
(Giuseppe Di Maio) – Il M5S è nato perché in Italia, più che altrove, non c’è una sinistra. Se volessimo riassumere in poche parole in cosa consistono i governi di destra, diremmo che il loro lavoro è fare propaganda; mentre il lavoro dei governi di sinistra è la costante ricerca di sponsor. Mai troppo rimarcata fu l’intercettazione di Fassino: “Abbiamo una banca!” Il popolo che negli anni scaturisce da questi governi è totalmente incapace di distinguere i propri interessi da quelli dei suoi aguzzini. Se l’ideologia degli uni (quei quattro pensieri in croce) è aumentare la disuguaglianza per favorire le classi abbienti, gli amici, e gli affari in proprio, quella degli altri (oltre all’esclusiva ricerca del consenso nelle questioni civili, non più in quelle sociali), è la cura di una vasta popolazione bisognosa di addomesticare le regole con spintarelle nello studio, nel lavoro, e in ogni circostanza in cui occorra scavalcare il prossimo per un vantaggio privato. La sinistra (e chiamiamola pure PD) filtra le classi dirigenti, cura le carriere, si assicura una schiera di servitori riconoscenti e desiderosi di nuovi favori.
Immaginate allora i rappresentanti democratici che non abbiano a cuore né la prima né la seconda missione, come saranno trattati dalle classi dirigenti non selezionate e/o favorite da loro? Ecco, saranno trattate come ad esempio la stampa tratta il Movimento 5 stelle, come tratta Conte dacché questi accettò di presiedere un governo che stentava a partire, e che mosse i primi passi tra un establishment sbigottito e gli sgambetti del Capo dello Stato. Una stampa e altri poteri della democrazia che tessono trappole per i nemici stellati, che mettono in bocca ai propri padroni proposte assurde, e risposte lunari ai loro avversari. Sicché, invece di parlarsi a quattrocchi come si userebbe tra alleati, padroni e servi s’inventano che “…non è questione di nomi, ma di idee”, proprio quando è già chiaro che è esattamente per le idee che certi nomi sono fuori gioco. Allora, sarà pur vero che il Tentenna del Movimento non ha voluto dare subito al PD il pretesto per essere accusato di fare il gioco della Meloni, ma che al primo leggero parlar chiaro i servi intitolino “Conte fa un favore al governo, non abusi della pazienza”, beh, questo è proprio troppo. E’ il momento di ripassare “’A Livella” di Totò, quando il netturbino risponde alla protervia del nobiluomo: “‘A verità, Marché, me so’ scucciato ‘e te sentì…” e fammi vedere come perdi ‘sta pazienza. Della propaganda della Schlein contro il Movimento non ce ne frega più niente, e che il popolo colluso e ottuso faccia ciò che preferisce. Se la politica è ridotta a sillogismo, “il M5S vuole che vincano le destre per vendicarsi di Renzi”, questa non è la nostra politica. Per adesso non ci biodegradiamo, e aspettiamo il miracoloso sorgere di un popolo che abbia capito, o che si sia stancato.
Ma d ai…era una domanda…”abbiamo una banca?”
Perchè non sentiva il profumo dei soldi!
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Comunque vedendo come siamo messi in occidente direi che non sia un problema solo italiano la mancanza di sinistre, basta vedere la nascita recente di partiti in Spagna, Germania, Francia, Grecia ecc.
la partita si gioca sul fatto se la gente stufa riuscirà un attimo a calmarsi e a supportare la c.d. the left in Europa o se preferirà buttarsi ad estrema destra che non offre soluzioni ma fa caciara e nel breve (o brevissimo) riesce a distrarre da altri problemi.
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Vorrei che fosse davvero così,come dice Di Maio. Cioè,che i nodi siano venuti al pettine e con loro le mire truffaldine della Schlein ed il suo comitato d’affari permanente costituito dal suo partito . Renzi esiste,vive tra loro e con il suo spirito…Chiunque dice o spera altro è un illuso .
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Suvvia, perché non fare un minimo di autocritica?
Azienda Casaleggio e M5S…
Nel 2019 (governo Lega/M5S) anche Il Fatto Quotidiano -che per anni aveva considerava come irrilevante la questione- fece ammenda sul fatto che il M5S, nato dalla ‘Casaleggio Ass’, mantenesse strettissimi rapporti con detta azienda:
“Gli interessi di alcuni finanziatori del rapporto e-commerce curato dall’azienda Casaleggio Ass. dipendono da Ministero del Lavoro e Parlamento.
Finanziare Casaleggio per avere buoni rapporti con i 5S rischia di confliggere con il principio fissato dalla legge “spazzacorrotti” che impone trasparenza su tutte le donazioni superiori a 500€.
Regola che vale anche per i soldi che incassa l’ass. Rousseau, non per i contributi alla Casaleggio Ass.
L’azienda non è formalmente legata al M5S, ma il suo capo sì”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/04/03/gli-sponsor-di-casaleggio-che-puntano-sui-5-stelle/5082598/?fbclid=IwAR2r0rIrUHfE3fScgmZFwi_qEpn-E9wbFnDw7skxpcQOp6eBoB-mK2yaaDw
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Senti come rosica il piddino trallallalà trallallalà.
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Ma ancora stiamo a parla’ di Renzi? Vabbé che tra un mese ricorre il 2 novembre, ma basta no? Il comitato d’affari che lo muove e che lo vota non cesserà mai di bussare a qualsiasi porta, perché ultimamente sta facendo un po’ di fame cui non era abituato. Lui, l’attore che lo rappresenta, è abilissimo, ha stufato però il 95% dei senzienti. Gli altri 2 o 3% lo venerano perché fonte di reddito. L’altro 2 o 3% lo studia pronto a saltare nel partito ove qualcuno gli apra la portiera, o anche il cofano.
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Non sarebbe il caso terminare tutte le dispute, tutte?
Pianificare il lavoro politico di chi semplicemente vede la rovina del Paese.
Con un parlamento già molto debole e la politica screditata.
Una proposta su precisi punti di azione politica che sia praticabile.
Scegliere quelle praticabili, poche che siano, ma solide.
Un nucleo iniziale di proposte da sottoscrivere e con buona credibilità: chi ci sta si IMPEGNA all’azione unitaria su tali scopi.
Non dividersi su quelle oggettivamente distanti.
Perché dividersi sui princìpi che neanche il parlamento, i ministri, sanno definire? Ad esempio lo sviluppo eco-sostenibile (vs. nucleare) va ad affermarsi da se, perché diventa altamente competitivo.
La credibilità di Renzi é gravemente ai minimi, non é un mistero.
Lealmente, pubblicamente glielo dicano e lui si decida.
Può anche scomparire, ma il suo elettorato (centrismo/liberale?) esiste da più di un secolo, comunque merita rappresentanza.
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«Può anche scomparire, ma il suo elettorato (centrismo/liberale?) esiste da più di un secolo, comunque merita rappresentanza.»
Hai fatto bene a mettere “centrismo/liberale” tra parentesi e col punto interrogativo. Il problema è che “il suo elettorato” si sente “di sinistra” esattamente come si dicono (nel senso di “sedicenti”) ‘di sinistra’ i cespugli renziani NEL PD: chiedi loro e sentirai le risposte. Appunto, sedicenti. Cioè, alle sciocchezze che dicono ci credono convintamente. Il problema è quindi che a questo punto decespugliare il PD è divenuto impossibile. Complice anche una segretaria invisibile (che si veste con l’eskimo del colore che fa scegliere all’armocromista, di cui ad articolo omonimo oggi qui su Infosannio), secondo me. E fintanto che ci sono ‘sti “problemucci” nel PD, la Meloni ha vita facile, esttamente com’ebbe vita facile Berlusconi per decenni. Dicevano dicevano, ma non han battuto ciglio, non gli han messo neanche una virgola di traverso, al cavaliere oscuro, questi delle ‘sinistre’ e per anni e anni, ripeto. Anzi, ci son andati a braccetto bene bene, tanto davanti alle “cosucce” che faceva lui, le sinistre prima ululavano e facevan girotondi, pettinavano bambole e smacchiavano leopardi, poi tutti zitti perché quelle cosucce di nonno Scilvio tornavan comodissime a loro per primi. È il Sistema che è malato marcio (e pare di capire un po’ in tutto il mondino: di recente in Austria e Germania han votato per le ultradestre, senza contare Ungherie e Turchie varie. Ci sarà un motivo, no? Sarà mica un caso?) Ecco tra l’altro perché i 5S – che questo orrendo spettacolo italiano lo volevano provare a cambiare, seppur con tutti gli enormi limiti che poi si scoprì avessero – han tutti, ma proprio TUTTI contro sin dal primo giorno. È semplicissimo, in raltà, a ben rifletterci.
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Grande immaturità nell’espressione e nel pensiero politico.
Meritiamo, anzi, siamo l’arretratezza.
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