Le due lettere – Il fondatore al leader: “Il garante sono io, incontriamoci prima dell’assemblea”. Lui: “Nessuna discussione preventiva, parola agli iscritti”

(Di Luca De Carolis – ilfattoquotidiano.it) – Ora i nodi vengono davvero al pettine, Forse questa è davvero la resa dei conti finale nel Movimento tramortito dal 9,99 per cento nelle Europee. Perché Beppe Grillo, quello che l’assemblea costituente prossima ventura teme di subirla, giorni fa ha scritto a Giuseppe Conte una lettera che trasuda risentimento: “Apprendo che vorresti indire un’assemblea. Non ne abbiamo mai parlato, ma come sai, in quanto Garante, sono il custode dei valori del Movimento e dovremmo quantomeno discuterne prima nel corso degli incontri che ti avevo chiesto di fare, anche perché ogni decisione non potrà non essere presa nel rispetto dei valori del M5S”.
Tradotto, devi stabilire con me se e di cosa discutere. Anche perché, accusa, “ritengo che la nostra crisi di consenso derivi anche e soprattutto da una crisi d’identità”. Ma Conte, il leader che con Grillo parla perché da Statuto è tenuto a farlo, vuole detronizzarlo una volta per tutte. Così gli risponde che lo aveva avvertito della Costituente (“te lo avevo anticipato quando ci eravamo visti a Roma”) e che comunque certo, si vedranno: “Il tuo apporto è più che benvenuto e ti confermo la piena apertura a discutere con te, come e quando vorrai”. Però non potrà essere lui, il fondatore, a decidere : “Con grande schiettezza devo informarti che non posso accogliere la tua proposta di discutere ‘preventivamente’ i temi da sottoporre all’assemblea costituente. È una richiesta diametralmente opposta al progetto che stiamo avviando. Immaginare che io e te, da soli o – come pure scrivi – insieme a ‘un gruppo ristretto dei nostri’, si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre alla Costituente, significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui a è legittimata a pronunciarsi, assumendo che essa sia priva di legittimazione”. Ma questo, sostiene Conte con linguaggio e postura da avvocato pronto all’eventuale battaglia legale, “non è in linea con il principio anche statutario secondo cui l’intera comunità degli iscritti è il supremo organo di decisione”. Ergo, Grillo non potrà imporre paletti o veti: e vale per la regola totemica dei due mandati, come per le parlamentari – la selezione via web dei candidati – e chissà cos’altro. E siamo al frontale, tra il Garante e l’ex premier. Tutto tramite lettere, diffuse sul portale dei 5Stelle su richiesta del fondatore (pare). Nel testo, Conte gli rinfaccia ancora l’appoggio al governo Draghi, a suo dire una delle ragioni della sconfitta elettorale: “La genuinità e coerenza del nostro impegno politico è stato offuscato dall’appoggio a Draghi. In quella fase, ogni nostro tentativo di difendere le nostre più qualificanti riforme è stato inquinato dalla costante accusa di voler fare cadere il governo. L’indicazione di Cingolani al ministero della transizione ecologica (fortemente voluto da Grillo, ndr) non si è rivelata felice, e la mitologica agenda Draghi ci ha fatto molto male”. Un anatema, contro il fondatore. Invocato nelle settimane scorse da molti parlamentari nei colloqui privati: “Giuseppe, il rapporto con Grillo va chiarito, risolto”. Ci siamo vicini.
Giorni fa, in due riunioni del Consiglio nazionale, aveva fissato con i suoi dirigenti i contorni dell’appuntamento. Con un punto principale: a proporre su cosa discutere – e su cosa votare – sarà la base, che invierà le sue indicazioni a Roma. A smistarle, dando ordine a idee e istanze, sarà una società privata che il Movimento aveva ingaggiato già per gli Stati generali del 2020 – Avventura urbana – tramite appositi mediatori. Ciò che conta, rimarca nella lettera Conte, “è evitare qualsiasi forma di interposizione che possa alterare la partecipazione con elementi di etero-decisione”. Ossia, non saranno i vertici a dare le carte. Scelta (anche) anti- Grillo, tuttora sotto contratto del M5S come consulente. Nella lettera chiede il ritorno “alla chiarezza di un tempo”. Ora dovrà decidere tra la trattativa e la guerra aperta. In ballo c’è il futuro del M5s, che ieri un sondaggio sul Corriere della Sera dava in lieve ripresa, al 13 per cento. Effetto, secondo alcuni, anche del voto contrario in Europa a Von der Leyen.
Vorrà alzare il compenso , 350 mila sono robetta per il tenore di vita dell elevato
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Il piddocristiano conte ha proprio la faccia come il renzi.
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Conte ha certamente sbagliato valutazione, ma ha espresso un’ opinione, mentre Grillo, capo politico Crimi, ex capo politico Di Maio ed iscritti hanno preso una decisione politica…..ora che tu consideri come unico responsabile chi esprime un’ opinione e non chi decide, mi pare assurdo! A posteriori certamente chiunque e’ in grado di giudicare quella scelta come un errore, ma non entrare nel governo Draghi avrebbe portato alla scissione del M5S da parte di Di Maio e fedeli prima del momento in cui poi è avvenuta, perché quella scissione era già nei fatti! O vogliamo continuare a credere che Conte sia stato fatto fuori nel 2021 solo da Renzi e non da mezzo PD e mezzo M5S? E vogliamo pensare che Grillo e Conte non lo abbiano saputo e che di fronte a questa scissione annunciata, qualcuno si sarebbe dovuto assumere la responsabilità di un M5S diviso? Certamente, sempre a posteriori, sarebbe stato meglio, quantomeno avremmo avuto chiarezza, ma la divisione/scissione era tutta interna al M5S senza alcuna responsabilità del pdc Conte, piuttosto del garante del movimento, Grillo, dell’ ex capo politico Di Maio, dei parlamentari dimaiani eletti dal sacro movimento delle origini, degli iscritti che non sono stati in grado di pretendere quella chiarezza, attraverso un confronto vero, al posto della fantomatica partecipazione attraverso la piattaforma Rousseau, utile solo a far guadagnare soldi a Casaleggio junior! In questa carrellata di errori e responsabilità, finire con il solito ha stato Conte, sarà anche utile a far risorgere il M5S, ma senza risolvere il problema di diversità interne, antecedenti a Conte, che non si tengono insieme solo con la leadership, senza aver prima creato una condivisione di obiettivi e progetti, come risultato di dialettica/sintesi interna, mi pare semplicistico ed illusorio……Il M5S aveva palesato le sue problematiche interne già nel 2018, quando alcuni parlamentari sono passati ad altro appena eletti, quando Di Maio si è rivelato più interessato alla propria carriera che al M5S, quando Casaleggio junior ha influito su scelte politiche senza alcuna legittimità da parte di iscritti od elettori, quando il garante Grillo ha deciso di affidare la gestione del movimento ai confondatori dell’ Associazione Movimento 5 stelle, Di Maio e Casaleggio junior nel 2017, scelta quantomeno discutibile! Una forza politica che si propone come diversa in ragione del parere vincolante dei suoi iscritti, deve essere in grado di aprire un dibattito interno attraverso partecipazione strutturata ed organizzata , che non può limitarsi al click di sondaggio della piattaforma web, ereditata da papà insieme all’ azienda……C’è insomma da ricostruire l’ intera organizzazione, territoriale e politica, dove la leadership sia poi espressione di un progetto già definito dagli iscritti, evitando ulteriori divisioni, altrimenti il fallimento potrebbe essere dietro l’ angolo anche senza Conte!
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conte ha espresso un’opinione che ha spinto il M5S tra le braccia di draghi.
Gli iscritti ascoltavano conte, non grillo.
La responsabilità va ripartita equamente tra grillo, di maio e conte.
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Infatti l’errore non è stato entrare nel governo Draghi, bisognava salvaguardare i provvedimenti presi dai governi precedenti. L’errore è stato non uscirne quando era chiaro che tutti gli altri partiti si coalizzavano per demolire le leggi approvate dal Conte 1 e 2. E qui Grillo deve recitare il mea culpa.
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Ma se Grillo ritirasse il simbolo al fallimentare conte cosa resterebbe?
Senza quello dimezzerebbe ulteriormente i consensi, la sua incapacità farebbe il resto. ☠️⚰️
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Te l’avevo detto io!
Ah ah ah…
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Me l’avevi detto cosa?
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Che saresti diventato peggio di Cagliostro.
Ah ah ah!
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Gatto, ho mai risparmiato critiche feroci a conte? Sempre detto che è un “leader” inetto. 🙄
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Qui contro Giansenio eri un po’ più morbidoso…
https://infosannio.com/2024/05/27/ma-mi-faccia-il-piacere-139/
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Se Grillo ritirasse il simbolo a Conte e al Movimento rimarrebbero 300 mila euro l’anno il più.
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Massimo, mi pari alquanto ottimista. Senza simbolo conte durerebbe mesi, non anni.
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Non sono d’accordo; l’entusiasmante esperienza fatta con il Movimento fin dagli esordi aveva esaurito la sua spinta inerziale, ma comunque aveva mantenuto i suoi principi fondanti e con tentativi di iniziative a favore degli ultimi proprio grazie a un ex avvocato burocrate che nel tempo è riuscito a tagliare i fili alla sua Alias marionetta dalle mani del suo grande canuto burattinaio, aggregando quegli ultimi elettori, si stanchi e delusi , ma ancora non domi e speranzosi verso un nuovo e rinnovato partito unico presidio di legalità ed equità sociale, anche a costo di un nuovo dimezzamento in termini elettorali nella speranza di una nuova Araba Fenice.
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A Roma se dice sta’ a ¢asso dritto che piove fregπa🤔
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Grillo non ha più credibilità di un Gigino o bibitaro, ma tentenna, quando mai ha fatto parte del mv5s*?
ha sempre sostenuto di votare PD, e da quando si é autoproclamato leader non ha fatto altro che essere accolto in seno al PD,
che se la vedano tra pdioti e lascino morire in pace ciò che resta del mv
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Ecchiteli, tiè…. Onanisti alla riscossa….
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semplice realtà, c’é chi la vede e chi no.
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Sono semplicemente ominicchi che, sentendosi traditi, si augurano la morte della ex pur di non vederla con altri!
Il meccanismo psicologico è esattamente lo stesso.
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Augurare la morte a qualcuno a parte (e perché no?), la tua non commendevole abilità di stornare il biasimo che si deve avere per il tradimento, sui traditi (sentendosi traditi), fa sorridere.
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analisi sbagliata, io non mi sento tradito, tentenna non è mai stato uno del MV, tentenna è un PDino alla ricerca di una poltrona, per me il mv5s* é morto e sepolto,
io mi diverto a mettere in evidenza l’ominicchio che ha preso in gestione il fondo di commercio che èra del fu mv5s .
un ominicchio che non ha la capacità del leader essendo solo ed unicamente un povero scudiero,
e se alle prossime elezioni non si presenterà un qualcosa di credibile, bè, il principato di monaco è a 4 passi.
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Tradito dal M5S.
Vai, Caglio’, unisciti a Sinner e a tutti quelli che trovano mille scuse per non pagare le tasse qui… tra l’altro, tu non vivi già all’estero?
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Cara Anail, dovresti darti alla pesca sportiva 😂
Ti è bastato scrivere “ominicchi”, e GNAM! 😄
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Abboccato subito😆… e beh: “conosci te stesso”(cit).
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E mo’ Grillo ha rotto i c@J@ni…Sta a rosica’ perché Giuseppe sta acquistando sempre più carisma e potere nel suo fu Movimento , non mettendosi in zucca che dopo la caduta per merito dell’arabo fiorentino, se non era per Conte sarebbe sparito; ora ha paura della conta poiché vede traballare i suoi 300.000 euro .Vai Giuseppe, contiamoci pure, e cambiamo pure il nome che tra l’altro (pur votandolo ) avrà fatto felice solo la Sammontana per la pubblicità gratuita al suo cono, a me non mi ha mai convinto…
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…e già che ci siamo togliamo anche l’ipocrita 2050 e anche #pace.
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E comunque, a chi interessa, vi allego la lettera che il Movimento mi ha inviato, non un sunto come si trova sui quotidiani:
Ciao Mauro
in vista dell’Assemblea Costituente sul sito ufficiale M5S, a questo link, puoi trovare pubblicato lo scambio intercorso tra il Garante Beppe Grillo e il Presidente Giuseppe Conte che riportiamo integralmente
– Lettera di Beppe Grillo a Giuseppe Conte –
Caro Giuseppe,
l’ultima volta che ci siamo incontrati ci eravamo ripromessi di programmare alcuni incontri con un gruppo ristretto dei nostri, per discutere dei temi su cui rilanciare il Movimento, che é afflitto da un’evidente crisi di consenso. Personalmente ritengo che la nostra crisi di consenso derivi anche e soprattutto da una crisi d’identità.
Infatti, il Movimento ha raggiunto il suo maggior successo grazie a un’identità di pochi punti distintivi, rappresentati dalle prime (e pure dalle seconde) cinque stelle. Oggi le stelle sono diventate un firmamento, che sarà anche bello, ma le cui stelle appaiono indistinguibili l’una dall’altra. Per renderle tali occorre, a mio avviso, tornare alla semplicità e alla chiarezza di un tempo. Ciò non significa rivangare nostalgicamente temi che appartengono al passato, ma tornare alla forma fisica che ci ha consentito di vincere nel 2018.
A prescindere da temi come la pace e la tutela dei più deboli, che sono ovviamente condivisibili, sia cristianamente sia Altrove, ma anche connotati da una vaghezza di cui sfugge la declinazione pratica, occorre a mio avviso trovarne altri che non siano così ecumenici, come furono quelli del 2018. Fra questi credo che ce ne siano almeno due da rivendicare ancora convintamente, vale a dire una transizione ecologica e digitale che ci consenta di vivere in un ambiente migliore e con parità di accesso ai dati, oltre a un diverso modo d’intendere la politica, che parta innanzitutto dai cittadini e non dai sepolcri imbiancati che dominano il nostro sistema.
Si potrebbe obiettare che anche questi due temi possano sembrare vaghi, anche se forse un po’ meno dei primi due. Per questo sarebbe utile delinearne alcune caratteristiche distintive, come per esempio una transizione ecologica che si realizzi anche attraverso politiche sul consumo, e non solo sulla produzione, una transizione digitale che si incentri sull’accesso dei cittadini ai propri dati e su una maggiore fruibilità dei loro diritti, e regole che, al tempo stesso, estendano gli spazi di democrazia diretta e favoriscano il ricambio della classe politica. Quanto a quest’ultimo punto, le regole che il Movimento ha deciso di darsi fin dall’inizio operano già in questo senso, ma incontrano resistenza da parte di chi è stato già eletto. Non possiamo però dimenticare che proprio queste stesse regole hanno reso possibile la mobilitazione di molti di noi che hanno creduto nel sogno di una politica diversa e non più ostaggio degli zombie di una foresta pietrificata.
Apprendo che vorresti indire un’assemblea costituente per discutere di questi e altri temi. Non ne abbiamo mai parlato, ma come sai, in quanto Garante, sono il custode dei valori del Movimento e dovremmo quantomeno discuterne prima nel corso degli incontri che ti avevo chiesto di fare, anche perché ogni decisione non potrà non essere presa nel rispetto dei valori del Movimento. So che li condividi anche tu e non ho dunque alcun dubbio che saremo allineati su tutto, nonostante ci sia chi faccia intendere il contrario, strumentalizzando mie dichiarazioni decontestualizzate e facendo finta di dimenticare chi sono, pur avendo applaudito a molte altre mie battute e iperboli.
Nessuno è più ridicolo di chi prende una battuta sul serio, dunque devo solo ringraziarlo per aver reso alcune mie battute ancora più comiche. Tuttavia, penso che a questo punto sia ormai diventato necessario sfatare le nostre presunte divergenze, e tal fine ti invito a divulgare questa mia lettera nelle forme che tu riterrai più opportune. Nel frattempo confido che lavoreremo assieme per il bene del Movimento e del nostro paese.
Con amicizia e affetto,
Beppe
– Risposta di Giuseppe Conte a Beppe Grillo –
Caro Beppe,
come già ti anticipai nel corso dell’ultimo incontro, con il Consiglio Nazionale stiamo lavorando per affrontare una bellissima sfida: un’Assemblea Costituente quale occasione di vero confronto e partecipazione per rinnovare l’azione politica del Movimento.
Viviamo questa vigilia con grande impegno, consapevoli che stiamo progettando il più grande esperimento di democrazia “partecipativa” mai realizzato, in Europa, da una forza politica, in linea con i criteri contenuti nella Raccomandazione della Commissione europea del 12 dicembre 2023, sul “coinvolgimento e la partecipazione effettiva” dei cittadini e delle organizzazioni della società civile alle politiche pubbliche.
E’ un progetto pienamente in linea con i principi e i valori del Movimento e, in particolare, con il principio della “democrazia partecipativa”, che va anche oltre il principio originario della “democrazia diretta”. I partecipanti, infatti, non si limiteranno soltanto a esprimere il loro voto su quesiti decisi e posti dall’alto, ma saranno essi stessi a indicare temi e progetti da discutere, originando un moto “dal basso” che poi condurrà, attraverso approfondite istruttorie, alle deliberazioni finali rimesse agli iscritti, in modo da definire i nuovi obiettivi strategici del Movimento.
Assicureremo ampia partecipazione ai giovani, anche minorenni, perché sarebbe un controsenso progettare il loro futuro senza coinvolgerli direttamente.
Questo progetto è il modo migliore per affrontare la “crisi di consenso” di cui pure ragioni nella tua lettera. Una delle ragioni di questa crisi – sono d’accordo con te – riguarda proprio l’“identità” stessa del Movimento.
Nonostante ci siamo dotati di una “Carta dei principi e dei valori” e nonostante l’impegno della intera Comunità in tante battaglie qualificanti che a tali principi e valori si ispirano, siamo chiamati a fare di più per mobilitare quei tanti, troppi cittadini che ormai si astengono da qualsiasi forma di partecipazione e impegno politico.
Il contesto è fortemente mutato. Nel 2018 il Movimento riuscì a guadagnarsi una fortissima investitura elettorale presentandosi ai cittadini come il più credibile interprete di un diffuso disagio sociale e il più qualificato “eversore” rispetto a un sistema politico anchilosato e cristallizzato in consolidati apparati di potere.
Pur non essendo auto-sufficienti e – per questo – costretti a confluire in due distinti governi di coalizione, nei governi Conte I e Conte II abbiamo realizzato un vasto progetto riformatore, attuando all’incirca l’80% degli impegni presi con i cittadini.
Purtroppo la genuinità e coerenza del nostro impegno politico è stato offuscato dall’appoggio al Governo Draghi, che ci ha costretti nella scomoda posizione di dover votare molti provvedimenti che non erano affatto in linea con la richiesta di cambiamento dei nostri elettori. In quella fase, ogni nostro tentativo di difendere le nostre più qualificanti riforme è stato inquinato dalla costante accusa di voler fare cadere il Governo di unità nazionale. L’indicazione di Cingolani al Ministero della transizione ecologica non si è rivelata felice, e la mitologica “agenda Draghi” ci ha fatto molto male: all’atto della formazione del governo abbiamo perso molti parlamentari e iscritti e, nella fase finale, sono venuti al pettine nodi irrisolti, con la scissione guidata da Di Maio. E proprio il Governo Draghi ha poi spianato un’autostrada alla vittoria di Meloni.
Dobbiamo affrontare l’attuale parabola politica del Movimento con coraggio e determinazione, senza indugiare in un passato che non ritorna. E’ per questo che abbiamo dato vita a oltre 300 gruppi territoriali, con attivisti che finalmente hanno ritrovato un contesto in cui discutere e realizzare progetti a beneficio delle comunità locali. Abbiamo attivato la Scuola di formazione che offre a tutti i nostri iscritti approfondimenti gratuiti, su temi di vitale importanza, tenuti da docenti altamente qualificati.
L’unica vera costante rispetto al passato è la forte opposizione nei nostri confronti dell’establishment politico-finanziario. Ma è un segno positivo. Conferma la fedeltà ai nostri ideali e la nostra irriducibile incompatibilità con tutte le opache consorterie che nel nostro Paese inquinano i processi decisionali democratici e alimentano rendite di potere al di fuori di qualsiasi criterio meritocratico e concorrenziale.
Il Paese, oggi più che mai, ha “bisogno” del Movimento. Ora che sono coinvolto nell’agone politico, mi rendo ancor più conto dell’assoluta necessità di una forza politica che tenga alta l’asticella della cultura delle regole e dell’etica pubblica, che continui a battersi contro la corruzione, le diffuse ingiustizie, le profonde diseguaglianze.
Siamo e dovremo sempre essere radicali nel difendere i nostri principi e valori. Il Movimento è nato e dovrà sempre operare per il bene dei cittadini, contrastando la degenerazione che spinge la classe politica a ritagliarsi forme di privilegio e spazi di impunità.
Ma non saremmo coerenti se, al nostro interno, non lasciassimo che l’Assemblea degli iscritti, che è l’organo sovrano della nostra associazione, decida liberamente progetti e nuovi obiettivi strategici. Lasciamo che la nostra Comunità si interroghi sul proprio futuro. Non dobbiamo avere paura di metterci tutti in discussione. Io per primo. Ti anticipo che la gestione delle varie fasi del processo costituente sarà affidato a un gruppo di esperti indipendenti, specializzati nella gestione di processi deliberativi complessi. Questo proprio al fine di evitare qualsiasi forma di interpositio – mia o dell’attuale gruppo dirigente – che possa alterare l’autenticità delle partecipazioni con elementi di etero-decisione.
Nella tua lettera mi scrivi che ti farebbe piacere organizzare alcuni incontri per discutere su temi utili a rilanciare il Movimento. Il tuo apporto è più che benvenuto e ti confermo la piena apertura a discutere con te, come e quando vorrai.
Indichi anche alcuni temi, dalla pace alla tutela dei più deboli, dalla transizione ecologica a quella digitale. Ti assicuro che l’intera nostra Comunità è da tempo impegnata a ogni livello – europeo, nazionale, locale – nel perseguire molteplici iniziative, ben concrete, in questa direzione. E anche quando gli obiettivi non risultano immediatamente declinabili sul piano pratico, non sono da trascurare le iniziative di denuncia e di stimolo nei confronti di chi, in questo momento, ha responsabilità di governo, a livello nazionale e internazionale.
Questo processo costituente servirà a “riossigenare” il Movimento, rilanciandone la vis propulsiva e innovativa. Con i nuovi temi proveremo a costruire un progetto di cambiamento della società, secondo la logica olistica one-health, integrando in una medesima prospettiva il benessere degli esseri umani, la tutela degli animali e la protezione degli eco-sistemi e della biodiversità.
Avrai sempre la massima disponibilità, mia e di tutti i referenti dei Comitati tematici, a raccogliere i tuoi suggerimenti. Nessuno mette in discussione il tuo ruolo storico di fondatore e la tua funzione attuale di Garante. Io non l’ho fatto. Ma con grande schiettezza – anche alla luce delle responsabilità politiche che mi sono assunto – devo informarti che non posso accogliere la tua proposta di discutere “preventivamente” i temi da sottoporre all’Assemblea Costituente. E’ una richiesta diametralmente opposta al progetto che stiamo avviando e allo spirito che mi ha spinto a indire l’Assemblea.
Immaginare che io e te, da soli o – come pure scrivi – insieme a “un gruppo ristretto dei nostri”, si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre all’Assemblea, significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui l’Assemblea è legittimata a pronunciarsi, assumendo che rispetto a tutti gli altri essa sia priva di legittimazione.
Questa conclusione non è in linea con il principio – anche statutario – secondo cui l’intera comunità degli iscritti è l’organo sovrano, il supremo organo di decisione, secondo i principi e le regole di un organismo “associativo” di diritto privato che caratterizzano il Movimento.
Agli inizi della settimana prossima si terrà la terza riunione del Consiglio Nazionale dedicata alla definizione di tutti i passaggi e dettagli di questo processo costituente. E’ il nostro Organo più rappresentativo, dove siedono anche i rappresentanti diretti degli iscritti. Non appena avremo la “guida” finale ti informerò prontamente.
Liberiamo le energie e affidiamoci all’entusiasmo di una comunità di donne e uomini e di tanti giovani che condividono i nostri principi e valori. Lasciamo che la discussione si sviluppi libera e non predeterminata. E’ questo il modo migliore per rilanciare lo spirito del Movimento, l’ispirazione che spinge tanti cittadini a impegnarsi nelle istituzioni senza pensare al tornaconto personale, genuinamente animati dalla voglia di cambiare questo nostro Paese contro tutto e tutti. Io conservo intatto questo spirito: è questa la motivazione che – anche a fronte di insulti e attacchi di ogni tipo – mi rende ogni giorno più determinato, è questa la motivazione che mi rincuora quando i risultati elettorali sono buoni, ma ancor più mi fortifica quando risultano deludenti.
Guardiamo al futuro con rinnovato impegno comune.
Con pari amicizia e affetto,
Giuseppe Conte
P.S. Mi chiedi di divulgare la tua lettera: raccolgo il tuo invito immaginando che questo nostro scambio possa motivare i nostri iscritti e simpatizzanti a partecipare attivamente al nostro progetto “costituente”.
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Da queste due lettere si può facilmente evincere chi abbia (ancora) la capacità di “inventare” il futuro, e chi purtroppo no. Io la penso così. Mi dispiace per chi scrive (ancoraaaa) roba tipo: se non era per Conte alle ultime europee il M5S avrebbe preso le percentuali di Renzi e Calenda. Ma quando finirà ‘sta storia? E se alle prossime elezioni il M5S prendesse il 4% che si scriverà? Che se non era per Conte avrebbe preso le percentuali di Paragone e Toti? O quelle di “Altri”?
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i traditori dell’italia che salirono sul britannia non possono pentirsi e tornare indietro…!!!
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molto probabilmente verrebbero suicidati o morirebbero in strani incidenti…!!!
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il si a draghi poteva pure essere sopportato, ma poi insistere come ha fatto grillo è stato un suicidio, comunque io seguo conte,grillo non è più credibile
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il si a draghi poteva pure essere sopportato
Ah ah ah!
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“Ah ah ah!”
Uh uh uh! 😄
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Buongiorno ai troll ed in particolare a De Caro lis il troll per eccelleza che ha sempre avuto un occhio di riguardo per il Movimento.
Vanno cianciando che la lettera,per dare più importanza alla cosa e quindi rendere ancora più veritiera la bega, sia sul sito Ufficiale del Movimento… ebbene provate ad andarci e vi auguro di trovarla.
Riportare fatti antecedenti per rafforzare le proprie tesi “del FU”…esempio …”se fossi iscritto al Movimento avrei …ecc. ecc.. ,non mettendo in grassetto pure la parte del discorso che riguarda le motivazioni… ” la necessita di un governo vista la situazione”…..
ancora una volta alla prima occasione ….m 3rda sul Movimento… cioè si continua a sparare sulla croce rossa!
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OPs …chiedo scusa è arrivata ora dal sito ufficiale del M5s lo scambio di opinioni fra i due in occasione della “costituente”…che se riportate nel suo complesso dimostrano una cosa …. la parola agli iscritti!
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e quando mai gli iscritti hanno contato qualcosa
contano solo se vanno nella direzione indicata, altrimenti succede come per le votazioni del capo politico nascoste da crimi
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Ggomblotte 😄
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Grillo garante ah ah ah ah
Grillo garante DRAGHI E CINGOLANI GRILLINI
Grillo garante …..forse della sua saccoccia.
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Un grillo “sparlante”!
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mai come oggi il titolo di scudiero sancho Panza si addice come una seconda pelle a tentenna.
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🏀🏀
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lo sò, l
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lo so lo so la realtà supera la fantasia.
e tentenna é tanto tanto reale.
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Ma davvero, A.
Gigantesche 😄
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Virginia Raggi: “ Serve velocemente una fase ri-costituente. Si deve creare un’agenda, parlare di temi e non di leadership o regolamenti. Ripartire dalla nostra identità, dai nostri metodi e lavorare sul coinvolgimento dei cittadini alla gestione della ‘cosa pubblica’, correggendo quello che magari non ha funzionato, ma senza snaturarci completamente”. Quelle della Raggi sono giuste osservazioni.
Se non diventa un out-out che impedisce la convivenza di aree interne diverse ma prova ad allargare la trasparenza in basso e correggere le idee giuste davvero , mi sembra l’unica voce di un qualche interesse.
Di Grillo e Conte, o delle seconde linee come Patuanelli e Appendino non ci capisco nulla, sento solo qualche nota che stona e un grande, grande vuoto di idee alternative. Di Battista è diventato un buon animatore di talk show quindi privo di influenza politica. Non siamo messi bene probabilmente per qualche anno, altro che settembre…
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Lo ammetto. Non sono informato a sufficienza sulle dinamiche interne al M5s e soprattutto sui temi che sono in discussione. Anni fa il Blog di Grillo catalizzò la mia attenzione. Leggevo gli articoli che pubblicava e con la nascita del Movimento trovai una proposta politica interessante. Ho votato 5stelle dal 2013. Fino alle europee del 2024. A Napoli sono andato a teatro a vedere e ascoltare Giuseppe Conte. Lo stimo come persona perbene e ne apprezzo gli sforzi per dare un’identità ad un Partito ( tale è) che purtroppo l’ha persa o forse non l’ha mai avuta per ciò che s’intende identità politica tradizionalmente. Ma la direzione intrapresa da Conte non mi affascina, non mi convince, e temo possa essere un autogol che gioverà solo al PD. Da mesi non saprei trovare una dichiarazione programmatica, un’idea, una riflessione di un “grillino” contiano che si differenzi da uno del PD, Schlein in testa. Allora il PD è diventato valido? Ha preso le battaglie 5stelle e le ha fatte proprie? Quindi c’è una vittoria sostanziale del M5s di Conte? O forse la direzione “progressista” di nome e di fatto ti porta ad apparire la fotocopia sbiadita (e spernacchiata dai media anche progressisti) del PD?
Chiedo. C’erano temi del M5s delle origini, quello a ispirazione Casaleggio senior, diversi e distanti dagli slogan progressisti? Direi di sì. L’immigrazione veniva discussa con argomenti distanti dal PD e dalla Sinistra. L’Europa, questa Europa, non veniva abbracciata come la manna dal cielo amata da piddini e progressisti, anzi. La politica estera e il rapporto con attori diversi da quelli dell’Occidente democratico e liberale ( che tanto piace ai nostri nuovi amici piddini) era/erano immaginati in altro modo. Vedi questione Donbass, rapporti con la Russia o con la Cina. O la stessa questione palestinese. Trovate un piddino infervorarsi e fare la voce grossa contro i criminali che guidano Israele? Oggi non trovate neppure un 5stelle. Se non timidamente.
Insomma se anche in Parlamento il mondo 5stelle “contiano” usa la stessa retorica progressista, europeista, antifascista, del PD, avrà spazio limitato, perché come si dice, tra la copia e l’originale, si sceglie il secondo. E non servirà dire che il primo è coerente nei fatti e il secondo solo a parole. Perché è la battaglia delle parole che è già persa. E l’ha vinta il PD con “arbitri” venduti: i media guarda caso progressisti.
In altre parole, io rispetto Giuseppe Conte, ma temo non abbia capito o non sia interessato al percorso rivoluzionario che rappresentava il M5s. Che appunto perché rivoluzionario non era né di destra né di sinistra. Ma oggi pare che il 10% che lo vota rifiuti quell’assunto. Siamo progressisti…e di sinistra. Anche se in quel 10% ci sono ancora io…
P.s. Conte non è pdiota nell’animo come dice Cagliostro. Ma ha connotati politici e formazione basica riconducibile al mondo vicino al PD. Che è un Partito di Potere irriformabile. Da cui, Schlein o non Schlein, stare alla larga. Non l’ha capito. E ne pagherà il conto elettoralmente.
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Condivido totalmente, ottima analisi. Anzi, eccellente.
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condivido molti tuoi punti,
solo che tentenna è pdino, euroatlantista pro nato, il peggio del peggio.
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conte si è fatto scippare l’unica battaglia identitaria che gli restava (salario minimo) e si è totalmente appiattito al modus pensandi et operandi del PD. Ha trasformato il M5S in un partitino progressista woke da ZTL.
Ad oggi tra il PD e il suo partitino si sono annullati i tratti distintivi. Quante volte ho sentito conte o patuanelli o fico dichiarare “col PD abbiamo moltissimi punti in comune, siamo distanti solo sulla guerra”. Erano proprio inconsapevoli delle atrocità che stavano dicendo; ripetere con quella noncuranza che il loro partito è identico al PD equivaleva a certificare che il M5S era morto.
Sono del tutto scollati dalla realtà.
I dissidenti, pochi a dire il vero, un paio al massimo, vengono liquidati con sufficienza; etichettati come nostalgici o destrorsi.
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Pableronew , scrivi molte cose condivisibili e sensate… e farei qualche aggiunta: due simil PD sono comunque un bel fallimento. Non si cambia nulla dell’Italia senza una legge proporzionale ( con quorum e senza premi ) che lasci vera libertà di voto senza ricatti di voti utili … perchè 20 +10 non fa 51 e non si costruisce nessuna alternativa con 25 milioni di astenuti.
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basta. Mi avete rotto. Non voterò più 5stelle
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Ricevuto. Informeremo i maggiori quotidiani.
Auguri e figlie femmine 😄
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