
(Gioacchino Musumeci) – La condotta di Israele: dopo aver ignorato le risoluzioni del consiglio di sicurezza ONU per anni e l’altro ieri derubricato le Nazioni Unite a società di terrapiattisti antisemiti il governo di Israele, i cui deliri di stampo religioso ad uso e consumo di obiettivi strategici militari condizionano il mondo intero, si prepara ad aprire il fronte bellico contro l’Iran, il più pericoloso. Gli Usa, cristallizzati nell’imperialismo post bellico vessillo del fallimento occidentale, dichiarano che sosterranno le iniziative Israeliane.
Sono coinvolti nel disastro, oltre i palestinesi demonizzati e uccisi a decine di migliaia, Libano, Yemen e infine l’Iran.
L’occidente senza controllo corre verso la guerra globale, accelera dopo aver bandito la diplomazia dal suo orizzonte. Inesorabilmente con la determinazione e la pazienza di di un pitone che ingoia una preda molto più grande di lui, l’hibris bellicista ha preso il sopravvento sulla giustizia.
Ma diversamente dall’universo mitologico greco, la sciagura della guerra è reale, e la abbracciamo in un quadro deforme ove schioccano orribilmente ossa spezzate di vittime dilaniate dalle nostre bombe. E mentre i cadaveri riempiono fosse comuni, altrettanti miliardi gonfiano i profitti di lobbisti di genocidi su cui tacere.
Ma per quanto terrificante sia la scala della distruzione in Medio Oriente, lo scenario futuro porta con sé un fascino perverso, una sorta di ipnosi collettiva che ci ha precipitati nell’imbuto infernale della rassegnazione al disastro incombente. Siamo al punto in cui ogni evento diviene avvertimento e la sete di vendetta aleggia nell’aria come un gas nervino che paralizza la ragione. Viviamo nel borbottio una consunzione mentale quotidiana dentro una bolla di passività sconcertante.
Siamo tornati al 1954 quando il presidente americano Eisenhower delirava contro il comunismo e snocciolava il “domino geopolitico”: “ Se l’Indocina cade nelle mani dei comunisti cadranno inevitabilmente il Giappone, le Filippine, perfino l’Australia. Perché nel domino vince chi mette per primo sulla tavola tutte le sue pedine”. Era tutto sbagliato: Filippine, Giappone e Australia restarono al loro posto, gli americani persero una guerra e il Vietnam oggi è in migliori rapporti con Washington che con la Cina. Oggi Biden, epigono narcolettico di Eisenhower, ha applicato la stessa logica folle alla Russia putiniana: l’Ucraina è solo la prima pedina del suo domino, dopo verranno la Polonia, i Baltici, la Germania, l’Europa. Dunque nessun negoziato, diplomatici e pacifisti in cantina, armiamoci, guerra totale.
La teoria del domino è il cardine degli interessati guerrafondai, secondo cui i nemici del “mondo libero” – Ove un giornalista che attacca il potere americano va in galera per anni né più né meno come nella Russia di Putin- in combutta tra loro vogliono sottometterci, distruggerci. Cosa dovrebbe accadere se Israele e Usa attaccheranno l’Iran?
Ma chi è il perdente tra i pazzi, tutti hanno la certezza di vincere, Putin è sicuro di vincere, Zelensky è sicuro di vincere, Netanyahu è sicuro di vincere, Khamenei è sicuro di vincere, Xi Jinping è sicuro di vincere. E per vincere accorre in aiuto la modernità : oggi l’esercito più etico del mondo invia un Sms e cambia per sempre l’esistenza di migliaia di persone il cui destino si traduce in pochi oggetti portati via di fretta dalla propria casa e terra; popoli la cui sofferenza “eternizzata” nelle foto dei tabloid non tocca gli architetti della distruzione. Il tutto per ridisegnare un nuovo ordine medio orientale a trazione occidentale con al seguito gli “amici” delle tirannidi petrolifere arabe.
I maledetti cancellati dalle bombe benedette per mano di Benjamin Netanyahu e il suo futuro grande Israele, affinché finalmente il medio oriente sia riconfigurato a immagine e somiglianza nostra poiché nostra è la giustizia e nostro è il mondo, parola di Dio.
Musumeci o chicchessia, Di Battista o Pubble, Ottolina Tv o Visione TV, etc. etc., direi di arrendersi e uscire a mani alzate, cospargendosi il capo di cenere. Come ho fatto io, ieri, dopo un’ubriacatura di immagini e commenti sul 7 ottobre. Ma al di là delle immagini, tipo il documento video di Mentana sull’operazione terroristica di Hamas del 7 ottobre, sono state proprio le parole di luminari del giornalismo e di persone informate sui fatti a farmi capire l’errore.
Sì, sono…finito su Porro a Quarta Repubblica, e sono rimasto ipnotizzato e rapito, ma soprattutto “informato”, da Sallusti, l’ottimo Mieli, lo splendido PG Battista, una incomparabile Marta Ottaviani, il solito Biloslavo e una “coraggiosa” giornalista del Jerusalem Post. Corredato tutto da una testimonianza di un ostaggio liberato dopo 57 giorni di prigionia a Gaza, mi hanno fatto capire…la verità.
Questi pezzenti, puzzolenti, perfidi, spietati Palestinesi, tutti, dal bimbo al vecchio, dal disabile al combattente, dalle madri ai padri, sono tutti responsabili dello scempio che subisce Israele da 70 anni circa, culminato con la strage delle stragi, il 7 ottobre, il piccolo Olicausto. Quindi vanno TUTTI sterminati. Perché sono il Male. E Israele il Bene. E la Storia è ricca di episodi di Bene condotti dai Sionisti a vantaggio di questi fanatici pezzenti “con una terra…ma senza popolo”. Basta perciò indugiare. Stringiamoci a Netanyahu e al suo Governo e facciamo pulizia. Non ne resti più nessuno.
p.s. se possibile, oltre ai libanesi, e perché no i siriani, facciamo fuori pure gli iraniani. Non tutti ovviamente, ma una buona parte. Ne resti solo la parte da…rieducare ai nostri valori. Che poi sono gli unici.
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