(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Con la stessa logica degli sfigati che abbattono o imbrattano le statue dei grandi, da Colombo a Montanelli, i delinquenti tentano di infangare i più famosi pm antimafia e anticorruzione. E sempre più spesso trovano sponde nella politica e nella magistratura più mediocri e frustrate, cui non par vero di guadagnarsi un quarto d’ora di […]
infosannio 
Legalizzare la mafia
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Con la stessa logica degli sfigati che abbattono o imbrattano le statue dei grandi, da Colombo a Montanelli, i delinquenti tentano di infangare i più famosi pm antimafia e anticorruzione. E sempre più spesso trovano sponde nella politica e nella magistratura più mediocri e frustrate, cui non par vero di guadagnarsi un quarto d’ora di celebrità col tiro al bersaglio ora su Davigo e De Pasquale, ora su Natoli, Scarpinato e De Raho, colpevoli di aver combattuto le mafie e di essere rimasti vivi. Intendiamoci: se avessero fatto qualcosa di male o d’illecito, sarebbe doveroso indagarli, intercettarli, arrestarli e condannarli. Ma non hanno fatto letteralmente nulla.
De Raho era procuratore nazionale antimafia quando il finanziere Striano iniziò a fare accessi abusivi alle banche dati, poi proseguiti sotto Melillo: nessuno addebita ai due capi le condotte infedeli di uno dei circa 300 dipendenti della Dna. Natoli viene sentito a Caltanissetta nell’inchiesta acchiappa-fantasmi su un movente tragicomico delle stragi del 1992: quello di fermare il dossier del Ros “Mafia e appalti” (cioè: Cosa Nostra scatenò la guerra mondiale allo Stato per una banale storia di tangenti). Gli domandano perché chiese di archiviare un’indagine simile e di distruggerne le bobine e i brogliacci. Lui ricorda che era la prassi e fa notare che la grafia non è la sua: “Sarà di un cancelliere”. Lo indagano per calunnia del cancelliere (che non ha mai nominato). E in quell’indagine per calunnia aggravata dalla connessione con un fatto che, se anche fosse reato, sarebbe prescritto da 25 anni, lo intercettano col trojan. Lui, nel tentativo di ricordare cosa accadde 33 anni fa, parla di vari ex colleghi fra cui Scarpinato, ora senatore M5S e membro dell’Antimafia, indirettamente intercettato pure lui. Prim’ancora di chiudere le indagini, anziché chiedere la distruzione delle conversazioni irrilevanti, i pm le girano all’Antimafia. E qualcuno ne fa uscire il contenuto sulla Verità. Reati? Scandali? Macché: due ex-pm che raccolgono i ricordi per l’audizione di Natoli in Antimafia e parlano liberamente come vecchi amici. Intanto si scoprono altri 62 ordini-fotocopia di distruzione di brogliacci della stessa Procura di Palermo: Natoli ha detto la verità e non c’è motivo di indagarlo. Intanto però le destre più indecenti del mondo, che per 30 anni hanno infarcito governo e Parlamento di mafiosi e l’Antimafia di loro avvocati, inclusi quelli del partito fondato da un finanziatore e da un concorrente esterno di Cosa Nostra, studiano una legge per buttar fuori Scarpinato e De Raho dalla commissione per “conflitto d’interessi”. Che peraltro ci sta tutto: il loro interesse è combattere la mafia, quello degli altri è combattere l’antimafia.
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Meloni: “Affronterò la mafia a testa alta, ho iniziato a fare politica il giorno dopo la strage di via D’Amelio”. (25/10/2022)
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la faccia come il cubo che si ritrova
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…dopo quella strage ha visto “nero”
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Strano che Travaglio però dimentichi di parlare di De Pasquale, PM portato in processione, dal lui stesso e dal suo cronista Barbacetto, come la Madonna pellegrina ai tempi del caso ENI; caso finito nel nulla ovviamente è dove si è scoperto, De Pasquale nascondeva le prove a favore degli imputati, cosa di una gravità inaudita che nemmeno in America i prosecutor (che a differenza dei PM mirano alla condanna non alla ricerca della verità) possono fare.
Poi De Rhao e Scarpinato possono benissimo restare dove sono tanto quella commissione è uno dei tanti enti inutili di questo paese (come tutte le commissioni parlamentari di inchiesta del resto).
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Quanto poco hai da offrire di commento a questo articolo lo dimostra la chiusura medesima che hai scelto.
Consiglio non richiesto: un poco poco di collutorio, sciacquati bocca e tastiera e studia meglio le carte se le hai.
Altrimenti rappresenti l’ horror vacui: la paura del silenzio che segue a cose sacrosante.
Cambi discorso quando il succo dell’articolo è ben Affleck, volevo dire ben altro ma stai al livello delle gag di Maccio Capatonda.
E lì rimarrai (scusa Maccio non volevo offenderti ma tanto in questo blog ci si scrive e legge in quattordici.. epperò certe minch ehm castronerie fanno male anche in periferia del web)
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@frankthomasbishops
Scusa la domanda periferica. Ma tu fai parte di quei quattordici che si scrivono e si leggono o con te arriviamo a quindici?
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Ci mancava proprio il tuo illuminato intervento per riaccendere la memoria. Azz, MT colto in fallo!
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Scusi, a prescindere che quella sentenza su De Pasquale non è definitiva, ma avesse pur sbagliato , mi illumina su cosa c’entra con il contesto De Rhao/Scarpinato ? Aliud est propositum…
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Legalizzare la Mafia, sarà la regola del Duemila, sarà il carisma di Mastro Lindo, ad organizzare la fila,
e non dovremo vedere niente, che non avremo veduto già,
qualsiasi tipo di fallimento, ha bisogno della sua claque.
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la mafia non esiste. se qualcuno dice il contrario l’antimafia la mette in carcere in un pilastro di cemento armato.
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Aspettarsi qualcosa di diverso da un Paese che ha avuto almeno due premier collusi con la mafia , sarebbe davvero troppo ottimistico.
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Scusate se l’argomento “magistrati antimafia” non mi intriga più da anni. E’ più di un secolo che una cricca di circa 20 mila affiliati tiene in scacco una nazione con 300 mila forze dell’ordine.
Un paese serio avrebbe schiacciato questa organizzazione da decenni, e se è viva e vegeta “fatturando” circa 40 miliardi l’anno vuol dire che non solo è tollerata, ma anche aiutata.
Quindi non sarà un magistrato in più o uno in meno a cambiare le sorti del Paese, serve una classe politica pulita che metta in campo tutta la forza dello Stato per mettere in galera questi delinquenti.
E purtroppo, a parte il M5S (che non otterrà mai il 51%), non vedo niente del genere all’orizzonte.
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Sacrosanto, e’ una patologia divenuta metastasi nell’indifferenza spesso interessata dei piu’, politici in primis. Se “pecunia non olet”, figuriamoci i voti… Chiamata di correo per coloro che scientemente danno la loro preferenza a personaggi in odore di mafia. Calcolo miope: a fronte di piccoli vantaggi marginali, si svende il futuro. Ma loro sono i furbi…
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Le mafie raccolgono voti . Bisogna partire da questo per capire certe iniziative . Le mafie non li regalano questi voti ma bisogna guadagnarseli . La lotta politica che è alla base della vita democratica non c’entra molto in questo caso . C’entra invece la fame di potere ,di ricchezza e successo ,valori esaltati dal berlusconismo ed ereditati dai governanti attuali ma anche da tanti oppositori finti .Chiunque cerca di opporsi a simile modello deve essere eliminato … politicamente parlando ovviamente.
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Eh, insomma, parlando di mafia e di eliminazioni… direi non solo “politicamente”, ti pare? 😉
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In effetti il sistema è sempre stato integrato dalla mafia.
Con la mafia ci si va a braccetto da molti anni perchè è garanzia di potere e ci si salva la vita.
Chi era contrario e la combatteva veramente è stato abbattuto.
Legalizzandola come si sta facendo …non sarà più un problema
Gli italiani sono quindi mafiosi…vedi esiti elezioni amministrative e politiche.
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Gli italiani sono mafiosi e fascisti per definizione. Soprattutto, sono provinciali e di scarsa cultura, nonché di memoria storica. E comunque, in tantissimi non hanno praticamente capacità cognitive degne di tal definizione. Ecco perché come popolo io dico sempre che non abbiamo alcun futuro.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio….
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Legalizzare la mafia?
Ma se siamo già oltre … la mafia è istituzionalizzata. Se si potessero fare i raggi X al parlamento si scoprirebbe che i referenti delle mafie sono parecchi. Del resto le mafie hanno una grande disponibilità di denaro e la nostra democrazia che si da al miglior offerente non vede l’ora …
Poi è ovvio che ci sono altri compratori di democrazie, più grandi ricchi e pericolosi delle mafie, che hanno in mano il paese, ma con quelli ci si può sempre mettere d’accordo almeno in parte. Una nicchia di potere da lasciare alle mafie si trova sempre.
La democrazia è una di quelle favole edificanti che si rifilano ai bambini per educarli, ma a cui non crede nessuno, solo i bambini.
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Un tal disincantato, che in tempi assai remoti ho sognato, espresse il fortissimo sospetto che da mo’ che criminalità, politica e pur la santità se ne van allegramente a braccetto…cosi ha proprio detto quel poveretto…
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Difatti, basterebbe ascoltare con attenzione 10 minuti scarsi, molto “educativi”, che fece il Giudice (con la “g” maiuscola) Imposimato (RIP) nel 2007. Circa minuto 6,30, “Mafia e camorra, per ricevere appalti pubblici, non facevano la lotta, bensì erano soggetti riconosciuti dallo Stato”. 👏👏👏👏 E parliamo, per i fatti descritti, di ben oltre 20 anni fa… https://www.youtube.com/watch?v=-asp6Gjqpl8
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e già! Libero interscambio di favori tra “uomini d’onore?”… la filosofia prediletta d’una ricca cricca e diffusa setta…dare per avere e avere per dare e viva Il Potere alla faccia di chi niente ha e nulla avrà…è così da quel dì🙄👍👎👋
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@Poetastro Al politico perfetto la vita vera ha insegnato, che se vuol venir eletto, la bugia non è reato. Tante promesse nelle piazze e il popolino applaudirà, fosser anche le più pazze, di sicuro lo voterà.
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“Con la stessa logica degli sfigati che abbattono o imbrattano le statue dei grandi, da Colombo a Montanelli”: parole perfette, miglior inizio non poteva essere. Chapeau.
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