El Alamein, il volo di Stato dei ministri Lollobrigida e Santanchè: «Mancò la fortuna, non il valore». Per l’82° anniversario della battaglia era già arrivata la sottosegretaria alla Difesa Rauti, in rappresentanza del governo. Poi gli ulteriori due «voli blu» dei ministri verso l’Egitto

El Alamein, il volo di Stato dei ministri Lollobrigida e Santanchè: «Mancò la fortuna, non il valore»

(corriere.it) – I due ministri Daniela Santanchè e Francesco Lollobrigida, rispettivamente il 25 e il 26 ottobre scorsi, sono atterrati ad El Alamein per rendere omaggio ai caduti utilizzando due voli di Stato. Eppure, il 20 ottobre, era già volata in Egitto la sottosegretaria Isabella Rauti per rappresentare il governo al sacrario per l’82° anniversario della battaglia, dove morirono migliaia di soldati italiani, inviati da Mussolini a combattere al fianco dei tedeschi contro i britannici: «Mancò la fortuna, non il valore», è la frase scolpita sul sacrario». Qui tutta la ricostruzione storica della battaglia, che nel 1942 sancì una svolta nella Seconda guerra mondiale. Un anniversario particolarmente caro alla destra italiana.  La notizia dell’uso dei voli di Stato è stato pubblicata da Il Fatto

I due ministri, entrambi di Fratelli d’Italia, avevano commentato via social le loro visite: «Oggi, dopo 22 anni, torno al sacrario di El Alamein per rendere omaggio ai giovani soldati italiani che, con onore e straordinario valore, hanno combattuto per la nostra nazione – è il ricordo di Lollobrigida -. Il loro ricordo, trascende ogni ideologia e ogni schieramento, come dimostra la presenza, nel corso degli anni, di presidenti della Repubblica, presidenti del Consiglio e altre autorità, italiane e straniere, in questo luogo sacro». E pio: «Qui, non solo il sacrificio di questi soldati è stato onorato, ma anche riconosciuto e lodato dai vincitori stessi, che hanno voluto rendere omaggio al coraggio e alla determinazione con cui hanno combattuto».

Accorato anche il ricordo della responsabile del Turismo: «Qui si ricordano gli italiani morti per la patria – scrive Santanchè -. E per questo non vanno dimenticati. Il loro valore dev’essere onorato, perché più grande delle ideologie». 

(Di Giacomo Salvini – ilfattoquotidiano.it) – Non era una missione ufficiale perché pochi giorni prima, il 20 ottobre, era stata la sottosegretaria Isabella Rauti a rappresentare il governo al sacrario di El Alamein per l’82° anniversario della battaglia dove persero la vita migliaia di militari italiani mandati a combattere insieme ai tedeschi dal governo Mussolini contro i britannici. Un anniversario che il mondo post-fascista ha sempre celebrato, nonostante le proteste dell’Associazione Nazionale Partigiani che, anche stavolta, ha attribuito la responsabilità al governo Mussolini per aver mandato a morire i nostri connazionali.

Così anche quest’anno i ministri del governo Meloni hanno sfilato di fronte al sacrario nel nord dell’Egitto. Ma lo hanno fatto con una modalità un po’ particolare: viaggiando con il volo di Stato. Pochi giorni dopo l’anniversario lo hanno fatto i ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e quella del Turismo Daniela Santanchè. Entrambi hanno deciso di fare una apposita tappa proprio a El Alamein. La titolare del Turismo di Fratelli d’Italia, in bilico in caso di rinvio a giudizio nell’inchiesta in cui è accusata di truffa a Milano, ha fatto tappa al sacrario il 25 ottobre scorso insieme al consigliere politico Gianluca Caramanna (deputato di Fratelli d’Italia), il capo segreteria e il portavoce. La ministra del Turismo era partita il 23 ottobre con il volo di Stato per Hurgada per inaugurare il “Campus Enrico Mattei” in Egitto, per poi fare tappa a El Alamein e tornare in Italia, a Verona, per partecipare al meeting sui Parchi divertimento. La visita al sacrario è stata celebrata con un post della ministra: “La storia è nota, ma oggi non tutti la conoscono. Così come pochi sanno dell’esistenza del sacrario che onora gli italiani morti ad El Alamein. Morti per la Patria. E per questo non vanno dimenticati. Il loro valore dev’essere onorato, perché più grande delle ideologie”. Due giorni dopo, anche Lollobrigida ha fatto lo stesso. Prima ha viaggiato con il volo di Stato a Rabat per la riunione dei ministri dell’Agricoltura del Mediterraneo poi ha fatto tappa al sacrario di El Alamein. Anche lui con post celebrativo: “Questo sacrario rappresenta il vero significato dell’amor di Patria, un sentimento nobile che unisce oltre ogni confine”, ha scritto su Facebook Lollobrigida, tornato a Roma dopo un passaggio al Cairo. Le due missioni con l’aereo blu sono state autorizzate, come tutte le altre, dalla Presidenza del Consiglio.