L’inaugurazione diventa occasione per un primo incontro sull’Ucraina. Meloni potrebbe vedere il tycoon. Alla cerimonia presente Mattarella

(Anais Ginori – repubblica.it) – PARIGI — La riapertura di Notre-Dame diventa oggi l’occasione per un pre-vertice di pace sull’Ucraina con Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Dopo l’annuncio dell’arrivo a Parigi del presidente americano eletto, primo viaggio all’estero dal voto del 5 novembre, Emmanuel Macron invita anche il leader ucraino per ammirare la «nuova» cattedrale ricostruita dopo il rogo di cinque anni fa. Nell’agenda dell’Eliseo, sono previsti due bilaterali di Macron separati, ma da Kiev fanno capire che un incontro tra Zelensky e Trump «è possibile» in una fase in cui si sono moltiplicati i contatti tra gli staff. Il capo dell’ufficio presidenziale di Kiev, Andrii Yermak, è reduce da un viaggio negli Usa con alcuni dei personaggi chiave della futura amministrazione Usa.
Notre Dame, l’incendio e la ricostruzione: il prima e dopo della cattedrale parigina

Dopo un cantiere immenso realizzato a tempo di record per riaprire Notre-Dame, Macron vuole riuscire nel «miracolo» di avviare un negoziato di pace equilibrato tra Trump e Zelensky. Finita la campagna elettorale negli Usa, è evidente che chiudere la guerra in 24 ore, come aveva promesso il candidato repubblicano, non sarà possibile. All’indomani della vittoria, Trump aveva avuto una conversazione telefonica con Zelensky. Macron tenterà di porsi come mediatore e di far pesare gli interessi europei. Ieri è arrivata la notizia che anche Giorgia Meloni sarà a Parigi, non si esclude che a margine della cerimonia possa avvenire il primo incontro tra la premier e il presidente eletto Trump.
Ursula von der Leyen, invece, ha deciso di non esserci. La presidente della Commissione Ue ha irritato l’Eliseo andando a Montevideo per annunciare la conclusione dell’accordo di libero scambio Mercosur, al quale la Francia si oppone. Nell’entourage del leader francese sono persino convinti che von der Leyen abbia accelerato la firma approfittando della crisi di governo a Parigi.
Oltre a Trump e Zelensky, circa quaranta capi di Stato e di governo parteciperanno oggi alla riapertura della cattedrale, tra cui anche il presidente Sergio Mattarella, uno dei primi capi di Stato stranieri a visitare Notre-Dame dopo il rogo. La cerimonia con 2500 invitati, prevede un discorso di Macron che doveva parlare sul sagrato davanti alla cattedrale per rispetto della laicità della République ma che a causa del maltempo si terrà all’interno, seguito da una messa per la riapertura e da alcuni momenti più artistici. Da domani le messe e le cerimonie religiose riprenderanno normalmente. La cattedrale sarà addirittura aperta fino alle 22 durante la prima settimana, con accesso gratuito e prenotazione su una piattaforma online.
Che figata, magari dopo la visita si mangia pure eh?
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perchè ci sono andati sia Mozzarella che la Fascio-Coatta, non bastava solo lei?
mentre per la prima volta il Presidente della Repubblica manca alla prima della Scala, una tradizione simbolo della rinascita dell’Italia dopo la devastazione della guerra.
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Non ha capito ancora che è giunto il momento di sloggiare !
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Quando si dice mandarli tutti a farsi benedire
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Spero che almeno l’abbiano ricostruita bene, ma certo che mi risulta difficile pensare al ‘caso’ visto che in Franza le chiese bruciano a centinaia da qualche decennio, portoni inclusi.
Ad ogni modo, la Melona è necessaria, una cameriera fa sempre comodo.
Ah, gli ucraini non hanno avuto vita facile negli USA: Zelensky e Yermak (entrambi del noto popolo eletto, ma che ve lo dico a fare), sono andati negli USA e Trump NON LI HA INCONTRATI, rendiamoci conto.
Adesso fanno il vertice da Micron, un politico super-bollito che ha appena visto cadere il suo governicchio di centro.
Bah. Oltretutto Zelensky ha fatto parte della campagna elettorale della Harris (assieme alla figlia di Navalny, tra l’altro).
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Non ho capito. Ma il negoziato di pace per la guerra in Ucraina è tra Trump e Zelensky? Diteglielo però anche a Putin così non sta in ansia per sapere quando deve ritirare le truppe
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