
(Giuseppe Di Maio) – Ci faranno ancora votare. Ci chiameranno per discutere sull’identità, per decidere che cos’è il M5S. E questa cosa che si annuncia come la resa dei conti sarà l’ennesima rifondazione del guazzabuglio senza capo né coda della creatura grillina. Quando non si parla più a quattrocchi, ma per lettera, si chiama a testimone l’inconsapevole creatura dello scontro di potere al vertice. L’una voce blatera ancora d’identità ecologica e digitale, qualcosa che assomiglia a un orto gestito dal PC, l’altra parla timidamente di disuguaglianza sociale, ma non è capace di denunciarne la ragione. Insomma, una predica ancora il destino di un movimento post-ideologico, l’altra vuole assolutamente dargli un’ideologia, pur se questa è tanto somigliante a un elenco di promesse mancate del miglior centrosinistra.
Il M5S ha preso una sonora batosta nelle scorse europee, gli elettori che tentennavano a cavalcioni tra il Pd, AVS e il Movimento hanno scelto i primi due, il resto, la stragrande maggioranza, non ha votato. Ma ce ne sono stati tanti attratti dalla destra, da quei messaggi parimpari di cui sono fatte le balle dei politici reazionari. Ora, restare al centro di una polarizzazione, al Movimento non fa niente bene, soprattutto, poi, se si pensa che la polarizzazione non è solo un espediente elettorale, ma la realtà della nostra società, divisa in destra e sinistra, in furbi e onesti, in ladri e guardie, etc. Lasciare dunque ad altri il mestiere dell’antemuro al malaffare della destra è da stupidi, è una politica senza futuro. Perciò è meglio ricordare a Grillo da ora e per sempre che la destra ha ormai sdoganato i suoi capi e non è più senza leader. Non è più il tempo di rubarle gli elettori con messaggi di onestà neutrale, bisogna prendere parte ai meccanismi di lotta di classe e darsi un obiettivo chiaro e spendibile.
E io, caro Giuseppe, non vedo grandi miglioramenti nella creazione dei Gruppi Territoriali – ancor più di prima cellule afflitte dalla lotta politica senza obiettivi condivisi, per di più emanazione di vertici di nominati anziché organizzazioni spontanee e anarchiche. Io vedo il vero cambiamento nell’ambizione originaria del Movimento, nel progetto di sostituire la classe dirigente della sinistra, dei lavoratori, una classe cha ha tradito la missione di proteggere il lavoro e le giustizie che ne conseguono. La costituente dev’essere un attacco frontale a quel pentolone di conservatori del PD e dei suoi cespugli fuoriusciti, dev’essere un annuncio sonante a tutti i suoi elettori che credono di avere ancora un animo radicale. Naturalmente le partitelle alla volemose bene sono di cattivo gusto, le foto sui palchi devono finire, come è meglio disertare le manifestazioni infestate da ladri di consensi. Poiché è meglio che si sappia (che la gente sofferente sappia) quanto, soprattutto nella politica degli onesti, non ci sono avversari stemperati nel “gioco” democratico, ma nemici della guerra di classe.
Siamo incartati , c’è bisogno di un reset altrimenti no se ne esce da questa situazione. Vi sono ragioni e torti da ambo le parti.
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Se torniamo alla lotta di classe facciamo un salto nel futuro.. al 1848 e al manifesto di K. Marx. Notoriamente, all’epoca già esistevano 8 miliardi di persone, l’inquinamento globale, la delocalizzazione, la Bomba, gli aerei, le auto, internet…
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Se consideriamo che a partire da quei tempi le disuguaglianze sono progressivamente aumentate in misura esponenziale, fino a essere all’origine delle guerre attuali, e che la speculazione finanziaria è ormai la regina che detta legge, grazie anche al pensiero unico connaturato… quelle tesi non sono tramontate. Semmai vanno aggiornate ai tempi presenti. L’errore di Marx fu di profetizzare semplicisticamente la caduta automatica del capitalismo, non potendo prevederne le trasformazioni future ora sotto gli occhi di tutti. Oggi si dice “pensiero unico”, ma a quei tempi veniva definito “pensiero dominante” che significava che ce n’era un altro coevo antagonista. Si tratta di farlo rinascere. Altrimenti sarà il baratro! Altro che Vaffaday ad usum plebeius.
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Chi ha votato avs per la Salis, la stragrande maggioranza del risultato ottenuto, ha eletto, su 6 rappresentanti, 4 parlamentari verdi che, anziché confluire in left, sono entrati nel gruppo dei verdi tedeschi, più guerrafondai di Stoltemberg.
E nessuno in Avs si scandalizza, come se questo fosse compatibile con il loro programma elettorale. Un bell esempio del ne di dx ne di sx grillino, anzi un po di dx e un po di sx.
per non parlare dei 600.000 voti buttati con Santoro, prodotto anti Conte di Telecairo, come ormai è divenuto dibba.
La guerra di classe non sono parole, sono programmi politici, sono azioni di governo. Il programma 5s è quanto di più di sx di governo sia stato prodotto. E Conte ne è l interprete più autentico. Per me.
Conte non può allearsi col pd perché il od non lo vuole. I 5s grillini domani mattina, senza Conte. Non hanno velleità di governo. Un po di casino, ma poi passa. Ne di dx ne di sx, politica poke, se il woke gli fa schifo.Grillo si consulta con Draghi e Briatore e appare un secondo dopo le minchiate sul rientro di Renzi nella sx.
la lotta di classe non si da coi vaffa pagati 300.000 euro, non si fa pagando il biglietto di uno spettacolo del guru.
Si può fare lontani dai guru, e dai loro insulti, che non sono poi diversi dal modo di comportarsi fi Renzi e Calenda, i maestri dell un po di qui un po di la.
Conte non può rimanere nel simbolo che ha salvato e rilanciato. Lo lascia a quellj bravi ed ai loro rutti.
A far politica, finalmente liberi.
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Buongiorno,
Che è la stessa che per decenni ha sofferto il tanto decantato PCI, compreso quello di Berlinguer, il sindacato “de sinistra”, le formazioni extraparlamentari.
E la piccola cosa, che rimane nell’ombra:
Ma la “pora gente” è interessata ad un cambiamento oppure si accontenta d sopravvivere alla meglio?
La lotta di classe è una cosa seria e poche comunità l’hanno intrapresa, soprattutto perchè è necessariamente multigenerazionale, non ottiene risultati immediatamente e richiede una preparazione intellettuale non comune.
Anche in Vietnam, Cina, Russia, Cuba si è fermata ai primi passaggi che durano comunque anni e coinvolgono molte persone che neanche sotto tortura rinuncerebbero a privilegi che magari neanche mai avrebbero.
Giuseppe Conte, come Grillo, come buona parte degli aderenti alle varie versioni del Movimento 5 Stelle, come buona parte del “popolo” non vuole andare oltre, gli basta smussare gli angoli, in una vita breve.
Pensare di sostituirla con il meccanismo elezioni è infantile, ma va bene per passare tempo a discettare nei Forum.”popolo”, preferisce le mezze stagioni, anche perchè richiedono poco sforzo e sono già “viventi”.
Cambiare l’organizzazione di un Nazione, dei suoi meccanismi come se si potesse fare a meno dell’esterno perlomeno illusorio.
Ma nell’anno diecimila qualcuno si ricorderà di noi?
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Per la redazione:
l’editor commenti funziona sempre peggio.
Si corregge aggiornando la versione wordpress.
Attualmente 6.6 e modifica in meglio anche l’editor commenti con incorporata la modifica PRIMA dell’invio.
A chi ne avesse bisogno, su desktop, “annulla (undo)” si ottiene parzialmente con la sequenza CTRL Z, il Redo con CTRL SHIFT Z.
Utilizzare preferibilmente la parte sinistra della tastiera (i code sottostanti sono differenti anche se c’è scritto CTRL e SHIFT) e l’editor ne tiene conto)
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Evvai anche oggi c’è solo il Movimento.
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Il movimento si è preso un po di tempo per crescere. L’ha scritto nel simbolo:2050. Per quell’anno io non ci sarò più ma immagino che il quasi 90enne Conte sarà ancora lì, col suo partito al 6% che ci parla di come la ricostruzione dell’Europa distrutta dalla terza guerra mondiale sia una grande opportunità per l’Italia.
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Altro che 2050! Consigli per una buona lettura estiva. Oltre a roba un poco più leggera s’intende. Avete sentito di un tale Paul Dienach? Avrebbe vissuto nel 3906. Ci ha lasciato un resoconto scritto dei prossimi 2000 anni. Qui sotto un sunto 👇
Paul Amadeus Dienach, insegnante di tedesco e di francese, nasce a Zurigo nel 1884. Nel 1917 viene colpito per la prima volta da un’encefalite letargica, nel 1921 una seconda volta in una forma più violenta che lo manda in coma per anno intero. Dopo il suo risveglio in un ospedale di Zurigo, a seguito della diagnosi di tubercolosi decide di andare a vivere nella più salubre città di Atene per riprendere l’insegnamento di insegna tedesco e francese.
Qui fa la conoscenza dell’allievo Georgios Papachatzis a cui affiderà, in punto di morte nel 1924, la traduzione delle 800 pagine dei suoi diari dove rivela di aver vissuto nel futuro. Nei testi, che verranno pubblicati solo 50 anni dopo, Paul racconta di un anno avventuroso vissuto nel 3906, proprio quando era in un letto nell’ospedale di Zurigo, affetto dall’encefalite letargica. Ha davvero viaggiato nel tempo e sono solo i deliri conseguenti alle sue gravi patologie?
Nei suoi diari Paul racconta di essersi risvegliato con il nome di Andreas nel 3906 e accudito da alcuni infermieri che parlavano una sconosciuta lingua nordica e dove il mondo era cambiato per sempre. Ecco alcune delle cose viste nel nostro secolo tratte dal libro “Chronicles from the Future”:
“Il XX e XXI secolo sono funestati da guerre mondiali, dall’oppressione dell’uomo sull’uomo e dal mancato rispetto della natura. I valori cambiano e lo smodato consumismo distrugge il pianeta e le coscienze degli uomini.”
“Sono anni dove il potere economico e politico è detenuto da un Nuovo Ordine del Mondo. Violenza e povertà dilagano, in particolare in Africa e in Asia.”
“Il pianeta è sovrappopolato e Marte diventa la meta di una colonia terrestre, che dura poco, perché dopo una sessantina d’anni un evento catastrofico spazzerà via tutti i 20 milioni di persone che lo abitano.”
“Nell’anno 2309 il Vecchio Continente sarà quasi completamente annientato da una guerra nucleare. La popolazione sopravvissuta sul pianeta inizia a migrare, e nell’Europa del sud arrivano genti dal nord. Gli uomini sono ormai quasi privi di una qualsiasi forma di vita spirituale.”
“Segue l’età degli eroi che per i nostri posteri è l’Era Antica o Eldere, durante la quale, alla fine del XXIV secolo, nasce un governo mondiale, che porta legalità e ordine: il pianeta non è più diviso in nazioni, e tutti si sentono cittadini della Terra.”
“Il rinascimento inizia nel 2894, in un luogo tra Grecia e Macedonia chiamato Valle delle Rose, dove nasce il “Movimento dei Duecento”, dal quale riparte una nuova spiritualità ed anche un uomo nuovo dal punto di vista fisico, frutto di un modo di vivere diverso, più libero e gioioso.”
“Arriva infine l’età della ragione che per i nostri posteri è la Nuova Era o Nojere, dove spicca un uomo Alex Volky, che nel 3382 libera gli uomini dal dolore e insegna loro a trovare una nuova spiritualità e una gioia immensa grazie alla meditazione, talmente forte da risultare mortale se non si è pronti a riceverla.”
“Nel 3842 sbocciano le prime rose blu di un saggio giardiniere, dopo cinquanta anni di tentativi, nella Valle delle Rose.“
Paul Dienach descrive un futuro utopisticodove si lavora soltanto un biennio tra i 19 e i 21 anni, per poi essere liberi di occuparsi di quello che più ci piace. Sono spariti i concetti di proprietà privata e di matrimonio, a scapito dell’amore libero. L’unica cosa ad essere autorizzata dalla Stato è la procreazione, per scongiurare la sovrappopolazione della Terra.
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Spero che nelle assise ottobrine (#autunnali?) ci sarà tempo, spazio e modo per… parlare di Politica. Non vorrei che oltre a discutere di regolamenti interni (l’elettorato, ahinoi, non ci dorme la notte!) e naturalmente di ladri e honestà, nonché honestà e ladri e via col mambo… ci si dimenticasse degli altri temi che costituiscono la STRATEGIA di un partito degno di questo nome. Ma anche a partire dall’honestà: ci sarà spazio per una relazioncina di Bonafede sullo stato dell’arte della GIUSTIZIA?? Chissà.
Mi chiedo se politica estera, economia, diritti del lavoro, sanità, povertà, cultura ecc., avranno lo spazio che meriterebbero, visto che tutti (!) gli altri partiti diciamo che, o lasciano a desiderare oppure se ne sbattono altamente le OO.
Una volta si diceva che i 5* erano la terza gamba (ormai stabile) del sistema politico italiano, e che con loro bisognava fare i conti, non solo ragioneristici. Spero che l’improvvisa incursione di Grillo nel bel mezzo delle articolate discussioni, non ci annoi con le solite argomentazioni su Keynes, l’economia mista e del neoliberismo 2.0 ormai adottato dalla sinistra neoliberista sedicente progressista (traggo questa definizione da Nancy Fraser, acuta filosofa americana).
Male che vada, propongo il rilancio di un nuovo sonoro VAFFADAY nazionale in p.zza Maggiore a Bologna (do you remember?). Non si sa mai che porti ancora bene! Io non ci credo ma… molti impazziranno dalla gioia! Amen.
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Su tema lotta di classe, vale la frase di un importante capitalista americano “la lotta di classe c’è stata, ed abbiamo vinto noi”. Punto! Quindi forse bisognerebbe capire il contesto in cui inserire un progetto di cambiamento sociale realistico e non astratto, tenendo conto della trasformazione antropologica, consumismo, che ha modificato il concetto di classe…..piuttosto parlerei di diseguaglianze, diritti, lavoro che va reinterpretato alla luce delle sfide future, come l’ intelligenza artificiale, redistribuzione della ricchezza, legalità…..già questo è un’ impresa piuttosto impegnativa! Poi veramente la risposta ad una società scientemente voluta divisa, può essere l’ attacco frontale a qualcuno ed a qualcosa, senza prima aver costruito la tua proposta che nella diversità delle soluzioni, e’ già antagonismo? Va ricercata la ragione, profonda e complessa, del perché le classi meno abbienti votino FdI o si astengano, forse perché non sanno, forse perché sono portate ad una divisione faziosa sulla spettacolarizzazione mediatica della politica e del leader, che non offre alcuna risposta alla loro condizione, ma in compenso annulla il concetto di classe che si vorrebbe addirittura in lotta…..Arrivare a parlare alla gente e’ un percorso difficile, perché chi ha plasmato la società sulle suddette divisioni, ha mezzi enormi e potenti, e sul loro terreno di gioco, non hai speranze, mentre forse occorrono altre parole ed altro linguaggio, per un progetto alternativo che non si limiti ad individuare semplicemente un nemico, ma che sia propositivo ed inclusivo…..il meccanismo propagandistico della costruzione del nemico è già in uso da chi ha quei mezzi, e come per la frase del capitalista americano, ha indubbiamente vinto…..
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“Va ricercata la ragione, profonda e complessa, del perché le classi meno abbienti votino FdI o si astengano”.
Non tutte le classi meno abbienti votano FdU, alcune di loro votavano il M5S, ora non lo votano più perché conte ciarla di Co2, digitalizzazione, transizione ecologica, europeismo, democrazia, tutta roba che interessa alla classe media agiata o alta ma che fa venire la pelle d’oca ai lavoratori.
Votano Melensky perché credono che difenda lo stile di vita delle classi medio-basse spesso considerato dai progressisti squallido, retrogrado, depravato.
Votano Melensky perché a parole vuole “preservare” quel poco che di buono ci rimane, mentre i progressisti rompono i co****ni col progresso che per le classi medio-basse è sinonimo di disgrazia.
Votano Melensky che parla di blocco navale(anche se in due anni, tra legali e illegali, ha fatto già entrare 400.000 immigrati) mentre i progressisti si stralciano le vesti se un barcone affonda.
Le ragioni sono tante, elencarle tutte richiederebbe molto tempo, ma se c’è una certezza che puoi avere è che schifano talmente tanto il progressismo e i progressisti da votare destra o astenersi per ripicca.
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Alessandra, ascolta bene…
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Nelle relazioni umane la comunicazione è essenziale, e in un partito politico ne determina il successo nel consenso prima e nella conseguente presa del potere poi. Non comunicare è impossibile, nemmeno col silenzio. E se le due fasi del rapporto (verbale – non verbale) sono sfasate, passerà come prioritario un messaggio negativo, nonostante tutte le rassicurazioni possibili.
Tizio sta parlando a Caio che lo rassicura di essere in ascolto e attento, però Caio sta’ giocherellando con lo smartphone. Che messaggio passa?
Se in un colloquio Sempronio rassicura di essere una persona ordinata ma ha un calzino verde e uno rosso che messaggio passa?
Discutere della organizzazione interna di un partito e del primato assegnato agli organi, alla base/iscritti è una parte della comunicazione; se tutto ciò che viene deliberato è un programma da portare a termine con alleati gravemente responsabili dei problemi da risolvere che messaggio passa?
9.99 e astensione al 50.
Il 9.99 è composto da gente che crede in Caio e Sempronio.
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Ecco, appunto, la comunicazione, ci sarebbe da chiedersi quale comunicazione e quale ricezione possa indurre un lavoratore a basso salario e pensione alle calende greche da fame, a votare FdI o Forza Italia al tempo del fu Silvio, oppure continuare a votare PD ed alla fine dopo aver scommesso su tutto il parco partitico, astenersi, perché la forza politica che dopo decenni di silenzio ha riportato sul dibattito pubblico temi come povertà, diseguaglianze, diritti sociali, dignità del lavoro, legalità, giustizia, giusta, etica ed onestà nell’ esercizio di funzioni pubbliche, ed ha provato ad iniziare un percorso di cambiamento, attraverso riforme ed attuazione dei suoi punti programmatici, e’ stata comunicata dal circo mediatico esattamente uguale agli altri, anche se nei fatti , non pare proprio così, fosse solo per i suoi esponenti mai beccati con le mani nella marmellata dopo più di un decennio di attività politica e parlamentare……Insomma dopo 70 anni di politica indecente, se in pochi anni, dal 2018 ad inizio 2021, non riesci a ribaltare un paese, complice dell’ indecenza, visto che l’ ha ripetutamente scelta, sei uguale, esattamente uguale che tanto vale tenersi gli altri ! E mentre gli altri continuano indecentemente a sgovernare, ormai sulle macerie, gli attacchi sono tutti riservati al M5S , con grande soddisfazione se continua a perdere consenso, così gli impresentabili vincono e ballano sulle macerie in tranquillità e scioltezza……
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Alessandra, dopo il tracollo 2022 serviva un seria fase ri-costituente avente come faro il percorso (nel bene e nel male) svolto nella legislatura precedente. La scelta compiuta da Conte di precipitarsi (letteralmente) in un luogo politico e in seno ad un certo apparentamento era l’ ultima cosa da fare e anche solo da pensare. Ecco perché i risultati saranno certamente deludenti.
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Il M5S ha attuato misure storiche, ma non ha mai contrastato, con l’ardore che lo portò in parlamento, la narrazione nemica, figuriamoci imporre la propria [di narrazione]. Ha lasciato correre. E il risultato è sotto gli occhi di tutti, tranne della “dirigenza”.
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A quanto pare, non solo della “dirigenza”, ma anche della militanza, senza virgolette, più “dirigente” (meglio “digerente”) del re (senza salmone)!
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Buongiorno,
chi vuole firmare per indire il referendum contro la legge che ha istituito l’autonomia differenziata
Firma
Serve la CIE o lo SPID
Nonostante che sia il pessimo Conte e l’ancor molto più pessimo assai Movimento 5 Stelle ad oggi, dopo tre giorni e l’attivazione solo da ieri del sito digitale
Firmatari
Raggiungimento del quorum: 213.729 / 500.000
42.75%
Inizio del periodo di raccolta firme on line: 26/07/2024
Che schifo questo Movimento 5 Stelle che perde tempo a combattere una legge divisiva. Dovrebbe fare come gli altri che non ne parlano affatto e seguire i sommi consigli delle teste pensanti riunite in questo Forum.
Beppe Grillo che ne pensa?
I fu M5s sono stati mai capaci di raccogliere 260.000 firme notarizzate in tre giorni?
Anche il sito istituzionale per la firma digitale è una conquista del meraviglioso fu M5S o dell’attuale schifoso Movimento 5 Stelle?
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Il M5S, quello delle origini, quello autentico insomma, avrebbe raccolto 500.000 firme in mezz’ora e senza l’aiuto dello SPID.
Ho firmato comunque anche se il partitino progressista-woke-ZTL di conte mi fa vomitare.
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Domanda difficile. Trovare la risposta del perché la elevata popolarità di Conte non si traduce in schede votate in suo favore potrebbe aprire spiragli su tanto altro.
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Bella Venezia, però non ci vivrei.
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il comico elevato onesto…?
se lo fosse stato non avrebbe chiesto e ottenuto di entrare nel draghistan, i cui principali attori furono il drago e il cingolato “grillini”!!!
non avrebbe fatto votare, dai (suoi) sudditi, la vergognosa schiforma cartabia che aiuta a far salvare il kubo a corrotti, criminali e pure forse qualche stupratore…!!!
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A leggere le 2 lette ( come ai tempi di Seneca e Licinio…altro che 2050) non posso notare come a mio parere quello “lucido” sembra Conte. Afferma lucidamente che “Purtroppo la genuinità e coerenza del nostro impegno politico è stato offuscato dall’appoggio al Governo Draghi, che ci ha costretti nella scomoda posizione di dover votare molti provvedimenti che non erano affatto in linea con la richiesta di cambiamento dei nostri elettori. In quella fase, ogni nostro tentativo di difendere le nostre più qualificanti riforme è stato inquinato dalla costante accusa di voler fare cadere il Governo di unità nazionale. L’indicazione di Cingolani al Ministero della transizione ecologica non si è rivelata felice, e la mitologica “agenda Draghi” ci ha fatto molto male: all’atto della formazione del governo abbiamo perso molti parlamentari e iscritti e, nella fase finale, sono venuti al pettine nodi irrisolti, con la scissione guidata da Di Maio. E proprio il Governo Draghi ha poi spianato un’autostrada alla vittoria di Meloni.”
Ribadisce “Il Paese, oggi più che mai, ha bisogno del Movimento. Ora che sono coinvolto nell’agone politico, mi rendo ancor più conto dell’assoluta necessità di una forza politica che tenga alta l’asticella della cultura delle regole e dell’etica pubblica, che continui a battersi contro la corruzione, le diffuse ingiustizie, le profonde diseguaglianze.
Siamo e dovremo sempre essere radicali nel difendere i nostri principi e valori. Il Movimento è nato e dovrà sempre operare per il bene dei cittadini, contrastando la degenerazione che spinge la classe politica a ritagliarsi forme di privilegio e spazi di impunità.”
Alle proposta di Grillo di incontrarsi a 4 occhi per decidere le linee guida risponde ”Immaginare che io e te, da soli o – come pure scrivi – insieme a “un gruppo ristretto dei nostri”, si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre all’Assemblea, significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui l’Assemblea è legittimata a pronunciarsi, assumendo che rispetto a tutti gli altri essa sia priva di legittimazione.
Questa conclusione non è in linea con il principio – anche statutario – secondo cui l’intera comunità degli iscritti è l’organo sovrano, il supremo organo di decisione, secondo i principi e le regole di un organismo “associativo” di diritto privato che caratterizzano il Movimento.” Se è vero che la costituente è aperta a tutti e ognuno può portare le sue proposte, mi immagino 100aia di seguaci di Infosannio che corrano a iscriversi
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Buongiorno,
aggiornamento sulla raccolta firme per indire il referendum contro la legge dell’autonomia differenziata.
52,10 %
260.480 / 500.000
dopo soli due giorni tramite la via digitale.
Questa via è automaticamente notarizzata perchè si avvale delle informazioni già verificate tramite l’oggetto di identificazione credenziali.
Non è mai accaduto prima che in soli due giorni neanche pieni si raggiungesse questo numero.
PS:
mentre scrivevo le firme e la percentuale sono cresciute ora
52,17 %
260.849 / 500.000
dopo un minuto
52,19 %
260.969 / 500.000
dopo altri due minuti
52,23 %
261.162 / 500.000
E’ luglio, inizio ferie per molti, non tutti hanno SPID o CIE abilitata o altro autenticatore digitale.
Certo che questo M5S l’ha fatta proprio grossa.
Ma si consolino i nostalgici speranzosi del fu M5S:
Infosannio mi ha messo in attesa un commento da oltre otto ore che forniva notizie utili.
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Si erano già raccolte le firme digitalmente su piattaforma privata anni fa per referendum cannabis e altri, poi cassazione di Amato ha annullato quesito con scuse risibili. Temo accadrà lo stesso.
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