
(Tommaso Merlo) – Conforta che Grillo attesti la scomparsa del Movimento. Un decesso politico avvenuto ormai da qualche anno e sancito dai cittadini delusi. I movimenti scompaiono nella società, non sulle scrivanie. Oggi rimane giusto un gruppetto che si è coalizzato attorno alla leadership di Conte e Grillo pretende giustamente che non utilizzino nome e simbolo del fu Movimento e si mettano in proprio. Più coerente, più trasparente, più rispettoso di coloro che hanno partecipato a quella fulminante stagione politica. La bega scoppiata tra i due reggenti appare come un sintomo di una frattura politica. Due visioni diverse su come elaborare il lutto e tirare avanti. Ma comunque vada a finire, dalle ceneri movimentiste difficilmente emergerà un qualcosa di politicamente significativo. La metà degli italiani spariti dai radar e desiderosi di cambiamento meglio che cerchino altrove ma questo senza dimenticare una tempesta movimentista perfetta e gravida di lezioni. Tra quelle più rilevanti, la dimostrazione che è scalabile perfino una democrazia gerontocratica e conformista come quella italiana. Per riuscirci non servono soldi, quelli servono solo alla finta politica divenuta marketing elettorale. Idee e valori sposati da un popolo s’impongono senza bisogno di un centesimo. Anche l’appoggio dei media è superfluo ed anzi, sono talmente screditati che il loro sostegno è deleterio. Idee e valori sposati da un popolo volano senza bisogno di megafoni. E non servono nemmeno burocrazie o santi in paradiso, anzi, più un progetto è esterno al sistema che vuole mutare, più gode di spinta rivoluzionaria. Anche i leader sono superflui e sovente finiscono solo per alimentare dannose divisioni e corti, la politica è uno sforzo collettivo in cui devono rimanere centrali idee, valori e cose da fare e non i personalismi. Quanto all’intelligenza, il fu Movimento ha certificato in maniera inequivocabile come quella collettiva sia infinitamente superiore a quella individuale. Ma una delle lezioni più importanti di quella intensa stagione, è che i cittadini sono molto migliori dei politici di professione i quali alla lunga pensano solo alla loro carriera e a servire il sistema invece che la collettività. L’impegno politico non deve essere un lavoro, ma un servizio civile temporaneo e a portata di tutti. Le vere competenze in politica sono la sensibilità, la saggezza, lo slancio ideale, la coerenza, l’onestà, l’altruismo, il disinteresse, la trasparenza, l’umiltà, il rispetto della parola data agli elettori. Certo, anche il politico deve entrare nel merito delle questioni e un minimo livello d’istruzione e conoscenza non guasta, ma quello politico non è un ruolo tecnico. La vera competenza delle attuali classi dirigenti poi, è quella di districarsi tra leggi elettorali, partitocrazie, lobby e rubriche telefoniche allo scopo di strappare e conservare poltrone. Sono tuttologi specializzati essenzialmente nella propria carriera e nell’oliare un sistema che li ha premiati. Lo dimostrano i fatti. Hanno realizzato più riforme i 5 stelle nel loro primo anno di governo che i vecchi politicanti in dieci. E tutte riforme benefiche e a favore della collettività e della giustizia sociale. E questo per il semplice fatto di avere idee valide perché sorte dal basso e la volontà e la libertà di realizzarle. E questo per il semplice fatto di non essere ricattabili o comprabili e con la prospettiva di tornarsene presto alla propria vita privata. Una formula vincente e dalle rosee prospettive. Il vero dramma della democrazia occidentale di oggi, è la collusione tra politici di professione e lobby. Non è certo un caso che ovunque i governanti incontrino i miliardari e i fondi di investimento invece che i poveri cristi delle periferie che da mesi attendono una visita medica o non hanno i soldi per mantenere i figli. Non è un caso se investono in armi invece che in servizi pubblici e lottare per la pace. Non è un caso se progettano mega opere invece che mettere in sicurezza un territorio sempre più fragile facendo della crisi ambientale una priorità assoluta. E non è un caso se si alternano i governi ma la solfa conformista è sempre la stessa e rimane il profitto egoistico il motore della nostra decadente civiltà. Per girare pagina, i cittadini devono riconquistare il centro della storia. Democrazia significa “governo del popolo” e di nessun altro. I cittadini devono poter partecipare non solo votando ma anche candidandosi e gestendo direttamente il proprio paese. La politica dovrebbe essere società civile che governa se stessa invece che delegare a chissà chi. La politica dovrebbe consistere in gruppi di cittadini che anno dopo anno si uniscono intorno a dei progetti e competono democraticamente per realizzarli dentro le istituzioni. Solo così ai vertici di una democrazia vi arriva il cuore di una società e le sue reali istanze. Solo così si concretizzano gli slanci politici permettendo ai cittadini di tornare protagonisti del loro destino.
Caro Merlo l’hai fatta fuori dal vaso!
Morra è l’esempio più chiaro di come sono andate le cose… L’atto finale di Morra e di Dimeglio!
Mi rifiuto di legge tutto il pistolotto del sistema!
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È tutto un bla bla bla quello di Merlo, come al solito. Ma almeno non fa la parte di quello che “s’imbarazza” per le ultime parole di Grillo. Ha invece centrato in pieno il punto. Semmai (questo lo dice Grillo, e pure io, non Merlo) un leggero imbarazzo lo si prova sentendo Conte parlare di “democrazia diretta” e di Casaleggio senior mettendo contemporaneamente alla porta Grillo, che della “democrazia diretta” è stato l’ideatore insieme proprio a Casaleggio senior. Possibile che una cosa così plateale non faccia come minimo scappare un sorriso ai suonatori di grancassa del “nuovo” partito di Conte?
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Ma ancora stiamo a discutere su quello che scrive questa specie di giornalista?
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prova
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i cittadini sono molto migliori dei politici di professione i quali alla lunga pensano solo alla loro carriera e a servire il sistema invece che la collettività.
Hanno realizzato più riforme i 5 stelle nel loro primo anno di governo che i vecchi politicanti in dieci. E tutte riforme benefiche e a favore della collettività e della giustizia sociale.
RISULTATO:
consensi M5S dimezzati in un solo anno di governo;
consensi LEGA più che raddoppiati in un solo anno di governo;
Raggi superata persino da Calenda. Ma i vari merli, in questo caso, giustificano con la disinformazione. Cioè solo i cittadini romani sono male informati, mentre tutto il resto d’Italia è ben informato e giustamente deluso. Come no.
Forse sarebbe anche ora di smetterla con la retorica ruffiana del cittadino/cliente che ha sempre ragione.
Se per assurdo si scoprisse che le elezioni sono state truccate, e che il M5S in realtà ha preso il 90% alle ultime politiche, i detrattori non avrebbero più argomenti perchè l’unico che hanno è la fallacia di maggioranza, cioè per loro sono i voti a decidere chi è buono e chi è cattivo.
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Ladis Savi, questa volta ti rispondo.
Non è infatti la prima volta che, a tuo modo, legittimamente, sminuisci il valore del Conte I perché poi alle Europee i 5 stelle dimezzarono i voti e la Lega li raddoppiò.
Ti do la mia chiave di lettura di quel risultato.
In parte i 5stelle pagarono la riduzione dell’affluenza di quasi 18 punti rispetto al 2018. Perché gli elettori 5stelle erano delusi dal Governo o di questa strana alleanza con la Lega? Non necessariamente. Qualcuno/a sì, identificandosi con un 5stelle di Sinistra storse il naso e non andò a votare o rivotò qualcosa “di Sinistra”. Ma soprattutto le Europee hanno sempre avuto meno appeal per l’elettore non “militarizzato” o “comprato”. Gli elettori 5stelle erano elettori liberi, di opinione. Specie al Sud hanno votato meno. E i 5stelle hanno pagato con un calo percentuale significativo.
Ma la mia chiave di lettura è anche, soprattutto, un’altra. Quando la Lega prende alle Europee 2019 il 32 e passa % di voti e il M5s il 17 e passa % di voti, il Governo è promosso da quasi il 50% dei voti. Tu non hai mai pensato che se tutti i media, falsi e nemici dei 5stelle, hanno calcato la vulgata che quello era un Governo Salvini, che Conte era un cameriere di Salvini, i grillini degli scappati di casa al servizio della Lega, l’opinione pubblica che promuoveva il Governo e se ne fotteva della narrazione contro, abbia puntato su la Lega, ma approvando anche i 5stelle? Cioè non hai mai ritenuto che quel Governo apparve ( per i 5stelle, non per la Lega, ma la vulgata mediatica oscurava o bistrattava solo Conte/Di Maio/Toninelli etc.) ai liberi cittadini valido perché antiestablishment, perché faceva cose “sociali”, perché legiferava contro la corruzione, e in più aggiungeva una politica sull’immigrazione più severa. Cosa condivisa da Bolzano a Canicattì, certamente per tanti una necessità da attenzionare senza bullismo o arroganza. E se Salvini si giocava la retorica dei “porti chiusi”, e la stampa e i media lo descrivevano solo per quello il Padrone del Governo, questo non impediva ad una fetta rilevante della popolazione di ritenere opportuna quella politica.
Insomma Salvini era gonfiato come una rana dai media, e la gente lo promuoveva non per quello che era come Lega, ma per quello che era come GOVERNO coi 5stelle.
E la riprova del mio ragionamento è che col suicidio del Papetee, che ha significato la fine di quel Governo, è morto soprattutto Salvini e la Lega, poi in parte i 5stelle, rianimati solo dalla qualità di Giuseppe Conte.
Quindi non sono d’accordo che la bocciatura elettorale 5stelle sia arrivata alle Europee per aver governato con la Lega. Quello switchare consenso su Salvini, se il Governo fosse durato, sarebbe stato, a mio avviso, momentaneo. I 5stelle si sarebbero riportati oltre il 20-25 percento.
E sia chiaro. Non tifavo Lega né Salvini, né allora né mai. Ma l’accordo/contratto con loro era la cosa migliore da fare. E infatti fu il Governo migliore degli ultimi 30 anni per cose fatte e postura antiSistema.
Fui d’accordo a non dare via libera alle elezioni anticipate come voleva il cazzaro verde ( per i pieni poteri…poverino…) e ritenni giusto fare il Conte II ( il cui giudizio è veramente falsato dalla Pandemia). Ma caduto il CONTE II poi il Movimento non doveva far nascere nessun Governo Draghi. Se lo votava la Meloni non il Movimento. E oggi probabilmente racconteremmo altro.
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L’enorme errore di Conte fu quello di seguire, candido come un giglio, la raccomandazione di Grillo di accodarsi al Draghetto “Grillino”
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Condivido il tuo ragionamento, ma c’è un equivoco di fondo: io non sminuisco affatto il Conte1, ma sminuisco gli elettori che, come i clienti, avrebbero sempre ragione a sentire Merlo&friends.
Se nessuno spiega a questi “clienti” che la politica è COMPROMESSO, chiunque di loro non voti per interesse o tifoseria sarà sempre deluso.
Invece di spiegare questa semplice banalità, il giornalista “ribelle” usa il calo di voti come prova delle sue argomentazioni contro chi lo avrebbe deluso.
Se io cito spesso il Conte1 e il relativo calo di consensi del M5S, non è per sminuire quel governo, ma perchè tra i 2 governi Conte è quello che ha fatto più cose del programma 5stelle ed è stato “premiato” con un calo di consensi impressionante. E non mi riferisco alle europee dove il M5S non ha mai brillato, ma a tutti i sondaggi che davano il M5S dimezzato dopo un anno.
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Grazie TM, ottimo intervento.
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Francamente trovo corretto l’articolo di Merlo. Non comprendo in cosa si possa dissentire. Chi parteggerà per l’evoluzione 5stelle di Conte potrà comunque identificarsi in queste parole. Saranno le idee, lo spirito di servizio, l’umiltà, l’interesse collettivo da contrapporre a quello personale, a fare la differenza.
Se Merlo ritiene che il M5s attuale non abbia più i lineamenti, la struttura, per fare ciò, è una sua legittima opinione. Ma le aspirazioni sono le stesse di tanti che si ritroveranno a gestire il nuovo corso di Giuseppe Conte. Se riusciranno a dare consistenza al progetto non lo so. Lo scopriremo…come diceva Mogol…
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un articolo insulso, ingenuo, inconsistente che nemmeno un ragazzotto di 16 anni alle prime esperienze politiche e grande sognatore si sognerebbe di scrivere! Scendete dalle nuvole e venite tra noi terrestri: dove odio, faide, invidia, gelosia, arrivismi, eccetera eccetera la fanno la padrona! Altre che buoni propositi :è con queste porcherie che la politica si deve sporcare le mani! Voi duri puri fate più danni al povero Cristo che non il governo meloni!
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Scrive Merlo : “Le vere competenze in politica sono la sensibilità, la saggezza, lo slancio ideale, la coerenza, l’onestà, l’altruismo, il disinteresse, la trasparenza, l’umiltà, il rispetto della parola data agli elettori. “ Ma non è il ritratto, per quel che ne sappiamo, di Giuseppe Conte? O forse pensava. Larussa o Gasparri?
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In effetti ti do parzialmente ragione, nel senso che la sensibilità, la saggezza, lo slancio ideale, la coerenza, l’onestà, l’altruismo, il disinteresse, la trasparenza, l’umiltà, il rispetto della parola data non hanno impedito, ad esempio, di portare uomini dotati di tali qualità, a condurre imprese e portarle al fallimento totale. La contesa politica è commercio: devi vendere le tue idee. Ma, e c’è un ma, ogni contesa simula il prodotto umano per eccellenza: la guerra. Anche lo sport sottostà a tale schema, perché contempla attacco, difesa e contenimento. In politica se non individui chiaramente chi è il tuo avversario ed eviti di esercitare la dose di cinismo necessaria per prevalere, sarai inevitabilmente destinato a soccombere.
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Traduco in maniera più chiara: in questo momento l’ avversario n°1 del fu movimento è il pd. Con questa guida il fu movimento finirà ruotino di scorta. E nessuno sembra preoccuparsene.
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E’ interessante definire il 10 per cento uno sparuto gruppetto in via di estinzione quando due partitelli al di sotto di questa soglia insieme alla lupa de Roma si stanno sbranando il paese e me so’ scordato della comunione e liberazione allo zerovirgolanove🤔 A Merlo ma vattene al mare perche’ se te manno affan¢ulo me bloccano il commento.
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E aggiungi alla mandata affnkl (mi unisco 😆) che Pagnoncelli ci dà al 13,9%
Tiè, TM! 😎
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Anail se pagnoncelli ci dà al 13.9% beh allora siamo minimo al 15%!!
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https://www.ipsos.com/it-it/sondaggi-politici-pagnoncelli-centrodestra-stabile-pd-leggero-calo-m5s-lieve-ripresa
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“Le intenzioni di voto degli italiani: FdI al 27,5%, Pd al 21,6%. Forza Italia (9%) davanti alla Lega (8,2%) e M5S in lieve ripresa al 13,9%.”
Occhio che non si capisce l’ordine dei partiti… FDI, Pd, FI, Lega, M5s.
Non è in ordine di coalizione, né di valore.
L’importante è che noi siamo messi in fondo, in lieve(!) ripresa.
Come, LIEVE!? Ma allora eravamo pressappoco su quei valori!?🤔
E com’è allora che altri ci danno all’11,9, considerandoci miracolati dopo il famoso 9,9?
C’è di che dubitare che si manovrino i sondaggi o le loro comunicazioni, come diceva Report? L’unico “corretto” mi sembra che fosse risultato proprio Pagnoncelli… o ricordo male?
Nel caso, quindi, siamo pressoché al 14%, terzo partito.
Chi è che si deve estinguere, secondo questo articolo di una banalità sconcertante?
Che fatica leggerlo. Concetti scontati, perlomeno per noi…principi e valori usati per cosa, poi, se TM voleva dimostrare che dovremmo sparire?
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Ma a parte tutto la vera domanda è: i cinghiali a Roma chi li ha tolti di mezzo appena eletto il sindaco Gualtieri? Ci sono salsicce in vendita?
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