Debolezze russe ed effetto-boomerang – La leadership ucraina non ha abbastanza uomini, ma molti mezzi forniti dall’Occidente. E deve conservare visibilità per non esser dimenticati dai “fornitori”

(Di Fabio Mini – ilfattoquotidiano.it) – Incursione, controffensiva, offensiva: le notizie dall’Ucraina ondeggiano tra questi vocaboli ingigantendo volutamente una fase dei combattimenti sul terreno che, come ogni altra azione intrapresa da Kiev in quest’ultimo anno, è invece una iniziativa eterodiretta ed eterocondotta per incastrare l’Occidente in una guerra lunga e sanguinosa.
Ovviamente gli americani si guardano bene dal definire l’attuale incursione ucraina in Russia come un’offensiva. Non lo è tecnicamente per il livello di forze impegnate e non deve esserlo per non far passare l’Ucraina da Paese invaso a invasore.
L’Europa e la Nato si sbilanciano fino a perdere l’equilibrio quando affermano che l’offensiva in territorio russo è un diritto difensivo. Il nostro ministro della difesa sembra l’unico a capire la differenza fra offesa e difesa e forse anche quella fra diritto di un popolo alla propria difesa e violazione del diritto internazionale con la guerra per procura.
Le costose incursioni e gli scarsi effetti
Gli Stati Uniti si astengono anche dall’assegnare alle operazioni in corso una valenza strategica. In effetti, come le altre pseudo-offensive, le incursioni costano parecchio a Kiev in termini di uomini e di sistemi d’arma e concludono poco in termini di vantaggi militari o politici. Anzi peggiorano la situazione, come si vede dalle reazioni russe e come rileva il presidente Zelensky che a ogni aiuto concesso in missili, aerei, artiglierie e munizioni risponde con il solito “non è abbastanza”. Vengono anche evidenziate le vulnerabilità russe che le incursioni dimostrano e in particolare l’affanno russo nel “contenere” gli attacchi e il disagio delle proprie popolazioni di confine.
In realtà l’idea che tra Russia e Ucraina ci fosse un confine sigillato, invalicabile e inviolabile dal Baltico al Mar Nero è sempre stata una mistificazione. Tutta l’Europa è in guerra contro la Russia e lungo i confini sono sempre esistiti spazi di bassa o nulla concentrazione delle forze di difesa russe e numerose aree in cui i movimenti militari di una parte e dell’altra erano possibili lungo la viabilità minore. Anche i cosiddetti obiettivi strategici delle incursioni sono più un rischio inutile che un vantaggio.
Un sabotaggio o un’azione contro la centrale nucleare di Kursk può innescare una risposta molto seria sia che venga definita atto terroristico sia che venga considerata atto di guerra. E questo l’Ucraina lo sa.
Eppure qualcosa di diverso, anche se non nuovo, si intravede. Sul piano tattico le azioni ucraine appaiono riproporre le procedure della guerra nel deserto di Rommel (1941 – Africa settentrionale) con le quali durante ogni combattimento conquistava obiettivi in profondità ma perdeva il 90% delle proprie forze (comprese quelle italiane). Tattica che ha funzionato per qualche mese e poi, a causa dei mancati rifornimenti di uomini e materiali e dell’intervento di massa degli anglo-americani ha condotto alla sconfitta.
Le azioni ucraine richiamano anche alla mente le operazioni che alla fine della Guerra fredda (anni 80-90) le forze statunitensi prevedevano con l’impiego di piccole unità di fanteria meccanizzata e corazzata in contesti difficili.
Nel 2003 alcuni studiosi americani (Richard Van Atta, Kent Carson e Waldo Freeman) riproposero l’idea come Small Units Precision Combat (Supc) anche a livello intercontinentale. Le Supc si avvalevano della forza combinata di controllo dello spazio, di quello aereo locale, intervento di piccole unità di fanteria anche corazzata via aerea, terrestre e/o mare, la copertura intelligence e la guerra elettronica.
Le Supc non furono mai eseguite in combattimento aperto, ma in alcuni interventi antiterrorismo. D’altra parte la stessa tecnica, senza ovviamente gli stessi mezzi, fu usata dalle organizzazioni terroristiche come nel caso di Mumbai-Lahore.
L’Ucraina si trova nella condizione di non avere sufficienti uomini e mezzi per una offensiva su larga scala, ma possiede il supporto spaziale, la copertura aerea locale, le armi e i mezzi forniti da Stati Uniti, Nato, Unione Europea e altri Paesi, contractors e pseudo-volontari pagati o forniti sempre dall’Occidente e può sfruttare i “vuoti” tra gli schieramenti evitando i “pieni” presidiati dalle forze russe.
Anche a livello strategico c’è qualcosa di diverso. L’Ucraina deve mantenere visibilità militare e politica per non essere dimenticata di fronte ad altri teatri di crisi come il Medio Oriente, l’Africa e lo stesso Sudamerica. Deve approfittare dell’incertezza della situazione politica americana non tanto perché teme di non ricevere più gli aiuti promessi, ma per coinvolgere ancor più direttamente gli Stati Uniti e l’Unione europea nel conflitto contro la Russia.
Il coinvolgimento attuale anche tattico costringe ancor di più alla guerra. Le incursioni servono a dimostrare che la Russia si può attaccare con le armi, che le piccole tattiche possono essere amplificate con la disinformazione e, soprattutto, che Kiev non può far la guerra da sola nemmeno come proxy dell’Occidente.
Nonostante gli Stati Uniti e l’Europa siano già dentro al conflitto fino al collo, e le stesse incursioni di questi giorni lo dimostrano chiaramente, Kiev vuole l’intervento diretto di tutto l’Occidente che già alcuni Paesi hanno promesso. Dopo due anni di guerra combattuta per conto e per gli interessi occidentali, Kiev pretende che sia l’Occidente a combattere per conto dell’Ucraina.
Il conto salato presentato dai proxy
E ha qualche motivo in più visto che Israele pretende e ottiene la stessa cosa da tutto l’Occidente annebbiato dalla smania di guerra. Non è una grande novità politico-strategica perché Zelensky ha sempre dichiarato di voler far diventare l’Ucraina una “grande Israele”: ossia, armato, nucleare e bellicoso.
L’Ucraina ha sempre chiesto e ottenuto il sostegno occidentale e sempre voluto (e non del tutto ottenuto) il coinvolgimento diretto della Nato o dei suoi Paesi membri contro la Russia. È nuovo e preoccupante che, contrariamente a Israele, stia abbandonando l’idea di essere autonoma e libera di decidere del proprio destino: di essere indipendente e sovrana.
I Proxies prima o poi presentano il conto: l’Ucraina lo ha già presentato più volte ed è stata pagata; l’Occidente, nuovo proxy dell’Ucraina, ancora no e l’unica cosa che l’Ucraina ha da spendere è la sovranità.
Volete che gli ucronazi, nel mercato clandestino mondiale di ordigni nucleari, non ne trovino uno da gettare in Russia e così far deflagrare la guerra mondiale?? Secondo me lo hanno già trovato ma lo useranno come extrema ratio criminale, allorquando Zelensky sarà abbandonato da tutti, visto il fallimento totale nel liberare il Don Bass: muoia Sansone e tutti i filistei!
Vatti a fidare di un serpente a sonagli! A meno che la Cia non lo faccia fuori perché ormai troppo pericoloso. Se sarà così… che almeno facciano in fretta, prima che la situazione precipiti!
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ma chi ha dato così tanto credito a un attore idiota che suonava il piano con il suo pisellino?
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L’hanno usato.
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Da telegram
Migliaia di truppe ucraine stanno avanzando verso la regione di Kursk, non hanno intenzione di annettere questi territori – AFP, citando un alto funzionario ucraino anonimo
“Stiamo andando all’offensiva. L’obiettivo è indebolire la posizione del nemico , infliggergli il massimo delle perdite e destabilizzare la situazione in Russia, poiché non è in grado di proteggere i propri confini.”
Durante la giornata, le perdite delle forze armate ucraine nella regione di Kursk ammontano a 230 militari e 38 veicoli blindati, incl. sette carri armati, tre veicoli corazzati Stryker.
Le perdite totali delle forze armate ucraine nella direzione di Kursk ammontano a 1.350 soldati, 29 carri armati, 23 veicoli corazzati per il trasporto delle truppe, – Ministero della Difesa russo.
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Da notare che la Russia, ha cambiato la denominazione della guerra da” operazione speciale” ad “operazione antiterrorismo” significa che considera l’ ucraina al pari dell’ ISIS o di Al Qaeda e con i terroristi non si tratta li si distrugge. Prevedo tempi durissimi per Zelensky ed i suoi amichetti NATO….
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il capo del comitato di difesa del Bundestag ha dichiarato che l’offensiva ucraina nella regione di Kursk sta procedendo meglio del previsto e potrebbe gettare le basi per i negoziati con il successore di Putin. Ha osservato che Putin non ha più il controllo della situazione.
Dalla psichiatria di Berlino è tutto.
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Lo scienziato finlandese Tuomas Malinen:
[Se dovessi consigliare Vladimir Putin, cosa gli consiglieresti di fare? C’è qualcosa che potrebbe fare?]
Molto poco. Non ho una risposta a questo. Perché sembra che la nostra leadership politica abbia perso ogni buonsenso. Non ci sono linee di comunicazione tra il nostro governo e il governo russo, il che è assolutamente inaudito. Il problema è che sembra sempre più che la NATO stia guidando questo conflitto, e la Russia stia cercando di fermarlo, ma la NATO li sta spingendo.
E la Finlandia, la nostra attuale leadership, prende ordini direttamente dagli USA o da qualche altra parte per fare ciò che vuole. Quindi non ha senso mettersi nei guai con il governo finlandese, perché non ascolteranno. Sono diventati subordinati al governo degli USA. Agli USA e a tutti gli altri. Abbiamo perso la nostra indipendenza, cosa che non accadeva da quando l’abbiamo ottenuta nel 1917.
[Allora penso che la migliore speranza per voi e per noi sia un cambio di governo a Washington. Una nuova leadership che si faccia avanti e cerchi di dire la verità. Non sarà facile qui negli Stati Uniti, perché i media, i mercati finanziari, Hollywood, la struttura politica a Washington sono tutti dominati dalle stesse persone.
E sembrano determinati a scatenare una guerra tra noi e la Russia, il che non ha senso, penso, per me, certamente no. E per molti altri americani. Penso che probabilmente ci siano più americani che si chiedono: perché ora? Perché, all’improvviso, in questo momento, dopo tutti questi anni, abbiamo deciso di andare in guerra con la Russia? Questa non è l’Unione Sovietica.]”
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pepe escobar
Larch:
“Ricorda qual è la tattica standard SMO da oltre 2 anni.
Lascia che l’attacco si formi, lascia che l’attacco proceda.
Cattura la lancia frontale e fermala. Missili e attacchi aerei alla retroguardia e fai a pezzi le colonne attaccanti.
I russi hanno permesso l’attacco in modo che potesse attenuarsi, lo hanno fermato e hanno colpito la retroguardia, tagliando fuori il primo scaglione da qualsiasi secondo o terzo. Hanno distrutto il quartier generale di comando con Iskanders, uccidendo 15 ufficiali comandanti e hanno schierato le loro forze speciali killer d’élite, Akhmat, ex-Wagner e il gruppo di Donetsk sugli attaccanti ora tagliati fuori e tagliati a dadini in piccoli gruppi di predoni DRG nascosti in case e filari di alberi e strette fasce di foresta.
Hanno ucciso quasi tutto il primo scaglione e distrutto quasi tutti i veicoli e le armature dell’intero dannato raggruppamento. In alcuni posti, è una sparatoria a tacchini per droni, bombardieri ed elicotteri.
Annunciando i distretti CTO, hanno etichettato tutti i Gli ucraini sono terroristi e non avranno rifugio o tregua. Questo cambia anche il rapporto con chiunque a Kiev. L’Ucraina verrà legalmente marchiata come organizzazione terroristica, non più come stato-nazione. Putin aspettava questo momento. Glielo hanno servito su un piatto d’argento.”
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«…ma per coinvolgere ancor più direttamente gli Stati Uniti e l’Unione europea nel conflitto contro la Russia.»
Diobonino, “coinvolgere” ancor più di così? E che pretendono? Siam in mutande con tutti i miliardi (ripeto: MI LIAR DI) spesi per dare armi a uno che non sa usarle e infatti se poi le usa, le usa male e fa rischiar la buccia anche a noi… Ma basta, non se ne può più, tra questo idi0ta e quell’altro israeliano, lì, tutta gente che fa la dura coi soldi e il Q-lo degli altri (espressamente USA e UE). Perché grandi discorsi su discorsi, ma poi da soli neanche il naso si san soffiare, perchè fanno i duri, ma lo fanno coi mezzi che gli arrivano da terzi. Facile fare i duri così. Vorrei proprio vederli Nazinyahu e Nazenski andar alla pugna da soli, altro che discorsi al Congresso USA, altro che comparsate ai vari parlamenti, sempre in maglietta verde militare (se è estate, altrimenti felpa). E nel mentre che i ‘leader’ fanno i discorsi tutti impettoriti, il popolo, qualunque sia, si becca le bombe sulla testa e crepax. Bello schifo…
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, Zelensky chiede carta bianca agli alleati: “Eliminare ogni limite ai nostri attacchi, così la guerra potrà finire”…. si portateci i Rotoloni regina , perchè ci stiamo cacando addosso!!
Questo è da legare!
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Un Mini strepitoso ! Sono felice che sia un militare (e che militare !) ad occuparsi di fare pulizia di tutte le scempiaggini messe in circolo continuo dalla nostra fabbrica di fake .
Sono contento a titolo personale perché, molto modestamente, sono riuscito ad interpretare senza aiuto , in modo giusto e, comunque coerente con quello del generale, la situazione venuta a crearsi a Kursk.
Il pericolo costante resta quello : a furia di tirare la corda essa potrebbe spezzarsi . Fino a che punto la Russia di Putin potrà sopportare le provocazioni senza pensare ad utilizzare la forza massima ? E, lo stesso vale per l’ Iran che ha dovuto deglutire a vuoto senza reagire alle violazioni palesi del diritto internazionale .
Chi vuole che la guerra arrivi al massimo della sua distruttività non ha intenzione di dichiararlo ma agisce quotidianamente affinché ciò avvenga.
Siamo tutti in pericolo.
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e il pazzo vuole pure carta bianca… gliela darei da mangiare…sto stupido… eppure mi sa che i suoi , alla fine della fiera, lo faranno fuori!
Andato a puttane il piano USA … ci leccheremo noi le ferite!!
Purtroppo!
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