
L’associazione ambientalista ASA torna a denunciare la grave situazione riguardante il taglio
illegale degli alberi nei boschi dei Monti Picentini, nei pressi di Montella.
Non solo il taglio illegale rappresenta un problema, ma si affianca a una pratica ancora più
subdola, che potremmo definire “taglio abusivo legalizzato”. In questo caso, gli alberi vengono
condannati a morte attraverso la rimozione di un anello di corteccia, un’azione che compromette
il flusso di nutrienti tra radici e chioma, portando inevitabilmente alla loro morte.
Le pratiche di danneggiamento non si fermano qui: alcuni alberi vengono colpiti con asce o
motoseghe, danneggiando le radici e nascondendo il danno sotto fogliame e terriccio. Così, alberi
secolari vengono lasciati morire in piedi e destinati il più delle volte a cadere. Saranno poi tagliati
“alla luce del sole” per legna da ardere. Questa barbarie avviene nel silenzio delle istituzioni, Ente
Parco, Comuni e Polizia locale.
In questo periodo di raccolta delle castagne, sul fronte ambientale la situazione peggiora
ulteriormente: il paese è avvolto da una fitta coltre di fumo, costringendo i cittadini a respirare
aria malsana. Nonostante sia vietato bruciare residui agricoli e vegetali in qualsiasi ora del giorno,
l’amministrazione continua a rimanere in silenzio.
Il sindaco di Montella Buonopane, che ricopre anche il ruolo di presidente della Provincia di
Avellino, non può chiudere gli occhi di fronte all’illegalità. È suo dovere intervenire e stigmatizzare
il ripetersi di episodi spiacevoli legati alla salute pubblica e all’ambiente. Chiediamo risposte
concrete in tempi brevi, onde evitare di denunciare alla Procura la condotta omissiva delle autorità
di vigilanza.
Associazione ASA
Carmine Pascale
Certo che la legge è dura solo per i fessi che la vogliono rispettare, non c’é niente da fare…
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