
(Di Elena Basile – ilfattoquotidiano.it) – Dopo aver seguito con sempre maggiore sgomento il recente dibattito pubblico, cercherei di ritornare alla razionalità. Il terrorismo ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella Storia e ogni volta che è stato funzionale ai vincitori è stato celebrato come eroico. L’esempio forse più familiare per gli italiani è costituito dai sussidiari di scuola elementare, che insegnano ai bambini l’orgoglio per i martiri del Risorgimento, in molti casi “terroristi” in grado di difendere la liberazione dell’Italia dal nemico occupante anche con attentati. La storia della nascita dello Stato di Israele include anche le attività terroristiche dei gruppi Irgun e Stern realizzate contro i britannici e gli arabi. L’Olp nasce come organizzazione terroristica, che poi viene tuttavia accettata da molti Stati europei, e in particolare dall’Italia, come interlocutore legittimo. Questa posizione facilita il percorso virtuoso dell’organizzazione. Arafat diventa in questo modo artefice insieme agli israeliani e agli americani del processo di pace di Oslo.
Le attività terroristiche nascono e si alimentano in situazioni in cui non è possibile, per un popolo e per le associazioni che lo rappresentano, fare politica. Sono tipiche della lotta di resistenza contro una potenza occupante, oppure di situazioni in cui c’è una asimmetria di forze militari e di sostegni politici.
Secondo il diritto dell’Onu, Hamas non è una organizzazione terroristica quando combatte la potenza occupante, Israele, e colpisce i militari israeliani. Le sue attività sono terroristiche quando ha come bersaglio i civili (la strage del 7 ottobre, per esempio). L’Ucraina, nelle fasi più recenti e disperate del conflitto, ha condotto attività terroristiche contro civili russi. Esiste poi un terrorismo di Stato, di cui Israele è oggi un emblema, rappresentato dai bombardamenti su civili inermi come a Gaza e più recentemente in Libano, che non possono essere giustificati dall’esigenza di decapitare in Stati sovrani o in regioni occupate la leadership nemica, definita terrorista. Hezbollah nasce nel 1982 grazie all’invasione del Libano da parte di Israele (definita da Wikipedia “scoppio del conflitto israelo-libanese”): è una organizzazione sciita e paramilitare che si distingue per atti di resistenza contro l’invasore. Nel 1997 viene definita terroristica da Israele e dagli Stati Uniti. L’Europa resiste e soltanto nel 2005, dietro innumerevoli pressioni americane, afferma che l’ala paramilitare di Hezbollah conduce attività terroristiche. Le Nazioni Unite non la considerano un’organizzazione terroristica. Hezbollah è divenuta un partito di governo in Libano, nel 2018 ha conquistato alle elezioni 12 seggi ed è riconosciuta da molti libanesi cristiani come un interlocutore politico, con radici nella società civile libanese, dove finanzia scuole, ospedali e servizi ed è in grado di sostituirsi alle carenze statali nel Sud del Libano, nella periferia di Beirut e nella valle della Beqa. Terroristici sono i suoi attacchi ai civili israeliani in Galilea. Se usciamo dal formalismo giuridico, non credo sia difficile comprendere che in mancanza di un’organizzazione sovranazionale imparziale e neutrale, estranea ai torbidi interessi e conflitti umani, le definizioni di “terrorismo” sono determinate dal potere e dalle sue alleanze. I due pesi e due misure occidentali vengono ridicolizzati dal resto del mondo. Basti pensare che Netanyahu ha parlato in un Congresso americano gremito e plaudente, mentre è rimasto quasi solo nel suo monologo delirante all’Onu. La Cia e la politica statunitense, con tutta l’Europa al seguito, hanno utilizzato il terrorismo della Jihad e dell’Isis a fini politici. Queste affermazioni sono ampiamente documentabili. E sono oggetto di dichiarazioni pubbliche della stessa Hillary Clinton, mito democratico intramontabile dei progressisti statunitensi ed europei.
Lo spazio politico-mediatico europeo, con rarissime eccezioni, si è unito a Israele, con lo sterminio ancora in corso a Gaza, per celebrare l’assassinio di Nasrallah e degli altri leader Hezbollah. È terribile osservare le classi dirigenti disumanizzare il nemico, deridere la morte che dovrebbe conservare una sua sacralità, dimenticare cultura e storia e ritornare ai miti di una nostra civiltà superiore rispetto alle altre, cari ai crociati, agli schiavisti, ai colonizzatori, ai nazisti. I capi di Hezbollah avrebbero potuto salvare la pelle: bastava non difendere i martiri di Gaza, non reagire. Nasrallah non ha fatto come Kamala Harris. Non ha sparso come lei qualche lacrima ipocrita per i morti a Gaza, senza nulla fare in concreto per difenderli. Mi piacerebbe che le coscienze imperturbabili dei democristiani, dei falsi liberali e dei falsi socialisti si scuotessero. C’è più moralità nella posizione di un partito considerato terrorista che in quella del democratico Occidente.
sempre ottima Basile, grazie
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“Tuttavia, Nasrallah era anche a capo di un vasto sindacato del narcotraffico. Sebbene le reali dimensioni dell’impero della droga di Hezbollah siano difficili da stimare, alcuni esperti ne valutano il fatturato annuo intorno al miliardo di dollari. Considerando la portata delle operazioni di Hezbollah nel traffico di droga, dall’Afghanistan al Venezuela, e le diverse imprese che controllava per riciclare i proventi in Europa, America Latina e Medio Oriente, come concessionarie di auto usate, ristoranti e società di costruzione, il fatturato e la stima degli asset potrebbero essere molto più elevati. Nasrallah era noto per la sua riservatezza e la compartimentazione delle sue operazioni, il che rende necessario un intenso lavoro di raccolta informazioni da parte delle forze dell’ordine e dei servizi segreti di più paesi, soprattutto quelli strategici per l’impero della droga di Iran-Hezbollah. Questo potrebbe contribuire a ridurre l’influenza di Hezbollah e paralizzare in modo significativo l’Iran.” Ecco, a proposito di moralita’, se “terroristi” non piace, possiamo almeno, con il suo permesso s’intende, chiamarli criminali ? GRAZIE EX-DIPLOMATICA. AVANTI.
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Che dire poi del Regno Unito: che è cresciuto anche grazie al narcotraffico (vedi le due guerre dell’oppio con la Cina)? Quindi i britannici affondano le loro radici storiche nel narcotraffico! Spregevoli!
Quindi la tua rivelazione, un classico colpo di scena, farebbe cadere tutte le argomentazioni della Basile, smascherandola come una falsa ambasciatrice amica dei narcotrafficanti arabi. Dovrebbero farti direttore del Foglio !
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Certo, tutti gli imperi fondano le proprie radici anche sulla sopraffazione degli altri.
La scoperta dell’acqua calda.
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Quindi il precedente inglese assolve e giustifica tutti i narcotrafficanti del mondi. Dovrebbero farti Padrino ad honorem.
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Il precedente inglese non assolve nessuno: a te la logica fa venire l’orticaria. Quello è il tuo modo di argomentare. Gli hezbollah sarebbero coinvolti nel narcotraffico e quindi sono cattivi e tutto quello che fanno è negativo… quindi quello che dice la Basile sono tutte fessereia.
Le guerre fanno schifo e si basano sull’arrecare il massimo di danno ai nemici (e a vole anche agli amici!) Gli americani vendevano armi agli iraniani che combattevano gli iracheni, sostenuti dagli americani! I proventi servivano per finanziare i contras antisendinisti del Nicaragua. Le armi da guerra fanno più morti della droga, questo soprattutto nei paesi poveri. Questo “non assolve” di certo i narcotrafficanti, che restano criminali. Devo andare avanti o hai capito?!
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hahahah
per cui secondo il tuo teorema i mujāhidīn afghani finanziati ed armati dagli IUESEEI contro l’Unione sovietiva sono degli eroi,
mentre gli stessi contro i contingenti NATO sono dei terroristi.
Ah dimenticavo, erano e sono i principali trafficanti di eroina del mondo.
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Dimmi dove l’ho scritto, se lo trovi.
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è in base al tuo teorema che HEZBOLLAH sono dei criminali terroristi.
Non che traggono i loro finanziamenti anche con attività criminali, non avendo la Cia che li finanzia.
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Teorema induttivo grazie al leggere nella mente altrui. Dedicati al poker professionistico.
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non bisogna concentrarsi che uno stato di comporti impunemente da terrorista assassino di civili, ma che i suoi avversari sono anche dei criminali, compreso il segretario generale dell’Onu dichiarato persona non gradita per le sue critiche, pensa un po’.
Per cui lo stato terrorista ha diritto a difendersi più degli altri per uccidere ovunque olam ha-ba.
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Fonte?
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Middle East Forum – In recent decades, Hezbollah has established itself not only as one of the world’s leading terrorist groups and Lebanon’s effective master, but also as a prominent transnational crime syndicate. Hezbollah’s criminal activities range from drug trafficking in cocaine and heroin, to cigarette smuggling, document and identity card forgery, and money laundering through Iran’s and Lebanon’s banking systems. These criminal enterprises fill its coffers, facilitate its domination of Lebanon’s political system, and underpin the buildup of the organization’s global terrorist and intelligence infrastructure. BBC – I combattenti di Hezbollah hanno svolto un ruolo chiave nell’aiutare il governo siriano a cambiare le maree nella guerra civile e si dice che siano presenti in tutta la Siria. Sono stati a lungo accusati di coinvolgimento nel traffico di droga, ma lo hanno sempre negato.
Parlando con noi dall’esilio, un giornalista siriano dell’area di Suweida ha spiegato: “Hezbollah è coinvolto ma è molto attento a non far svolgere i suoi membri ruoli chiave nel trasporto e nel contrabbando della merce”. Arab News – Explained: How Hezbollah built a drug empire via its ‘narcoterrorist strategy’. RLI – Hezbollah involved in the drug trade. American law enforcement discovered Hezbollah’s drug activity by chance in 2006, when Colombian wiretaps monitoring a Medellin- based drug cartel known as the Oficina del Envigado picked up conversations in Arabic. The DEA brought in a translator who explained that Hezbollah was arranging multi-ton shipments of cocaine to the Middle East. In the ensuing investigation, codenamed Operation Titan (originally launched in 2004 to target the Oficina), the DEA opened a Pandora’s Box. This led to Project Cassandra, a decade-long operation launched in 2007 that sought to stop Hezbollah from trafficking drugs into the US and Europe. Despite being noted for its historical affiliation with drug trafficking and other organized crime. Organized Crime and Corruption Rrporting Project – Report: Hezbollah in League with Latin American Drug Gangs
NEWS
Hezbollah has jumped in league with drug trafficking groups operating in South America’s “Tri-Border Area,” a lawless region which bridges the frontiers of Argentina, Brazil and Paraguay, a new report by the Israeli think-tank, the Begin-Sadat Center for Strategic Research (BESA).
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Grazie!
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La faziosità o, per meglio dire il settarismo ,sono caratteristiche umane che vengono condannate quando riguardano piccoli gruppi e talvolta ridicolizzate e derise ma, viceversa, quando sono parte integrale del comportamento di interi stati vengono addirittura elogiati come espressione di patriottismo.
Il terrorismo è una piaga , un annullamento dei valori umani, un rendersi bestia . È la negazione dei valori che ci rendono superiori e ci allontanano dagli istinti animaleschi che pure purtroppo fanno parte di noi uomini.Ma, c’è un ma : quando è una nazione a metterlo in atto non diventa automaticamente legittimo.
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