
(Tommaso Merlo) – Il mondo è impotente davanti al genocidio e l’implosione di Israele potrebbe essere la svolta. Netanyahu ha trascinato il suo paese sull’orlo del baratro e per salvarsi licenzia il suo ministro della difesa Gallant nel pieno di una guerra su più fronti. A Gaza ormai bombardano a caso macerie anche umane, in Libano sono bloccati al confine e passano il tempo a celebrare funerali nelle retrovie, la Galilea è in fumo sotto i colpi di Hezbollah e perfino l’attacco all’Iran è stato un fallimento clamoroso. La terza risposta missilistica che l’Iran starebbe per lanciare, ha proprio lo scopo di confermare una volta per tutte questo cambio nei rapporti di forza nella regione. Altro che Grande Israele, è già tanto se sopravvive quello piccolo. Ma torniamo a Tel Aviv dove la gente si è riservata in strada alla notizia del licenziamento di Gallant, non certo una colomba ma considerato perlomeno non uno psicopatico. I suoi rapporti con Netanyahu erano tesi da tempo, da quando Gallant ha condiviso i maldipancia dei generali dell’esercito per l’assenza di strategia e lo stallo a Gaza e in Libano. Apriti cielo, non c’è come la verità per mandare in bestia le vittime di deliri ideologici. Storia del secolo scorso, psicologia di sempre. Solo lo schianto li risveglia, ma quando è troppo tardi. Ed è quella la direzione in cui Netanyahu e i suoi ministri coloni stanno trascinando un paese sempre più diviso e sofferente a causa di questa guerra infinita e senza vie d’uscita. Nelle ultime settimane sono state arrestate presunte spie in tutto il paese e sono finiti dietro alle sbarre perfino membri dello staff di Netanyahu. L’accusa è quella di aver passato alla stampa documenti top-secret da cui emerge come pur di far saltare ogni trattativa con Hamas, Netanyahu ha mentito spudoratamente. Si è trattata di una congiura contro Netanyahu da parte suo stesso staff e che ha confermato quello che ripetono da mesi tutti tranne il giornalismo propagandistico: è stato Netanyahu e non Hamas a far fallire tutte le trattative per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi e questo anche mentendo spudoratamente ai propri cittadini, alle famiglie degli ostaggi e al mondo intero. Uno scandalo che potrebbe portare alla fine politica anticipata di Netanyahu e l’inizio del suo calvario giudiziario. Al punto che il licenziamo del suo ministro Gallant a molti appare come un disperato tentativo per sviare l’attenzione pubblica e restare in sella. E non ci sono dubbi che Netanyahu proverà con tutti i mezzi leciti ed illeciti a mantenere le redini, sa che lo attende anche a livello internazionale un destino da criminale di guerra oltre che la vergogna eterna al posto della gloria. Quella di Netanyahu è una fuga che sta portando Israele verso l’autodistruzione, una deriva talmente pericolosa da aver fatto emergere due anime contrapposte. Entrambe sioniste ma una a livello psicopatico e l’altra più ragionevole. Gallant ed i capi dell’esercito appartengono a quella più ragionevole, mentre Netanyahu e i suoi ministri coloni a quella psicopatica e se dovessero macchinare oltremisura per restare al potere, si potrebbe arrivare ad un colpo di stato. Netanyahu ha molti oppositori politici anche di peso e l’esercito è stremato e senza una rotta, da mesi registra crescenti diserzioni e un numero di vittime anche mentali senza precedenti. I generali sono poi consapevoli delle reali forze in campo e dell’assurdità di combattere su sette fronti senza nessuna possibilità di vittoria strategica. Ma il sionismo psicopatico si sveglierà solo schiantandosi e se non si arrivasse ad un pacifico trasferimento di poteri, non è da escludere neanche una guerra civile. Pur di salvare un paese sull’orlo del baratro, i sionisti ragionevoli dovranno infatti ricominciare a scendere a patti e negoziare e potrebbero essere addirittura costretti anche dalle pressioni internazionali a tornare ai confini del 1967 smantellando gli insediamenti come richiesto dall’ONU, a qual punto i sionisti psicopatici daranno i numeri scatenando una guerra civile che potrebbe sancire la fine di Israele come l’abbiamo conosciuta.
NON è SANO DI MENTE LUI E ADESSO ARRIVA TRUMP CHE RIMPIAZZA UN’ALTRO MALATO DI MENTE BIDEN, LO CAPISCE PURE UN CRETINO CHE BIDEN FINGEVA DI VOLERE LA PACE MA MANDAVA ARIMI, E ADESSO, CON TRUMP CHE SARà?
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Ha detto che rifornirà Netanyahu di armi per “fargli finire il lavoro”.
😳😱🤬
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A questo punto le armi non bastano, dovranno mettere gli stivali per terra.
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Le divisioni interne c’erano fin da prima della guerra, ora finalmente cominciano a riemergere e far cadere il regime (altro che unicademocraziadelmedioriente), e speriamo che significhi la fine dell’Olocausto in Palestina.
Dubito però. Sono d’accordo con l’articolo di Merlo tranne che su un punto: gli USA secondo me sono i mandanti, anche se a favor di telecamere fingono di voler frenare la situazione. Non posso credere che un paesino di 6 milioni di abitanti, anche se ricco e tecnologico, possa pensare di far la guerra contemporaneamente a Palestina (più piccola, disarmata, vicinissima, e ciononostante ancora resiste dopo un anno), Houthi, Siria, Libano e Iraq e soprattutto Iran … non avrebbe letteralmente senso. Quindi penso che il mandante siano gli USA e i loro interessi in medioriente, che li mandano in guerra totale sacrificandoli, come hanno fatto con Ucraina e Europa.
Ora eleggono trump, come sapevano tutti tranne le tv e i sondaggi, ma intanto per qualche mese non si insedia (al netto di guerre civili), e poi ha già detto e ridetto che sostiene completamente Israele e ha già minacciato gravemente l’Iran, perchè secondo lui complotta per ucciderlo (poverino anche lui non deve essere un genio, e non capisce che chi lo vuole morto sono i dem, non l’Iran che ha altri pensieri per la testa ora). Del resto gli USA hanno spostato in medioriente flotte navali e aeree, e non penso siano in vacanza premio a fare il bagno e prendere il sole.
Io dal bar vedo e prevedo così: la guerra in Ucraina finisce (è già finita ma hanno voluto tenerla in piedi per non sfavorire biden-harris con una sconfittona a ridosso delle elezioni), quelle israeliane continuano e aumentano, e poi ci sarà un inasprimento netto con la Cina.
Se tutto va bene bene bene è un disastro, se qualcosa va storto ….
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Se le vere cause della guerra in Ucraina sono chiare quelle in medio oriente sono poco decifrabili.
Biden a parole condanna Israele ma di fatto con armi e soldi, lo sostiene. Quello che non torna è l’escalation continuamente provocata da Israele ma poi fermata dagli USA. A me pare che stiano usando i sionisti (come gli ucraini) per testare forza e alleanza dei nemici e, a quanto pare, stanno capendo che una guerra (l’ennesima) sarebbe per loro un fallimento. L’Iran in particolare si è dimostrato pericolosissimo così come gli houti e hetzbollah. Infatti quello che fanno da vigliacchi è bombardare i civili perché sul campo prendono mazzate. Senza dimenticare le opposizioni interne a Netanyahu.
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Sì, che poi… quand’anche finisse in medio oriente (seeee), ci sarebbe anche la piccola questioncina di Taiwan e Cina, dove ovviamente gli USA devon metter le loro zampe sudice come sempre. Insomma, in santa “pace” non si riesce a stare mai, sul pianetino e di mezzo (ma tu pensa, a volte, il caso) ci son sempre quei pazzi criminali degli USA. E che due 🎱🏀, eh!
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Il problema con gli americani è:
Stai con
-una “bella faccia” ammantato di umanità e lagalità che stermina popolazioni, o
-con un faccia arcigna, reazionario, John Wayne che promette di sterminare popolazioni?
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