
(di Michele Serra – repubblica.it) – Le cronache del doppio voto in Moldova (referendum sull’Europa e nuovo presidente) sono una specie di summa micidiale della frode politica: voti comprati, fake news, minacce. La slealtà e la menzogna come metodo ordinario per far collassare una fragile democrazia scoraggiando, in primo luogo, ogni spinta europeista, e riaffermando l’egemonia e il controllo dell’impero confinante: la Russia di Putin. Che la presidente uscente, Maia Sandu, sia riuscita a spuntare, per un soffio, la vittoria al referendum, e si presenti in testa al ballottaggio per la sua rielezione, è quasi un miracolo. Con quell’avversario non si combatte ad armi pari: è come affrontare con il fioretto uno armato di bazooka.
Capita anche ai democratici, come è noto, di mentire. Ma non di farlo come prassi ordinaria, come metodo costante. In democrazia viviamo la bugia come dolo o come errore, non come Seconda Realtà da sovrapporre a quella in corso, per cancellarla. Per schiacciarla. Vale anche per Trump versus Harris, il primo è un bugiardo strutturale ma non vive le sue bugie come tali: le considera una verità più vera, dunque un’arma del tutto lecita.
E dunque, che devono fare i democratici? Rassegnarsi a dire per tutta la vita, come un disco inceppato, “non è vero”, e ripeterlo continuamente, come se il loro compito non fosse più cambiare in meglio la realtà, ma difenderne la pura e semplice esistenza? Si può fare politica dicendo “non è vero” ogni due secondi? Non sarà che, spendendo ogni energia per smascherare gli imbroglioni e sbugiardare i prepotenti, ci si dimentica di immaginare un futuro migliore, e ci si schiera a riccio in difesa del presente?
Alla mattina il no è passato dal 60% al 49,70
e la Sandu dal 28% al 42,45
grazie al voto estero controllato dal governo del partito della Sandu in carica, mentre ai circa 500mila moldavi residenti in russia sono state mandate poco più che 10mila schede.
Negli ultimi 3 anni ci sono state diverse esercitazioni NATO sul suolo moldavo, causando malcontento tra la popolazione,
causa interruzione forniture russe il costo dell’energia è stato decuplicato,
molte ONG ‘mericane ed europee sono state autorizzate ad operare in Moldavia, il governo moldavo e la Sandu hanno preso contatti strettissimi con Bruxelles e Washington, assogettandosi ai loro desiderata.
Chi ha influenzato chi?
Di chi sono le manine che hanno influenzato il voto?
Almeno la storia dell’Italia del dopoguerra la si conosce?
Tutti i paesi ai confini dell’impero, hanno subito blandizie, pressioni fortissime, prevaricazioni, tensioni sociali, ricatti, terrorismo e cambi di regime. I prossimi stati sono la Georgia e l’Armenia con la Serbia sempre nel mirino.
E’ sempre la dottrina estera ‘mericana di contenimento e soffocamento degli avversari, prima l’URSS ora la Russia e la Cina con l’Iran quale aperitivo.
Sempre di guerre si tratta.
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Per Serra la propaganda è sempre quella degli altri…
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Tipico modo di pensare di chi è vittima di propaganda: tutto quello che diciamo noi va bene, tutto quello che lo contraddice è propaganda nemica. Lo ripeti diecimila volte su qualsiasi canale e qualsiasi giornale e diventa verità. Chi dice qualcosa di scomodo alla nostra propaganda è putiniano o, fra non molto, xijinpingino.
serra, ex persona attenta e intelligente, è invecchiato male: si è imborghesito, spostato a destra verso il portafoglio, e si fida della tv. Non lo leggo mai, solo i commenti.
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Serra, sei di un fazioso insopportabile.
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Sarà l’autore preferito dell’obnubile JD e dei suoi degni sodali Frankiestin e i gemelli SL/ED.
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