
(corriere.it) – Prendendo spunto dalla manifestazione neofascista di venerdì scorso a Brescia, che ha provocato la ferma risposta da parte del Comune, governato dal centrosinistra, il cantante Piero Pelù – sono note le sue posizioni politiche contro il governo in carica – ha pubblicato un lungo post sui social nel quale attacca Giorgia Meloni e tutto l’esecutivo, accusandolo di usare due pesi e due misure verso chi scende in piazza per manifestare.
«Il governo italiano del 2024 è di ultra destra ma si sforza inutilmente – questo l’attacco del post del rocker – di negare qualsiasi similitudine col fascismo di Mussolini (quello dell’olio di ricino, degli oppositori confinati e ammazzati, quello del colonialismo assassino, delle leggi razziali, della guerra insieme a Hitler che fece 40 milioni di morti…ricordiamolo), però poi mena e arresta chi manifesta disarmato per la pace, per i diritti alla casa, per il lavoro sicuro e garantito, per lo studio, per la sanità pubblica e attacca la libertà di stampa e l’indipendenza dalla magistratura».
Quindi il riferimento all’attualità e ai fatti di Brescia: «Questo governo permette a bande neofasciste di sfilare impuniti coi loro slogan nelle vie di Brescia come è stato a Bologna (due città massacrate dagli attentati fascisti in piazza Fontana e alla Stazione Centrale, ricordiamolo) senza alzare un dito contro la propria granitica gioventù “melo-salvi”.
Questo governo è fascista perché reprime con la forza chiunque non gli sia allineato e se non reprime minaccia e esclude chi gli si oppone, ma non fa nulla contro le mafie anzi…chissà…forse…ma solo forse eh…con quell’impossibile ponte da 5 miliardi di euro (che poi raddoppieranno) chissà quanti amici vecchi e nuovi arriveranno…».
La conclusione: «Questo governo “melo-salvi” è granitico e farà funzionare tutto grazie alla sua carismatica leader sostenuta dall’uomo più ricco e potente del mondo (meravigliosi siparietti gossipari si delineano per sognare tutti una nuova Biùtiful strapaesana).
Ma guai a chi si fa un tiro di canna alla cena con gli amici sette giorni prima perché lucido-non-lucido starai tre anni senza patente. E allora ok, vogliamo controlli a gogo anche nelle stanze dei bottoni così il grande circo nero d’Italia ci farà godere a tutti. Che dite alle prossime elezioni lo rifacciamo “melo-salvi”?». Tra i colleghi che hanno espresso apprezzamento per le parole di Piero Pelù, anche Fiorella Mannoia che ha commentato con un “like” il post del collega.
bravo Piero , avanti anche altri .grazie
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A parte che fare politica con i ‘like’ è un pò debole come proposta, ma se vi ricordate, anni fa Le Iene fecero un’indagine sui parlamentari e scoprirono in maniera anonimizzata, che 1/3 di loro aveva fatto uso di droghe nelle 72 ore precedenti.
Con i criteri salviniani sarebbero privati della patente o sbaglio?
Invece finì che i giornalisti vennero condannati per violazione della privacy o qualcosa del genere. E Vespa commentava con ‘questa volta l’hanno fatta grossa’, mentre si sfregava le mani.
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Sparviero, qui non stiam parlando di gente qualsiasi: non dimenticarlo. Qui stiam parlando di Al Capone de noantri. Qui stiam parlando de…
😔
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Proprio te cercavo.
Alessandro Maiorano è stato censurato su YT e adesso sono spariti quasi tutti i suoi video.
Però abbiamo questo:
Decine di fatture false dei Renzi’s ma i giornalisti non ne sanno niente e i giudici nemmeno.
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E ti meravigli? L’intero sistema è truccato, siamo nelle mani di pochi che decidono per tutti. È sempre stato così, oltretutto.
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