
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Miracolo! Ieri, per la prima volta dai tempi del Conte-2, tutti i giornali di destra, centro e sinistra attaccavano il governo. Per l’aumento mensile medio di 1,8 euro alle pensioni minime? Per l’aumento mensile medio di 7.193,11 euro a 8 ministri e 9 sottosegretari non parlamentari più 1.200 per spese telefoniche e viaggi e un’altra […]
Fate la carità
Miracolo! Ieri, per la prima volta dai tempi del Conte-2, tutti i giornali di destra, centro e sinistra attaccavano il governo. Per l’aumento mensile medio di 1,8 euro alle pensioni minime? Per l’aumento mensile medio di 7.193,11 euro a 8 ministri e 9 sottosegretari non parlamentari più 1.200 per spese telefoniche e viaggi e un’altra barcata di soldi per nuovi assistenti e consulenti? Per l’abolizione del Reddito di cittadinanza a chi non ha nulla e l’ulteriore stretta sull’indennità di disoccupazione? Per il record della povertà più alta e dei salari più bassi? Per l’affossamento della norma contro chi (uno a caso) sta in Senato e prende soldi da Stati esteri? Per il salva-grattacieli abusivi di destra&Pd? No. Lo sdegno unanime è per una delle poche cose giuste fatte dal governo in 26 mesi: il taglio dei fondi pubblici ai giornali che FI (ramo d’azienda del primo gruppo editoriale) vuole portare a 136,6 milioni e il Pd&Iv a 145,6, ma che il governo ha ridotto a 20. La Fieg (Federazione editori giornali) riempie pagine autopromozionali per battere cassa “a tutti i Parlamentari italiani”, paragonando la carta stampata a settori finanziati dallo Stato che non c’entrano nulla: edilizia, cinema, musica, teatro, danza (si scordano l’automotive per non offendere gli Elkann). E il fatto stesso di azzardare quel paragone blasfemo è la miglior prova che non si ha la più pallida idea di cosa sia l’informazione: il “quarto potere” che deve controllare gli altri – governo, Parlamento, partiti di maggioranza e opposizione, magistratura, finanza ecc. – dunque l’ultima cosa che dovrebbe fare è mettersi in condizione di farsene ricattare, piatendo fondi pubblici col cappello in mano fuori dai palazzi della politica.
Chi poi impartisce lezioni di “libero mercato”, brandendo financo la motosega di Milei, dovrebbe sapere che non c’è mercato meno libero di quello in cui giornali senza lettori campano e ingrassano coi soldi dello Stato (cioè dei cittadini che non li leggono e non li comprano), e fanno concorrenza sleale a quelli che si reggono sul mercato con le proprie gambe, cioè coi propri lettori. Mai che si pongano la domanda giusta: non sarà che il giornalismo è sempre più sputtanato perché sta dalla parte del potere per farsi finanziare? Appellandosi ai parlamentari “affinché votino gli interventi per garantire effettività all’art. 21 della Costituzione e al Pluralismo (maiuscolo, ndr) dell’informazione”, la Fieg scambia il pluralismo e gli altri valori tutelati dall’articolo 21 per merci acquistabili nei supermarket di Palazzo Chigi, Montecitorio e Palazzo Madama. La libera stampa si difende battendosi contro le leggi bavaglio, non nascondendole o difendendole per poi chiedere la carità a chi le approva.
"Mi piace"Piace a 29 people
Ma purtroppo pare che per la stragrande maggioranza del popolo italiota, prevalgano tuttora il calcio e le lotterie.
Magari sulle lotterie ha ragione. “Uno su mille ce la fa”….forse…
"Mi piace"Piace a 2 people
“avete visto e letto? quella carta stracc..pardon quel giornale parla bene di noi?” e grazie al c…..con tutti i soldi che gli dai…..
"Mi piace"Piace a 1 persona
A proposito di libero mercato e di Liberi Renzi, guardate cosa ha detto Alessandro Maiorano della condanna dei genitori di Renzi l’estate scorsa.
Diceva giustamente: per 4 fatture false gli avete dato 3 anni, ma io qui ne ho centinaia per milioni di euro. Come mai queste non le avete considerate?
Mesi fa, notare bene, Maiorano è stato censurato su YT, non è chiaro perché (o forse lo è anche troppo). Infatti il suo canale non riesco più a reperirlo. Chissà chi l’ha segnalato?
"Mi piace"Piace a 1 persona
"Mi piace""Mi piace"
L’idea del finanziamento pubblico ai giornali non è sbagliata, secondo me. Solo dovrebbe essere universale e proporzionata ai lettori (veri) di quel giornale.
Un po come una strada, lo stato la fa ma se poi nessuno la percorre la lascia abbandonata, se è affollata ci investe in manutenzione e ampliamento.
"Mi piace"Piace a 1 persona
La stampa libera non deve prendere un euro dallo stato.
"Mi piace"Piace a 5 people
Il finanziamento pubblico ai giornali è un modo subdolo di svuotare l’art 21 della costituzione ed un modo che ha il governo pro tempore di accaparrarsi il sostegno da parte di chi invece dovrebbe controllarlo.
Non regge il paragone tra la strada ed i giornali:
La strada è un bene pubblico realizzato dallo stato, con fondi pubblici, per l’interesse generale; i giornali sono delle imprese private create da privati che hanno come obiettivi primari i DUE classici obiettivi di ogni impresa (seria) fare profitti (che notoriamente NON sono pubblici) e perdurare.
Quindi, come diceva Montanelli, giornale c’è se lettore legge.
Se il lettore legge i giornali questi traggono profitto e hanno risorse finanziarie per migliorarsi; se nessuno lo legge vuol dire che non interessa a nessuno e quindi chiude.
Fine della storia
"Mi piace""Mi piace"
è proprio il concetto di finanziamento pubblico che è sbagliato. Quando vende più copie un giornale? quando fa uno scoop legato alla politica. Che senso ha andare a stuzzicare il governo che ti da i soldi per vivere?
C’è differenza tra numero di copie vendute e numero di lettori. Spesso gli editori regalano copie per motivi “promozionali” e permettono ai locali pubblici (bar) di tenere copie a disposizione di tutti. Perchè? aumentano il numero di copie diffuse per aumentare gli spazi pubblicitari venduti.
"Mi piace"Piace a 5 people
…niente da fare…nemmeno oggi….pareva partito bene dalla foto e invece nulla. Anche oggi MT attacca il governo domani. Abbiamo il peggior governo mai visto, ma lui è alle prese con la sua battaglia contro gli altri giornali (giusto per carità…ma mi pare la goccia in confronto all’oceano), oppure attacca il PD, oppure attacca il nuovo centro. Mai che riesca a dire qualcosa contro il governo. Prendete gli ultimi 7 editoriali e vedete se in una situazione di governo del genere ha trovato il tempo per dire qualcosa su questa destra. Meno male che Report c’è.
"Mi piace""Mi piace"
Ma oltre gli editoriali, leggi e ascolti altro di Travaglio? Perché dire che non attacchi mai il governo e la CACIOTTARA ROMANA ci vuole tanto ma tanto cervello all’ ammasso
"Mi piace"Piace a 6 people
Io leggo gli editoriali di Travaglio tutti i giorni (come quelli di Feltri, Malagutti, Perina e altri). L’editoriale è il pezzo principale del giornalista, trovamene uno negli ultimi 7 giorni che attacca il governo….
"Mi piace""Mi piace"
Sono confuso e chiedo delucidazioni in merito.
premesso che io per “stampa libera” no fake intendo solo il Fatto Quotidiano, non è che stavolta( andando a tagliare praticamente tutti i giornaloni schiavetti e cialtroni sia a destra che a sinistra ) senza volerlo hanno fatto un autogol?🤔
"Mi piace"Piace a 4 people
E vabbè, è giusto , aiutiamo gli Elkann, i Berlusconi , i Cairo etc…a inondarci di balle da mattina a sera .
"Mi piace"Piace a 8 people
Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…..
"Mi piace"Piace a 2 people
La propaganda costa parecchio, farla pagare allo stato mi sembra normale. L’Istituto Luce sotto il fascismo lo pagava lo stato del resto.
"Mi piace"Piace a 2 people
La propaganda se la paghi lo Stato, ma coi soldi del governo. Mica se la paga la Melona, eh? Facile fare i ganzi cul cubo degli altri. La propaganda così è pagata coi soldi del cittadino, che vengon tolti, magari, da opere di bene pubblico come il SSN o la Scuola, o le infrastrutture e via discorrendo. Lo Stato siamo noi. Tu, io, noi tutti. È inaccettabile che si sia noi a dover pagare i giornali che non leggiamo neanche, magari e che sono, lo ricordo, aziende p-r-i-v-a-t-e. Se le pagi la Melonara coi soldi propri: rinunci allo stipendio, rinunci al villino e quei soldi li dia agli Elkann: affari suoi. Ci sarebbe comunque un vizio mostruoso, ma almeno che ci rimetta lei, non i cittadini (anche quelli che non l’han votata). Mi spiego?
"Mi piace"Piace a 2 people
Ero ironico infatti. La propaganda (l’informazione è tutta un’altra cosa e i potenti la temono, ma per fortuna loro da noi è rarissima) andrebbe pagata da chi ne usufruisce, quindi i potenti in generale. Il fatto che la facciano pagare a noi è un’altra chicca del nostro paese non democratico. Se fossimo in democrazia se la pagherebbero loro e non la spaccerebbero per informazione, ma si chiamerebbe marketing.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Quando MT dice che la stampa non dovrebbe mettersi in condizioni d’essere ricattata (ti finanzio se non parli male di me – o, meglio, se parli bene) ha ragione. Ma il mondo che che poi dipinge roseo, quello nel quale i giornali si reggono sulle proprie gambe, semplicemente non esiste.
E non perché non ci siano i giornali alla Il Fatto Quotidiano, bensì perché questo tipo di giornali ha anch’esso un padrone, anzi almeno due, per non dire tre se sono quotati: il lettore, la pubblicità, gli azionisti.
La pubblicità si fa dove il pubblico di riferimento è quello che serve al cliente che paga lo spot. Se il pubblico non va bene, nisba. Il lettore, come Il Fatto stesso dimostra, è il padrone più forte: se ti sei dato la missione di raccogliere intorno a te gli arrabbiati, non appena cali la tensione, fosse anche per riconoscere ad un avversario qualcosa che ha fatto di buono, si lamentano e li perdi. E poi ci sono gli azionisti cui non frega nulla dell’informazione, ma solo degli utili. E se gli untili non li fai, arrivederci. Per cui, se fin qui li hai fatti dando spago agli arrabbiati, non puoi che continuare così.
Mi spiace MT, il mondo della stampa finanziata dallo stato non è bello, ma non lo è neppure quello della stampa soggetta al “mercato”, cioè il vituperato posto dove, volenti o nolenti, si raccolgono i denari per gli stipendi se non te li finanzia lo stato.
"Mi piace"Piace a 2 people
Bravo Mario un ottima considerazione. Qualche barlume di opinione in mezzo a tanti rutti.
"Mi piace""Mi piace"
A proposito, attento all’alcol test, mi sembri uno che trinca parecchio 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona