(Dott. Paolo Caruso) – Dopo un anno di duro lavoro i parlamentari di maggioranza sono riusciti a presentare circa settanta proposte di legge “di immenso interesse” per istituire nuove “giornate nazionali”. Si va dalla giornata del Panettone italiano alla giornata degli Abiti storici, dalla giornata dell’Ecospiritualità a quella della Cultura motociclistica e a quella della Scrittura a mano. Tutte proposte  che vanno a incidere positivamente nella quotidianità dei cittadini. Il “fare” dei “Melones” si contraddistingue del resto nella  voglia di propaganda e nella arroganza dei suoi comportamenti. Lo stesso Ministro Nordio portando avanti la funesta “Schiforma Cartabia” cerca di stravolgere l’assetto giudiziario, avendo iniziato dalla abolizione dell’Abuso d’ufficio che ci metteva al riparo da una serie di rischi di prevaricazione  nel rapporto cittadini e pubblici ufficiali e determinato dalla  quota alcolometrica è pronto a procedere alla separazione delle carriere e alle limitazioni anche temporali delle intercettazioni. Un voler fare e strafare nella sua inadeguatezza di fronte al ruolo che ricopre, tendendo solo a neutralizzare l’azione dei magistrati e a tutelare i cosiddetti colletti bianchi. Il “non fare” dei Melones  si esplicita  nel non volere portare avanti una seria lotta contro la corruzione,  l’evasione fiscale, e il conflitto di interessi. Infatti molti parlamentari e membri del governo continuano imperterriti a intrecciare il loro ruolo pubblico con i propri interessi privati, un grave nocumento per la democrazia. Del resto con questa destra meloniana lontana anni luce da quella sociale novecentesca si possono solo “FARE” passi indietro. E’ di questi giorni la chicca natalizia del governo del Fare che nell’attuazione di una scarna manovra finanziaria concede aumenti di stipendio a Ministri e Sottosegretari non parlamentari. Un aumento mensile considerevole di oltre settemila euro da sommare ai diecimilacinquecento euro già percepiti che grida vendetta al mancato intervento sul salario minimo e all’ incremento miserabile di circa tre euro alle pensioni sociali. Uno schiaffo per milioni di italiani, una vergogna per l’intero governo che tra il fare e il non fare trova sempre il mezzo per tutelare i propri interessi. Ora che hanno gettato la maschera emergono le menzogne e l’ipocrisia che caratterizzano l’azione del governo  Meloni. Un segnale inequivocabile che si spera faccia ravvedere il popolo italiano.