Il bombardamento d’Israele contro l’Iran conferma che, in una guerra totale uno contro uno, l’Iran distruggerebbe Israele e Netanyahu potrebbe salvarsi soltanto con l’atomica. Mi accingo a dimostrarlo

(di Alessandro Orsini – ilfattoquotidiano.it) – Il bombardamento d’Israele contro l’Iran conferma che, in una guerra totale uno contro uno, l’Iran distruggerebbe Israele e Netanyahu potrebbe salvarsi soltanto con l’atomica. Mi accingo a dimostrarlo.

Al fine di condurre un bombardamento epidermico di poche ore, Israele ha dovuto impiegare oltre cento sofisticatissimi aerei da guerra per coprire una distanza di 2000 km. Israele ha dovuto mobilitare una macchina da guerra elefantiaca che prevede il rifornimento in volo e ogni tipo di assistenza ai piloti. Figuriamoci se i caccia israeliani dovessero bombardare l’Iran per metterlo in ginocchio e rovesciare il suo regime. Gli aerei di Netanyahu dovrebbero effettuare migliaia di voli mentre l’Iran bombarda Israele. Il sistema antiaereo israeliano è stato “bucato” dall’Iran il 14 aprile e il 1° ottobre 2024, nonostante la metà dei missili iraniani sia stata abbattuta dagli americani, a cui gli iraniani avevano anticipato orari e traiettorie. Se “Iron Dome” avesse dovuto fare tutto da solo senza preavviso, Israele avrebbe subito una catastrofe. I missili ipersonici iraniani raggiungono Israele in 7 minuti; i missili balistici in 12 minuti; i missili da crociera in 2 ore. I generali iraniani possono bombardare Israele con i missili premendo un bottone dal divano. I generali israeliani, per bombardare l’Iran, devono produrre uno sforzo appena inferiore all’apertura del Mar Rosso.

A ciò bisogna aggiungere che Israele ha un territorio minuscolo mentre l’Iran ha un territorio estesissimo. In una guerra di annientamento, l’Iran impiegherebbe un tempo relativamente limitato per martoriare tutto il territorio israeliano. Israele, invece, avrebbe bisogno di un’era geologica. In secondo luogo, Israele ha una popolazione piccolissima con un sottosuolo poverissimo mentre l’Iran ha una popolazione enorme, quasi 90 milioni di abitanti, con risorse smisurate. L’esercito d’Israele è concepito per confrontarsi con milizie come Hamas ed Hezbollah o per sterminare migliaia di palestinesi indifesi. L’aviazione israeliana va bene per mettere in ginocchio Paesi confinanti debolissimi come Libano, Egitto o Siria. Ma non può combattere una guerra di logoramento con l’Iran. Avendo una popolazione piccolissima, Israele deve trasformare i cittadini che producono beni e servizi in soldati improduttivi. L’economia israeliana è andata in crisi non appena Netanyahu è entrato a Gaza. E stiamo parlando di Gaza, la città più povera, debole e indifesa del mondo. L’economia israeliana è sorretta dagli aiuti della Casa Bianca. Netanyahu non può estrarre dalla società israeliana le risorse per combattere da solo una guerra di logoramento perché la società israeliana non ha risorse sufficienti. Gli israeliani sembrano fortissimi perché combattono contro i debolissimi. A differenza dei media italiani, gli israeliani sono consapevoli della loro smisurata debolezza. Ecco perché hanno sviluppato la bomba atomica. Una volta ristabilita la realtà dei rapporti di forza, siamo pronti per una narrazione più aderente alla realtà. Eccola: Israele non ha nessuna possibilità di vincere una guerra totale contro l’Iran per le seguenti sei ragioni: 1) ha un territorio minuscolo; 2) una popolazione piccolissima; 3) un’economia fragilissima; 4) pochissime risorse; 5) Iron Dome non ha missili intercettori a sufficienza e non è in grado di intercettare i missili più sofisticati dell’Iran; 6) una parte della sua popolazione è in rivolta permanente. Senza gli Stati Uniti, Israele non può niente. L’idea che Israele è più forte dell’Iran è vera come l’idea che l’Ucraina è più forte della Russia.