
(Tommaso Merlo) – Un anno fa nessuno avrebbe immaginato che la causa palestinese sarebbe tornata al centro del mondo e che Israele finisse invece sull’orlo del baratro. Nell’ultimo anno è successo davvero di tutto, Netanyahu e il suo governo di invasati stanno insanguinando il Medioriente come non mai e trascinando il loro paese verso l’autodistruzione. Ormai bombardano ovunque, ma la loro è disperazione non forza. Le loro fanatiche ricette non funzionano, dopo decenni di violenza i loro nemici aumentano e son sempre più temibili. Davvero frustrante. Sono impegnati su sette fronti, hanno compiuto stragi impressionanti di civili ed assassinato svariati leader rivali e tutto questo senza ottenere nulla se non sabotare il proprio progetto sionista. In un solo anno sono crollati decenni di propaganda ed è emersa la verità storica sull’occupazione in Palestina. In un solo anno Israele è passato da presunta democrazia modello a stato canaglia detestato dal mondo intero. I soliti trucchetti di media e politicanti di sistema non hanno potuto nulla davanti ad una ondata di indignazione addirittura a livello globale. In un solo anno Israele è passato da vittima sacrificale, a carnefice. E da martire del terrorismo, a terrorista come gli altri. Dopo decenni di ipocrisie, il mondo intero ha capito che Israele non vuole affatto un accordo coi palestinesi ma vuole completare l’annessione iniziata nel 1948. E perfino con le stesse modalità violente allo scopo di sottomettere, cacciare o eliminare i palestinesi dalle loro terre. Altro che pace, vogliono il dominio interno e regionale sugli arabi che ritengono inferiori a loro e quindi indegni di un compromesso. Già, è emersa perfino la vena razzista in questo anno orribile. Il 7 ottobre è stato uno smacco senza precedenti per Israele e Netanyahu lo ha interpretato come un assist per accelerare l’annessione liberando quel brandello di terra non ancora occupato che è Gaza. Pensavano di avere mani libere e che il mondo intero li avrebbe appoggiati a prescindere, se poi qualcuno avesse espresso malumori ci avrebbe pensato la loro lobby planetaria a silenziare il tutto come da prassi consolidata. Ed invece l’immane violenza che hanno scatenato sui civili a Gaza si è rivelata un boomerang micidiale fino a che la situazione gli è sfuggita di mano. Davanti addirittura ad un genocidio, le piazze del mondo intero, governi di ogni continente ed istituzioni internazionali si sono mobilitati nel tentativo di fermare il massacro e riconoscere i diritti di autodeterminazione dei palestinesi. Una enorme sconfitta morale e quindi politica per Israele che però non ha fatto una piega ed anzi ha aggravato l’escalation. Come se non concepissero nessuna alternativa alla violenza e non cogliessero la sua natura autodistruttiva. La crisi si è progressivamente aggravata toccando direttamente pure noi occidentali. Le Nazioni Unite si sono confermate del tutto impotenti e il mondo si è riscoperto più insicuro. Oggi tocca all’ideologia sionista e ai palestinesi, domani potrebbe essere il turno di altri e il mondo rimarrebbe a guardare. Serve un rinnovato patto politico tra le nazioni e meccanismi di governance al passo coi tempi. Se si è infatti arrivati a questo punto è colpa anche dei veti degli Stati Uniti ormai in balia delle lobby. Altra questione che ci riguarda. Quest’anno terribile ha messo in luce la crisi della democrazia occidentale con la sovranità che è stata sottratta ai cittadini per finire nelle mani dei potentati che sponsorizzano la politica. Una crisi di sistema che ha aggravato quella morale. Gli Stati Uniti e il suo stuolo di colonie insanguinano il mondo da decenni in nome dei diritti umani e oggi si ritrovano complici addirittura di un immane genocidio. Davvero troppo perché tutto rimanga inalterato. Quello occidentale non è solo un declino economico ma anche valoriale, il 7 ottobre e il tragico anno che ne è conseguito potrebbe essere l’occasione storica per riprendere il discorso abbandonato alla fine dell’ultimo conflitto mondiale, un percorso verso una autentica democrazia e la pace.
Caro Merlo il lavoro sporco lo fa Israele per l’America!
Quindi non diamo la colpa da Israele.ma agli UISA.
Le torri gemelle sono state la dimostrazione dello strapotere che gli USA vogliono avere sul mondo!!!!
Finchè gli USA esistono non ci sarà pace!
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finché, OVUNQUE, i falchi e non le colombe, detengono il Potere, applicando il loro volere, sarà solo un’ecatombe e speranze di Pace resteranno chimere.
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veroooo!
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Sono 2 buoni compari.
Compagni di merende.
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Intanto, giusto per toccare con mano e inorridire:
https://www.la7.it/propagandalive/video/doha-dove-vengono-ospitati-i-bambini-amputati-di-gaza-il-racconto-di-francesca-mannocchi-05-10-2024-561082
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Intanto la Stampa Italiota continua col suo storytelling:
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