
(di Michele Serra – repubblica.it) – Preoccuparsi della propria privacy bancaria (come fanno, e come biasimarle, le sorelle Meloni) non sembra essere una necessità condivisa. Già da anni, sui social, una vera e propria nouvelle vague di imprenditori cafonissimi e di influencer sgomitanti usa i quattrini per impavesare i propri account. Gonfiano il reddito come la rana le gote. E stuoli di poverelli cliccano entusiasti, ammaliati, tal quali le tristi folle che cuociono sotto il solleone, sulle banchine delle varie Coste Smeralde, nella speranza di intravvedere un ricco sulla sua barca. Mai plebe fu più sottomessa ai ricchi come quella odierna.
In quel solco, oramai consolidato, di benessere ostentato, si sono mossi due fratelli di Frosinone, ventenni, studenti a Roma, che per trovare casa nella capitale si sono rivolti a un programma tivù. Cercano un attico, e il budget di papà, un milione e trecentomila, campeggia orgogliosamente sotto l’inquadratura. Tutto in pubblico, facce, nomi, cognomi, quattrini.
Perfetta buona fede, insomma: non è così che fan tutti, sui social, vantando reddito, stato sociale e successo, senza la minima idea che sia esistito, molti anni fa, una sorta di riserbo, di esitazione — si chiamava pudore — che non riguardava solo i quattrini, anche la propria faccia e la propria vita?
Devono esserci rimasti malissimo, i due, perché non pochi, lamentando il problema degli affitti esorbitanti per chi vorrebbe studiare a Roma o Milano, li hanno presi a male parole. Si consolino. Molti, al contrario, li considerano un modello invidiabile. Devono temere, i due fratelli, solamente chi ha un budget superiore al loro.
Non era meglio investire in un chirurgo plastico?
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Veramente, sono così brutti che fanno pena!
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La trasmissione è divertente ma più falsa di una moneta da 3 euro!
Tutto falso compresi i gemellini ricchi e antipatici.
D’altronde…..che si tratti di 100mila o di un milione…….nessuno mai limiterebbe la scelta tra tre case e basta, sarebbe da pazzi.
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Qualora fossero veri, sarebbero FAVOLOSI ! Uguali ai personaggi di un film di Christian De Sica o di Carlo Verdone. Credo sia tutta una bufala: gli occhiali azzurrati di lui, il vestitino pseudo – sexy di lei non possono che essere stati immaginati da uno sceneggiatore cinematografico.
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Seguo la trasmissione, la trovo divertente, molto più di 8 e mezzo o simili, la finzione è la stessa, ma i personaggi/attori sono più simpatici! Soprattutto trovo interessante il mercato immobiliare e come questo abbia raggiunto cifre spropositate a Milano e Roma, dove per abitazioni veramente brutte si chiedono cifre astronomiche! Se effettivamente le cifre richieste sono realistiche, in Italia ci sono ricchi, magari sconosciuti all’ agenzia delle entrate, esiste una classe media che arranca per acquistare casa, vista la sproporzione fra stipendi medi e costi anche in zone/comuni limitrofi, un po’ più accessibili, e poi ci sono milioni di invisibili che non possono permettersi né affitto né abitazione di proprietà…..la trasmissione alla fine risulta istruttiva sul progressivo aumento della forbice delle disuguaglianze, dove le future generazioni rischiano di trovarsi oltre che senza pensione o con una pensione da fame, anche senza casa, a meno che non arrivi in eredità dai sacrifici dei genitori……Una società insomma sempre più in difficoltà, più povera, dove alla fine anche il mercato immobiliare ,come tutto il resto della legge di mercato, implode, perché questo è il destino delle contraddizioni e sproporzioni non corrette!
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