
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Siamo talmente mal messi che ci tocca difendere Povia. Invitato a presiedere la giuria di un talent a Nichelino e a esibirsi in un concerto, s’è visto annullare tutto dal sindaco per “la sua posizione sui diritti civili e la sua contrarietà ai vaccini, diverse dalla mia amministrazione”. Ma, sia chiaro, “non è una questione politica”. E invece è proprio una, anzi “la” questione politica. Tantopiù che quello […]
Libertà vigilata
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Siamo talmente mal messi che ci tocca difendere Povia. Invitato a presiedere la giuria di un talent a Nichelino e a esibirsi in un concerto, s’è visto annullare tutto dal sindaco per “la sua posizione sui diritti civili e la sua contrarietà ai vaccini, diverse dalla mia amministrazione”. Ma, sia chiaro, “non è una questione politica”. E invece è proprio una, anzi “la” questione politica. Tantopiù che quello è il 40° concerto che annullano al cantante. Se fosse per le sue qualità artistiche (secondo noi scarse, malgrado il primo posto a Sanremo 2006), nulla quaestio: se un cantante non ti piace, non lo inviti e morta lì. Ma se lo inviti e poi lo rimandi a casa per ciò che dice o pensa, si chiama censura. Che in una democrazia liberale non ha cittadinanza, altrimenti la democrazia liberale smette di essere tale. Noi siamo vaccinati e vaccinisti (senza obblighi, però) e sosteniamo i diritti civili: ma fra questi c’è la libertà di espressione, di dissenso e pure di scempiaggine, purché non si torca un capello ad alcuno. E un cantante si giudica da come canta, non da ciò che pensa. Ma da quando esportiamo la democrazia, in casa ce ne resta sempre meno.
Tutti fremono di sdegno per un elenco di “agenti sionisti” da boicottare pubblicata sul web da un sedicente “Nuovo Pci”: giusto, non si fanno liste di proscrizione. Il guaio è che molti degli indignati speciali, e persino dei personaggi citati, dal 2022 compilano liste di proscrizione di “agenti putiniani” che non sono né agenti né putiniani, ma hanno il grave torto di non pensarla come loro sulla guerra russo-ucraina. Poi c’è l’arresto, nella patria dei Lumi e della Liberté, del fondatore della app Telegram, Pavel Durov, imprenditore russo con vari passaporti. Può darsi che sia il nuovo Barbablù, ma se l’accusa è che le chat del suo social network sono utilizzate, grazie alla loro particolare segretezza, da organizzazioni criminali, oltreché da milioni di russi, di occidentali e persino da Zelensky, il suo arresto ci ripugna. E ci fanno scompisciare i giornaloni furiosi con “l’internazionale sovranista” dei Musk e dei Salvini che difendono Durov, ovviamente per conto di Putin. Durov fuggì proprio dalla Russia, che nel 2018 voleva bloccargli Telegram. Solo che allora l’Occidente protestò e Amnesty urlò: “Giù le mani dalla libertà di espressione”. Ora invece tutti tacciono quando il commissario macroniano Ue Thierry Breton minaccia di bandire X perché Musk è trumpiano e non fa come Zuckerberg, che mette le censure e le fake news di Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp al servizio dell’altra banda: quella “democratica” dei Biden e delle Harris, i “buoni” che possono fare come o peggio dei “cattivi” in ragione della loro innata bontà. Più combattiamo la Russia e più le somigliamo.
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La dittatura delle democrazie. Almeno sai che la Russia è una dittatura, ma cominciamo a sapere che anche le democrazie, tanto ostentate, non sono molto dissimili dalla Corea del nord.
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Dai non diciamo eresie! A ognuno la propria opinione! A te le tue e a me le mie! Liberamente espresse! Chi te la nega la libertà di espressione? Solo che poi…LIBERTIÈ EGALITIÈ FRATERNITIÈ. Prendi e porta a casa…
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o meglio: parla e resta a casa…
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oppur anco democra-pia…telaindercù…Pavia che sia, esiste il tabù.
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Mai l’avrei detto: solidarietà a Povia! Oppure: Je suis Povia!
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La cosa più comica di tutte è l’arresto di Durov. Cioè domani arrestiamo i Beretta perché le pistole che fabbricano sono usate dai mariti pazzi per uccidere le mogli.
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com’è quella storia?
La madre degli imbecilli è sempre incinta.
io però vorrei sapere chi è che l’ingravida,
perchè sembra che ci sia la fila
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“Tira pu see un pel de pota che cent cavai che trota!”
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Versione salentina:
Tira ti chiui lu pilu ca lu nzertu, (sartiame)
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Cambia la “lingua” (e relativo linguista…!!), però la sostanza rimane invariata 😉
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meno male che oltre a Di Battista anche Travaglio si sia ricordato dello scandalo dei putiniani prescritti dalla stampa tutta e senza interrogazione parlamentari, ma che cqzz fanno sti stip3ndiati per fare una beata mazza , propongo il taglio al 50 per cento , tanto hanno tutto il resto gratis, devono soffrire la crisi economica come gli altri !
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Il pensiero unico continua a tener banco tra i politicanti e i giornalai ( anche se mi sa che nemmeno loro ci credono davvero) , cioè quelli che sono obbligati ad esternarlo pena il licenziamento.
Ma tra la gente comune ( categoria alla quale sono fiero di appartenere) c’è ancora qualcuno che crede che zelenski, la ue e i dem americani siano gli eroi buoni mentre Putin Trump e Musk siano i cattivoni della Spectre che vogliono distruggere il mondo?
Possibile che i signori del pensiero unico siano riusciti a trasformare la popolazione occidentale in una massa di onanisti così convinti fino al punto da diventare ciechi ed esserne felici?
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E. C.
fino al punto DI diventare ciechi ed esserne felici
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L’ARRESTO DI PAVEL DUROV – Viviana Vivarelli
Credo che pochi avranno fatto caso dell’arresto in Francia di Pavel Durov, creatore del social Telegram, che fa concorrenza a Facebook, lasciando a chiunque la libertà di pubblicare senza le censure imposte da Facebook e la sua linea integralista a favore degli USA. In realtà questo arresto dovrebbe preoccuparci perché è un gravissimo attacco alla libertà di espressione e di comunicazione nel mondo occidentale.
L’attacco ricorda il precedente caso Edward Snowden, il tecnico informatico ricercato per aver rivelato come diverse multinazionali del digitale avessero collaborato con l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) degli Stati Uniti, consentendo l’accesso ai dati privati degli utenti.
Voi pensate che sia giusto che ci siano poteri che conoscono e gestiscono tutti i dati che ci riguardano e che influiscono pesantemente sui nuovi strumenti di comunicazione e di diffusione delle notizie per imporre un unico pensiero, un’unica opinione, un’unica visione della realtà?
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Noi del mondo sappiamo solo quel poco e male che ci viene ammanito dalla comunicazione ufficiale. Non deve esistere nulla al di fuori di questa?
La questione centrale è se chi offre servizi di crittografia possa essere considerato complice di reati commessi dagli utenti.
Sui social gli utenti possono comunicare tra loro e le loro comunicazioni private dovrebbero restare private. Questo diritto è garantito dalla stessa Costituzione e considerato uno dei diritti fondamentali e imprescindibili dell’uomo.
Ma immaginiamo che i contenuti dei messaggi riguardino reati, pedopornografia, traffico di droga, terrorismo… in tal caso il gestore dei social deve considerarsi responsabile?
Ogni social garantisce formalmente che mittente e destinatario possano leggere i propri messaggi, impedendone l’accesso ad altri. Ma è poi così?
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I social dovrebbero garantire libertà di espressione e privacy. Ma Pavel è stato accusato proprio di aver permesso la circolazione di messaggi privati indiziati di reato.
Anni fa destò molto scandalo sapere che la Cina censurava Internet. Ma oggi è lo stesso Occidente a farlo?
Il nuovo reato è dunque la conoscenza? Si finge di voler sanzionare i reati ma il vero reato è la trasmissione di informazioni. E questo proprio quando in Italia si intende vietare le intercettazioni e vietare la pubblicazione di processi a politici e proprio per tutelare chi commette reati in ambito politico e mafioso, mentre abbiamo alle spalle il caso eclatante di Assange, minacciato di pena capitale per aver divulgato documenti segreti del Pentagono. Due pesi e due misure.
Si penalizza chi favorisce la conoscenza, si premia chi commette reati nelle alte sfere e se ne impedisce la conoscenza. Allo stesso tempo, lo Stato conosce la minima cosa di ognuno di noi e non ci difende dall’invasione nella nostra privacy mentre ci penalizza se diamo informazioni o esprimiamo opinioni non in linea col Nuovo Ordine Mondiale (ovvero conb il pensiero USA).
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Finora per legge i fornitori di strumenti tecnologici non potevano essere ritenuti responsabili per l’uso degli utenti, a meno che non vi fosse prova di complicità diretta o intenzionale.
Ma l’arresto di Pavel cambia la situazione. Ora anche chi gestisce un social può essere arrestato per messaggi relativi a reati che sono circolati su quel social.
Non è solo l’arresto di Pavel che preoccupa, ma la possibilità che si vieti ogni forma di comunicazione libera a livello mondiale.
Dobbiamo essere imbavagliati e dire solo quello che il potere vuole che diciamo?
Snowden ha scritto: “L’arresto di Durov è un attacco ai diritti umani fondamentali di libertà di parola e associazione. Sono sorpreso e profondamente rattristato dal fatto che Macron sia sceso al livello di prendere ostaggi come mezzo per ottenere accesso alle comunicazioni private. Questo abbassa non solo la Francia, ma il mondo intero”.
Ancora una volta assistiamo a un doppio standard. Se gli arresti avvengono in Russia o in Cina o in nazioni non allineate, si grida alla dittatura. Ma se l’arresto aviene in un Paese occidentale non lo si commenta nemmeno e lo si considera lecito e legittimo.
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In Italia il doppio standard vale per cittadini da una parte e classe di potenti dall’altra. Il potere pretende di sapere tutto dei cittadini e di usare i loro dati personali per motivi politici o commerciali, però si fanno leggi per impedire ai cittadini di conoscere i reati e le collusioni mafiose di chi ha il potere e si imbavagliano i giornalisti.
Sempre più la libertà di sapere e di parlare diventa un’utopia.
E abbiamo ancora la faccia di chiamarci Occidente democratico!!!!
Telegram è un social che difendeva ancora la libertà di espressione e questo dà noi a chi vuole un pensiero unico comandato dall’alto. O nessuno dovrebbe essere sanzionato oppure tutti dovrebbero esserlo.
Ci sono delle libertà fondamentali nelle Costituzioni dei Paesi cosiddetti civili e nella Carta dei Diritti dell’uomo e del cittadino. Se cade questa libertà, cade ogni idea di civiltà.
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Pavel Valer’evič Durov è un giovane russo geniale, è nato a Leningrado e ha 40 anni. Ha fondato il social network russo VK e il servizio di messaggistica istantanea Telegram. Grazie a questi social è diventato in breve tempo ricchissimo; nel 2022 era considerato da Forbes il 115º uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 15,1 miliardi di dollari.
Si è trasferito da ragazzo a Torino per il lavoro del padre (latinista e professore universitario di filologia classica). A 17 anni è rientrato in Russia per fare il ginnasio e laurearsi in filologia a San Pietroburgo.
Ha una visione libertaria della politica e dell’economia, è vegetariano e si definisce taoista.
Il giorno del suo 27º compleanno ha donato un milione di dollari alla Wikimedia Foundation. È «il Mark Zuckerberg della Russia».
Dopo aver lasciato la Russia, ha ottenuto la cittadinanza di Saint Kitts e Nevis (Antille), donando 250 000 dollari alla Fondazione per la diversificazione dell’industria dello zucchero del paese e assicurandosi 300 milioni di dollari in contanti all’interno delle banche svizzere. Ciò gli ha permesso di concentrarsi sulla creazione di Telegram, incentrata su un servizio di messaggistica crittografato. con sede prima a Berlino e poi a Dubai.
Ha provato a lanciare la criptovaluta “Gram” e la piattaforma The Open Network (TON), raccogliendo una startup da $ 1,7 miliardi con investitori tra cui la vedova di Steve Jobs. Tuttavia, queste iniziative sono state bloccate dalla SEC e dai tribunali federali degli Stati Uniti.
Il 24 agosto 2024 è stato arrestato dalle Autorità francesi presso l’aeroporto di Le Bourget. Su di lui spiccava un mandato di custodia cautelare per “la totale mancanza di moderatori su Telegram e che questa situazione abbia permesso all’attività criminale di agire totalmente indisturbata sull’app di messaggistica”, diffondendo disinformazioni e consentendo agli utenti di condividere contenuti cospirativi, neonazisti, pedofili, sessualmente senza consenso o legati al terrorismo.
Tutte le reazioni:
27Raffaele Pirozzi, Maurizio Ripani e altri 25
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Semplicemente indecente. Ormai il cosiddetto occidente è solo un’accozzaglia di gente da una parte, pecorona e senza idee proprie, dall’altra un manipolo di affaristi, politicanti, servitori mediocri senza talento pronti a schierarsi con chi paga di più.
Quelli liberi e geniali, di cui Assange e Durov sono gli ultimi esempi eclatanti, sono estranei e dannosi per il sistema fallimentare occidentale e vanno eliminati o silenziati a qualunque costo.
Mentre le pecore ruminano e tacciono.
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Ma non scherziamo, Assange è stato un antagonista che si è fatto anni di carcere perché ha svolto un’importante lavoro di controinformazione, questo Durov è solo un lurido oligarca miliardario che tra tre giorni sarà di nuovo in libertà ad accumulare miliardi sulla dabbenaggine della gente.
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Forse non è chiaro il senso del ragionamento: fermo restando che Assange è un eroe, di Durov ho saputo adesso della sua esistenza e non so se sia un affarista, un disonesto o altro. Però è stato arrestato in Francia da Macron. Basta questo, in un periodo così demenziale e pericoloso come il presente per capire con chi mi voglio schierare.
E comunque, nella loro diversità, Assange (che ha la mia stima e ammirazione perenne) e Durov sono la conferma di quello che penso e scrivo da sempre: viviamo in una realtà dove tutto è omologato e non c’è posto per chi non si adegua (ciascuno a suo modo e per molteplici ragioni).
Macron ha teso un agguato come nei peggiori film di spie. Si sa poco di questo russo ma quel poco che ho letto mi è bastato per capire che l’arresto è strumentale.
A Durov e Assange, aggiungo il compianto Giulietto Chiesa e tutti i giornalisti liberi che rischiano ogni giorno anche la vita per raccontare i fatti non le bubbole di regime.
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Da “Il Simplicissimus”:
Tutto rimane molto vago affinché non sfugga il nodo centrale, ovvero che allo Stato francese divenuto peraltro criminale con i suoi trasferimenti di armi ad Ucraina e Israele, dei crimini non interessa proprio nulla, ma è interessato al fatto che le persone non abbiano una piattaforma sulla quale discutere e decostruire le parole d’ordine del potere. Siccome il capo di Telegram si è rifiutato di censurare i contenuti ecco che sono arrivate le manette. Inoltre Durov è sia cittadino russo che francese e dunque deve sopportare la vendetta dell’isterico Macron per le figuracce fatte in Ucraina. L’arresto all’aeroporto non è stato un attacco isolato, ma solo l’epilogo di un piano già predisposto: è il culmine di una campagna contro Telegram orchestrata da diverse settimane. La piattaforma è stata infatti oggetto di crescenti attacchi da parte di vari governi e regolatori grazie alla grottesca tesi secondo cui le politiche sulla libertà di parola incoraggiano attività illegali. Soprattutto quella di criticare il potere, a quanto sembra di capire.
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credo che Liliana abbia ragione.. le due questioni sono completamente differenti..
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Non capisco molto di social, ma Telegram è una app, che senza cellulare, smartphone tablet, ecc, è praticamente inutilizzabile ed inesistente….mi aspetto che insieme a Durov vengano arrestati anche i produttori dello strumento necessario ad utilizzare la app! Potrebbe essere una linea di difesa, chiamare in causa come complici del reato i produttori mondiali dei vari strumenti di comunicazione su cui la app incriminata ha il solo modo di funzionare ed essere usata , così salta una sezione importante dell’ economia mondiale di alcune multinazionali……magari prima di far fare il botto ad alcune multinazionali ,che governano il mondo, ci ripensano e passano all’ abbiamo scherzato…..Oppure potrebbe scattare il boicottaggio da disubbidienza civile, e si buttano nel ce@@o tutti gli strumenti tecnologici di controllo , che evidentemente devono svolgere solo questa funzione e non anche quella di comunicazione ed informazione diversa da quella imposta, e pure quelli di disinformazione e manipolazione, come la televisione pubblica e privata, le tv a pagamento con relativi programmi di intrattenimento, sport…..calcio…..un dominio con reazioni a catena da botto planetario, finalmente!
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Il problema è che in occidente abbiamo un problema: la maggioranza della gente vive come fosse in trance, incapace di pensiero proprio, in perenne attesa dei comandi trasmessi a reti unificate che diramano il Pensiero Unico su qualsiasi cosa, argomento, persona.
Adesso stanno preparando la iena Kamala (telecomandata dai clan clinton/obama per buttarla in pasto ai media. Se non si arginerà questo disatro, gli usa precipiteranno in una guerra civile e il mondo si ritroverà in un conflitto atomico.
Ecco cosa significa lasciar fare e, soprattutto, lasciar dire, e sperare che altri se ne occupino… e intanto abbassare sempre la testa!
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La libertà di parola torna legale: rilasciato il fondatore di Telegram.
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Intanto in Russia Telegram non è stato chiuso mentre nel libero mondo occidentale rischia di esserlo .
Più passa il tempo e più ci rendiamo conto di quanto sia un auto giudizio che pecca di parzialità quello di noi della civiltà euro atlantica,teso a credere nella nostra superiorità come paesi che mettono la libertà al primo posto . No , non è vero . Le libertà concesse sono quelle individuali che non arrecano danno alla sala dei bottoni. Infatti, non appena esce un Assange anziché un Musk capaci di infastidirli , allora,come d’incanto ,le libertà se ne vanno a farsi benedire.
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Senza entrare nel dettaglio dell’inchiesta, qualche informazione generale su Durov e Telegram scevra dagli strafalcioni di Travaglio:
… La magistratura francese ha accusato Pavel Durov di essere complice delle attività illegali permesse da Telegram, un sistema di messaggistica che non ha praticamente un sistema di moderazione, e la cui azienda non collabora con le forze dell’ordine nelle indagini e nella rimozione di contenuti potenzialmente dannosi.
Telegram ha 950 milioni di utenti in tutto il mondo, di cui circa 40 milioni nell’Unione Europea, ma i paesi in cui è più popolare sono le repubbliche dell’ex Unione Sovietica, fra cui la Russia e l’Ucraina. Può essere usato per tenere conversazioni private fra due persone, ma anche per creare gruppi che possono arrivare a 200mila partecipanti, oppure canali che in alcuni paesi vengono usati anche dalle istituzioni pubbliche per comunicare con la
Nato in Russia, 39enne, vive a Dubai dove ha sede Telegram, e ha una doppia cittadinanza emiratina e francese. Ha lasciato la Russia nel 2014 dopo essersi rifiutato di consegnare a un’agenzia di intelligence russa i dati ucraini di VK, il social network più usato in Russia, che aveva contribuito a fondare nel 2006. Nonostante abbia interrotto tutti i contatti col paese, diversi politici e media russi hanno criticato la Francia per il suo arresto. L’ambasciata russa a Parigi ha chiesto di poter incontrare Durov, e si è lamentata della scarsa collaborazione del governo francese, che ha negato la richiesta.
Negli ultimi dieci anni Telegram ha basato buona parte della propria reputazione e diffusione su quattro punti: lo sviluppo di strumenti per permettere la creazione e il mantenimento di gruppi anche molto grandi; la possibilità di iscriversi in modo totalmente anonimo (senza nemmeno dover dare un numero di cellulare); una forte enfasi sul fatto di offrire comunicazioni protette dalla crittografia end-to-end, che sostanzialmente permette solo al mittente e al destinatario di un messaggio di vederne il contenuto; e il fatto che l’azienda, con sede a Dubai, si rifiuta sistematicamente di collaborare con governi e forze dell’ordine per rimuovere contenuti considerati dannosi, sulla base di un’interpretazione molto discussa del concetto di libertà d’espressione.
Tutte queste caratteristiche rendono possibile utilizzare Telegram, oltre che per i comuni usi delle app di messaggistica, anche per diverse attività illegali, tra cui lo spaccio di sostanze stupefacenti, le truffe e per diffondere campagne di disinformazione o pornografia illegale. Nonostante quest’ultima categoria di contenuti sia vietata dalle linee guida della piattaforma, così come gli appelli alla violenza, i suoi canali continuano a esserne pieni. In generale, Telegram viene visto da molti come uno spazio dove vige una certa impunità e dove è quindi possibile pubblicare e trovare cose che è difficile vedere su altre grandi piattaforme commerciali.
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Ah, trafiletto semplice e oggettivo preso da Il Post.
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Telegram viene visto da molti come uno spazio dove vige una certa impunità…..ma hanno cambiato nome al Parlamento italiano?
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hahahahah
molto OBIETTIVO, copiato pari pari da WiKI
ma sti giornalisti abusivi sono capaci di cercare le notizie vere?
la differenza tra FACEBUK e Telegram è che uno accetta di dare i dati alle agenzie di intelligence IUESEI mentre l’altro no.
” Telegram non è una piattaforma crittografica”
“Le applicazioni di sola trasmissione, come i canali di Telegram, sono disponibili molti metadati utili su chi sta ascoltando una trasmissione. Queste informazioni sono preziose per le persone, come dimostrano le enormi quantità di denaro che le emittenti tradizionali spendono per raccoglierle. In questo momento tutte queste informazioni sono probabilmente presenti sui server di Telegram, dove sono a disposizione di chiunque voglia raccoglierle.”
Matthew Green
“”cryptographer and professor at Johns Hopkins University””
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Invece di ridere (sempre su quello che puoi immaginare) scendi tra i mortali. Io volevo semplicemente fare opera di servizio. Scrivere quattro parole su Telegram, l’abc, senza retropensieri o mettendolo in contrapposizione con altri social ammeregani. Ci sono secondo me un sacco di persone, me compreso, che non sapevano chi fosse Durov, e cosa sia realmente Telegram. Trane te, naturalmente. Vai allora, sempre ridendo, a fare on cul*.
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certo,
abbiamo e hanno bisogno del tuo intervento per informarci ed informarsi
sai cosa si dice alle persone come te?
Va a ciapà i ratt.
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Nooo, io non sono presuntuoso come te. Io scrivo spesso cose che mettono dubbi a me per primo. La maggior parte delle volte però scrivo per reazione ai deliri di gente come te. Che, ribadisco, prego di andare affareincul*.
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NSID (non siamo in democrazia).
Le accuse a Durov sono insensate. Se io uso whatsapp per vendere droga (il carico di xxx arriva domani alle ore 17 al molo 24) arrestano Zuckemberg? Telegram è una piattaforma di messaggistica senza censura, quindi libero e quindi pericoloso per il potere.
Il problema uccidentale è che Telegram ospita senza censurarle fonti di informazioni non controllate, e questo l’uccidente non lo può tollerare, perchè se il coro della disinformazione afferma una cosa falsa, non funziona se qualcuno argomentando smonta la bugia.
Se XXX apre un canale Telegram, chi vuole si unisce e ascolta quello che ha da dire. Se XXX prova a dire le stesse cose su youtube o instagram o facebook, viene censurato e se occorre chiuso.
Qualcuno potrebbe aprire un canale e parlare di rapimenti UFO (c’è di tutto, probabilmente il canale esiste, magari diversi, non ho controllato), poi se tu non credi ai rapimenti UFO non lo segui, dov’è il problema? Anche mentana ha un suo canale telegram, per dire … immagino lo abbiano quasi tutti (infosannio non c’è però), l’unica differenza rispetto a analoghi canali su altri social è che non viene censurato nulla (fermorestando che chi fa spam o attività illegali, abusi minorili, droghe illegali, violazioni di privacy … può essere segnalato, e fermato dall’amministrazione del canale).
Recentemente anche Musk ha ricevuto forti pressioni dall’europa, che ha denunciato. Anche X (Twitter) da quando è passato di mano non piace più alle democrazie, che prima lo controllavano.
Questa non è democrazia, perchè una democrazia si basa proprio sulla libera circolazione delle informazione.
Anche la Russia nel 2018 ha chiesto la possibilità di accedere ai messaggi crittografati di Telegram e ha ricevuto un rifiuto, ma non ha arrestato Durov.
Invito tutti a scaricare Telegram (facile, leggero, con molte più possibilità rispetto a Wathsapp), cercarsi i canali di persone che fanno informazione di cui si fidano, e leggerle lì: certe notizie scomode al potere che i social americani censurano, lì le trovate per intero.
Questo scontro potrebbe essere un boomerang, perchè segnalerà la presenza e la forza di Telegram a un sacco di gente che non sa cosa sia, e allargherà la platea. A oggi Telegram ha circa 900 milioni di iscritti, che sono più del doppio di quelli del 2021, per questo l’europa interviene, naturalmente su mandato.
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NSID cui aggiungo LDNE (la democrazia non esiste). L’unica democrazia accettata 🪓🪓 è quella dei soldi. Dove non era possibile, per circa 50 anni, costruire nulla oggi sorge un outlet (Liguria), insomma “la dove c’era l’erba ora c’è una città”. Non per cantare (Ron – Danny O’Keefe) ma per guadagnare. C’est la vie.
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Il faro mondiale di Democrazia e Libertà ha appena varato una campagna di eco-incentivi, che aspettate ad approfittarne?
https://www.trt.net.tr/italiano/mondo/2024/08/20/vladimir-putin-firma-un-decreto-che-aiutera-gli-stranieri-che-sostengono-i-valori-tradizionali-2177340
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@Jonny Dio Gli unici fari che conosco sono quelli della mia Transalp 750. Per il resto ho “chiuso bottega” – dopo averla aperta per una dozzina d’anni (esperienza 5s) – e sono ritornato sulle posizioni originali.
“Coloro che amano la verità né coloro che amano la bellezza possono occuparsi di politica, poiché questa a sua volta non si occupa né della bellezza né della verità.”
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JD
“Se e quando mai, nel cuore del mondo libero, verranno istituiti i reati che dici (di opinione), allora ne discuteremo, ma lo crederò quando lo vedrò, non prima, pertanto fino a quel momento continuerò a magnare tranquillo.”
Intravedi adesso? O devono farlo in modo ancora più spudorato? I francesi hanno arrestato un tizio per dirgli che deve dare loro (che poi ovviamente significa agli USA) la possibilità di leggere la posta di nascosto. Il che comporta che una volta che abbiano letto qualcosa che non gli piace agiscano, no? Dov’è finita la libertà d’opinione? Magni ancora tranquillo?
La superiorità dell’occidente in questo campo si è consumata da un pezzo, ora siamo al medioevo, altro che democrazia. I russi peraltro hanno fatto la stessa richiesta nel 2018, lui ha detto di no anche a loro, e 6 anni dopo loro non lo hanno mai arrestato. Non è che ti ritrovi a parteggiare per quelli che in teoria dovresti combattere?
Zuckemberg (Meta, quindi l’informazione di massa) ha affermato giusto oggi che è stato costretto a chiudere gli account di quelli che scrivevano qualcosa di non allineato sul Covid, e a nascondere la vicenda Hunter Biden (e queste due ammissioni gli tornano buone se rieleggono trump, poi chissà quante altre cose gli hanno chiesto di fare) bollandola come falsa.
Elon Musk giusto qualche giorno fa (13 agosto mi pare) ha ricevuto dal commissario europeo Thierry Breton informalmente la richiesta di censurare l’intervista di Carlson a trump (ma gli ha risposto: fuck your own face!) Il 17 agosto ha ricevuto minacce di arresto da parte del Brasile e ha risposto chiudendo la filiale brasiliana per proteggere i suoi manager del posto. Ti sembra in linea con l’idea di libertà di informazione, base imprescindibile di una democrazia?
Quindi questa pare essere la prassi della nostra democrazia di cartapesta: spiare, censurare, mettere a tacere (manganello, olio di ricino e confino).
Non ti viene il riflusso gastrico?
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Al posto tuo aspetterei a parlare, altrimenti se fra pochi giorni verrà rilasciato con tante scuse finirà che dovrai rimangiarti tutto, dopodiché altro che reflusso.
Ad occhio e croce non hai idea di ciò di cui stai parlando, ma agisci come al solito secondo appartenenza: Telegram = propaganda russa = buono. Nemici di Telegram = propaganda occidentale= cattivo.
Un piccolo indizio: le accuse della magistratura francese a Durov non hanno nulla a che fare con la libertà d’espressione, ma riguardano traffico di droga, frodi e pedofilia: ma che mondo è mai, dico io, quello nel quale non si può più nemmeno seviziare dei bambini per poi rivendersi i video a dei pervertiti? Non sarà mica libertà, questa.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/26/telegram-e-criptovalute-cosa-ce-dietro-larresto-di-pavel-durov-e-perche-non-e-un-paladino-dellinformazione-come-assange/7669623/
Visto che la vera libertà è altrove (segnatamente i Russia, a quanto sostieni), come mai non ci pensi nemmeno, ad aderire agli ecoincentivi putiniani che ho postato sopra? Seriamente, eh (guarda che è tutto vero: è una notizia che puoi trovare ovunque e verificare tu stesso).
Finora, le due scuse più gettonate che ho visto sono state il freddo e l’età: riesci ad essere almeno un po’ più originale?
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JD
E’ sempre strano vedere come le cose possano essere interpretate in modi diversissimi, a seconda del proprio orientamento e fonti di informazione.
Non ho bisogno di aspettare nemmeno un minuto perchè l’arresto c’è già stato, ed è un lungo passo avanti contro la libertà di informazione.
Sono dovuti passare all’arresto perchè evidentemente non è bastato fare pressioni informali come su Zuckemberg. Anche quelle pressioni erano un lungo passo avanti. Ormai corriamo.
Ora se e quando lo rilasceranno potrà voler dire cose diverse, e io ne ipotizzo due che mi sembrano più probabili, e in entrambi i casi penso ci sarà il rilascio senza che risulti ufficialmente nessuno scambio: che Durov ha ceduto e concesso le backdoor all’occidente (direi più probabile: è in carcere), oppure che Durov ha appoggi molto grossi (per esempio gli emirati arabi, di cui lui ha cittadinanza, hanno congelato un acquisto di armi dagli Usa per 80 miliardi. Fra l’altro interessante minaccino ritorsioni commerciali agli Usa se è stato arrestato dalla Francia, no?).
La divisione buoni cattivi a me pare che la faccia tu: Telegram non è nè buono ne cattivo, è solo libero, e infatti dentro ci trovi il sito di mentana, open, mattarella, biden, trump, renzi, meloni, Grillo, Conte …. non tutti come su whatsapp, ma sono comunque 900 milioni. Evidentemente tu non ci sei, sennò sapresti che tipo di piattaforma è e non avresti pregiudizi (per la propaganda un social libero è pericolosissimo).
Che faccia propaganda russa è un altro pregiudizio, perchè ha avuto problemi anche con la Russia. Fra l’altro lui (e il fratello, che pare sia il genio dei due) hanno studiato e vissuto a Torino, lo sapevi? Se vuoi sapere la sua storia e la sua esperienza geopolitica ti consiglio questa intervista, però è di Tucker Carlson (un cattivo) … https://odysee.com/@visionetv:2/pavel-durov-non-ho-mai-ceduto-di-fronte:4
C’è anche su youtube se la cerchi. Te la consiglio perchè l’ho trovata interessante e sapevo molto poco di lui, penso sarebbe interessante anche per te.
Le accuse sono pretestuose ovviamente, almeno per me. Sennò che fai, chiudi internet perchè c’è il dark web, o perchè se ne avvale l’ndrangheta per spostare tonnellate di cocaina? Le stesse accuse, pari pari, potrebbero essere fatte ad ogni piattaforma di messaggistica. Non sarebbe stato elegante accusarlo di non consentire di spiare.
Se io ora qui ti scrivo: “vieni domani a ritirare le caramelle”, dopo puoi accusare Pengue di spaccio di droga perchè il fatto è avvenuto sul suo sito? Dal punto di vista giuridico secondo me è insensato. Il punto è tutto un altro, però inconfessabile.
Lui non ha spacciato ne seviziato nessuno, o almeno non risulta. I bambini li seviziava Hunter biden per esempio, e anche con la droga ci andava pesante, ma a Zuckemberg è stato chiesto dalla CIA di nascondere e negare la notizia su Meta, e lui l’ha fatto, salvo pentirsene e denunciare la cosa ieri. Lo dice lui stesso, l’hai letta questa notizia bomba sui siti su cui ti informi?).
Settimane fa qualcuno mi ha contattato su Whatsapp, chiamandomi mamma e dicendo di essere mia figlia per farsi mandare dei soldi per comprare un telefono che aveva rotto (mi sono fra l’altro divertito a far finta di crederci inventandomi di tutto per vedere cosa rispondevano, due giorni di risate). Qualcuno arresterà Zuckemberg per questo?
Per quanto riguarda il trasferirmi in Russia, ho la mia vita, la mia casa e le mie conoscenze qua, perchè dovrei scappare all’estero? Se anche mi minacciassero di manganellarmi per quello che penso credo che tenterei di restare e di smettere di parlarne in giro. Certo se poi passassero dalle minacce ai fatti allora penso che me ne andrei, magari davvero in Russia, ma per ora evito volentieri fughe non necessarie.
Il governo italiano mi fa schifo, mi hanno fatto schifo praticamente tutti quelli precedenti a parte il paio d’anni coi 5 stelle e relative speranze, ritengo che siamo una colonia USA e che la democrazia non esista, ma per ora riesco ancora ad avere la mia vita, per cui perchè dovrei andarmene?
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Alla fine è stato rilasciato, e pure prima del previsto.
Molto rumore per nulla, C.V.D.
Si potrebbe argomentare che nessuno ha mai richiesto né tantomeno praticato censure di Telegram (se fosse quello l’obiettivo basterebbe un nanosecondo, esattamente come avvenuto con Russia Today), oppure che Putin, a suo tempo, ha già chiesto e ottenuto da Durov ciò che oggi viene in modo del tutto strumentale attribuito alla Francia, ma ritengo inutile farlo con chi, con la sola imposizione delle mani, ha già stabilito motivi, scene e retroscena dell’arresto, e a cui non interessa cercare soluzioni, ma colpevoli.
Quella di Zuckerberg è un’altra storia, ma parlarne con chi ne ciancia da giorni senza neppure aver imparato come si scrive è, se possibile, ancora più inutile.
Solo un appunto: il principio che sembri aver scoperto solo ora e che tanto t’indigna è chiamato “responsabilità oggettiva” ed esiste da una vita, senza che nessuno si sia mai lagnato di presunte lesioni della libertà.
Ad esempio, questo è il principio giuridico che permette di sanzionare le società sportive per le intemperanze dei tifosi, o di chiudere un pubblico esercizio per via delle cattive frequentazioni.
Perché dovresti andartene? Per quella cosuccia chiamata COERENZA: stai sempre qua a lamentarti di quanto poco democratico sia l’Occidente e di che luminoso faro di libertà sia la Russia dei reati d’opinione, questa sarebbe la soluzione più logica.
Che qualcuno non possa andarsene lo posso capire, ma è significativo che non si trovi mai nessuno che sia davvero disposto a farlo, nemmeno a cercarlo col lumicino, neppure dopo i vantaggiosi incentivi appena inaugurati dalla Grande Madre Russia.
Come ti ho già detto: quando non si è disposti a sacrificare nulla in nome di un’idea, o non vale niente l’idea, oppure non vale niente chi la sostiene.
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JD
Sei sicuro e senza dubbi su una serie di cose che per me sono diverse, e presupponi di essere tu quello che conosce la verità. Potrebbe essere che sbagli?
Intanto Durov non è libero, io so che sono scaduti i termini per il carcere preventivo e non poteva essere trattenuto in carcere ancora. Ora è fuori avendo pagato 5 milioni di euro, ma non può lasciare la Francia, deve firmare 2 volte la settimana e rischia ancora decenni di carcere. E comunque non era mai stato arrestato dai russi, nè da nessun paese dei cattivi.
Che nessuno abbia mai chiesto censure di Telegram è una tua ipotesi? Secondo me sbagli, perchè lui nella intervista dice di aver ricevuto diverse pressioni e minacce, anche gravi. L’hai vista?
Praticare censure senza il suo permesso non è tecnicamente possibile. Puoi solo chiudere l’accesso al canale ma fin’ora non è stato fatto (invece per canali vari russi è stato fatto, motivando col fatto che facevano propaganda: noi non ne facciamo).
Che Putin abbia già ottenuto quello che chiede la Francia … è di nuovo una tua convinzione? Perchè lui dice di no (nessuna imposizione delle mani), La Russia dice di no, non so chi possa affermare il contrario, tu da chi l’hai saputo?
Che io sappia gli era stato chiesto l’accesso a VK, lui ha rifiutato, lo ha venduto, e se ne è andato dalla Russia e ha creato Telegram.
La responsabilità oggettiva non è giuridicamente applicabile al caso, che io sappia. Sennò andrebbero dentro tutti quelli che hanno un social (anche il gestore di Infosannio). Se io offendo qualcuno qui e quello mi querela il gestore del sito non è chiamato a rispondere, sempre che io sappia. Comunque stanno fiorendo un sacco di nuove accuse. C’è una donna svizzera per esempio che ha 3 figli suoi, e dice che lui non le pagava gli alimenti e che usava violenza su uno dei figli. Non so se abbia stuprato qualche ragazza (svedese). E’ accusato ora anche di aver sottostimato il numero di utenti del canale per non incorrere in resrizioni ulteriori ….
Non capisco che soluzioni dovrei trovare e a cosa.
Di ZuckeRberg non si può parlare perchè ho sbagliato a scrivere il nome, peccato perchè era interessante rispetto alla libertà di informazione, ma mi rendo conto che l’errore chiude ogni possibile confronto. Poi ciancio … sarebbe perdere tempo (noti che tendi a offendere? Come mai? Te lo richiedo).
Dovrei andarmene? Non credo. Durante il fascismo gli antifascisti non se ne andavano, questo luogo geografico è la mia casa. Non è che se eleggono la meloni me ne vado: resto e critico (finchè si può ancora). Se io dico che un certo paese ha una situazione sociopolitica migliore della nostra devo andarci a vivere, altrimenti non posso dirlo? Non mi sembra logico.
Io ho le mie idee, chi ti dice che non sia disposto a sacrificare nulla? Mi confronto e esprimo le mie opinioni, non c’è bisogno di espatriare.
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Scusa JD ho la risposta in moderazione ma rileggendo ho scritto 3 imprecisioni che correggo:
1) gli emirati arabi hanno congelato l’acquisto di 80 aerei militari, non miliardi (sono comunque miliardi ma penso meno di 80),
2) doveva prenderli dalla Francia, non dagli USA, quindi formalmente ha senso, mi rimangio l’ironia.
3) Le pressioni su Zuckemberg le ha fatte l’FBI, non la CIA
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”’Un piccolo indizio: le accuse della magistratura francese a Durov non hanno nulla a che fare con la libertà d’espressione, ma riguardano traffico di droga, frodi e pedofilia: ma che mondo è mai, dico io, quello nel quale non si può più nemmeno seviziare dei bambini per poi rivendersi i video a dei pervertiti? Non sarà mica libertà, questa.”’
Difficile essere più ottusi di JD, ma il problema è che è impossibile essere più ipocriti di questo soggettino.
Evidentemente non si rende conto che Durov non ha accuse dirette di pedofilia, frodi e droga, ma semplicemente che non vuole dare le chiavi della decrittazione alle ‘democrazie’ annullando la privacy di chiunque, inclusi gli oppositori politici.
In UK hanno arrestato centinaia di persone anche per reati d’opinione.
Ma ad un soggetto putridescente come lui non risulta, o forse sì, ma hanno fatto bene.
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Poveraccio.
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Io non sono molto informato e quindi ho dei dubbi e non posso affermare né una cosa né il suo contrario. Mi informerò. Quel che mi sembra di capire è che si metta in dubbio proprio questo: “(fermorestando che chi fa spam o attività illegali, abusi minorili, droghe illegali, violazioni di privacy … può essere segnalato, e fermato dall’amministrazione del canale).”
Chi giustifica l’arresto non fa riferimento alla messaggistica criptata end-to-end, ma a gruppi pubblici che promuovono attività illegali… non so se è vero o no, ma questo è il problema, non la messaggistica. Se le cose stanno davvero così, i vari paragoni più o meno logici in realtà non stanno in piedi.
Che poi in assenza della guerra in Ucraina e Russia probabilmente non l’avrebbero arrestato, lo ritengo plausibile.
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Rassegnato chi giustifica l’arresto non poteva dire: “dacci la possibilità di spiare le conversazioni”. Non sarebbe sembrato democratico. Allora si inventano la vaccata dell’uso improprio che viene fatto della piattaforma di messaggistica. Come se con le altre non si potesse. Certo, si può anche con le altre, però le altre (sostanzialmente Meta, e Zuckemberg ha dichiarato proprio oggi che in effetti il governo USA li ha costretti a censurare voci difformi, e a nascondere le vicende del figlio di biden. Proprio oggi) hanno concesso all’uccidente la possibilità di spiare, mentre Telegram fino ad ora no (nemmeno alla Russia), per cui lo si arresta per fargli pressione. Se cede bene, sennò in prigione.
NSID
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…..!!
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Quando è nato Internet ed è poi diventato alla portata di tutti, e poi sono comparsi i social, e in seguito c’è stata la piena integrazione con i cellulari, tutti noi ci siamo illusi che si era venuto a creare un “mondo nuovo” che avrebbe allargato gli spazi di libertà in ogni Paese.
Finalmente anche il semplice cittadino avrebbe potuto dire la sua e non sarebbe più stato possibile per potenti e dittatori tacitare le voci scomode e nascondere le verità invise al potere economico e politico.
Il “nuovo mondo” in cui ci siamo risvegliati, invece, proprio con e grazie a quegli strumenti è una gabbia molto peggiore di quanto c’era (o non c’era), in precedenza. Non solo, oggi siamo tutti potenzialmente ma anche effettivamente controllati, sia come facenti parte di gruppi di opinione, sia individualmente: gli strumenti informatici per farlo in modo estensivo e capillare non sono un problema, esistono da tempo.
Basta ricordare Echelon, un sistema informatico su scala planetaria nato per scopi politici/militari durante la guerra fredda, e divenuto presto uno strumento di controllo delle masse. Un sistema di sorveglianza che è uno dei più noti, ma certamente ve ne sono altri molto più efficienti e conosciuti solo alle organizzazioni che li hanno sviluppati (Servizi segreti et similia) per i loro scopi reconditi di controllo politico/militare della popolazione.
A suo tempo qualcuno provò a lanciare un grido di allarme, o per lo meno a sollevare qualche perplessità, e molti adombravano il pericolo di una società su modello di “1984” di Orwell, una paura che ogni tanto riecheggia anche adesso. Inutilmente, perchè si sa che il progresso non si può fermare.
Una nota di speranza può venire dalla considerazione che in qualsiasi cosa di questo mondo il Male, quando ha fatto tutti i danni che poteva fare, non avendo altro da attaccare finisce sempre per auto-distruggersi, come gli incendi che mangiano se stessi.
Il problema sta nel sapere fin dove potrà arrivare e se si fermerà in tempo per non distruggere tutto in modo irreparabile: gli strumenti, a differenza del passato, oggi ci sono.
Poi c’è qualcuno che pensa che il Male non esiste, sia frutto di antiche superstizioni e dell’ignoranza di chi spera nella religione e nel soprannaturale. Costoro preferiscono pensare che è solo e sempre l’Uomo l’autore e il responsabile di tutto ciò che accade: qualcuno addirittura crede che ci sia l’intervento di misteriose forze provenienti da altri pianeti che vegliano su di noi, una specie dell’Angelo Custode descritto da Troisi in una sua famosa intervista.
Opinioni: ma se fosse così avremmo ben poche speranze; tra l’altro, se davvero fosse così, l’umanità si sarebbe già distrutta da tempo.
Ma chissà, forse hanno ragione loro, forse è venuto davvero quel momento.
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Spè, fatemi capire: siccome Telegram sgama il controllo del pensiero nelle teste dei propri cittadini da parte degli Stati, allora la dichiariamo illegale perché lì dentro circolano liberamente i criminali? Ho capito bene? Allora per lo stesso principio chiudiamo Internet per intero, poiché parallelamente al Web esistono il Dark web e il Deep web, dove i cattivoni dicono e fanno schifezze e sprattutto scambiano dati, perlopiù beccati in transito o a seguito di data breach subìti proprio di quelle aziendone che alla luce del sole e chiedendo quattrini ti garantiscono sicurezza al duemila per cento dei TUOI dati di cui sono in possesso (e ne sono in possesso poiché ti obbligano a darglieli altrimenti non ti fanno usare i loro servizi) e che manipolano liberamente per venderti cose e per scambiarseli tra loro con quello stesso fine (per la serie, se tutti usassero AdBlock, YouTube smetterebbe di guadagnare facendoti assistere obbligatoriamente alle pubblicità demenziali del tuo paese ogni pochi minuti mentre ti stai godendo un video).
Ah, poi aggiungiamo che naturalmente se l’inventore di questo Telegram è pure russo, la cosa diventa perfetta: è russo quindi è uno schifoso di un paese antidemocratico, perdipiù è automaticamente putiniano e da ciò quindi deriva che questo inventore vada assolutamente messo sotto controllo.
Raga, qui ci prendono per il Q-lo e lo sapevamo, ma ormai lo fanno davanti ai nostri occhi senza più alcuna vergogna, e noi muti come pesci a farci prendere a calci in faccia, felici però che a farlo sia un occidente liberale progressista e soprattutto democratico. Se questo vi pare giusto… Bravi, avanti così! 💪🏼
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…subìti proprio DA quelle aziendone…
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Per chi non avesse tempo o voglia di andare sul sito:
Date: 25 Agosto 2024Author: ilsimplicissimus 48 Comments
Date: 25 Agosto 2024Author: ilsimplicissimus 48 Comments
Hanno un disperato bisogno che le notizie non si diffondano e non siamo come isole in mezzo alla corrente di vacua idiozia prodotta dalla “voce del padrone”: più tutta l’impalcatura diventa pericolante, più hanno bisogno di censura. E in Paesi dove lo stato di diritto è diventato poco meno che una farsa non è difficile esercitarla, basta la cattiva coscienza di magistrati inquirenti legati allo Stato e funzionari senza troppi scrupoli. Così Pavel Durov (vedi nota), fondatore e amministratore delegato dell’app di messaggistica crittografata Telegram, è stato arrestato sabato sera all’aeroporto Le Bourget di Parigi sotto il peso di accuse sostanzialmente inconsistenti, ma che rivelano appieno il sistema di pre tirannia nel quale viviamo: la mancanza di censura nei modi prescritti dagli organi di polizia e il fatto che questo sistema di messaggistica (come tutti gli altri del resto) sia criptato potrebbe consentire ogni tipo di crimine. Compresa la pedofilia. Ma questo è ovviamente generico: il fatto di colpire il proprietario di una piattaforma per i possibili reati commessi dagli utenti che egli peraltro non può conoscere, visto il criptaggio, è una palese violazione delle basi stesse della giurisprudenza e delle leggi fondamentali dello Stato di diritto. Significa solo che queste piattaforme non devono più esistere.Tutto rimane molto vago affinché non sfugga il nodo centrale, ovvero che allo Stato francese divenuto peraltro criminale con i suoi trasferimenti di armi ad Ucraina e Israele, dei crimini non interessa proprio nulla, ma è interessato al fatto che le persone non abbiano una piattaforma sulla quale discutere e decostruire le parole d’ordine del potere. Siccome il capo di Telegram si è rifiutato di censurare i contenuti ecco che sono arrivate le manette. Inoltre Durov è sia cittadino russo che francese e dunque deve sopportare la vendetta dell’isterico Macron per le figuracce fatte in Ucraina. L’arresto all’aeroporto non è stato un attacco isolato, ma solo l’epilogo di un piano già predisposto: è il culmine di una campagna contro Telegram orchestrata da diverse settimane. La piattaforma è stata infatti oggetto di crescenti attacchi da parte di vari governi e regolatori grazie alla grottesca tesi secondo cui le politiche sulla libertà di parola incoraggiano attività illegali. Soprattutto quella di criticare il potere, a quanto sembra di capire.
Lo stesso Durov in una recente intervista aveva rivelato che l’Fbi ha tentato invano di corromperlo per poter accedere ai contenuti di Telegram, tramite una “porta di servizio”, altrimenti detta backdoor, richiesta che a quanto sappiamo è stata fatta (e probabilmente esaudita) anche ad altri sistemi di messaggistica, Ma quella di Telegram è una criptografia di alto livello, per nulla facile da penetrare per gli spioni della tecnocrazia occidentale e superiore a quella di altri concorrenti peraltro assai più disponibili ad aprire le porte agli occhi del potere, oltre ad offrire un sistema di traduzione più avanzato di quello di Google. Dunque rappresenta anche una sfida per quelli che una volta passavano per i padroni delle tecnologie e che ne pretendono il monopolio, nonostante stiano visibilmente perdendo terreno. Il fatto poi che il fondatore di Telegram sia anche cittadino russo offre il destro per colpirne uno ed educarne cento: se Durov venisse perseguito per le azioni degli utenti sulla sua piattaforma, ciò comporterà una maggiore pressione su altre società informatiche affinché controllino il comportamento degli utenti, mettendo a repentaglio l’impegno a proteggere la privacy degli utenti, anche ammesso che tale impegno sia sincero.
Di certo i governi occidentali si avviano ad utilizzare questa vicenda come precedente per richiedere un maggiore accesso alle comunicazioni crittografate, sostenendo che è necessario per la sicurezza nazionale e l’applicazione della legge. Ciò potrebbe portare a cambiamenti giuridici e normativi più ampi che minerebbero completamente la tutela della privacy e della libertà di espressione negli spazi digitali dove ne rimane ancora una traccia. Ed è ciò che tutto il sistema oligarchico Ue richiede per salvare se stesso dalla prossima resa dei conti.
Nota Durov, detto Lo Zuckerberg russo, è particolarmente legato all’Italia: nato a San Pietroburgo si è trasferito in giovane età a Torino, a causa del lavoro del padre (latinista e professore universitario di filologia classica). Qui è rimasto per quasi tutta la sua gioventù: ha infatti frequentato le scuole dell’obbligo in Italia prima di rientrare, nel 2001, in Russia.
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Video poco indicato per i cervelli NATO fritti alla Loguasto e Jonnyddio.
Però per gli altri può tornare utile.
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Tranquillo, piuttosto che cliccare sulle minchiate acchiappagonzi postate da un povero disagiato preferisco guardare il monoscopio col segnale orario, è sicuramente più utile.
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E più adatto al tuo Q.I. 😀
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Meno male che c’è ancora qualcuno che si preoccupa di dire agli altri che cosa devono pensare, altrimenti i poveri disagiati incapaci di un pensiero proprio non saprebbero come fare.
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Detto da uno che continua a commentare irridendo la faziosità e l’ignoranza di chi pensa che il cattivissimo Durov sia solo vittima dei suoi reati, in quanto ”Un piccolo indizio: le accuse della magistratura francese a Durov non hanno nulla a che fare con la libertà d’espressione, ma riguardano traffico di droga, frodi e pedofilia: ma che mondo è mai, dico io, quello nel quale non si può più nemmeno seviziare dei bambini per poi rivendersi i video a dei pervertiti? Non sarà mica libertà, questa. ”
NULLA A CHE FARE CON LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE, a parte che Durov consente chat criptate che incidentalmente le usano anche i criminali e che sopratutto non sono sotto il controllo di CIA e NSA come accade con il gruppo Meta.
Sei un CLOWN e della specie più triste, quelli che sparano boiate e nemmeno fanno più ridere.
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@ Mentecatto: guarda che non sei obbligato a leggermi, anche se lo sport più praticato dai disagiati sembra essere quello di fare cose che non gli piacciono per poi lamentarsene.
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