
(di Michele Serra – repubblica.it) – Ogni frazione di secondo, nel mondo, un animale ne mangia un altro. Si chiama predazione. È il grande cerchio della vita, e non è un cerchio indolore, non è un idillio, non è un percorso pacificato. Ne facciamo parte. Per sensibilità e cultura alcuni umani stanno cercando di “civilizzare” il prelievo di proteine dalla natura, diventano vegetariani (nutrendosi, comunque, di esseri viventi) o scelgono di mangiare solo animali che hanno vissuto dignitosamente (non, dunque, quelli degli allevamenti intensivi). Ma il meccanismo è sempre quello: la vita si alimenta della morte.
Anche le iene dello zoo di Zurigo devono mangiare. E i responsabili di quello zoo (uno dei più avanzati d’Europa per rispetto degli animali, seppure in cattività) hanno dato loro in pasto, tra le altre cose, tre suricati in soprannumero, già soppressi. Apriti cielo.
Alcune associazioni animaliste si sono infuriate, e hanno definito «diseducativa» la scena del pasto delle iene, che lo zoo ha deciso di rendere pubblica. Eppure niente è più educativo di quella scena: così funziona la natura, ammesso che lo si voglia sapere e non la si voglia immaginare, la natura, come un cartoon festoso e amichevole.
Ho letto con grande sollievo i commenti degli etologi e dei naturalisti: non ce n’è uno che dia ragione alle proteste animaliste. Bisognerà che gli animalisti, prima o poi, capiscano come funziona la natura.
Lottare contro gli allevamenti intensivi vuol dire difendere il diritto dei suoi abitanti a non essere inscatolati già da vivi. Protestare perché la iena mangia il suricato è invece una assurdità anti-naturalista, non ha nessun significato ambientalista e rischia di declassare l’animalismo da atteggiamento sensibile a nevrosi insensata.
Mi piacerebbe che gli animalisti avessero prima di tutto sensibilità ,per esempio,verso quei quarantamila esseri animali morti sotto i bombardamenti d’Israele a Gaza . Mi sembra che per alcune persone la preoccupazione per i diritti individuali, da una parte, e quelli degli animali dall’altra, abbia fatto dimenticare le sofferenze del genere umano fatto di fame e di stenti di centinaia di milioni di persone . Il sazio non crede al digiuno …e si mette pure a flosofeggiare.
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sono 2 cose diverse ,ci sono umani e animali uccisi e maltratta e ognuno ha diritto che se ne difendano i diritti senza eccessi .
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Ho conosciuto la penna di Michele Serra quando era direttore di Cuore e non mi perdevo nessun suo editoriale. Ora che è passato a difendere il PD e il pasto delle iene, praticamente la solita cosa, mi fa una gran tristezza leggerlo.
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Anni fa il direttore dello zoo di Copenaghen si ritrovò una giraffa in sovrannumero e decise di sopprimerla NONOSTANTE che altri zoo avessero chiesto di adottarla.
La fece macellare e sbranare dai leoni dello zoo.
Incredibilmente, c’erano famiglie con bambini (dagli sguardi costernati) a vedere la scena raccapricciante. Ma dico, allo ZOO ci si va per questo? Per far vedere quant’é bello trucidare e sbranare un animale?
Mica è un circo romano. Complimenti anche a quegli imb3cilli dei genitori.
Poi, non contento, questo pezzo di m…a del direttore danese, si trovò di fronte ad un altro problema percepito: c’erano dei leoncini piccoli che potevano essere assaliti da quelli adulti non parenti stretti.
Soluzione, quella FINALE. Li fece sopprimere tutti (che è come dire che per proteggere un minore da eventuali violenze in famiglia, ammazzi tutta la famiglia), proprio le fiere che avevano avuto come pasto la povera giraffa.
Su FB c’era anche una petizione anni fa per licenziarlo, non so cosa sia successo ma certi elementi andrebbero messi in galera a vita per quel che mi riguarda.
Magari Serra difenderebbe anche quel nazista danese. In fondo la giraffa se la sono mangiata, no?
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