(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Da una parte c’è il favoloso mondo di R.: tutti gli elettori progressisti non vedono l’ora che il pecorone smarrito ritorni all’ovile, ma quel cattivone di Travaglio non vuole. Dall’altra c’è la realtà: prim’ancora del cattivone, dei perfidi 5Stelle, Avs e chi più ne ha più ne metta, i più inferociti all’idea di ritrovarselo fra i piedi sono i militanti e i votanti Pd. Che sfruttano ogni occasione per […]
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Perché non parli?
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Da una parte c’è il favoloso mondo di R.: tutti gli elettori progressisti non vedono l’ora che il pecorone smarrito ritorni all’ovile, ma quel cattivone di Travaglio non vuole. Dall’altra c’è la realtà: prim’ancora del cattivone, dei perfidi 5Stelle, Avs e chi più ne ha più ne metta, i più inferociti all’idea di ritrovarselo fra i piedi sono i militanti e i votanti Pd. Che sfruttano ogni occasione per gridarlo. Alla Festa nazionale dell’Unità la gente snobba la Boschi, che alla fine viene pure dissuasa dal tour nelle cucine e fa una fuga all’inglese. Poi arriva Gentiloni (parlandone da sveglio), scortato da Johnny Riotta, e prende subito fischi per le supercazzole su Ucraina e Israele. Ma il giornalista- guardaspalle, noto democratico, minaccia i contestatori: “Ai tempi delle Feste dell’Unità vi avrebbero già buttati fuori”. Per migliorare la sua posizione, lo statista letargico la aggrava: “Fa molto bene Elly Schlein a lanciare un appello all’unità a tutte le forze di centrosinistra, inclusa Iv. Senza Iv e Azione non vinciamo le elezioni”. E viene sommerso dai “buuu”. A parte il fatto che in tutti i sondaggi Renzi&C. fanno perdere il triplo dei voti di quelli che portano, commuove l’idea circense che il commissario europeo uscente e dormiente ha del campo largo: “Venghino, signori, venghino: più gente entra, più bestie si vedono”.
Solo che gli elettori non ne possono più di bestie rare o ammaestrate dai soliti noti. Per giunta, non leggono i giornaloni che da mesi lanciano Gentiloni come leader dem o “federatore” del campo largo. E, con le loro infallibili antenne per captare gli umori della gente, sognano accanto al Pd l’Innominabile oggi e Tajani domani. Appena Gentiloni esce, alla Festa di Reggio Emilia entra Conte, accolto da applausi che diventano ovazioni quando dice che di R. non si fida e chiede al pubblico che ne pensa. Chiude la partita Bersani alla Festa del Fatto: “Cara Elly, sei sicura che il Pd è vaccinato dal renzismo? Se sei sicura, fai come ti viene. Ma sei sicura?”. E spiega che R. non è un compagno che ha sbagliato e ora va accolto col vitello grasso: “Lì c’era un disegno politico che girava con una circolazione extracorporea: il progetto era fare del Pd la Forza Italia dei tempi moderni, tagliando le radici di tutte le sinistre. Siamo sicuri di essere vaccinati?”. E aggiunge che R. “ce lo stanno buttando in casa: ma siamo proprio fessi?”. Oggi la Schlein, che ha stretto un patto con R. senza dirlo a nessuno né spiegarne le clausole e il motivo, dovrà rispondere alla Festa dell’Unità. Sempreché le pongano la domanda. Noi, come sempre, l’avevamo invitata alla nostra festa: lei, per la prima volta, ha declinato. Forse perché noi la domanda gliel’avremmo fatta. Ma prima o poi dovrà parlare chiaro. Non a noi: ai suoi elettori.
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La Sig.ra Elly Renza, ne spara talmente tante, che solo un Tognazzi dei tempi migliori potrebbe competere.
Forse adesso sarebbe il caso che decidesse di far capire in modo chiaro, cosa vuole fare della sinistra.
I suoi slogan da venditrice ambulante, credo abbiano stufato anche i più pazienti e ostinati servitori elettorali del PD.
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……………il commissario europeo uscente e dormiente ha del campo largo:
Vanghino, signori, Vanghino
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E, come dice la Guzzanti, risponderà tatataaaa tatataaaa tatataaaa
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…il cliente da lei chiamato non é al momento raggiungibile o è occupato…
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“Chiude la partita Bersani alla Festa del Fatto”
Una quindicina di giorni fa, alla festa del pd, Bersani dichiarava questo per quanto concerne le forze che possono fare parte della alleanza 👇
https://www.reggionline.com/festa-del-pd-bersani-indica-la-rotta-alleanze-senza-veti-senza-ambiguita-video/
Non voglio dire che ha mentito al FQ. Avrà cambiato idea..
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“Cuius regio eius religio”
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Cambiano mica, sai. Stessa ditta, stessa pasta, stesse mutande, stesse opinioni, stesse giravolte…
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“Non voglio dire che ha mentito al FQ”
Bontà tua. Te ne sarà grato!
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Ehilà, come va? Sei ancora arrabbiata con me?
È vero, sono tanto buono, molto più di quello che si potrebbe pensare.
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Sentita l’intervista, davvero il top del politichese. Credo che in questo momento storico il buon “Gargamella” Bersani rappresenti, a pieno diritto, con la sua dialettica, la miglior supercaxxola politica italiana. Un tempo c’erano D’Alema, Casini (ancora presente però poco presente, nonostante il cognome…!), Bertinotti, Prodi, Rutelli, etc. etc. Berlusconi? Sì ma no, ovvero l’incedere dialettico era più “imprenditoriale”, tante bugie messe insieme ma con stile, come dire, “più concreto”, la differenza che c’è tra il venditore di pentole, seppur bravo, e l’affabulatore, quello che ti fa credere che con lui raggiungerai il Regno del cie…co. Al buon Samuele, ops, Luigi, i vari Renzi, Schlein, Meloni, Salvini, Gentiloni, etc. gli fanno un baffo: li avevo sgamati da subito, prima ancora che aprissero bocca, mentre quando guardi e senti Bersani, con il suo faccione da bravo nonnetto che rincorre i Puffi, ti fa pensare. Un secondo netto, però pensi. Dopo, insieme ai Puffi, scapperai a gambe levate, fino ad incontrare la mucca nel corridoio.
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Verissimo, l’avevo letto. Ora tira i remi in barca.
Meglio così. 😀
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Siccome era alla festa del FQ, che è “vicino” al M5S e che sta facendo una campagna contro il ritorno di Renzi nel csx, chiede alla Schlein se al PD conviene riprenderselo. Ma attenzione: non dice alla Schlein che sbaglia a riprenderselo, le chiede solo se fa bene a riprenderselo. 🤔
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Beh è un modo per metterla in guardia no?
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Esatto. C’era anche il video sul sito del FQ. Ma cosa vuoi aspettarti da uno che bluffava sull’alleanza con Grillo? (“son mica matto!”) https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/08/pd-bersani-mica-io-volevo-far-lalleanza-con-grillo-son-mica-matto/238982/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/26/campo-largo-bersani-cita-renzi-dal-palco-della-festa-del-pd-e-il-pubblico-rumoreggia-nooo/7669290/
Comunque, il “compagno” Bersani è in buona compagnia:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/09/schlein-a-la7-renzi-nel-campo-largo-uniti-si-vince-non-pongo-veti-ma-non-intendo-subirne-il-pd-e-il-perno-della-costruzione-dellalternativa/7616598/
https://www.ilriformista.it/da-bonaccini-a-gori-riformisti-del-pd-in-pressing-su-schlein-basta-veti-apriamo-a-renzi-e-calenda-425535/
https://www.ilrestodelcarlino.it/emilia-romagna/politica/stefano-bonaccini-renzi-pd-b75bc934
https://senatoripd.it/alfieri-basta-veti-e-contro-veti-bene-renzi-vediamo-se-prospettiva-solida-e-credibile/
https://www.ilfoglio.it/politica/2024/07/20/news/bettini-bene-apertura-renzi-ora-tentiamo-nuovo-centrosinistra–6770280/
https://www.lastampa.it/politica/2024/08/11/news/zingaretti_ritorno_di_renzi_positivo-14548569/
https://www.ilfoglio.it/politica/2024/08/17/news/renzi-torna-alla-festa-dell-unita-il-passato-e-passato-costruiamo-l-alternativa-la-regia-di-ricci-6857942/
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/08/23/ricordero-a-matteo-le-sue-contraddizioni-ma-serve-per-vincere/7666486/
https://www.anconatoday.it/politica/festa-unita-marche-2024-elly-schlein-massimo-d-alema-matteo-renzi.html
https://www.24emilia.com/bonaccini-apre-a-renzi-il-tempo-dei-veti-personali-e-finito/
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Benchè io stimi Bersani come personaggio politico questa sua presa di posizione piuttosto ambigua mi ha deluso.
Conte deve guardarsi bene dal PD con o senza R, anche solo per il fatto che lo abbiano pensato.
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Alla lunga lista dei piddini pronti ad accogliere il figliol prodigo a braccia aperte, ho dimenticato di aggiungere Mister Mortadella: https://www.lastampa.it/politica/2024/09/02/audio/pd_il_grande_ritorno_di_prodi_renzi_e_benvenuto_ma_si_penta-14599316/
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ITALIA, PAESE DIVERSAMENTE DEMOCRATICO- Viviana Vivarelli.
Probabilmente in Italia una democrazia reale non è mai nata e, se per qualche tempo qualcuno ha sperato che il M5S, per la sua unicità, il suo carattere populista e la democrazia diretta, rovesciasse la piramide del potere, oggi, con Conte e l’ultimo Grillo si può rimangiare ogni anelito di libertà, vedendo che Conte non è mai stato un 5 stelle e non lo è nemmeno adesso e ha ripristinato quella piramide di comando che Gianroberto voleva distruggere, e Grillo ha svenduto il Movimento a Draghi in modo inaccettabile arivando persino a ordinare che si votasse l’indecente legge Cartabia, con gli ultimi Ministri a 5 stelle che si sono aggreppiati agli ordini di scuderia.
Nei 75 anni della repubblica italiana gli attentati alla democrazia sono stati costanti e continui, praticamente la norma.
Craxi le impose il suo tacco di capo forte e spregiudicato (non per niente Forattini lo disegnava sempre con stivali mussoliniani). Berlusconi mirava al sultanato proprietario sul genere emirato arabo. Renzi tentò, con una riforma costituzionale, di espropriare gli elettori dei loro diritti fondamentali, accentrando tutti i poteri sul capo di Governo. Draghi ha usufruito di una situazione di pandemia e di sbando politico, utilizzando il regalo insano di Mattarella, per instaurare di fatto un potere che di democratico non ha nemmeno l’ombra. E ora la Meloni impone uno stupro radicale alla Costituzione col Premierato che azzererebbe il Parlamento e con l’autonomia differenziata che è un altro modo per imporre il federalismo padano peraltro già respinto per referendum e il predominio del Nord sopra il Sud, riforma disgraziatamente aperta dalla modifica che il Pd ha fatto sul Titolo V della Costituzione.
Senza che ci sia stata una reale svolta nella scrittura costituzionale, Draghi, di fatto, ha governato come un despota assoluto a totale servizio americano disfacendo il Paese col neoliberismo e il Governo attuale porta avanti lo stesso progetto di privatizzazione del Paese, di dissoluzione del sistema penale e di controllo assolutistico dell’informazione.
Peggio di così non potevamo finire, abbiamo meno prospettive della Grecia e a questo magnifico risultato hanno concorso tutti, da Grillo a Renzi, da Draghi alla Schlein.
È innegabile che ormai il Parlamento non conta più niente, trasformato in un pollaio indescrivibile di fratelli coltelli, cugini nemici, parenti serpenti, amichetti e amichette, che trovano poi la loro sintesi nel voto unanime a una pesciarola che contraddice ogni giorno qualunque cosa detta sulle piazze o dichiarata in passato.
Insomma senza svolte scritte costituzionali siamo passati di colpo a un semipresidenzialismo, il regno dell’uno solo al comando, nell’acclamazione quasi unanime dei media asserviti.
Il primo fondamento della democrazia è il pluralismo. Troppo pluralismo polverizza la democrazia e la rende disfunzionante, troppa omologazione senza opposizione la annienta totalmente.
Per coloro che si beffano di quel po’ di democrazia diretta che è discesa in passato dalla Piattaforma Rousseau, ripetiamo che meglio il voto di 119.671 elettori di quello di 4 o 5 capipartito, e tanto più quando questi se ne fregano proprio del loro elettorato, e agiscono come banderuole cambiando scelte a seconda del momento o del loro interesse personale.
Con questa gentaglia avida e antidemocratica i partiti hanno rinnegato se stessi scadendo al ruolo di cortigiani.
Draghi ha governato per scelta degli elettori o dei partiti ma per scelta di Mattarella e disfatta unanime di tutti i partiti, nella morte di ogni ideologia. La Meloni ha i superpoteri non grazie alla forza del suo elettorato ma a quella di un sistema elettorale distorto a cui ha contribuito la stupidità dell’opposizione.
Difficile dimenticare la faccia rigida, cerea, di Mattarella quando, esausto dal tirammolla parlamentare, decise improvvisamente di nominare Draghi. E con le leggi della Meloni ora è lo stesso. Firma ormai senza nemmeno leggerla qualunque nefandezza, come un morto che cammina.
Al tempo della crisi di Conte, se il M5S si fosse opposto forte del suo 33%, Draghi non sarebbe andato mai al potere e il M5S non lo avrebbe mai sostenuto come invece fece. Purtroppo, come la monaca di Monza, lo sciagurato “non rispose”.
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Cambiato idea de che, Gianse’? Di nuovo vuoi interpretare quella frase al contrario di quello che è?
Parla di Pd, M5S, AVS. Punto.
Lo nomina, Renzi? NO. Neanche lo considera. Perché ce lo vuoi infilare per forza, anche dopo che Bersani-che sappiamo quanto possa amarlo, se con R. si è sentito estraneo in “casa sua” e ha levato le tende-ha dato, alla festa di Reggio Emilia, chiari segni che ribadiscono il concetto?
E ai precedenti commentatori dico: qui si parla del popolo della sinistra, ma è sempre meglio puntare Elly Schlein, come del resto fa anche MT: “Oggi la Schlein, che ha stretto un patto con R. senza dirlo a nessuno, né spiegarne le clausole e il motivo, dovrà rispondere alla Festa dell’Unità.”
Se non l’ha detto a nessuno, quindi neanche MT ne sa niente, siamo proprio sicuri che l’abbia fatto? O si è interpretato ancora l’abbraccio da goal?
E il concetto è: parliamo di questa ipotesi o della reazione del popolo PD?
Vogliamo, come al solito, cercare “instancabilmente fatti per confermare l’odio”? (autocit. ieri)
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Mi costringi a pensare che non hai ascoltato tutto il video (dura solo 1 minuto e 30); oppure l’ hai ascoltato tutto ma distrattamente; oppure l’hai ascoltato tutto ma non l’hai capito.
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Mi costringi a pensare che sei improvvisamente diventato l’esegeta ufficiale di Bersani.
Senza averlo mai neanche “frequentato”.
Io noto che non lo nomina nemmeno, R…. magari si riferisce a Calenda?
Noto, comunque, che alla Festa di R. E. ha chiarito eccome, esattamente nel senso che immaginavo, e tanto mi basta, anche se… chissene, è forse lui che mi preme…o Conte?
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Beh, Bersani su Calenda MAI ha fatto mistero di gradirlo come “anima liberale” dentro al pd, lo ga invitato più volte al desco.
Ma, facendo riferimento al veto e a “forze” (plurale), mi pare abbastanza ovvio che Bersani tiri in ballo il compare da Rignano, poiché l’ unico veto esistente è rivolto proprio al capo di IV.
“Senza veti o ambiguità”. Sono parole sue.
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Senza veti E Senza ambiguità, per la (quasi) precisione (quasi, perché quello è il titolo dell’articolo, lui in realtà dice “niente” veti e niente ambiguità).
Può esistere un Renzi senza ambiguità? Io credo proprio di no: non se ne facesse un uso fin troppo esagerato e spesso improprio, direi che si tratta di un ossimoro.
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Beh se lo dice lui, che lo interpreta così io mi fiderei.
Non conta la storia personale di Bersani, conta l’interpretazione di Giansenio, che è qui per dare patenti.
Mi ricordo ancora la patente di malfattore che diede a Orlando perché la sorella, nientemeno, aveva un B&B.
Incredibili sti comunisti col rolex!
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Anail guarda che Bersani diceva “senza veti’ anche se non nomina R mi pare ovvio che quella frase lo comprenda.
Stavolta invece è stato più specifico ci avrà giocato?
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Oppure avrà chiarito?
Certo che avrebbe un grande cuore a dimenticare e perdonare così…
Mmmmhhh… io ne dubito.
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Può darsi. Comunque con le due è risultato poco chiaro, cosa piuttosto piuttostou strana perché in generei Bersani si fa capire molto bene.
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Silvia Franchini
1 g
ARTICOLO SEMISERIO DI DE CAROLIS. MA CI STA ANCHE UN PO’ DI SCHERZO su Gentiloni che esce “stazzonato” dai fischi e Conte che si schermisce col sorriso “discolo”, ma “andato per mostrare che neanche i militanti disposti a cucinare salsicce per il partito rivogliono l’ex segretario”… 😅 ———————————————————————- Conte chiama la platea dem: “Vi fidate di Renzi?”, “Nooo”
Festa dell’unità – Applausi per il leader 5Stelle: “Ci fa perdere voti, lo dicono i sondaggi. Per vincere serve un campo credibile, non largo” Di Luca De Carolis 7 Settembre 2024, FQ
Mentre su Reggio Emilia cala la sera, tra striscioni del Movimento e volontari del Pd in maglietta rossa, l’avvocato si rivolge alla platea da consumato professionista: “Voi vi fidate di Renzi?”. Sale un “no” collettivo. In una scena, Giuseppe Conte alla festa dell’Unità nazionale, in casa di chi il fu rottamatore vorrebbe riaccoglierlo, ma lui invece no, figurarsi ora che ha anche un’assemblea costituente alle porte, con Beppe Grillo che minaccia cause. Appena sceso dal treno da Roma, nel pomeriggio, l’ex premier aveva giurato al Fatto con un sorriso discolo: “Sono qui perché ho risposto a un cortese invito, non caricate questa giornata di troppi significati”. Ma alla festa dem è andato per mostrare che neanche i militanti disposti a cucinare salsicce per il partito rivogliono l’ex segretario. Il terreno, Conte, se lo prepara in parte da solo, con un sondaggio diffuso dal M5S a ridosso del dibattito, sull’Adnkronos: “Secondo la stima di una delle più importanti aziende di ricerca, la presenza di Italia Viva nella coalizione di centrosinistra porterebbe a una perdita del 2-3 per cento dei voti, determinante ai fini dell’esito finale”. Ma l’assist perfetto glielo regalano i fischi copiosi all’ex premier Paolo Gentiloni, quando dal palco della festa si permette di citare Azione e Italia Viva come partiti “di un’alleanza larga di centrosinistra”. Arrivano buuu, un paio di signore fanno no con il dito. Gentiloni si ferma, il moderatore Gianni Riotta deve prendere atto: “Abbiamo capito che non vi è simpatico Renzi”. Musica per l’avvocato, visto che il dibattito di Gentiloni precedeva proprio il suo, con il candidato alla Regione del Pd Michele De Pascale. Alla festa è accolto dal responsabile organizzazione dem Igor Taruffi. Si chiudono in un ufficio, dove poi li raggiungerà un Gentiloni un po’ stazzonato dopo i fischi. “Le contestazioni? Tutto bene, tutto bene”, assicura. Dopo le 19, il leader del M5S sale sul palco. In platea, i referenti locali Marco Croatti e Gabriele Lanzi gli hanno organizzato il consueto – per l’Emilia – gruppone di sostenitori. Talmente rumorosi che ci scherza perfino Conte: “Ho detto ai parenti di restare a casa”. Si parte dalle dimissioni di Gennaro Sangiuliano, con l’avvocato che racconta di avergli telefonato come “gesto di solidarietà personale”. Ma il punto resta il campo largo. “Io sono stato il premier del governo più progressista del dopoguerra” rivendica. Ma torna sui sondaggi: “Renzi fa perdere voti, non lo dico io ma i cittadini intervistati, i sondaggi. Più che un campo largo serve un campo coeso, credibile”. De Pascale, che vorrebbe costruire un’alleanza assai larga, ascolta con un po’ di ansia. “L’accordo per le Regionali non è ancora chiuso, dobbiamo ancora parlare di programmi” raccontano i 5Stelle locali. “E Iv?” Le facce si fanno scure. Per questo, quando la direttrice di Qn Agnese Pini gli chiede se vuole Renzi in coalizione, il candidato dem la prende larga, teorizzando che “non si vince con le sommatorie algebriche di partiti, ma con un programma concreto e condiviso”, ma chiudendo: “Le critiche al campo largo sono legittime, ma le classi dirigenti dovranno costruire sintesi”. Tradotto: a tenere dentro i centristi dovremmo provarci. Conte sul finale gli tende la mano: “Nei prossimi giorni gli consegneremo le nostre proposte per un programma condiviso”. Però al nemico deve sbarrare la porta: “La commissione Covid è un plotone di esecuzione contro di me e nasce da un accordo tra Renzi e Giorgia Meloni”. Applausi. Ci sarebbe anche Grillo. Però l’ex premier non ha voglia di affondare: “Sono dispiaciuto e e sconcertato, perché prova a compromettere un processo costituente”. Conta di più una precisazione: “Non leggete i giornali secondo cui vorrei tornare a Palazzo Chigi”. O certe differenze col Pd. Per esempio sulle armi all’Ucraina: “Nessuno può pensare che Mosca possa essere sconfitta, vogliono costruire uno scenario con i Paesi della Nato contro la Russia”. E Trump, Kamala Harris? Conte urla contro la candidata dem: “Perché ha consentito la copertura politica e militare su quanto successo a Gaza? Se toglierà la copertura al vergognoso governo Netanyahu le batterò le mani”. Saluti.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio
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Beh, è comprensibile che non vada alla festa del Fatto : cosa risponderebbe a una domanda imbarazzante ? Uno dei suoi giri armonici incomprensibili ? Oppure : ebbene si , hai vinto anche questa volta maledetto Karter , non sono Shlein ma uno degli innumerevoli Renzi che pullulano nel pd !
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Ma che vuol dire essere “vaccinati”? Renzi è come l’HIV: se lo conosci lo eviti, punto.
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Ci sarà tempo e metodo per convincere lo zoccolo duro che uniti si vince (ovviamente riferito a “loro”).Il combinato disposto tra le scappatelle governative e l’immobilita’ della cosiddetta opposizione li porterà tutti ad accettare il miglior compromesso (l’arte della politica!), né va del (loro) vostro futuro di residui elettori.
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Ecco un altro padre nobile, non la opinione di un sottopagato a 4€ /ora
La vicinanza al pd del partito di Conte costringe lui e i suoi sostenitori a difendere l’indifendibile. Ci sono già ampie evidenze di tale contagio.
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Un padre nobile ha la mente lucida, voglio dire.
Populisti, amanti del vaffa e morti di fame sono solo dei volgari rancorosi.
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A proposito: i 101 che hanno impallinato le chiappe a Prodi di che clan erano? Sì è mai scoperto?
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La religione del tartufismo applicata prontamente alla ditta… gli provoca le vocazioni…
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Amico mio, è dura, durissima da fare capire. E tanti de coccio non sono ragazzetti .. 🤦🏻♂️
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la foto sul campo di calcio, è più esplicita di qualsiasi discorso.
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per chi non avesse ancora avuto il modo o la possibilità di guardare l’intervista alla festa del Fatto.
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Dovevo postarlo, ma ero fuori. Grazie, Mokjna💕
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Quando viene intervistato da persone per bene, è da brivido. A dire che basterebbe che lo invitassero e gli parlassero da persone civili, non da vili (senza ‘ci’) che gli fanno le domande a trabocchetto e gli tendon le trappole, cioè il 100% dei programmi ai quali viene invitato nella TV pubblica. È un uomo incisivo, parla da avvocato (e non da politico, ma si rende comprensibile), ed è da sturbo, c’è poco da fare. Cacchio, scalda il cuore, ma dico davvero. 🙏🏼
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«Oggi la Schlein, che ha stretto un patto con R. senza dirlo a nessuno né spiegarne le clausole e il motivo, dovrà rispondere alla Festa dell’Unità. Sempreché le pongano la domanda.»
E sempreché risponda usando parole che perfino lei stessa capisca. Perché a quanto pare, e pure la Gruba glielo disse, la Schwein quando si esprime, parla in politichese stretto, roba da far invidia ai democristi degli anni 70 e a qualche sindacalista dello stesso periodo. In buona sostanza riesce a non dire una mazza di niente pur rimanendo a parlare per le mezz’ore. Wow, una grande dote, che si vede piace molto ai salottini chic di quei pomposi con le ville ai Parioli, nei pratoni all’inglese dell’Olgiata e nei villini a Capalbio e che ancora si ostinano ad andare alla festa dell’unit* (🤣🤦🏻♂️). Buon per loro, a un certo punto. Che si divertano. Se si divertono così, azzi loro. 🤷🏼♂️
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