(Tommaso Merlo) – La guerra in Ucraina è un suicidio per l’Europa, al punto che potrebbe essere frutto di una trappola piazzata da Americani ed Inglesi per mantenere l’egemonia occidentale. La guerra è stata causata dell’invadenza della Nato che ha provocato la reazione di Putin poi svenduta alle masse come la causa invece che la conseguenza. L’Ucraina da tempo viveva una profonda crisi di identità tra la sua storia sovietica e il sogno europeo. Anni travagliati in cui a Kiev si sono alternate le due campane fino a che gli americani hanno iniziato viscidamente ad inserirsi per cogliere la ghiotta occasione di piazzare basi militari a due passi da Mosca e fare vagonate di soldi in caso di guerra come da migliore tradizione della casa. Ma ad insospettire si tratti di una trappola, vi sono anche gli Inglesi alleati di ferro di Washington. L’Inghilterra è da sempre una acerrima nemica della Russia e si deve a quello scimpanzè biondo di Boris Johnson il boicottaggio degli accordi di pace di Minsk del 2022 dopo anni che buttava benzina sul fuoco. Lo stesso primate artefice della Brexit nonché acerrimo nemico dell’Europa unita. Si sa, i sudditi di sua maestà non riescono a rassegnarsi al rovinoso declino imperiale e in Ucraina hanno visto un’opportunità per un colpo di coda. Due piccioni con una guerra. Colpire la Russia ma anche indebolire l’Europa spezzando i suoi legami con Mosca. Legami che negli ultimi decenni si erano consolidati sia a livello politico che economico ma anche culturale con molti progetti ambiziosi in cantiere. Una Russia che progressivamente si era aperta ed un Europa che aveva risposto foss’anche solo per convenienza. Crescente dipendenza dalle risorse energetiche russe e cooperazione che puzzavano di nascente Eurasia, un’entità che rischiava di alterare gli equilibri geopolitici stabilitisi nel dopoguerra e che il risveglio del dragone giallo rendeva ancora più indigesta. Ed ecco la trappola, sfruttare la crisi interna dell’Ucraina per far saltare i legami tra Russia ed Europa e mantenere l’egemonia in Occidente con la copertura della Nato. Strategia che sta funzionando. L’Europa politica sta toccando il fondo ed invece di investire nel suo sviluppo sta sprecando immense risorse pubbliche in armi al punto che è addirittura ripreso il riarmo per la felicità anche dell’industria bellica anglosassone. L’Europa soffre poi di gravi ripercussioni economiche a causa della guerra. Una delle cause principali della grave crisi della Germania, ed esempio, è proprio l’elevato costo dell’energia per far funzionare le sue industrie pesanti. Perdita di opportunità e di mercati, embarghi e sanzioni che stanno pagando tutti gli europei mentre la Russia ci ha rimpiazzato con altri clienti. Davvero dei geni. Siamo in guerra contro i nostri interessi e ci stiamo scavando la fossa da soli. Tra i risultati degli anglosassoni invece, va registrato anche l’aumento della tensione coi paesi del Brics perché lo scontro con la Cina rimane il loro sogno proibito. Una trappola che al momento ha fatto un milione di morti sui due fronti, ha ridotto l’Ucraina in macerie mentre non si intravede nessuna via di uscita. Eppure invece di fermarsi e tornare a ragionare, il nuovo Parlamento europeo autorizza i missili a lungo raggio e stacca altri assegni miliardari per quell’altro genio di Zelensky e per il suo piano di pace che consiste nel fare più guerra. Il tutto tra gli applausi scroscianti degli anglosassoni e delle masse che si sono bevute la favoletta dell’uomo nero e dei diritti umani. Certo, Putin non è affatto un santo ed ha una concezione della democrazia zarista, ma appunto per questo che i geni europei avrebbero dovuto restare al tavolo per trovare un accordo intelligente. Data la sua posizione geografica e dato che a Mosca – ma a che a Washington – siamo fermi alla geopolitica del Risiko, l’Ucraina doveva rimanere neutrale e quindi fuori dalla Nato e anche l’entrata nella UE avrebbe dovuto avvenire gradualmente dopo oltre mille anni di storia a braccetto coi russi. Una adesione vincolata alla soluzione pacifica della crisi e non come premio alla fine della carneficina. Serviva un accordo con lo scopo di rassicurare la Russia invece di sottometterla. Serviva una Europa politicamente lucida e presente che impedisse agli anglosassoni di piantare zizzania e coerentemente con la sua storia perseverasse sulla via diplomatica in modo da salvaguardare i propri interessi e prevenire il rischio della terza guerra mondiale.