
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Trova l’intruso. “Non ti rispondo per affetto. Celentano-Teocoli: la vicenda dei due amici è una lezione di come difendersi in questo mondo iperconnesso” (Roberto Saviano, Corriere della sera, 11.10). Cioè: Teocoli chiama Celentano e gli risponde Saviano. Talpe. “Stadio della Roma, si torna a scavare” (Messaggero, 11.10). Ma quindi lo stanno cercando? E grazie al […]
Ma mi faccia il piacere
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Trova l’intruso. “Non ti rispondo per affetto. Celentano-Teocoli: la vicenda dei due amici è una lezione di come difendersi in questo mondo iperconnesso” (Roberto Saviano, Corriere della sera, 11.10). Cioè: Teocoli chiama Celentano e gli risponde Saviano.
Talpe. “Stadio della Roma, si torna a scavare” (Messaggero, 11.10). Ma quindi lo stanno cercando?
E grazie al Marrazzo. “Piero Marrazzo: ‘La mia vita travolta dallo scandalo. Con una prostituta donna, l’impatto sarebbe stato minore’” (Corriere della sera, 12.10). E pure se ci fossi andato senza l’auto blu col lampeggiante.
Tremate, tremate. “Giorgetti: ‘Imprese e persone non hanno nulla da temere’” (Sole 24 ore, 12.10). Nuove tasse e tagli solo sui marziani.
L’amuleto. “Credo che le prospettive di pace e sicurezza siano certo più garantite da una guida democratica della Casa Bianca” (Piero Fassino, deputato Pd, Riformista, 12.10). Quindi per Trump è fatta.
Ha stato lui. “Ravetto, il furto della trousse e lo sfogo social: ‘Hai i miei trucchi, ti venga l’allergia’” (Corriere della sera, 10.10). Ecco perché Fassino ha tutti quegli sfoghi cutanei.
Dubbi amletici. “Con Lega e FdI non siamo anime affini. Forza Italia riscopra i suoi veri valori. Dicono che sono di sinistra, non è vero” (Francesca Pascale, Stampa, 7.10). In effetti c’è gente che non ci dorme la notte.
A botta sicura. “La senatrice Iv accusa La Russa: ‘Mi ha chiesto di passare a destra’” (Repubblica, 11.10). “Renzi: avvicinati per avere i nostri voti” (Corriere della sera, 11.10). Chissà come mai si rivolgono proprio ai renziani.
Incassese. “Cassese contro gli aventinisti: ‘Marini ha qualifiche giuste per la Corte’” (Riformista, 9.10). “La continuità di governo. In carica da due anni. Prevalgono gli elementi di coerenza con il passato: alcuni da apprezzare (politica estera), altri da criticare” (Sabino Cassese, Corriere della sera, 10.10). Poveretto, come s’offre.
Fazzolate. “Fazzolari: ‘Se vince Trump, sosterrà Kyiv’” (Foglio, 10.10). “Fazzolari: ‘Trump non scaricherà l’Ucraina’” (Messaggero, 10.10). Me l’ha detto mio cuggino.
Slurp. “Dal rap con J-Ax al Pride con Annalisa: l’X Factor di Elly sul fronte del palco” (Repubblica, 11.10). “Il rap, la Playstation, il sogno di fare la regista. Il favoloso mondo di Elly. Dall’armocromia alle serie tv” (Corriere della sera, 12.10). Ma andè a ciapa’ i ratt.
L’habitué. “Renzi litiga con Giuli su Ales: ‘Dia i numeri o andiamo in Procura’” (Stampa, 11.10). Dove peraltro è di casa.
Giuristi per caso. “I pm che nascosero le prove a favore dell’imputato. Potranno farlo ancora” (Piero Sansonetti, Unità, 9.10). Solo che oggi li condannano, mentre con la separazione delle carriere avranno una medaglia.
Sempre più Chiara. “Che si scriva sempre per una seconda persona singolare, come osservava Cardarelli, e che la scrittura sia una forma di restituzione e sia oggetto transizionale, per assommare nel concetto di Winnicott anche gli esseri umani che si fanno macchina da scrivere di un altro, è cosa nota, ma qui Rosi Braidotti raccontando l’incontro tra un maestro e la mamma – il maestro chiede alla mamma se scriva ancora, la mamma risponde indicando la bambina che ora è la bambina a scrivere – racconta che la seconda persona singolare e ciò che ci rende macchine da scrivere è la madre. Si è madri che si abbiano figli o no perché è madre ciò che ti dice che bisogna ricordare” (Chiara Valerio, Robinson-Repubblica, 13.10). Giuli, è lei?
Carcere diffuso. “‘Costruiremo nuove carceri’: ma sul serio?! Un’edilizia che punta solo a tenere le persone detenute separate dalla collettività” (Riformista, 12.10). Ma infatti è strano: di solito le carceri servono a tenere i detenuti in mezzo alla gente, per dar loro nuove possibilità.
Il titolo della settimana/1. “Il tour europeo di Zelensky: ‘La guerra deve finire nel 2025’” (Sole 24 ore, 11.10). A che ora?
Il titolo della settimana/2. “L’ira di Vespa: la Rai snobba i 30 anni di ‘Porta a Porta’” (Giornale, 7.10). Si vergognano persino loro.
I titoli della settimana/3. “Il gelo della premier con Giorgetti: ‘Così perdiamo consensi’” (Repubblica, 10.10). “L’asse della premier col ministro leghista” (Corriere della sera, 10.10). “Meloni boccia Giorgetti su tasse e catasto” (Domani, 10.10). Scegliete voi l’ipotesi che preferite.
Il titolo della settimana/4. “Giorgia isolata? Oggi vede Zelensky” (Verità, 10.10). Ah, beh, allora.
I titoli della settimana/5. “Cala il sipario sul caso Bibbiano. Assolto l’ex sindaco: ‘Finisce un incubo’” (Messaggero, 1210). “Bibbiano, assolto anche l’ex sindaco. Il Pd: ‘Nessun sistema, chiedete scusa’” (Repubblica, 12.10). E, già che ci siete, scusatevi pure con B., assolto in tre processi per falso in bilancio perché se l’era depenalizzato lui.
Il titolo della settimana/6. “Giuliano Amato: ‘Non si può lottizzare la Corte costituzionale” (Repubblica, 13.10). Lui, com’è noto, ce lo portò la cicogna.
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Con la rubrica domenicale di MT, mi diverto, ma mi rattrista il crescente numero di palloni gonfiati che sparano cazzate a mitraglia.
Per fortuna, e Travaglio non manca di proporcela, la tal Chiara Valerio apporta un lampo di chiarezza nell’oscuro brulicare di servi veri o presunti della Cialtrona
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Di Bibbiano bisognerebbe parlare e di Foti anche.
Sempre e comunque.
Quando l’hanno condannato in 1o grado (ovviamente poi in appello riaggiustano tutto, tranquilli) ecco quel che scriveva Selvaggia Lucarelli.
”Ripenso a quel fax con su scritto “urgente” che 25 anni fa Foti inviò a un pm, poiché convinto che un bambino gli avesse appena rivelato l’indubitabile esistenza di una botola nella stanza dei nonni accusati di stupri ferocissimi.
La botola non fu mai trovata, i nonni si suicidarono insieme ai due figli, accusati anch’essi, a Sagliano Micca.
Ripenso alle sue certezze sugli abusi subiti dai bimbi di Rignano, con quelle perizie surreali in cui un bambino disegna Spider-Man e lui scrive: «Il concetto di “trasformazione” (nell’ultimo film di Spider-Man l’eroe buono si trasforma in cattivo) può anche rinviare al processo psicologico – anch’esso altamente compatibile con la finalità dell’abuso sessuale ritualistico – che mira a trasformare l’identità positiva della vittima in identità negativa e malefica».
Era il 2007, quell’anno c’era Spider Man 3 al cinema, probabilmente quei disegni erano nell’album di tutti i bambini d’Italia, ma nella sua perizia diventavano “prove di abusi sessuali ritualistici”.
Penso a Francesca Ederoclite, la cui vicenda è raccontata nell’inchiesta Veleno e a quel salto dalla finestra che mise fine alla sofferenza per quella figlia amatissima, allontanata per sempre da lei.
Ripenso al povero orologiaio di Cagliari accusato di avere abusato dei figli, con Claudio Foti che vedeva nell’inquietante disegno di uno dei figli un “pene dentato”, mentre il pene dentato era Goku, il personaggio di un manga.
Ripenso alla compagna dell’orologiaio, accusata e assolta anche lei, morta di malattia qualche tempo dopo. Ripenso alla lunga scia di dolore di cui Bibbiano è solo l’ultima tappa. E sorrido con amarezza all’ipotesi non remota che l’eventuale condanna definitiva di Claudio Foti, un giorno, possa essere convertita proprio in un affidamento ai servizi sociali. ”’
Sono quei farabutti che hanno fatto lavorare ‘sto soggetto a dover chiedere scusa, casomai.
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Continuo a sospettare che la Valerio, per il suo semplice ed immediato eloquio, sia una fervente bourbakista
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“Ma mi faccia il piacere” è la più grande rubrica dai tempi di Gutenberg.
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io non accetto che un giornalista sia venduto e spesso palesemente venduto ma quantomeno prende qualcosa in cambio. Ma per scrivere boiate come quelle del riformista sulle carceri bisogna proprio fare fatica a collegare due neuroni, non parla di rieducazione del reo (cosa legittima e giusta ma che va fatta senza creare insicurezza nella società) ma di cosa? Di togliere le pene? Perché se toglie la misura detentiva e lasci solo quella pecuniaria diventa un sistema penale classista e non più in grado di adempiere alla sua funzione retributiva specifica e generale. Magari a qualche politico la cosa piacerebbe pure, però boh scrivere articoli così male da sembrare senza senso logico…
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Mettiamo che qualcuno chiedesse alla Valerio di spiegare cosa ha voluto dire in uno qualunque dei suoi interventi, come si regolerebbe ? Presa da un momento di sincerità o sottoposta a pentotal ,ammetterebbe di non avere la più pallida idea di cosa avesse voluto dire, anzi di non aver voluto dire niente ma di dare l’impressione del contrario .
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Provo a spezzare una lancia a favore della Chiara. Credo che voglia dimostrare che esiste anche questa forma d’arte raffinata: scrivere caxxate in modo ricercato. Mentre altri le scrivono sotto forma di semplici banalità da somministrare alla plebe per imbrogliarla, vedi quando si cimentano Renzi, Salvini, Lollo e tutto il cucuzzaro del governo.
Insomma, la Chiara vuol dirci che le sue sono caxxate artisticamente elaborate (provate voi a scriverle, sembra sfidarci) quindi da apprezzare. Altri noti personaggi farebbero meglio a usare il suo sofisticato metodo… anziché collezionare figuracce con le loro plateali castronerie da avanspettacolo.
Io ho già cominciato ad allenarmi. Quando a tavola uno mi dice “mi passi il sale?”, anziché rispondere SI’, mi esprimo con un “credo di poter essere incontrovertibilmente assertivo, in assenza di ostativanti barriere, salvo improvviso sopraggiungimento di manifestazioni del fato ingeneroso, nonché cinico e baro”.
Meglio cominciare con le cose semplici, per poi raggiungere le vette di eccentrica… Chiarezza.
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“ ‘Mi ha chiesto di passare a destra’”…..mentre guida, perché per il resto è e rimane ferma nella posizione originaria di sempre, a destra! Certo ormai ai renziani si può proprio chiedere di tutto, dalla revisione del codice penale a quello della strada ed immancabilmente hai la certezza del sentito contribuito! So amici veri….
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Povero MT, doversi leggere tutti i giornali che non legge nessun altro deve essere un lavoro usurante.
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In realtà Natanyahu vuole piazzare due sberle. Una contingente e pratica all’Unifil per levarsela di torno e far passare i tank. L’altra, più strategica e subdola, rivolta all’Onu onde delegittimarla a priori nel caso pensasse di svolgere una funzione di garanzia sul campo una volta che nascesse uno stato palestinese. Israele del monito “due popoli, due stati” non vuole sentire neanche parlare. Sul cosa fare dei palestinesi di Gaza e della Cisgiordania le ipotesi che ha in mente quel criminale sono due: o costringerli tutti a rifugiarsi in Egitto e/o in Libano, Giordania o in altro luogo. Oppure procedere al vero e proprio genocidio di un popolo (così anche Travaglio sdoganerebbe quel vocabolo, visto che finora ha preferito il termine massacro. Per me: se non è zuppa è pan bagnato!).
Insomma, il progetto è l’edificazione del grande ISRAELE con la cancellazione dalle carte geografiche della parola Palestina.
Se dipendesse da me attuerei una “Nakba” israeliana: nel ’48 furono cacciati via 800mila palestinesi dai luoghi in cui erano vissuti da millenni, a cui comprensibilmente (lo capirà Travaglio?) reagirono con una guerra mai finita. Mentre ora si caccerebbero 800mila coloni abusivi dalla Cisgiordania.
Eppure la soluzione alternativa c’era dopo l’olocausto, e l’aveva offerta l’Argentina con il regalo di una buona fetta del suo ampio territorio per far nascere uno stato che accogliesse tutti gli ebrei della diaspora. Mentre Israele (troppo piccolo per accoglierli tutti) sarebbe rimasto luogo di culto del “MURO DEL PIANTO” da visitare analogamente alla MECCA per gli arabi.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…
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