Nello stesso fascicolo anche i nomi dell’ex magistrato antimafia Gioacchino Natoli e del generale della Guardia di Finanza Stefano Screpanti

AGI – Anche l’ex procuratore aggiunto di Palermo Giuseppe Pignatone risulta tra gli indagati nell’ambito del dossier “mafia e appalti”. Pignatone, che oggi presiede il tribunale della Città del Vaticano ed è stato procuratore anche a Reggio Calabria e a Roma, è indagato dai pm nisseni per favoreggiamento alla mafia. Stamane si è recato al palazzo di giustizia di Caltanissetta per essere interrogato.
Nello stesso fascicolo anche i nomi dell’ex magistrato antimafia Gioacchino Natoli e del generale della Guardia di Finanza Stefano Screpanti. Avrebbero insabbiato un’indagine proveniente dalla procura di Massa Carrara, l’inchiesta “mafia e appalti”, che sarebbe una delle cause della strage di via D’Amelio e per la quale l’ex pm Natoli chiese l’archiviazione nel giugno del 1992. Si tratta di una vicenda ricostruita davanti la Commissione nazionale Antimafia, nel settembre 2023, dall’avvocato Fabio Trizzino, marito di Lucia Borsellino.
ma nnooohh…!
ma ddaaiii…!
ma che, daveroooh…?
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La destraccia di sgoverno non perderà l’occasione per screditare la magistratura e depotenziarne l’azione.
In questa vicenda l’unica nota positiva è che la magistratura è in grado di autotutelarsi; sono dei magistrati che indagano su altri amgistrati.
Anche la poitica, a pensarci bene, si autotutela; se uno delinque gli altri ( con le eccezioni, ovviamente) solidarizzano
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Pignatone non mi è mai piaciuto. Mi è sempre sembrato un magistrato di “sistema”. Fece indagare la sindaca Raggi, poi archiviata e assolta. Fece inquisire l’assessora Muraro, poi archiviata con tante scuse. Fece arrestare per 4 mesi il presidente del Campidoglio De Vito, poi scarcerato dalla Cassazione perché le accuse erano solo “congetture”. Ed è lo stesso Pignatone che bloccò il pm Capaldo mentre stava indagando sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e che, appena andato in pensione, è diventato presidente del Tribunale Vaticano.
Ma l’elenco delle sue decisioni, diciamo discutibili, non finisce qui. Travaglio ce ne ricorda altre in questo vecchio editoriale: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/09/22/abbiamo-scherzato/5468932/
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