasmettevano nei cinema?
E dove stavano i cinema?
E quanti ce n’erano?
E quanta gente ci andava al cinema?
“In Italia nel periodo tra le due guerre (1938-1943) lo sviluppo del cinema e delle sale subisce una grande accelerazione, anche per motivi propagandistici. Ben 258 sale nascono solamente nel ’42.”
1942 siamo alla fine della parabola del Musso roso dall’ulcera, altro che postura tronfia.
In una società prevalentemente contadina e povera certamente la priorità non era quella di andare al cinema.
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I tardo-ammiratori del duce ( minuscolo spregiativo ) sono degli ignoranti colossali o degli stupidi , altrettanto colossali. Solo uno stupido infatti puo’ ritenere “patriottico” idolatrare un cialtrone che ha mandato in guerra la propria gente con le scarpe di cartone.
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