Il sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale è basato sul tifo: il tifo per Zelensky contro Putin; per Israele contro l’Iran; per Biden contro Kim Jong-un. Purtroppo, il tifo […]

(di Alessandro Orsini – ilfattoquotidiano.it) – Il sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale è basato sul tifo: il tifo per Zelensky contro Putin; per Israele contro l’Iran; per Biden contro Kim Jong-un. Purtroppo, il tifo è una malattia che offusca la mente. Oggi la “curva” dei media italiani ritrae Israele come una potenza inarrestabile e trionfante. La narrazione è nota: “Il fortissimo Occidente è in grado di dominare tutti i suoi nemici”. Questo è il messaggio che il Corriere della Sera diffonde con le sue continue interviste a Gilles Kepel, secondo cui Israele avrebbe già messo nella bara 90 milioni di iraniani. Usciamo dallo stadio e ragioniamo.
Mentre scrivo, Netanyahu è al quinto giro di escalation con Hezbollah per proteggere la sicurezza degli israeliani in Galilea. Il primo giro è stato il bombardamento di Hezbollah in Libano e in Siria. Primo giro fallito e pioggia di missili sulla Galilea. Il secondo giro di escalation è consistito nell’esplosione dei cercapersona. Secondo giro fallito e pioggia di missili sulla Galilea. Il terzo giro è stata la decapitazione della leadership. Ucciso Nasrallah, Hezbollah ha bombardato Israele con centinaia di missili. Ho detto “centinaia”, non decine. I 70.000 israeliani costretti ad abbandonare le loro case in Galilea sono ancora sfollati. Terzo giro fallito e pioggia di missili sulla Galilea. Il quarto giro è consistito nell’uccisione indiscriminata dei civili libanesi, o “punizione collettiva”, affinché si rivoltassero contro Hezbollah. Quarto giro fallito e pioggia di missili sulla Galilea. Il quinto giro è consistito nell’invasione del Libano. Hezbollah ha ucciso otto soldati israeliani in un’imboscata e ha lanciato centinaia di missili su Haifa e Tiberiade. E pure il quinto giro di escalation è andato. Dopo i primi due bombardamenti aerei, i media italiani hanno detto che “Israele ha distrutto la metà dell’arsenale missilistico di Hezbollah”. Sottoponiamo quest’affermazione al vaglio della ragione.
Secondo i maggiori istituti di ricerca americani, Hezbollah ha tra i 150 e i 200.000 missili. Prenderò la stima più bassa. La metà di 150.000 è 75.000. È credibile che Israele abbia distrutto 75.000 missili di Hezbollah con un’incursione aerea? I media stanno celebrando la campagna militare fallimentare di Netanyahu come hanno celebrato la campagna strafallimentare di Zelensky. Perché? Le ragioni principali sono tre. La prima ragione è che i principali media italiani danno conto di ciò che dicono ai rappresentanti di Biden e Netanyahu in Italia, con i quali sono in dialogo costante attraverso una catena di comando lineare. Prima di parlare, direttori e speaker radiofonici si domandano se la loro “informazione” turberà quegli ambasciatori. La seconda ragione è che i media italiani risentono dei complessi di superiorità occidentali radicati nel passato coloniale. La “civiltà superiore” trova inconcepibile che la Russia schianti la Nato in Ucraina e che i talebani sconfiggano la Nato in Afghanistan. Eppure, accade. La terza ragione è che, ritraendo Israele come trionfante, i media aiutano il governo Meloni a nascondere le conseguenze disastrose del suo appoggio a Netanyahu, le cui politiche danneggiano gli interessi nazionali dell’Italia nel Mar Rosso e in Libano, dove i 1.200 soldati italiani andrebbero riportati a casa. La ragione è presto detta: la missione a guida italiana è fallita totalmente e non ha più senso. Quella missione era per impedire la guerra tra Israele e Hezbollah. La guerra è scoppiata. Guido Crosetto tragga le conseguenze e protegga i nostri soldati.
grazie prof Orsini
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Girare il pezzo iniziale relativo al “tifo”,
alla collega Basile, una vera ultras. Avanti.
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hai un’attrazione un po’ malata verso la Basile, non riesci proprio a non pensarla!
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E’ l’archetipo perfetto della visione manichea e unidirezionale sulle cose. Quindi totalmente prevedibile quanto alla fine quasi divertente, per il seguito fideistico che richiede il darle sempre e comunque ragione.
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Se è per quello anche tu sei sempre assolutamente prevedibile e alquanto ripetitivo… oltre che ossessionato. È l’effetto che subisce chi cerca e trova archetipi!
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A proposito di costi, gli attacchi degli Houthi , dato che l’Italia dipende dal canale di Suez per il 40% del suo import-export rischiano di mettere fuori mercato una parte del “Made in Italy” per non parlare del danno strutturale che stanno già subendo i nostri porti che hanno visto crollare i volumi di merci movimentate a seguito del dirottamento delle stesse verso i porti atlantici. Quindi, per pura realpolitik, che a farlo sia il cattivo Israele o il debolissimo Occidente, chiunque li spiani e’ il benvenuto.
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giusto!
dobbiamo eliminare tutti quelli che non ci piacciono e tutti quelli che ci impediscono gli affari.
Un momento…
se spianiamo tutti, a chi vendiamo le armi?
qualcuno dovremo tenere in vita per farci la guerra.
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Le vendiamo ai Brics, nessun problema , o pensi che intendano governare il
mondo con i fiori ????
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D’ACCORDO!
La Nato deve fare la guerra ai Brics!
Cosa credono di fare, di sconvolgere l’economia mondiale?
Noi siamo l’Uccidente democratico e sviluppato, siamo noi i più forti e siamo più numerosi, gli vendiamo le armi e poi gli facciamo la guerra,
BUSINESS AS USUAL.
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“L’Uccidente” è ottima.
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a proposito di Houti,
le navi spagnole passano il Mar Rosso tranquillamente,
come mai?
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@ ED
Basterebbe non appoggiare militarmente Israele e potremmo andare tranquillamente, voluttuosamente direi, (mmmhhh quanto mi piace 😋) avanti e indietro, avanti e indietro, su e giù, dentro e fuori dal canale di Suez e il Made in Italy potrebbe godere di una libera e soddisfacente navigazione. Ma voi invece, evidentemente, siete sado-masochisti e vi piace soffrire e far soffrire.
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metafora divertente
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Palle. E’ stata attaccata una nave delle Barbados ( notissime e potentissime alleate di Israele, vero ??? ) uccidendo dei marittimi filippini.
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Battente bandiera delle Barbados di proprietà di un armatore greco, che ha ignorato gli avvertimenti.
Al solito fai il prestigiatore dilettante delle notizie
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Palle-bis. “ Gli Houthi sostengono che i loro attacchi prendono di mira navi legate a Israele, Stati Uniti o Regno Unito. Tuttavia, molte delle navi attaccate hanno un legame minimo o nullo con la guerra tra Israele e Hamas, comprese alcune dirette in Iran.“ Vai pure in pattino a fare un giro da quelle parti.
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Parti tu, ‘Ed’.
I sodomiti come te, Santo e JD sono i benvenuti da quelle parti.
Ma sappi che la parte che farete sarà esclusivamente passiva 😀
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Bastava impedire le stragi di civili a Gaza e gli houthi non sarebbero intervenuti in questa situazione. Sarebbe bastato applicare le sanzioni, pari pari, come sono state applicate agli invasori russi e sicuramente avrebbero sortito un effetto molto convincente sugli israeliani. Voi, invece, che i neuroni ce li avete all’inferno, godete delle guerre!
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errore…gli Houthy non fanno passare le navi USa che riforniscono di armi e petrolio Israele e non le navi mercantili!
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Palle- Ter “Domenica gli Houthi, un gruppo sciita sostenuto dall’Iran che controlla buona parte dello Yemen, hanno attaccato due navi commerciali che sostavano nello stretto di Bab el-Mandeb, nel mar Rosso, sostenendo che fossero in qualche modo collegate a Israele. Un portavoce degli Houthi ha confermato che il gruppo ha attaccato due navi commerciali, chiamate Number 9 e Unity Explorer, rispettivamente con un drone e un missile navale.
Il gruppo ha detto che le navi coinvolte nell’attacco sono israeliane, ma la Unity Explorer batte bandiera delle Bahamas mentre la Number 9 quella di Panama. Daniel Hagari, un portavoce dell’esercito israeliano, ha confermato che le due imbarcazioni «non hanno alcun legame con lo stato di Israele». Hagari ha anche detto che una delle due navi colpite (non è chiaro quale) ha riportato grossi danni e «rischia di affondare», mentre l’altra «è stata lievemente danneggiata».
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infatti controllano le navi anche se commerciali… se ci sono armi le fermano… e io che ho detto?
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Mi fa quasi tenerezza il buon Orsini. Esagera sempre su fantomatiche dichiarazioni “mainstream” per dire la sua e farsi bello. Il preambolo odierno è questo: “oggi la “curva” dei media italiani ritrae Israele come una POTENZA INARRESTABILE E TRIONFANTE. La narrazione è nota: “Il fortissimo Occidente è in grado di dominare tutti i suoi nemici”. MA CHI CAXXO L’HA DETTO? I MEDIA ITALIANI? Professoooreeee! Ma se pure gli Stati Uniti hanno perso il controllo della situazione! Niente. Lui ha bisogno di dipingere l’Occidente in massa, e l’informazione occidentale, sempre in massa, come una manica di cerebrolesi, perché se no l’articolo “anti sistema” non gli funziona più. Avanti!
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Vero, gli USA hanno perso il controllo dei loro magazzini! Le armi, i missili e le bombe si stanno muovendo autonomamente verso Israele. Rimbambiden sta provando a fermarle ma non ci riesce, è troppo vecchio, lo farà la Harris! Che tenerezza.
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Quindi flamenco secondo te agli Stati Uniti conviene che scoppi l’inferno in Medioriente, lo stanno alimentando, sono felici perché vendono armi a Israele. Giusto?
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Non lo so se agli USA convenga o non convenga un Medioriente in fiamme: non credo che sia conveniente per l’americano medio, ma potrebbe esserlo per chi lucra sulla vendita di armi. Ma non è questo il punto. Quello che sappiamo è che l’amministazione USA sostiene a parole la de escalation ma nei fatti promuone l’escalation. Se volessero la de escalation, mandererebbeo meno armi. Non è un fatto di opinioni ma una constatazione dei fatti!
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Chi crede ancora a questi signori ? Il loro mondo è fatto di menzogne e su esse reggono il proprio potere. Nessuno è santo né tanto meno perfetto ma non si può mettere sullo stesso piano chi mente per ragioni di opportunità talvolta necessarie alla convivenza e chi fonda la propria ragione di vita sulla falsa testimonianza facendo il giornalista o il politico.
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Per il volatile spennacchiato invece l’unica occasione di combinare qualcosa e’ una cintura esplosiva e aspettare di raggiungere le 23 vergini.
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