
(Di MarioLina Castellone * – ilfattoquotidiano.it) – In vista della costituente del Movimento 5 Stelle si discute di superare il limite del secondo mandato e gli argomenti utilizzati a favore sono sempre gli stessi: il Movimento è cambiato; non possiamo perdere l’esperienza acquisita; ci servono volti noti per i voti di preferenza; non è previsto in Costituzione. Il nostro garante Beppe Grillo nel 2017 scriveva: “Il M5S è una comunità di cittadini fondata su delle regole. Sono poche, chiare e semplici. Proprio per questo inamovibili. Una delle regole fondamentali è quella dei due mandati elettivi a qualunque livello. (…) Questa regola non si cambia né esisteranno mai deroghe ad essa. ‘Ogni volta che deroghi a una regola praticamente la cancelli’ diceva Gianroberto. (…) I nostri portavoce continueranno a fare un massimo di due mandati elettivi e poi torneranno a fare il lavoro che facevano prima. Vogliamo cittadini 5 Stelle che si mettano al servizio della comunità, non professionisti della politica”. Credo sia questa la chiave per spiegare perché quel limite di mandato ci caratterizza rispetto a tutte le altre forze politiche e va mantenuto: i nostri eletti sono “portavoce”, cioè si impegnano nelle istituzioni per portare la voce dei cittadini che sono i diretti detentori del potere. La nostra è una democrazia diretta. Una democrazia dei cittadini. E spostare il potere dai cittadini al singolo eletto vorrebbe dire tradire la nostra anima e rinnegare la nostra stessa esistenza. Rispetto all’esperienza acquisita dagli eletti che non può andare sprecata, credo che non si possa pensare di prolungare i mandati solo per colmare l’eventuale assenza di competenza di una classe politica. Più che un Movimento che non sprechi il bagaglio di conoscenze acquisito dagli eletti, ne sogno uno che impari a selezionare meglio, e in modo più meritocratico, la sua classe dirigente.
L’inesperienza politico-amministrativa può essere controbilanciata dalla competenza professionale. Da medico, sono riuscita a far approvare una legge sul registro tumori già nei primi mesi della mia prima legislatura. Con ciò non intendo certo che debba approdare in Parlamento solo chi ha un curriculum professionale importante, ma che il Movimento deve potenziare gli strumenti di formazione degli attivisti e di informazione della cittadinanza, per selezionare la futura classe dirigente. Un passo importante è stato fatto con la Scuola di Formazione coordinata dal prof. Pasquale Tridico, e altri strumenti di democrazia partecipativa saranno al centro della nostra costituente. La formazione, l’informazione e la staffetta generazionale sono da sempre nel nostro Dna. Non sarà un “volto noto” o un singolo a risolvere il calo di consensi. Gli elettori ci scelgono per quel grande sogno racchiuso nel nostro simbolo e anche solo mettere in discussione un principio fondante ci fa perdere altro consenso. Proporrei un limite di mandato anche alle altre forze politiche, per garantire il necessario ricambio in Parlamento. Con l’attuale sistema elettorale – listini bloccati e candidati indicati dai leader – può succedere che gli eletti non siano scelti in base all’esperienza politica o alle competenze professionali, ma alla presunta fedeltà al leader di turno. Infine, rispetto all’osservazione che il limite ai mandati non è previsto in Costituzione, vorrei sottolineare che essa neppure esclude un limite. Se intendiamo il costituzionalismo come “modo per definire e limitare il potere in funzione della libertà”, limitare l’esercizio continuo e prolungato del potere rientra a pieno nei principi del costituzionalismo stesso.
Siamo nati per incarnare una nuova stagione democratica, per creare quel ponte tra cittadini e istituzioni che nel tempo si è interrotto e che è responsabile anche della scarsa partecipazione e dell’astensionismo. Trasformarci in un partito tradizionale, anzi, con una struttura ancora più verticistica perché poco radicata sul territorio, segnerebbe la fine di un sogno ancora tutto da realizzare.
* Portavoce Movimento 5 stelle
Sono d’accordo (anche se per cariche quali consigliere comunale sarei per i tre mandati). Specialmente sul fatto che il Movimento perderebbe ben piú di quel che guadagnerebbe.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Parafrasando Marco Travaglio il quale ama ripetere: SPERO CHE IL M5S SPARISCA COSÌ LA SMETTERANNO DI PARLARE DEL MOVIMENTO CHE SPARISCE.
Io più semplicemente dico: SPERO CHE ALL’ASSEMBLEA COSTITUENTE CONFERMINO IL LIMITE DEI 2 MANDATI E COSTRINGANO CONTE ALLE DIMISSIONI COSÌ SI SMETTERÀ DI PARLARE DI CONTE E DEI DUE MANDATI E VEDREMO COSA SUCCEDERÀ IN LIGURIA EMILIA E UMBRIA.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tranquillo: in Liguria, Umbria (già aggregati e imbarcati anche IV e AZ.) ed Emilia Romagna il partito di conte assolverà il suo dovere di stampella per rendere ancora grande il pd, sostenendo i candidati del partito guidato da Schlein.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il prof. dott. presid. col suo linguaggio democristian-burocratese sta prendendo per il c. tutti alla grande.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma pensi che il Movimento farebbe da stampella anche senza Conte?
"Mi piace""Mi piace"
È una domanda che implica scenari articolati : un movimento senza conte significa scissione/partito ufficiale di conte, cioè senza più simbolo 5*. Questo potrà avvenire se gli iscritti daranno indicazioni opposte ai desiderata contiani (mandati, simbolo, alleanze), poiché conte è lanciato in carriera e, andandosene, si porterebbe appresso un bel po’ di roba. Perciò, dovesse essere questo lo scenario, il movimento praticamente cesserebbe di esistere (operativamente parlando).
La mia opinione è che gli iscritti voteranno in sintonia con la linea conte, perché sono interessati al destino del capo e non certo a quello del fu movimento, visto ormai come ostacolo al ” nuovo corso progressista”.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Se andrà a finire come tu prevedi, e le probabilità sono molte, ci dobbiamo rassegnare a un Movimento al 15/16%?
"Mi piace""Mi piace"
Sul consenso mi limito a dire che la strategia di conte non è in grado di produrre tutto il seguito che un vero programma movimentista potrebbe raccogliere. Parlano chiaro i dati fin qui raccolti: dopo due anni zero segnali positivi in tal senso.
Una incognita interessante è la possibile reazione pd alla (a quanto sembra) porta sbarrata a Renzi da parte di conte. Ma anche qui ci sono delle incongruenze, infatti leggo che a livello amministrativo tale veto sembra non esistere.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Proviamo a fare due conti (sembra una battuta): un partito (pd) imbottito di renziani si ritrova con un veto del partito di conte (per le politiche nazionali) sul tizio da Rignano. Schlein, se è padrona del partito, lo accetta; oppure, in caso contrario, salta come il tappo dello spumante. Da quelle parti è prassi comune cambiare segretario e non farebbe scandalo il riposizionamento con Fi (c’è una grande sintonia) e la unione coi centrini vari. È uno scenario tutt’ altro che improbabile. Il problema è: se ciò è possibile e accade DOPO eventuali vittorie elettorali locali del cosiddetto campo progressista così come è composto oggi , che accade?
"Mi piace""Mi piace"
Schlein nel PD conta quanto un fico secco. Quindi, accetterà il ritorno di Renzi nel PD. D’altronde, mi pare che tra i due ci sia un buon feeling (vedasi foto dell’abbraccio alla Partita del Cuore), per cui non vedo perché dovrebbe opporsi ad un suo rientro nel partito. Nel PD in tanti sono pronti a riaccogliere il figliol prodigo, compresa la stessa Schlein: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/09/schlein-a-la7-renzi-nel-campo-largo-uniti-si-vince-non-pongo-veti-ma-non-intendo-subirne-il-pd-e-il-perno-della-costruzione-dellalternativa/7616598/
https://www.ilriformista.it/da-bonaccini-a-gori-riformisti-del-pd-in-pressing-su-schlein-basta-veti-apriamo-a-renzi-e-calenda-425535/
https://www.ilrestodelcarlino.it/emilia-romagna/politica/stefano-bonaccini-renzi-pd-b75bc934
https://senatoripd.it/alfieri-basta-veti-e-contro-veti-bene-renzi-vediamo-se-prospettiva-solida-e-credibile/
https://www.ilfoglio.it/politica/2024/07/20/news/bettini-bene-apertura-renzi-ora-tentiamo-nuovo-centrosinistra–6770280/
https://www.lastampa.it/politica/2024/08/11/news/zingaretti_ritorno_di_renzi_positivo-14548569/
https://www.ilfoglio.it/politica/2024/08/17/news/renzi-torna-alla-festa-dell-unita-il-passato-e-passato-costruiamo-l-alternativa-la-regia-di-ricci-6857942/
L’inciucio PD-FI è tutt’altro che improbabile, indipendentemente dalle vittorie elettorali locali del campo progressista (che ci sono già state). Siamo a buon punto: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/08/17/ius-soli-severino-carceri-armi-tornano-le-larghe-intese-fi-pd/7660511/
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sono d’accordo con la Castellone: il limite dei 2 mandati non va abolito. Al massimo si potrebbe dare la possibilità a chi ha svolto due mandati da parlamentare di candidarsi alle elezioni locali, e viceversa.
Tra l’altro, la presenza di volti noti nelle liste farebbe guadagnare solo qualche voto. Per ottenere un buon risultato il M5S dovrebbe candidare “cacicchi” e “capibastone”, cioè leader locali che dispongono di pacchetti di voti clientelari. Ma sarebbe una pratica mafiosa che danneggerebbe l’immagine del Movimento.
Bisogna puntare su candidati noti per le loro battaglie sul territorio e battere sui temi che stanno maggiormente a cuore ai cittadini.
"Mi piace""Mi piace"
Dare la possibilità a chi ha svolto due mandati in parlamento di candidarsi alle amministrative sarebbe già un bel passo avanti.
Domanda non retorica. Ma i candidati con quale criterio vengono scelti?
"Mi piace""Mi piace"
Non lo so. Io sono solo un elettore del Movimento.
"Mi piace""Mi piace"
Brava la Castellone nel motivare la sua scelta di non derogare anche sul limite dei due mandati. Un pezzo alla volta il M5S ha già dovuto rimangiare molti dei soui totem e non sembra riesca più a produrre l’interesse iniziale che lo aveva portato a raccogliere il 32% dei consensi. Mancanza di idee e avvicinamento alla struttura di partito convenzionale lo hanno ormai reso irriconoscibile tra i tanti.
"Mi piace""Mi piace"
Gli errori di Grillo, il governo Draghi, Giggino e compagni, le promesse non mantenute, gli idioti eletti che quando parlavano facevano cadere le braccia (e non solo); poi il governo con Salvini e quello col PD (l’alternativa erano le elezioni), tutti i media contro e il tempo che trasforma le cose nuove i vecchie.
I discorsi sui due mandati sono il sintomo che si è perso ogni contatto con la realtà. Governano la Meloni, con Salvini e un circo di soggetti che stanno portando avanti politiche che producono un’accelerazione verso il baratro! I 5s da soli sono completamente ininfluenti, col 15 o 10%. Tutti i partiti fanno schifo ma c’è di peggio tra lo schifo e cercare un compromesso al momento è il meglio che ci possiamo permettere. Se si preferisce il peggio, aspettando un futuro meraviglioso, poi lamentarsi diventa quasi patetico.
"Mi piace"Piace a 2 people
Mariolina ma tu non sei una grillina…azz. qui si sostiene il contrario… ha stato conte!!Presto il Movimento sparirà se non diverrà come gli altri! Ma schjerzi un ricambio fra competente,ma dove mai!
La politica come professione..lei è una infioltrata di beppe!! hahahahha…. avanti troll…c’è spazio per tutti..dx e sn. centro e capi santi!
"Mi piace""Mi piace"
L’obiettivo della Banda dei Quattro è far cadere Conte con quasi tutti i voti, oggi 5*, andare al partito di Mr. Uno-Virgola alias Santoro.
Si ingoieranno la lingua e anche la tastiera, quando vedranno che invece faranno ritorno al PD e in parte ai fedeli alleati Verdi-Sinistra. Sarà quello il momento in cui l’osannato Beppe Grillo si getterà dalla torre di Sant’Ilario di Genova??? O aspetterà la condanna per reato di stupro a Ciro suo prode rampollo?? E, ovviamente, la fine dei 300mila euro annui per l’affitto del simbolo.
Mi raccomando… guardare sempre il dito e MAI la luna!
La POLITICA è fatta anche di proposte concrete e mobilitanti, tipo fare una manifestazione targata 5* + movimenti civili contro i due conflitti in corso attorno a cui la Helly & Soci stanno danzando il propiziatorio Hully-Gully di guerra con l’ascia in mano. L’Italia, col suo benestare, continua ad armare quei gentiluomini degli Azov e quel criminale di Netanyahu. Incommensurabili le supercaxxole fornite dalla stessa a una domanda specifica sul tema delle alleanze. Per lei il problema e la nana fascista al governo, mica il sostegno che lei stessa (Helly) fornisce ai piani della Nato e all’invio di armi a Israele, di cui non parla mai, ma proprio MAI, sennò poi nel PD la sgridano.
Alla Costituente si faccia la proposta sopraddetta da mettere ai voti, anziché blaterare sull’auspicio della capitolazione di Conte con desertificazione conseguente del MoV, volta a ingrassare il Pd. Quelli che parlano bene la chiamano “eterogenesi dei fini”. Praticamente un boomerang!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Proposta interessante. Su schlein e i suoi balletti perfettamente d’accordo
"Mi piace""Mi piace"
Avvisatela che Giggino ha creato il “mandato zero”, cioè se hai fatto un anno di opposizione in Comune puoi candidarti altre 2 volte nel M5S. Quindi la “sacra regola” è stata già cambiata.
Nessuno allora si strappo i capelli per lo “scandalo”. Nessuno nominò il “Dio” G. R. Casaleggio e le sue “sacre regole inderogabili”.
A mio parere esiste una sola regola: solo gli stupidi non cambiano mai idea.
Trovo surreale che a commentare sulle regole interne del M5S ci siano coloro che non lo votano perchè “tanto son tutti uguali” . Come se io andassi sotto ad an articolo sulle regole di Italia Viva (Renzi) a commentare qualcosa di cui non me ne dovrebbe fregare una mazza. Manco se mi pagano.
Evidentemente commentano per convincere se stessi di essere nel giusto. Evidentemente non ne sono tanto sicuri.
"Mi piace"Piace a 1 persona
G.R. Casaleggio poi viene rispolverato a gettone. Mettiamo un gettone nel juke box e viene fuori Casaleggio. Altro gettone e lasciamo Casaleggio dove sta in base alle convenienze. Oltretutto Casaleggio, pace all’anima sua, è morto nel 2016 per cui chissà cosa direbbe adesso.
"Mi piace"Piace a 1 persona
C’è un problema non piccolo. La visione di Casaleggio disegnava un modello di democrazia diretta in cui le decisioni erano discusse e votate dalla base (meet up e stati generali). Ma Giuseppe Conte ha riportato il Movimento dentro la struttura del sistema partitico che è verticistico e in cui tutte le decisioni sono prese dal capo. Movimento a base popolare e partito verticistico sono due cose opposte. La regola dei due mandati ha senso se si mantiene tutto l’impianto di democrazia diretta. Ma diventa incongrua se si passa al sistema partito. Le due strutture sono totalmente opposte per cui mescolare qualche elemento della prima con l’impianto della seconda diventa senza senso. È come far finta di fare qualche cosa, senza però fare niente. Diventa un’operazione di facciata.
"Mi piace""Mi piace"
Il problema secondo me è che con il limite dei due mandati c’è il forte rischio di candidare, soprattutto nelle amministrative, perfetti sconosciuti. Premetto che non sono d’accordo, ma secondo voi per quale motivo Meloni e Schlein si sono inserite come capi lista alle europee? Perché sapevano che i nomi proposti non avrebbero attratto più di tanto gli elettori. Lo ripeto fino alla nausea: ma è solo un caso che la candidata 5STELLE più votata sia stata la Morace che era anche la più conosciuta?
"Mi piace""Mi piace"