
(Tommaso Merlo) – Il problema della democrazia è che i cittadini contano sempre meno. Tu voti ma poi fanno quello che vogliono. Perfino la guerra. Vieni aizzato ed illuso sotto elezioni e ti riduci a tifare qualche Salvatore, ma alla fine non cambia niente e continua ad imperversare il pensiero unico neoliberista. Perché in realtà i politicanti di professione non hanno nessun interesse a cambiare un sistema che gli ha permesso di emergere e le lobby alle loro spalle ancora meno. Tra cittadini e lobby, la politica alla fine si schiera sempre con queste ultime mentre i cittadini sono costretti a riversarsi per strada coi cartelli in mano. È questa la vera crisi della sovranità popolare, la mercificazione perfino della politica. Democapitalismo, soldi che si sono comprati tutto. In Italia abbiamo avuto una esperienza molto significativa. Perfino i suoi nemici storici, hanno riconoscono che quella del Movimento è stata l’unica vera stagione riformista degli ultimi anni. E lo confermano i fatti. In un modo o nell’altro si è arrivati al taglio dei parlamentari, alla riduzione dei privilegi, alla lotta al precariato, al reddito di cittadinanza, alla giustizia giudiziaria e all’anti lobbismo come contro autostrade e le varie caste. Una stagione breve ma intensa. I primi mesi del Movimento al potere sono stati oggettivamente impressionanti per l’entità e la velocità dei provvedimenti approvati. Non un miracolo o il merito di chissà chi, ma il semplice frutto di cittadini liberi che una volta conquistato il potere hanno realizzato le loro idee. Semplice democrazia. Ora, se il Movimento avesse fallito e non avesse combinato nulla come credevano i più, allora ha senso metterci una pietra sopra e tornare al vecchio leaderismo e alla vecchia farsa destra e sinistra, ma dato che invece ha funzionato eccome, è assurdo buttare via tutto. Certo, strada facendo il Movimento è imploso ma questo per debolezze organizzative, individualismi, necessità di allearsi, errori dei reggenti e quant’altro, ma la bontà di un progetto politico si misura da quello che conclude concretamente. Sono i fatti a sancire il successo di una esperienza politica e col Movimento i cittadini hanno ottenuto grandi risultati dimostrando di valere cento volte i politicanti di professione. Da allora si è spenta la luce, si è tornati ad una politica chiacchierona e nullafacente. Anche la Meloni alla fine non sta concludendo niente di significativo e tra una poltronata e l’altra siamo finiti nella cronaca rosa. Quanto al passato, di Berlusconi si ricordano solo provvedimenti a favore dei suoi processi e delle sue aziende, del Pd si ricorda giusto la macelleria sociale e quelle statale che le destre non avevano il coraggio di fare e della Lega sostanzialmente nulla. Tutto fumo e niente arrosto. Il Movimento ha invece varato provvedimenti significativi a favore dei cittadini e di giustizia anche sociale. È un fatto storico innegabile. I cittadini a 5 stelle hanno agito a favore esclusivo dei cittadini, i vecchi partiti o non combinano nulla limitandosi all’ordinaria amministrazione oppure agiscono essenzialmente a favore di caste e lobby oltre che di se stessi. Un problema occidentale, non italiano. C’è poi una questione di spinta. Cambiare è complesso e faticoso, per riuscirci serve determinazione e coraggio, serve libertà e disinteresse e perfino un filo di sana incoscienza. Tutte caratteristiche che solo i cittadini liberi hanno. La preoccupazione principale dei politicanti di professione è la propria carriera, sanno che per emerge devono piacere ai potenti e che rendono conformismo e moderazione non certo risultati e valori. Più che fare, conta la vicinanza ai capi e il posizionamento nei meccanismi elettorali. Egopolitica coi palazzi che diventano un mondo a se stante fatto di doppiopetti e tailleur, di frasi fatte e vuote, di passerelle mediatiche e misere ambizioni personali. Lo hanno capito in tutto l’Occidente dove in forme diverse gli elettori scelgono forze o personaggi alternativi e percepiti come antisistema nella speranza che possa cambiare qualcosa. Altro che perbenismo, altro che pensiero unico neoliberista, altro che ipocrisia istituzionalizzata ed unitili dettagli. Ma c’è di più. Gli storici ritengono che si è potuti passare da una democrazia limitata sostanzialmente alle città come nell’antica Grecia al suffragio universale, grazie alle “tecnologie” sviluppate. Allo stesso modo oggi, grazie alle nuove tecnologie è possibile passare a forme di partecipazione e di decisione allargate. In modo che la politica tenga il passo coi tempi, rappresenti le nuove consapevolezze e rimanga al servizio dei cittadini. Anche su questo punto il vecchio Movimento fu preso a pesci in faccia, ma aveva ragione da vendere. La professione del politico è una di quelle destinate a scomparire per sempre. Tutti i cittadini in quanto tali sono politici ed hanno il diritto e il dovere di partecipare attivamente ai destini della propria comunità. Altro che deleghe in bianco e Salvatori, intelligenza collettiva e turnover che previene incrostazioni. Già, la violenza con cui il Movimento venne contrastato dalla vecchia partitocrazia e dalle lobby al seguito, era dovuta al fatto che aveva ragione da vendere, non che dicesse fesserie. Coglieva cioè nel segno sia a livello di proposte politiche dato che l’Italia era diventata una latrina, sia a livello di sviluppo della democrazia. E nonostante il triste tramonto, l’esperienza del Movimento è stata la più significativa in Occidente perché arrivò al potere con numeri impressionanti e dimostrò coi fatti che una alternativa è possibile. Invece quindi di buttare via tutto e tornare indietro, servono persone di buona volontà che imparando dagli errori del passato riprendano la strada verso una democrazia moderna ed autentica.
merlo gioca a fare l’incendiario, ma è un autentico cerchio bottista!Fra le righe sogna un mondo perfetto dove l’intero pianeta diventa come la città di Atene! Ma sotto sotto continua a dire Conte ha fallito dobbiamo ripartire e fare un altro movimento cinque stelle vecchiaia.questo vive sulla luna! Io insisto: presidente conte tornatene al tuo lavoro e alla tua vita agiata! Consegna le chiavi ai merlo e al Grillo e manda tutti a quel paese! Dureranno lo spazio di una batter ali di una farfalla!
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Tutte cose dette e risapute, anche se, il ripeterlo, sicuramente non guasta.
Peccato che anche chi aveva il compito di agevolare questo movimento ed i cambiamenti da esso proposti ed attuati, attraverso la comunicazione e la divulgazione tramite articoli giornalieri, abbia, al contrario, peoprio con i suoi articoli denigratori, contribuito al disfacimento ed alla capitolazione del movimento, con le conseguenze che stiamo vedendo.
Quindi, invece di articoli triti e ritriti come questo, uscite con un bel titolo con sopra scritto a caratteri cubitali : ITALIANI, VI CHIEDIAMO UMILMENTE SCUSA!!!
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“Sono i fatti a sancire il successo di una esperienza politica e col Movimento i cittadini hanno ottenuto grandi risultati dimostrando di valere cento volte i politicanti di professione.”
Tommaso Merlo continua a fare il Giornalista con la G maiuscola… sarà un miracolo?
Ne consegue che condivido pienamente parola per parola il suo scritto.
Con la leadership di Conte il Mov. si è evoluto, i vecchi dinosauri se veramente vogliono proseguire nel bene del Mov. si devono fare da parte obtorto collo oppure, vergognosamente schierarsi con le forze dell’establishment che prima hanno combattuto.
Conte è il nuovo Movimento e oltre il 90% degli attuali grillini lo seguirebbero nell’eventualità decidesse di cambiare simbolo e/o nome. Un movimento di idee non si blocca con un semplice nome.
Beppeeee… a buon intenditor…
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Molto d’accordo con Merlo, il M5S è stata l’unica novità nel panorama politico del dopoguerra. Nessun altro partito ha fatto qualcosa solamente paragonabile. E siamo ritornati punto e a capo. Personalmente non ho nulla contro il partito di Conte (che voto in quanto meno distante rispetto agli altri) , che però non è certamente il M5S è non credo lo sarà nemmeno dopo l’attesa costituente. Serve in nuovo Movimento ma il Sistema è oggi più attento di prima e la gente molto più diffidente, come si evince dell’astensione che ingrossa ad ogni tornata elettorale. Servono in realtà facce nuove, servono nuove idee, serve il coraggio di chi non ha più nulla da perdere. Ci arriveremo prima o poi.
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Avanti , venghino, …non spingete, c’è posto per tutti… canta merlo!!
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Anzichè supportare una forza politica vicina al proprio pensiero che tenta di attuare un minimo di cose sensate si continua a picconarla fino allo sfinimento.
Errori se ne fanno sempre e in politica è molto difficile non commetterli ma sfasciare le cose per un’utopia è tafazzismo allo stato puro.
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Ovunque ci sia la possibilità di votare una forza antisistema imperiale USA, queste stanno spopolando e ricevono moltissimi voti, recuperandoli dall’astensione (vedi Francia e Germania).
Quindi mi aspetterei che il P5S si mettesse, almeno lui (visto che anni fa ha fatto qualcosa di importante), a fare l’antisistema con grande decisione, invece si mantiene ostinatamente sui binari del potere, e pigola timidamente, mescolandosi agli altri partiti del carrozzone senza praticamente distinguersi, se non sottovoce e tornando quasi sempre indietro.
Non credo che il movimento ormai partito possa tornare a Grillo, il quale ha capito bene la lezione: stai buono o ti facciamo male, cominciando dalla famiglia, ci mettiamo un minuto. E mi chiedo chi possa avere il coraggio di affrontare l’Impero di Uccidente. Forse nessuno.
Una forza politica che avesse il coraggio di parteggiare per il popolo avrebbe praterie davanti, sempre che gli si consenta di presentarsi però, perchè il monopolio politico italiano non tollera concorrenza.
Alle ultime europee non ho votato, perchè il partito che avevo votato alle politiche non è riuscito a raccogliere le moltissime firme necessarie. Se si ripresenterà in futuro tornerò a votarlo, pur con tutti i miei dubbi, perchè un conto è partire, un altro resistere e arrivare.
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Agli ammiratori del nuovo e immenso giacimento di progressite (è anche un disturbo: sai, mi son preso la progressite .. ed è una battuta, stiamo calmi!) voglio dire questo: credo che il forte “disappunto” (eufemismo) per la manovra in atto nel fu movimento nasca dalla forma. Voglio dire: non sempre ciò che è possibile fare in punta di diritto è sinonimo di limpidezza etica.
Prendiamo Renzi e i suoi gettoni esteri: nessuna legge o regolamento vieta ad un senatore della repubblica italiana di prendere compensi per conferenze o qualche tipo di partecipazione all’estero.
Si dice: ma il pagatore, Bin sega-ossa Salman è un autocrate ecc.
Ipocrisia pura! Siamo alleati e facciamo affari, come paese, coi peggiori criminali del globo, da sempre! E non credo servano esempi, vero ? O sì?
Ma .. forse ci siamo allargati troppo con i paragoni. È la realpolitik caro mio! mica possiamo fare gli schizzinosi !
Va bene, torniamo nel nostro orticello allora: per quale motivo vengono attaccati i voltagabbana? Ho letto kilometri di articoli su questo fenomeno di transumanza. Chi cambia .. idea è perfettamente tutelato dalla Costituzione della repubblica italiana (assenza vincolo di mandato, art 67 costituzione).
Si dirà: ma hanno tradito la promessa di chi li ha eletti!
Loro? Solo loro? Ma non fatemi ridere!
Il prof. dott. presid. Conte, per venire al sodo, sta compiendo una transizione (nome, simbolo, mandati, linea politica/sostegni) perfettamente lecita e tutelata da scritture private (che si incastrano nel diritto), perciò, a quanto pare, inattaccabile.
È una operazione etica?
Per come la penso io, no.
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Aggiungo: opinione molto diffusa tra i sostenitori del prof. dott. presid. Conte porta a dire che alle politiche 2022 lui avrebbe salvato il movimento dal tracollo totale. Ipotesi che io considero ben farcita di aleatorietà, giacché basata solo su sondaggi, e i sondaggi non sono voti contati e validi. Ma il punto che voglio aggiungere è questo: nessuna operazione attendibile di ricerca può stabilire quanti voti presi nel 2022 siano attribuibili/associabili alla fedeltà degli elettori a quel nome, quel simbolo e quelle regole.
Possiamo solo dire che gli eletti attuali hanno corso con e per quel nome, quel simbolo e quelle regole.
Gli iscritti hanno e meritano tutto il mio rispetto, ma non sono solo loro ad avere votato il movimento nel 2022.
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Perché 11 milioni del 2018 erano tutti attribuibili/associabili alla fedeltà degli elettori a quel nome, quel simbolo e quelle regole? Non lo è stato neppure il capo politico insieme ad un terzo dei parlamentari ,che appena eletti sono passati ad altro……Conte ha preso il 16% nel 2022, Di Maio il 32%, quelli di Conte erano voti farlocchi di non pura razza grillina, mentre quelli di Di Maio si, come lui del resto…….e ne abbiamo avuto piena dimostrazione! E chissà perché quel 32% è diventato 17% appena un anno dopo, nel 2019…….Poi nel 2022 e’ arrivata la catastrofe Conte che ha preso il 16%…..quindi, giusto per capire, il vero grillino è quello del 32% 2018 o del 17% del 2019, oppure l’ astenuto del 2019 o del 2022? Quindi prima ero un vero grillino perché votavo Di Maio, poi perché non ho votato Di Maio, nel 2019, e quel 17% del 2019 non erano grillini, anche se c’era Di Maio e il governo del 2018, e certamente non sono di razza pura quelli del 2022 che hanno votato M5S, con l’ impuro Conte, perché nel frattempo Di Maio dopo le prodezze di razza, si era levato dai cojoni con i suoi fedeli , che , guarda a volte le coincidenze, erano quelli votati dai grillini veri nel 2018…….Come diceva Einstein il cervello è come un paracadute, se non lo apri non funziona……L’ unica soluzione è un bel test al DNA che attesti di pirsona pirsonalmente il gene di fedeltà a nome, simbolo e regole! Poi ci sarebbero pure gli iscritti, che dovrebbero essere grillini, ma quando eleggono Conte capo politico non vanno più bene……test al DNA anche a loro, che ovviamente risulta valido solo quando fanno esattamente quello che piace ai veri puri per autodefinizione, autoproclamazione ed autoincoronazione……
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Qualcuno si è inserito nei seggi,senza alcun titolo, per spiare i voti ,le preferenze,le schede nulle,e le schede bianche…. non siamo in democrazia ….se poi parliamo dei votanti 5s …ebbene loro entravano nei seggi con il gadget del Movimento e si facevano il selfi con il presidente di seggio!
hahahahha…siete comici come il grillaccio! e quindi Vaffa!
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“Cambiare è complesso e faticoso”……..e soprattutto serve il 50%+1 dei voti altrimenti bisogna adattarsi con le varie leghe e pd.
Comunque anche l’unità d’Italia fu preceduta da vari tentativi.
L’esperienza 5S possiamo paragonarla ai 300 giovani e forti, o ai tentativi mazziniani, o la repubblica romana? Certamente un “48” lo hanno provocato.
Auguriamocelo e che venga un Garibaldi.
………………magari il Dibba.
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Tranquillo Adriano, il Diba è un uccel di bosco ,gli piace volare alto e libero, altrimenti non si giustificherebbe la sua uscita senza aver almeno fatto il 2° mandato!!
E quello che scrivono su un suo eventuale partito ,mi sembra che non sia vero perchè accordi con altre forze politiche non ne ha presi e forse, per una percentuale da prefisso , preferisce rimanere fuori dai palazzi!
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“Sono i fatti a sancire il successo di una esperienza politica e col Movimento i cittadini hanno ottenuto grandi risultati dimostrando di valere cento volte i politicanti di professione. Da allora si è spenta la luce, si è tornati ad una politica chiacchierona e nullafacente. Anche la Meloni alla fine non sta concludendo niente di significativo e tra una poltronata e l’altra siamo finiti nella cronaca rosa”.
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Eh no, non ci siamo.
Non si è spenta nessuna “luce”, ma è solo che il M5S non è più al governo, che tu chiami “POTERE” per demonizzare eventuali alleanze, attualmente necessarie, per non rimanere “senza luce” all’opposizione.
Di certo al governo Draghi non si poteva accendere nessuna “luce”, ma solo salvare il salvabile, dato che la maggioranza comprendeva quasi tutto il parlamento e, se ti piace la democrazia, non puoi pretendere che sia la minoranza M5S a imporsi sulla maggioranza.
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