
(ANSA) – ROMA, 27 LUG – “I due assassini del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega hanno ricevuto uno sconto di pena. In particolare, Gabriel Christian Natale Hjorth potrà scontare gli arresti domiciliari in una casa a Fregene e non possiamo escludere, in un futuro prossimo, il trasferimento in Usa e la liberazione dei due assassini. Non vogliamo credere che il rientro in Italia di Chico Forti, considerato un truffatore e un omicida negli Stati Uniti, sia stato barattato, per oscure convenienze politiche con il sangue versato da un servitore dello Stato”.
Lo afferma l’asssociazione sindacale Unarma. “Chiediamo al Governo – aggiunge Unarma – di fare chiarezza su questa vicenda e di smentire qualsiasi ipotesi di scambio di prigionieri che possa macchiare la memoria di un valoroso servitore dello Stato. Non fateci vergognare di essere uomini dello Stato. La giustizia deve prevalere e l’assassinio del vicebrigadiere Cerciello Rega non deve essere dimenticato né sminuito”.
I romani lo dicevano: do ut des. Si tratta di diplomazia. Ma, fosse vero, questa sarebbe diplomazia infame e miserabile, per non dire anche schifosa.
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Visto che la chiacchiera precedente non ha sortito l’effetto, ecco la nuova.
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Baratto è il nome esatto ,si pratica dalla notte dei tempi.
Io do’ un assassino a te e per ricambiare tu ne dai un paio a me
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Se fosse vero……”peste li colga”……!!!!!!
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Gravissimo che un sndacato esprima pubblicamente un’idea del genere.
Non il fatto che l’abbia espressa, ma il fatto che una cosa del genere sia avvenuta.
Tenendo conto della tempistica degli eventi e del loro svolgimento, in puro stile complottaro, non trovo del tutto privo di fondamento il fatto che la liberazione di Chico Forti sia stata l’ennesima manifestazione di sovranismo a cozze e ceci di questo gverno
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