
(Tommaso Merlo) – La lotta politica si fa col cervello, non con le braccia. La violenza è controproducente. E più hai ragione, più lo è. A Roma come in Medioriente la violenza genera altra violenza opposta, una spirale che in Palestina è degenerata fino al genocidio. Distruzione e dolore senza risolvere nulla. Perché la violenza non risolve i problemi, ma li aggrava. Per risolvere i problemi bisogna dialogare, serve la politica che si fa col cervello e a volte col cuore ma non certo con le braccia. Vale per le persone come per i paesi interi. A furia di violenza Israele si è ridotto ad un invivibile stato canaglia che sta trascinando nei suoi deliri bellici mezzo mondo. Sta sprecando tutte le sue risorse ed energie in guerre autolesionistiche invece che nel trovare soluzioni intelligenti per la sua sopravvivenza. Già, la violenza è anche autodistruttiva. Ne sanno qualcosa dall’altra parte del muro, dove la violenza dei palestinesi è sempre stata un assist per la propaganda israeliana che ha sempre spacciato tutti i palestinesi come terroristi in modo da giustificare ogni abuso e camuffarsi da vittima. Erba usata furbescamente per farne un fascio. La violenza è costata politicamente tantissimo alla causa palestinese, gli ha fatto perdere appoggio internazionale soprattutto in Occidente dove la questione Palestina è diventata sempre più di nicchia e perfino ideologizzata e quindi marginale, coi governanti che hanno man mano preso le distanze da atti e movimenti liquidati come terroristici. Già, la violenza è controproducente al punto che ti fa addirittura passare dalla parte del torto. Una assurdità per i palestinesi che hanno ragione da vendere, sono vittime di una occupazione vergognosa che a tratti è stata una vera e propria pulizia etnica ed hanno sofferto decenni di soprusi. Ragioni tali che se avessero intrapreso la via pacifica della resistenza civile, avrebbero ottenuto un appoggio politico tale che il loro destino sarebbe stato molto più roseo e avrebbero evitato molto dolore. Ed invece hanno progressivamente reagito alla violenza israeliana con atti e movimenti sempre più estremisti e violenti finendo per fare il gioco del loro nemico. Più hai ragione, più la violenza è controproducente perché ti fa perdere il vantaggio morale e quindi politico che hai sui contenuti. È questo che insegnano i grandi del mondo, Gandhi sconfisse addirittura il duro Impero Britannico con la non violenza, guidò a piedi nudi e uno straccio addosso un paese immenso come l’India in una vincente lotta di liberazione attraverso una pacifica lotta civile. Storia, non utopia. E più l’oppressore è feroce e spietato, più la non violenza funziona perché espone il violento per quello che è indebolendolo ad ogni sua mossa. Non è intuitivo, ma nella vita delle persone come dei popoli è molto più efficace far sfogare il male e poi reagire pacificamente invece di contrastarlo frontalmente scatenando guerre. Saggezza suggerita dal più grande di tutti e da sperimentare di persona, non da credere. Porgendo l’altra guancia alla prossima pugnalata e godendosi lo spettacolo della vita. E più la pugnalata è profonda e ingiusta, più funziona. Ma la rovina dell’uomo come del mondo, è che ignora i grandi della storia e non riesce a cambiare. Ed è così che dopo secoli di guerre e decenni di terrorismo siamo fermi allo stesso punto. Ricorrendo alla violenza che ne genera altra sempre più cruenta, nell’illusione che il prossimo colpo sia decisivo, che il nostro nemico crollerà e che tutto sarà risolto. Una violenza che intossica la nostra vita rovinandocela. Una violenza che illude e poi delude perché prima o poi il male fatto ritorna sempre. Una violenza che non è altro che paura e frustrazione e ignoranza esistenziale vomitata sul mondo. Lo insegnano i grandi della storia come Mandela che sconfisse l’apartheid nel suo Sudafrica dopo 27 anni di galera e lotta non violenta. Il suo colpo da ko fu il perdono e alla cerimonia che lo nominò presidente invitò anche i suoi aguzzini in prima fila. In modo da voltare pagina per sempre, nella sua vita personale come in quella del suo paese. Storia, non utopia. Lezioni da cogliere da Roma fino in Medioriente dove la pace e il perdono sono l’unica vera svolta storica. Una pace da conquistare dentro di noi e poi manifestare nel mondo.
"Mi piace"Piace a 11 people
Chissà perchè le violenze solo nella manifestazione italiana… Infiltrati? Bene chi sono …chi li ha mandati?
Perchè proibire la manifestazione?
Si è prevenuti perchè ?
In altri paesi dell’UE non si è verificato quello che è successo a Roma …perchè?
"Mi piace"Piace a 3 people
Perché qui, pur vedendo le spranghe, anzi proprio per quello (portavano acqua al 1loro mulino e pestato gli irritanti filopalestinesi, “tutti comunisti di m.”), gli hanno detto: “PREGO, accomodatevi a fare il nostro sporco lavoro.”
Remember G8, Genova.
"Mi piace"Piace a 8 people
ohhh..yes!!!
"Mi piace"Piace a 2 people
Anail, un paio di gruppetti, di 4-5 persone, uno in particolare, con tutti vestiti di nero, erano ben distinguibili, facilmente individuabili e bloccabili all’ entrata per un controllo, quantomeno identificativo: documenti, schedatura, segnalazione agli organizzatori, attenzione da parte di agenti in borghese che giravano fra i manifestanti quando ancora la manifestazione era pacifica! Credo che sia possibile isolare, magari anche allontanare chi può provocare disordini! Si chiama valutazione del rischio e prevenzione! Non vai a fermare e controllare soggetti anziani con il cane che erano presenti insieme a tanti altri cittadini non violenti! Una critica va mossa quindi anche agli organizzatori, perché la logistica dell’ accesso alla piazza si prestava ad un doppio controllo, prima passi il vaglio del corridoio delle forze dell’ordine e poi, volendo ,devi passare quello degli organizzatori, che ti possono prendere ed accompagnare fuori, per evitare che tu renda un servizio controproducente a chi ha diritto sancito dalla Costituzione! Se esiste la feccia, va rispedita da dove viene, per tutelare quei cittadini che non vogliono essere confusi o assimilati alla feccia! Che ci sarebbero stati degli infiltrati era prevedibile, spetta anche agli organizzatori impedire che questo accada se non si vuole prestare il fianco alle facili strumentalizzazioni, puntuali come un orologio svizzero d’ antiquariato vista l’ età di certe dinamiche! Se non sei in grado di organizzare una manifestazione con i tuoi controlli, essenziali in certe condizioni, fallisci nel tuo intento che è quello di permettere il dissenso democratico, civile e non violento ad un numero sempre più vasto di cittadini! Invece di isolare i violenti, si finisce per isolare l’ espressione della democrazia della maggioranza delle persone, e questo è l’ aspetto più pericoloso! Nel paese più controllato al mondo, i soliti sfuggono sempre al controllo ufficiale, allora ti attivi affinché almeno il tuo funzioni! Dopo un secolo di dinamiche e strategie sempre uguali, non è impossibile prevedere e prevenire! Sveglia!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ti ho risposto dall’articolo, ma non avevi l’opzione di risposta, non ho visto che mi avevi scritto in bacheca…
"Mi piace""Mi piace"
Alessandra,
“Che ci sarebbero stati degli infiltrati era prevedibile, spetta anche agli organizzatori impedire che questo accada se NON SI VUOLE prestare il fianco alle facili strumentalizzazioni…”
Il fatto è che si vuole, Ale, SI VUOLE !!!
"Mi piace""Mi piace"
fanno sempre così:
prima monta la polemica, con dibattiti, accuse,
poi a pochi giorni si chiede di vietarla, la si vieta,
gli organizzatori la vogliono fare lo stesso,
provocatori a stipendio si organizzazano,
i vertici del ministero degli interni li lasciano passare,
scoppiano le provocazioni, scontri e devastazioni,
titoloni sui giornali.
E molta gente non ci capisce niente.
"Mi piace"Piace a 6 people
Peggio, Adri: capiscono quello che vogliono loro.
"Mi piace"Piace a 2 people
Intanto anche Melony si calza la kippah sulla capa. Domani va in sinagoga.
Per ricordare i palestinesi trucidati invece hanno emesso il divieto di manifestare.
Mentre Israele colpisce i depositi petroliferi Total in Libano poco dopo che Macron aveva detto di smettere di dargli le armi che usa su Gaza.
"Mi piace"Piace a 2 people
🤬🤬🤬🤬
"Mi piace""Mi piace"
Io non c’ero,ma questa persona si!
Quello che ho visto durante la manifestazione per la Palestina del 5 ottobre – Italia – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)
"Mi piace"Piace a 1 persona
«Una violenza che illude e poi delude perché prima o poi il male fatto ritorna sempre.»
Anche il bene. Tutto circola e poi ritorna. Si chiama Karma… 😁
"Mi piace""Mi piace"