
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Ormai, in questa batracomiomachia che parodizza le tragedie degli anni 70, non passa giorno senza che uno di destra voglia tappare la bocca a uno di sinistra, e viceversa. Tizio non deve parlare, Caio va punito per aver detto la tal cosa, il circolo o il sito Sempronio va chiuso, il corteo X o Y […]
Manco le basi
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Ormai, in questa batracomiomachia che parodizza le tragedie degli anni 70, non passa giorno senza che uno di destra voglia tappare la bocca a uno di sinistra, e viceversa. Tizio non deve parlare, Caio va punito per aver detto la tal cosa, il circolo o il sito Sempronio va chiuso, il corteo X o Y va proibito. La democrazia non muore perché è tornato il fascismo o il comunismo, come dicono gli opposti cabarettismi, ma perché nessuno si ricorda più che cos’è: un sistema faticosissimo, ma meno inaccettabile degli altri, dove tutti sono liberi di parlare e manifestare, anche per dire bestialità. Difendere questa libertà di tutti non significa che hanno tutti ragione: possono avere anche tutti torto, ma nessuno deve temere per ciò che dice. I veri (e rari) democratici si distinguono proprio quando difendono la libertà di chi è più lontano da loro. Esempio: che CasaPound sfili a pochi passi dalla stazione di Bologna, luogo della strage fascista, è osceno: ma nessuno può impedirlo. Se poi si commettono reati, la polizia interviene: dopo, non prima. E se gli antifascisti – ci mancherebbe – vogliono contestare la marcia di CasaPound, devono poterlo fare senza manganellate né cariche preventive.
Non è un’opinione. È l’articolo 17 della Costituzione: “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”. Articolo che non specifica per cosa o contro chi si manifesta: si può farlo sempre senza chiedere il permesso, ma solo dando il preavviso. Punto. Lo stesso vale per le continue guerre verbali su ciò che dice questo o quello. Se Saviano vuol dare la colpa della mattanza dei ragazzini di Napoli al governo, è liberissimo di farlo senza che il partito della premier lo additi al linciaggio come “sciacallo senza dignità”. Se un prof di liceo insulta e minaccia (criticare è un’altra cosa) un ministro, questi può querelarlo (e con buone speranze in tribunale), ma non levargli il lavoro per tre mesi e dimezzargli il già misero stipendio. L’articolo 21 della Carta dice che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Cioè include anche il diritto alla cazzata. Chi solidarizza con Saviano e col prof, però, dovrebbe smettere di chiedere punizioni esemplari per le sparate di Vannacci&C. e dei negazionisti del clima, del Covid, del gender, della storia. E nessuno dovrebbe chiedere di vietare cortei e chiudere siti web e centri sociali di qualunque colore. Semmai sgomberare i palazzi che occupano illegalmente. Tutti, però.
"Mi piace"Piace a 19 people
a parte la destraccia che odia la Costituzione e vorrebbe abolirla, che dire dei costituzionalisti delle scuole per corrispondenza alla Giannini che espelle un aderente della sua Bella? Chat per ostracismo?
"Mi piace"Piace a 5 people
Solo con un insurrezione popolare potremo arginare democraticamente la deriva fascista che vorrebbe distruggere la costituzione perchè nata antifascista ed a salvaguardia della democrazia è difficile come rendere consapevole un popolo inebetito da trentanni di berlusconismo criminale ed abituato ad ogni genere di ingiustizia sociale complice una informazione mistificata dei berlusclones pennaioli.
"Mi piace"Piace a 2 people
Basterebbe ignorarli, andare a votare e non votarli. Molto semplice, assolutamente democratico, legale e inoffensivo.
P.S E smetterla con le chiacchiere.
"Mi piace"Piace a 2 people
Insurrezione? Il voto non basta più? Piuttosto facciamo un’insurrezione per migliorare la possibilità di istruzione dei nostri ragazzi affinché possano votare con cognizione e non a mendula canis.
"Mi piace""Mi piace"
Vero. Solo l’istruzione ci rende consapevoli del greve momento storico che stiamo vivendo e del massacro sociale operato dai politicanti anticostituzionali. L’istruzione sarà quindi propedeutica ad un insurrezione consapevole..
"Mi piace""Mi piace"
A chi si prenderà la briga un giorno di redigere il suo profilo psicologico, caratteriale, istituzionale… consiglio di tener conto di questi quattro attributi: insensibilità, cinismo, arroganza, arrivismo e, non ultimo, l’istrionismo. Come il suo “mitico” antenato politico che cerca di emulare in tutto e per tutto.
"Mi piace"Piace a 2 people
sono cinque… ma fa lo stesso.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tanto per non farsi mancare niente.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Se ci si prendesse la briga di sentire dal vivo quel che il prof. Raimo ha detto ci si accorgerebbe che non sono stati avanzati insulti o minacce (che comunque andrebbero provati in un tribunale e non puniti dal MinCulPop di governo).
A meno che non si estrapolino capziosamente poche parole da un contesto molto più ampio che chi possegga un minimo di discernimento dovrebbe avere i mezzi per comprendere.
L’uso di figure retoriche è ampiamente utilizzato da Travaglio e dal FQ ; non capisco il motivo di richiamare questa vicenda che nulla ha a che vedere se non fornire un esile paletto alla tesi sottesa nell’articolo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
allora tutto a posto? Libertà di manifestare, dovere di reprimere i facinorosi.
Io penso che esista un limite, però. Invalicabile anche per I fighettini so tutto io dell informazione. Il rispetto per la memoria e per i simboli del dolore, individuale e collettivo. Nessuno aveva vietato la manifestazione dei fascisti. Era stato chiesto dal Comune che si svolgesse in un altra piazza. Con ok della questura. Perché una manifestazione fascista a pochi passi dalla Stazione di Bologna è semplicemente una provocazione. Uno sfregio volontario alla memoria della città e del paese. E questo è grave perché non obbligatorio e quindi volontario.
altrimenti vale tutto, le svastiche sui simboli della resistenza, sugli eccidi del nazifascismo. Libertà di espressione che non obbliga all insulto al ricordo delle vittime. Tutto ciò che offende senza necessità il dolore è una schifezza, da chiunque arrivi.
quanto ai facinorosi dei centri sociali, sembra che non lo capiscano proprio, che nessuno gli ha chiesto di fare quello che hanno provato a fare. Con l unico risultato di svilire l indignazione collettiva per quanto accaduto.
Il modo per contrastare la deriva autoritaria c è. Si chiama voto. Votando si determina la rappresentanza politica. Che è il senso dello stato che rappresenta la nostra idea di paese. Con tutti i limiti che volete. Ma che è un atto politico che può far davvero male, più di un insulto è di un corpo a corpo.
"Mi piace"Piace a 6 people
Ogni volta che si arriva a capire la potenza semplice della Costituzione ci si arriva quasi a commuovere.
p s. purtroppo poi ci si imbatte nella faccia da caxxo della pubble, e la magia evapora all’istante.
"Mi piace""Mi piace"
Purtroppo assicurare agli avversari la propria libertà di parola è già difficile di suo. Figuriamoci per un governo di ispirazione fascista.
"Mi piace"Piace a 2 people
anche all’obnubile ggìddì e suoi seguaci è permesso flatare.
"Mi piace"Piace a 2 people
Insomma in nome della libertà di espressione attendiamo a breve raduni di nazistoidi in qualche campo di sterminio o a inneggiare ai camerati a Sant’Anna di Stazzema, ma si dai tutto è concesso finché dura la ricreazione in fondo son ragazzi dai…..
"Mi piace"Piace a 1 persona
Faccio fatica a classificarli come macchiette. A me sembrano convinti di poter instaurare una democratura orrida alla Orban. Quindi che facciamo? lasciamo marciare le camicette nere tanto fanno ridere?
Io non mi diverto affatto e sono seriamente preoccupato soprattutto per l’impronta che stanno dando alla giustizia e all’assetto regionale.
Visto che c’è in ballo la tenuta democratica del paese quelli che non votano devono farsi un esamino di coscienza e cercare altre vie per esprimere il proprio dissenso.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sembra che tutto è chiaro : ognuno può esprimere la propria opinione e manifestare liberamente il proprio pensiero e magari la propria indignazione . Tutto qua ? Ma se chi ha leve del potere ti da tutte queste libertà ma riesce a manipolarti utilizzando la disinformazione e la propaganda e, in qualche modo, vince le elezioni con la maggioranza che stanca e delusa diserta le urne, se ne infischia delle manifestazioni pur lasciandotele fare a iosa , cosa ce ne faremo di questa libertà ? Certo ,meglio averla che non averla , ma “fatta la legge scoperto l’inganno “. È a quel punto che ci su accorge che le libertà borghesi servono al potere per autolegittimarsi e continuare indisturbato i propri affari.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma cosa c’entrano le “libertà borghesi”, cosa c’entra l’astensione alle urne. Qui si parla di Costituzione. L’argine che indica il limite oltre al quale NON si può andare. È come con l’articolo 27, quello contro la pena di morte: “La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte“. Meraviglioso.
"Mi piace""Mi piace"
Non è ammessa la pena di morte, però circa 200 detenuti all’anno crepano nelle carceri, circa 1/3 dei quali per suicidio (e gli altri?).
A proposito, questa te la mando in conto Pubble:
"Mi piace""Mi piace"
L’astensione al voto centra eccome. Il governo è legittimato dal popolo e questi si sentono legittimati dai pochi che li hanno votati ma che sono maggioranza perchè i tanti si sono astenuti.
Tornate a votare cercando chi vi è più affine e queste camicette nere se ne andranno nelle fogne da dove sono venute.
"Mi piace""Mi piace"
Tutto giusto in teoria, in uno stato democratico, ma noi non siamo in democrazia, quindi è normale che le cose vadano così.
"Mi piace""Mi piace"