
(di Michele Serra – repubblica.it) – Si parlerebbe volentieri d’altro, a questo punto, non fosse che la premier in persona, con lo stuolo dei giornalisti di destra che le fanno corona (sembrano i boys di Wanda Osiris quando scendeva le scale) definisce «un fatto privato» la vicenda Sangiuliano.
Non è così. Tranne che si viva in un Paese puritano, non ci si dimette per una relazione. Ci si dimette perché quella relazione, fatto decisamente privato, si è maldestramente intrecciata con l’attività di governo.
Se io, a casa mia, amo soffiarmi il naso con la tovaglia, nessuno ha il diritto di sindacare. Se lo faccio durante la cena di un vertice internazionale, e metto in conto al governo il lavasecco, disonoro il mio ruolo e danneggio l’immagine del mio Paese.
La differenza tra pubblico e privato, per quanto l’evo dei social tenda a cancellarla, non è poi così poco intellegibile. Che persone adulte e di mondo (Meloni e il suo nutrito seguito mediatico) fingano di non capirlo, o peggio non lo capiscano per davvero, non è una buona notizia: né per loro, né per la comunità nazionale. Vuol dire che non hanno idea del significato di “cosa pubblica”. Non è una postazione da espugnare, è un bene comune da servire.
Sono per metà desolanti, per metà esilaranti, le allusioni a misteriosi “mandati” che Boccia avrebbe ricevuto. Da chi? Da Cuba? Dai radical chic? Dal Vaticano? Dalla Pro Loco di Paestum, per rivalità con Pompei?
Boccia, con ogni evidenza, è una che si manda da sola. E si è mandata da sola anche questa classe di governanti, ai quali calza a pennello una vecchia battuta di Gino e Michele su Berlusconi: «È uno che si è fatto da solo, e si vede».
Oggi mi sei piaciuto, Serra. 👍🏻
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Caro Serra, fo presente che se tu ti soffi il naso nella tovaglia a casina tua sei comunque uno schifoso sudicio e buzzurro e farebbero benissimo a ‘sindacare’ i tuoi parenti di una poercheria del genere nei tuoi confronti per principio. Non è che siccome una schifezza la fai a casa tua, tu allora sia meno ‘sindacabile’ di quanto lo saresti se lo facessi in pubblico. Sei semplicemente uno screanzato, e anche parecchio lurido. Quindi hai preso un esempio sbagliato e se ti dovessi mai vedere nei paraggi, mi terrò alla larga perché mi disgusta uno che si soffia il naso nella tovaglia sul proprio tavolo, magari al pasto, ma pensa te. Ora, fermo restando questo, fo notare che «La differenza tra pubblico e privato, per quanto l’evo dei social tenda a cancellarla, non è poi così poco intellegibile.», si scriva ‘intell-i-gibile’, con la ‘i’, non con la ‘e’. Ciò detto nel complesso apprezzo l’articoletto. Fo anche comunque presente che i buzzurri cafonti del governikkio si sian “fatti”, sì, da soli, ma non si sa bene di cosa e per conseguenza si sian “fatti male”. Infatti bada come si son ridotti, per non parlar di finanziamenti forzosi alle guerre degli altri e delle proprie riforme penali, non riman loro che stra-parlare di una coLLiona insulsa che fa le pompeiane al cr3t1n0 di turno del suddetto governo di imb3c1ll1, e che per tutta risposta la infila a spese pubbliche nel proprio girello di sporcaggini. Capisco tuttavia però anche che se non accadesse, non sarebbe una “casta” per la quale non valgono le leggi di noi comuni subumani mortali schifosi. Sarà un pensiero da due soldi ultrapopulista, ma che comunque riman vero. Viva l’Itagghia e le sue sorelle, cornute o meno che siano. 🤘🏼
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Caro Cekko, è corretto anche intellegibile:
VOCABOLARIO ON LINE
INTELLIGÌBILE: intelligìbile (o intellegìbile) agg. [dal lat. intelligibĭlis, der. di intelligĕre (o intellegĕre) «intendere»].
(Treccani)
Serra, su questo, difficilmente lo freghi…
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A-haaaaa, mi sembava strano, infatti! Non lo sapevo, giuro che nel dubbio ho anche cercato prima di (e proprio per evitare di) tirar lo sfondone, maaaa… 🤷🏼♂️ 😅 Colpa mia, che ho cercato male. 💪🏼😭🤗🤣
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Comunque anche a me suonava male, ma conoscendo l’elemento, ho controllato in lungo e in largo…
Piuttosto, una cosa: mi stai facendo preoccupare!
Ho letto da qualche parte un tuo post sul modo di esprimersi della Schlein…
Davo per scontato che le facessero il verso, caricando la cosa…mi dava anche fastidio il tatatà della Guzzanti.
Ma ora che lo dici tu, confesso: io LA CAPISCO!
La ascolto APPOSTA e capisco tutto benissimo, mi sembra anche semplice.
È grave, France’?
Tieni presente che io ho cominciato a scrivere su Infosannio, a parte l’interesse cultural-politico, perché ho difficoltà ad esprimermi a voce (non che non lo faccia, ma mi sento Razzi) e a capire se mi LEGGONO qualcosa(solo se leggono): devo scrivere e leggere personalmente.
In pratica “funziono” in modalità visiva, non uditiva.
… E poi capisco la Schlein? Aiuuutooo😱
Dai, dimmi che anche tu ti sei fatto influenzare dalla sua nomea🙏🏻
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