
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Se fosse vivo, Edvard Munch ritrarrebbe con una variazione sull’Urlo le facce stupefatte dei commentatori italioti che, non azzeccandone mai una, si meravigliano da anni per ciò che le persone normali trovano scontato e prevedibile. Ora, per dire, sono tutti lì con gli occhi sgranati e la bocca a culo di gallina per il tracollo del mitico governo di Michel Barnier, il noto frequentatore di se stesso […]
Il cretino di successo
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Se fosse vivo, Edvard Munch ritrarrebbe con una variazione sull’Urlo le facce stupefatte dei commentatori italioti che, non azzeccandone mai una, si meravigliano da anni per ciò che le persone normali trovano scontato e prevedibile. Ora, per dire, sono tutti lì con gli occhi sgranati e la bocca a culo di gallina per il tracollo del mitico governo di Michel Barnier, il noto frequentatore di se stesso riesumato da quel gran genio di Emmanuel Macron per salvare la Francia dagli odiati “populismi” di destra e di sinistra. Noi, che fortunatamente non siamo esperti di nulla, ci eravamo permessi di definire il Cicciobello dell’Eliseo il politico più stupido d’Europa, sebbene la concorrenza nel ramo idioti fosse agguerritissima. L’idea ci era venuta già nel 2017, quando il Napoleoncino fu eletto presidente e un impareggiabile talent scout di schiappe come Renzi lo elesse subito a suo spirito guida, seguito a ruota dai giornaloni, sempre affascinati dalle pippe di successo che traslocano dalla sinistra al centro per fare politiche di destra.
Impossibile inventariare tutti i danni che Micron ha causato alla Francia, all’Ue, ma soprattutto a se stesso, fra tagli di tasse ai ricchi, jacqueries di banlieue e gilet gialli, balletti e mazurke con la Nato, la Russia, l’Ucraina e la Cina. Basta il suo canto del cigno, anzi dell’oca: siccome alle Europee arriva terzo dietro Le Pen e Mélenchon, anziché prender atto che i francesi vogliono chiunque tranne lui, scioglie il Parlamento pensando che cambino idea in un mese. Applausi a scena aperta, soprattutto in Italia, per la mossa machiavellica che incastrerà i due opposti populismi. Invece, sorpresa: rivince la Le Pen. Allora ai ballottaggi fa accordi di desistenza con la Sinistra pensando di vincere. Ma vince la Sinistra, lui arriva secondo grazie ai voti non suoi e la destra lo tallona raddoppiando i seggi. Mentre i fan italici si spellano le mani per lo strepitoso successo, non incarica Lucie Castets, candidata della sinistra arrivata prima ma sgradita ai “mercati” (chissenefrega degli elettori), bensì tal Barnier, un fossile dei gollisti arrivati ultimi col 6,5%. Che governa grazie all’appoggio esterno della Le Pen. Nuovi gridolini arrapati per la Volpe di Parigi che ha messo nel sacco tutti. Rep esalta “la battaglia di Macron per fermare Le Pen” (portandola al governo). Il Foglio si bagna per il “montanaro” Barnier che “garantirà quella stabilità di cui la Francia ha bisogno come l’aria” (infatti durerà tre mesi). Ferrara s’interroga sulla “Francia che odia Macron, un popolo da psicanalizzare”. Il Corriere svelena sul “tribuno di sinistra Mélenchon”, inspiegabilmente critico sul golpe bianco per la sua “voglia di insurrezione”. E Renzi spiega che “Macron ha vinto la sua scommessa”: praticamente, l’estrema unzione.
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un capolavoro
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non capisco MT, invece di raccontarci cosa potrebbe fare l’Italia per salvarsi dalle scelte idiote europee (Macron, Scholz, Vondechè) perde tempo a perculare il caravanserraglio dei nostri giornaloni, il Cazzaro Rosa e addirittura l’ammasso di M3rda (parole sue) ex di tutto.
Boh!
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Perché Travaglio è un giornalista, non un politico.
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in questo caso è più un comico
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Dipende dal modo in cui un giornalista si esprime, con un pizzico di ironia può anche essere divertente, un’altra cosa è la satira che contraddistingue i comici dagli scrittori e dai giornalisti. Allo stesso tempo, definire comico un editoriale è il risultato di un momento divertente, cosa che non credo sia il suo caso. Invece usato senza divertimento, comico è un insulto senza argomentazione e credo che questo sia esattamente il suo caso.
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“il suo caso”
mio o suo?
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Whatever.
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C’è poco da fare… gli interventi di Travaglio li sceglie Travaglio. E’ la stampa… bellezza!
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da queste parti ironia è morta
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Emmanuel Micron. 😁
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Davvero strano che Travaglio – artista dei calembour – per perculare tal Michel Barnier si sia avvalso di ‘perifrasi’ tipo “noto frequentatore di sé stesso” o “un fossile dei gollisti”. Giusto perchè, sulla falsariga di Macron/Micron, aveva a portata di mano, pardon di tastiera, il dileggio Barnier/Dernier (‘ultimo’, in francese). Eppure, c’era andato vicino con quel “gollisti arrivati ULTIMI”…
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Non c’e’ un solo politico al mondo che non sia incapace o cretino. Il solo Conte si salva da questa strage e ce l’abbiamo noi. Sono soddisfazioni.
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… sono tutti uguali, quindi lo status quo è il migliore dei mondi possibili, vero?
C’è chi dice di tutto per potersi meritare i Renzi o i Macron di turno… sono soddisfazioni!!!
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per non farsi mancare niente, potrebbero arruolare negli alti ranghi l’obnubile ggìddì. il mondo si genufletterebbe ai loro piedi.
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Mancherebbe ancora la figura dell’autistico ossessionato: invia il curriculum.
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Ottimo ritratto dell’ebetino di Parigi.
Unico errore il titolo:
quel “di successo” si poteva e si doveva evitare……..
Parlando di macron direi che “IL CRETINO” basta e avanza.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio….
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vi ricordate i PIGS ( Portogallo, Italia, Spagna, Grecia), tanto sbeffeggiati dai Paesi ” frugali” ( Germania, Francia, Olanda) dai bilanci pubblici specchiati e dalla politica impeccabile ? Guardate come sono ridotti ! Verrebbe voglia di dir loro : ” PIG” (Paesi ipocriti guasti).
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be’, tutti fanno riferimento alla sola crescita… in realtà la qualità della vita non dipende dal “delta” ma dall’assoluto. Io preferisco perdere 1% di uno stipendio di 50000€/mese che crescere del 10% partendo da uno stipendio di 1000 €/mese
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Tutto il mondo è paese ,in questo caso, purtroppo . E già, com’è , in cert senso, tranquillizzante pensare che da noi le cose vanno male ma altrove invece è tutta un’altra storia .No , le cose non stanno in questi termini e lo vediamo tutti i giorni con le farneticazioni sulle guerre che provengono dalle cancellerie di tutta Europa per non parlare delle scelte di politica economica degli ultimi decenni.Macron come sholtz ,Meloni come Van der Layer e via cantando .
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La Francia sconta un sistema elettorale schifoso basato su doppi turni, coalizioni obbligate, bipolarismi impossibili sotto un ( semi ) Presidenzialismo che da De Gaulle in poi ha fatto il suo tempo e i suoi danni. Tutti sanno che serve la Sesta Repubblica con sistema proporzionale e quorum senza “presidenzialismi”. E’ il terrore di Le Pen e dello spettro dei Socialisti ancora vaganti per la Francia sognando forse il ritorno di Hollande. Della sesta Repubblica Mèlenchon e altri ne parlano prima del voto ma poi non fanno alcuna battaglia contro il maggioritario/ presidenziale che davvero stà rendendo ingovernabile la Francia ( altro che stabilità .. )
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Della democrazia nemmeno l’ombra resta. E non è ancora finita, chissà cosa si inventeranno ancora per tenere i cittadini lontani da potere e decisioni …
Ormai i giochi sporchi si fanno alla luce del sole.
Noi possiamo solo stare a guardare, come mucche portate al mattatoio.
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