
(ANSA) – NEW YORK, 19 DIC – Lo staff di Biden ha protetto il presidente fin dai primi mesi del suo mandato notando come il suo programma giornaliero andava adattato alla sua età avanzata. A ricostruire nel dettaglio il dietro le quinte della Casa Bianca di Joe Biden è il Wall Street Journal, descrivendo un presidente alle prese con “giornate buone e giornate”, durante le quali molti incontri venivano addiruttura cancellati.
Sulla base di interviste con 50 fonti, il quotidiano racconta le “strategie” per proteggere Biden che “hanno funzionato fino a giugno, quando il presidente è salito sul palco per il dibattito con Trump”.
Ma già da tempo i segnali di un rallentamento di Biden erano evidenti a chi gli stava intorno, tanto che alcuni dei suoi consiglieri hanno inviato una direttiva ai politici più potenti in Congresso e agli alleati che volevano incontrare faccia a faccia il presidente. Qualsiasi scambio – avevano chiesto – avrebbe dovuto essere breve e concentrato su un argomento.
Gli incontri dovevano tenersi in tarda mattinata perché prima per il presidente non era un buon momento. Se nei primi due anni, la situazione appariva più sotto controllo, nella seconda metà della presidenza la strada si è fatta in salita. Gli incontri si sono diradati ulteriormente e lo staff di Biden era sempre al suo fianco per limitarne gaffe.
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Tutti a parlare delle gaffe di quest’uomo e nessuno che approfondisca chi ha realmente governato in questi anni e che tutt’ora sta prendendo decisioni a dir poco aggressive nei confronti del resto del mondo.
Ancora una volta vince l’apparire, la fuffa, il nulla e non si parla delle cose serie.
L’articolo del wall street journal vorrei proprio leggerlo per vedere se approfondisce un po’ meglio la questione
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Mettono le mani avanti per quando ci sarà da dare la colpa a qualcuno, tutta la colpa, soltanto la colpa, niente altro che la colpa.
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forza in coro ed ad alta voce:
IU-ES-EI _ IU-ES-EI _ IU-ES-EI _ IU-ES-EI _ IU-ES-EI…
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Probabilmente lo avrebbero costretto alle dimissioni dopo un paio d’ anni se non ci fosse stata una guerra di mezzo, perché sarebbe equivalso ad ammettere che l’impero e le carneficine in atto erano in mano a un rintronato.
Ma la cosa ancora più strana è che nemmeno in finale di mandato c’era la piena consapevolezza dello stato di salute di Joe. Verosimilmente ai pupari alle sue spalle andava bene anche un tizio con ridotte capacità cognitive. Anzi, ridotto così forse è il Potus ideale.
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