
(Marco Bella – ilfattoquotidiano.it) – Le scorse elezioni, nonostante il grande impegno del Presidente Conte, non sono purtroppo andate bene per il Movimento 5 Stelle, che al di là delle “percentuale Lidl” (9.99%) ha perso qualcosa come due milioni di voti rispetto alle ultime elezioni politiche.
Chi non vota il Movimento si rifugia nell’astensione. Infatti, i due milioni di voti persi non sono affatto compensati dai circa settecentomila voti acquistati da Pd e Avs: ne mancano un milione e trecentomila. Un Movimento debole danneggia non solo se stesso ma tutta la coalizione di centro-sinistra.
Di fronte a una crisi di consenso che ha colpito tutta una comunità è giusto interrogarsi e proporre miglioramenti. Tuttavia, la soluzione ventilata da diversi esponenti dei Movimento è stata il superamento della regola dei due mandati per i parlamentari, con il garante Beppe Grillo che è giustamente perplesso e contrario.
Si potrebbe pensare che quella dei due mandati sia una semplice questione interna come le altre. Invece è un principio sul quale è fondato il Movimento, e se questo crollasse, questo non sarebbe più il Movimento 5 Stelle ma altro. Infatti, la sua grande forza propulsiva è stata soprattutto la possibilità offerta a tante persone di poter rappresentare i cittadini in parlamento. Gli elettori sono stati privati della possibilità di scegliere un candidato in positivo o in negativo, perché le leggi elettorali, con i listini bloccati e pluricandidature, hanno di fatto delegato ai leader di partito la scelta di chi fosse eletto in parlamento. I parlamentari dovrebbero rappresentare la comunità che li ha votati, non il singolo leader. È chiaro che il meccanismo vigente al momento porta invece a eleggere persone che siano fedeli ai leader, piuttosto che leali verso la comunità.
Fino ad adesso il Movimento è stato diverso. Per questo è stato scelto da così tante persone.
In questo quadro, la regola dei due mandati è fondamentale come argine verso chi acquisisce giustamente visibilità come parlamentare e poi la usa per scopi personali, cioè per rimanere nella politica a vita o peggio per eliminare qualsiasi altro candidato valido che possa oscurare i “vecchi”. Soprattutto, il limite dei due mandati permette di far emergere sempre persone capaci con motivazioni nuove dalla comunità del Movimento, evitando di accentrare i potere nelle mani di pochi. Inoltre, chiunque si sia candidato per il Movimento ha firmato una dichiarazione con la quale ha promesso di rispettare questo impegno sui due mandati.
Che credibilità potrebbe avere una persona che viola apertamente gli impegni che ha preso già due volte? Come potrebbe essere credibile e differente dalle altre una forza politica che ha sempre combattuto contro i privilegi, poi cambia le proprie regole per compiacere pochi?
L’astio di moltissimi parlamentari verso Beppe Grillo esplose con una riunione on-line nel 2021. In quell’occasione Grillo pronunciò le seguenti parole: “Vi prego di non mettere in discussione quello che è un pilastro del Movimento, cioè la regola dei due mandati”. È da qui che è iniziato un malumore diffuso verso il Garante, non certo a causa del Governo Draghi come qualcuno vorrebbe far credere. Personalmente, il governo Draghi non è piaciuto affatto, ma il bene dei cittadini si fa prendendo scelte difficili, non le scelte che ci piacciono al momento. Vorrei ricordare anche l’appello di grande responsabilità che ci fu rivolto allora dal Presidente Conte: “non si possono voltare le spalle al Paese”.
Ricordiamo che l’entrata di M5S nel governo Draghi è stata decisa dagli iscritti, che hanno valutato pro e contro, e che la votazione finì quasi in parità (60%-40%). Qualcuno mi dirà che le parole di Beppe Grillo su “Draghi un po’ grillino” hanno potuto influenzare l’esito di quella votazione. Probabile. Tuttavia, chi addossa solo a Beppe Grillo l’onere di quella scelta sta indirettamente offendendo gli iscritti del Movimento ipotizzando che siano degli sciocchi influenzabili.
E visto che ci siamo, chiariamo anche un altro aspetto: i ministri non sono stati scelti dai leader politici, ma dallo stesso Draghi. Beppe Grillo aveva indicato come ministra per la transizione ecologica una persona eccezionale come Catia Bastioli, ideatrice della bioplastica “mater B” e amministratrice delegata di Novamont, che ha rinunciato per motivi personali. Quindi, per dare a Beppe quello che è di Beppe, lo possiamo anche biasimare per la battuta “Draghi un po’ grillino” ma non certo per il “Cingolani grillino” (cosa che tra l’altro non ha mai pronunciato), scelta sulla quale tanti parlamentari come me avevano forti dubbi.
Negli Stati Generali del MoVimento nel 2020 la “democrazia partecipativa” degli iscritti aveva già proposto di affrontare il tema della regola dei due mandati. È stata già (giustamente) superata, ma esclusivamente per le candidature negli enti locali. I consiglieri comunali, anche in comuni con decine di migliaia di abitanti, ricevono per un impegno gravoso poche centinaia di euro. Tra l’altro, a chi non ha alcuna esperienza politica è molto utile un’esperienza propedeutica negli enti locali prima di entrare in parlamento. In quella stessa assise, la stragrande maggioranza degli interventi fu di tono nettamente contrario a toccare la regola dei due mandati a livello parlamentare. Ha senso riproporre questa discussione ora?
Beppe Grillo è il garante del Movimento. Cioè il custode di regole, valori e principi. Ma davvero il garante dovrebbe stare zitto quando si pensa di intervenire sulle regole fondative del Movimento? Davvero qualcuno pensa che assecondare l’umanamente comprensibile ambizione di alcuni verso il terzo mandato (che diventerebbe poi un quarto o un quinto…) possa essere la soluzione per risollevare il Movimento? Una comunità è sana se tutte tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile.
Il Movimento 5 Stelle è una forza importante per il paese che, se reso irrilevante, causerebbe un danno incalcolabile. Spero davvero che la nostra comunità sappia prendere la decisione migliore non soltanto in termini di consenso, ma anche soprattutto in termini di etica della politica.
gne,gne,gne,….avanti tutta…in itaglia c’è solo il movimento!
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Il M5S ben altro lo è già al di là dei due mandati. Cioè da quando vi sieti mischiati a partiti e gente una volta schifati, mai e poi mai cambiati. Parola di chi convintamente vi ha votati ed ora, deluso, vi ha abbandonati e non vi rivoterà fin quando non tornerete a fare quel che dicevate e smetterete d’andare a braccetto con gente di cui del popolar sentire e bisogni non gli frega un bel niente. Vale per me e per quanti altri io non so, fate vobis.
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P.S. – Aggiungo solo, per quanto mi riguarda, che se c’è una regola che proprio mi sa tanto, per usare un eufemismo, di autolesionismo, è proprio quella dei due mandati, che permette marchette e voltafaccia e di restare in parlamento cambiando casacca oltre che tarpar le ali a chi, più che degno, con capacità porta avanti sane azioni ed ideali. SVEGLIA MOVIMENTO DALL’ANDAMENTO LENTO.
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NON VOTARE = DUCETTA (una scelta fantastica e molto intelligente).
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Ducetta guida il carrozzone dopo aver fatto la calzetta, col 4%, dall’opposizione…magia o strategia? Ripeto: SVEGLIAAAAA!!! Dove va l’elettorato di chi è scoglionato da chi l’ha mal governato? Prima o poi…meglio poi e aver pazienza che inseguire vana speranza e voler scalar la torre a braccetto con zavorre tipo Renzi e chi l’abbraccia e lo sbaciucchia e pur gli ammicca, dico io, miseria porcaccia! Strategia e così sia è l’idea del tutto mia.
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In pratica stai dicendo che li voti solo se ti danno la garanzia che non andranno mai al governo. Sei un genio!
Perchè, forse non ti hanno avvisato, ma per governare occorre “mischiarsi” con altri, altrimenti opposizione con ottimo stipendio per l’eternità.
Evidentemente ti sta bene così e non ti frega niente dei “bisogni” di chicchessia.
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Bravo/a! Buona alleanza senza speranza e dolori de panza a te e a chi ci crede. Mi domando se a morir per ultima sia la speranza o l’illusione. W la sana opposizione piuttosto che sani inciuci. Mi risulta che il più votato sia il partito di chi s’è astenuto…a buon intenditore per chi ha voglia di intendere.
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era INSANI inciuci, ovviamente.
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Niente di tutto ciò. E’ semplicemente che tu non hai capito cos’è la politica, che da sempre è definita l’arte del compromesso, non “e qui comando io e questa e casa mia”.
C’è gente che cerca di fare il più possibile di ciò che ritiene sia giusto, accettando la REGOLA dei compromessi, e c’è gente che pur di non sporcare la propria presunta idea di purezza (ego) preferisce darla vinta a chi ritiene ben peggio di quelli che dice di aver votato.
Inoltre la fallacia di maggioranza avrebbe anche stancato. Non credo che al catechismo te ne uscivi con: “Barabba ha preso più voti di Gesù quindi è meglio di Gesù”.
Non credo a scuola dicevi che il fascismo era cosa buona perchè era sostenuto dalla maggioranza. E potrei fartene milioni di esempi sulla fallacia di maggioranza.
Questa moda del sentirsi giusto tra i giusti perchè in maggioranza (deleganti del voto) è ridicola.
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Alle elezioni del 2018 il M5S corse da solo, poi fece il governo con la Lega. L’alleanza pre-elettorale con il PD non è fattibile per le divergenze su alcuni temi. Ergo, il M5S correrà da solo anche alle prossime elezioni.
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@Ladis Savi, forse mal mi sono espresso. Lo sò anch’io che il compromesso in politica è alla base ma se serve a farti fesso, come pur mi pare adesso, con l’idea del campo largo, prima ancor del nuovo voto e tutti dentro senza un filtro…penserei che meglio sia vada ognun per propria via, senza starsi a snaturare ed a farsi inglobare in un sistema, s’è dimostrato, che non ha certo pagato e ai 5Stelle ha tolto non sol là pelle…per non esser fatti fessi meglio dopo i compromessi,, nel post-voto e a conti fatti. Allearsi ora mi par da matti per l’interesse del Movimento, tra astensione e malcontento. Portassero avanti i propri intenti senza sconti e mostrando i denti che non è solo la Meloni e la sua destra ad aver rotto i cogl…ben più vasta ed indigesta è la minestra.
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Quando la bestia del potere prende il sopravvento si va allo scontro frontale, ed è questo il caso.
Il movimento e le sue regole sono diventati un intralcio. Il motivo scatenante è la presunzione di ritenere il consenso (voti) un patrimonio personale e di avere titolo per poterne disporre come appartenenti a truppe leali al capo (la gente ha votato me). Poiché andarsene di punto in bianco suonerebbe male, l’unica via percorribile è causare l’incidente diplomatico che giustificherà il distacco da simbolo e garante.
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toglier il vincolo dei 2 mandati= a me la poltrona a me la poltrona, la poltrona è mia e me la tengo, alla casini, Gasparri, la russa, Salvini, meloni e molti altri.
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Quasi per ogni cosa ci sono i pro e i contro.
Se da una parte il limite è buono perchè il politico ritorna tra la gente comune, il negativo è che, ad ogni elezione, col parziale ricambio di eletti si imbarcherà sempre una buona parte di approfittatori a cui importa solo dei 15k al mese, oltre ad infiltrati di altri partiti.
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se lo scopo dell’eletto è salvaguardarsi la poltrona, meglio perderlo che trovarlo, e 10 anni nel palazzo sono fin troppi,
chi sostiene la tesi dei mandati ad oltranza sostiene l’intrallazzo
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Cagliostro, purtroppo s’è dimostrato che la poltrona hanno conservato, in altri partiti o in tristi gruppi misti, i fuoriusciti ai benefici ben attaccati mentre i corretti, non corrotti e da tanti stimati, ligi alla regola se ne sono andati…volatilizzati…da cui, in pratica e nei fatti, fuori i migliori e dentro ancora, altrove, i traditori coi loro culi ben appoltronati, come condor sugli scranni appollaiati…a chi ha portato vantaggio questa regola d’ingaggio? È che io sono portato a considerare il risultato e se l’effetto porta al difetto del cambio di squadra allora il cerchio non quadra…ma questa è solo la mia opinione su una regola dalle buone intenzioni che a mio avviso non funziona e porta solo molta dispersione.
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La crisi di consenso non si risolve togliendo la clausola dei 2 mandati ma non si risolve nemmeno lasciandola. Il terzo mandato non deve essere concesso a tutti indistintamente ma a chi nei precedenti mandati si è distinto per impegno e non ha tirato a campare.
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Se si vuole davvero dare a Beppe quel che è di Beppe, occorrerà – senza discussioni – accompagnarlo all’uscita. Ha TRADITO coscientemente.
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A mio avviso l’elevato si è confuso, s’è sbagliato…ma sbagliare humanum est. Ma a me pare che se Beppe non si dava tanto da fare non staremmo qui a parlare ed altrove starebbe Conte e la sua gente che nel palazzo si muove nell’intrallazzo de sto ca…in coscienza: dove sta riconoscenza? Io non dimentico.
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Nemmeno io dimentico. Ma assieme alle cose meravigliose ci sono Draghi e Cingolani. C’è la sfuriata fb sul pargolo. Ci sono gli interminabili sfottó a Conte. C’è l’io sono io, il Garantito, e voi valete uno.
Dovremmo ricordarci tutto, insomma.
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E pur domando: ipotizzando che il Movimento che tanto raccolse dal malcontento, anziché governare, fosse pazientemente rimasto a protestare e segnalare il malaffare, lasciando fare e disfare ai soliti e noti partiti che in quanto a traditori e traditi…tutti sicuri che oggi a governare sarebbe Meloni coi suoi battaglioni? Ok che col senno di poi…ma per il futuro che vuoi?
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Nel 2018, avendo vinto le elezioni, aveva il dovere di governare. Se avesse rifiutato si sarebbe tornati alle elezioni, che sarebbero state vinte dalla Lega, che stava rapidamente crescendo nei sondaggi. Probabilmente avrebbe ugualmente perso dei voti, perché alle elezioni successive una parte del l’elettorato avrebbe ritenuto che il voto al M5S fosse un voto perso. Avrebbero fatto i puri, ma i poveri che aspettavano il reddito di cittadinanza che se ne facevano della purezza?
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C’è del vero nel tuo dire che mi dà si da pensare ma non posso non constatare che in finale, sia dal reddito a partire che con la riforma di Bonafede andare a finire, allo stato attuale, tutto è andato a farsi benedire. Nell’immediato un buon risultato che però tanto è costato. Sul dovere a governare, determinato dal risultato elettorale, penserei che ci può stare, era serio e pure il desiderio di chi, me compreso, per il M5S il proprio voto aveva speso ma anche qui…in finale? Movimento vampirizzato da un Salvini che astutamente ne ha approfittato ed è cresciuto fin quando ha creduto di far manbassa e il capitan fracassa che tutto crea e tutto scassa…ha osato e scassato è finito…l’altro volpin Matteo c’ha messo il dito…e il Movimento che cosa ha pensato? Dall’esperienza che cosa ha capito? Come ha agito? E cosa ha ottenuto? Per me s’è intestardito in un percorso sbagliato. Da destra a sinistra fin in bocca al drago finire per poi oggi arrivare…a con chi flirtare? A me non pare il miglior modo di fare ed agire. E se magari pur vero esser possa il tuo pensare sull’inevitabilità del percorso iniziale…ora mi pare un’insano perseverare che di buono nulla può portare e penserei che è ora di cambiare e all’opposizione stare. Ma senza certi lorsignori come compari, in attesa di tempi migliori. Con gli zoppi si finisce a zoppicare e meglio soli che male accompagnati per dirla con gli antenati.
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D’accordo su tutto, tranne che su un punto: il M5S non ha stretto un’alleanza organica con il centrosinistra. Le uniche alleanze sono solo a livello locale e solo laddove c’è convergenza sui temi. Infine, una precisazione: il M5S ha preso esattamente il 10%, quindi basta battutine sulla “percentuale Lidl”.
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Fossi io bravo come @CarrieO’Lynn a disegnare…una vignetta sul nuovo film in lavorazione nel carrozzone, intitolato “I predatori del Movimento perduto” non me la farei scappare!
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Ma non credo che le vignette siano sue
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È bravissimo a scovare quelle adatte! 👏🏻👏🏻👏🏻
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pensavo fosser farina del suo sacco, bravo comunque a scovare ogni buon pacco!
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🙂 Grande Carrie!
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Chiunque arrivi in Parlamento ha un unico obbiettivo… rimanerci il più a lungo possibile. La soluzione è una sola ma mi sono stufato di ripeterla, tanto non la legge nessuno!
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Buon giorno anche stamane …. si fanno le pulci al Movimento.
Sembra che in italia ci sia solo il Movimento…. gli altri partiti stanno bene:continuano a rubare,a rimanere incollati alle poltrone e pensare alle loro tasche e come continuare a fregare il povero elettore e d evitare la galera.
Stanno facendo a pezzi l’Italia con le schiforme… e però meglio parlare del Movimento ,cosa farà con le costituenti,con chi si alleerà, quanti mandati, se grillo è ancora il garante, se Conte abbandonerà o farà un suo partito, se continueranno ad essere onesti ,se diventeranno uguale agli altri …si,si,si tutte cose che riguardano la povera gente,chi non trova lavoro,gli sfruttati, e i ceti più deboli.
Insomma un interessamento verso un Movimento in cui ancora nessuno ha rubato,in cui ancora nessuno ha fatto politica come lavoro ma come “servizio”
Infatti tutto ciò che ha fatto viene smantellato quotidianamente e i cittadini distratti dalla stampa leggono i resoconti quotidiani sul Movimento e il suo futuro.
Pensare che è stato fatto pure al suo interno una certa pulizia…gli altri…continuano con i soliti noti,ma pazienza riusciamo a far digerire ai cittadini ogni nefandezza anche quando sono inquisiti dei ministri!
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Non serve un incidente per staccarsi da fondatore e simbolo. Occorre farlo, e spero venga fatto. Anche come proposta alla costituente, se necessario.
Il Movinento ai rondoliniani, sempre molto attivi, guardoni delle nefandezze sociali, che evidentemente non li riguardano, e che si astengono dal provare a combattere. Comunque conto terzi
meglio soli che male accompagnati…tutti questi poveri, che vogliono da noi? Lo chiedessero a chi governa. Che c entriamo noi? Noi siamo solidali e ci incazziamo pure. Insultiamo, basta buonismo e politicamente corretto. Cos altro dovremmo fare? Governare cosa? Chi? Gli italiani? La Nato? L Europa? Ma non bastava mandare tutti affan..?
Bei tempi, gli spettacoli di Grillo, i Casaleggio, giggino e ale, virginia e paola. Bei tempi che possono tornare, finalmente. Basta che vi pigliate Grillo e il simbolo, lasciate la cassa, che non è roba vostra, e tornate ad elevarvi. Metà degli astenuti farebbe di voi il primo partito. Poi, mica dovete governare. Congelate di nuovo il dissenso. Gli altri governano. Andrete al 25%. Poi al 33%. Tra trent anni al 51%.
lì sarà dura non governare. Un po dx un po sx, si fa. Come pd e terzo polo. Ma anche lega e fdi. È vero, erano tutti uguali
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Occhio: 👉SE👈 sotto la montagna di cenere dell’ astensione covano i tizzoni dell’ ira repressa in milioni di elettori delusi, perché ripetutamente traditi, ebbene, quell’ ira, se convogliata nelle urne, può diventare funesta. Per chiunque. Ci sono diversi esempi di fenomeni afflitti da megalomania finiti maluccio e tenuti in piedi solo da 4 giornalai. Occhio. Anche perché non è esclusa la nascita di una qualche forza in grado di convogliare il tutto.
Astensione al 50. Occhio.
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Per chi non lo conoscesse questo è MARCO BELLA, ex deputato 5S, ricecatore in Chimica Organica.
(dal FQ)
Negli ultimi anni ho vissuto vicino all’Oceano Pacifico di San Diego, California, il Mar Baltico di Aarhus Danimarca e il Mare Tirreno di Anzio. Dal 2005 svolgo le mie ricerche presso Sapienza Università di Roma, dal 2015 come Professore Associato. Occupo il tempo dei lunghi e imprevedibili viaggi dei treni regionali locali sulla linea FR8 Roma-Nettuno (Premio “Caronte” di Legambiente per tre anni consecutivi), scrivendo di Ricerca e Divulgazione Scientifica, Problematiche legate alla Disabilità e naturalmente alle incredibili Avventure dei Pendolari. Dal marzo 2018 all’ottobre 2022 sono stato Portavoce dei cittadini alla Camera dei Deputati, eletto con il MoVimento 5 Stelle.
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Accanimento terapeutico sul M5s
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