
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Come a ogni estate, ecco l’immancabile dibattito sulle carceri sovraffollate e su come sfollarle, col contorno dei soliti sciacalli pronti a legiferare per non farci più entrare chi di solito non le vede neppure col binocolo: i colletti bianchi. L’ultima ideona, firmata dal renziano Giachetti e sposata da FI e Pd, è quella di allargare […]
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EDITORIALE di Marco Travaglio – 26 luglio 2024FROTTOLE SOVRAFFOLLATECome a ogni estate, ecco l’immancabile dibattito sulle carceri sovraffollate e su come sfollarle, col contorno dei soliti sciacalli pronti a legiferare per non farci più entrare chi di solito non le vede neppure col binocolo: i colletti bianchi. L’ultima ideona, firmata dal renziano Giachetti e sposata da FI e Pd, è quella di allargare la già indecente “liberazione anticipata” dagli attuali 3 a 4 mesi per ogni anno di pena. Nella sentenza c’è scritto che devi scontare 9 anni? Tranquillo, è tutto finto: 9 vuol dire 6, ma poi 6 vuol dire 2, perché – grazie alle svuotacarceri dell’ultimo decennio – i 4 finali li sconti ai domiciliari e ai servizi sociali. E’ la certezza della pena all’italiana, che aumenta il senso di impunità e dunque il numero dei reati anziché ridurlo. Così il problema rimane intatto, pronto all’uso strumentale per l’anno successivo. Quello che chiamiamo ‘sovraffollamento’, con tanto di numeri di detenuti in eccesso (14 mila) rispetto ai posti-cella previsti (47 mila), è frutto di un equivoco autolesionista tutto italiano. L’Italia calcola i posti-cella in base alla legge del 1975 che fissa 9 metri quadrati per il primo detenuto e 5 per ciascuno degli altri. Invece il Consiglio d’Europa ne raccomanda almeno 4 per ogni recluso. E la Corte di Strasburgo considera inumano uno spazio pro capite inferiore ai 3. Così un carcere sovraffollato in Italia non lo è nel resto d’Europa.Ciò non significa che nelle carceri italiane si viva bene, anzi: molte sono un inferno (58 suicidi in 7 mesi). Ma perché sono vecchie, malsane, fatiscenti, poco differenziate per tipo di detenuti, incapaci di farli lavorare, permeabili alla droga, a corto di personale. L’unica soluzione è costruirne di nuove, ma i “garantisti” non ci sentono. Pensano che i detenuti siano “troppi” non si sa in base a cosa, a prescindere, cioè che in carcere ci siano migliaia di persone che non dovrebbero starci. In realtà, rispetto all’unico parametro serio – il numero di reati e di delinquenti – i detenuti sono troppo pochi: se si recuperasse un po’ di efficienza repressiva per risolvere un 5% delle centinaia di migliaia di delitti impunitie un po’ di certezza della pena, le carceri scoppierebbero ben di più. Del resto l’Italia, unico Paese con tre mafie ha un rapporto detenuti-abitanti simile o persino inferiore a nazioni con minori tassi di criminalità. C’è chi parla di un boom causato dalle “politiche securitarie” (ma quali?) del governo Meloni, ma anche questa è una frottola: la destra ha inventato ben 15 nuovi reati, tipo il rave party, ma sono tutte baggianate rimaste lettera morta, senza processi o arresti (a parte l’assurdo dl Caivano, che però ha aumentato di qualche centinaio le presenze nei carceri minorili, non negli ordinari). Forse, per risolvere il problema, bisognerebbe prima capire qual è.
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Su questo punto non seguo tanto Travaglio. D’accordo sul fatto di costruire nuove carceri (di passaggio, il sistema carcerario USA è in buona parte appaltato ai privati, e questa è la nazione egemone in Occidente) e se la normativa italiana è più umana di quella europea, tanto meglio.
Contiamo però che chi sconta la pena in carcere ha il 70% di probabilità di diventare recidivo: questo è utile? Ovviamente no, se lo scopo della pena è rieducativo.
Ci vorrà molto tempo perché sia accettata l’idea che i reati con bassa pericolosità sociale vadano scontati agli arresti domiciliari, sanzionando con il carcere gli altri _e_quelli_dei_colletti_bianchi_, che meno degli altri hanno motivo di delinquere. I tempi non sono maturi, ma prima o poi ci si arriverà.
L’idea fa orrore a Travaglio e credo anche diversi commentatori in questa sede, perché è ancora diffusa l’idea del maggior peso dell’aspetto punitivo e deterrente della pena. Certamente sono importanti anch’essi, ma non tutti hanno gli strumenti culturali per esserne dissuasi: io ho seri dubbi che una persona con un forte disagio sociale e magari non fortissimo nelle abilità cognitive si faccia spaventare dall’eventualità di qualche anno di carcere.
(Non si tiri fuori l’argomento del 41bis perché c’entra come i cavoli a merenda)
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Condivido il tuo commento, ed aggiungo che per i colletti bianchi non dovrebbero essere previsti i domiciliari, per possibilità di inquinamento delle prove, contatti e rapporti esterni, la pericolosità sociale implicita nell’ aver danneggiato la collettività, alcuna necessità di percorso riabilitativo visto che non si tratta di soggetti fragili, socialmente disagiati da reinserire in un contesto meno alienante…..il colletto bianco non avrebbe motivo di delinquere, se non la sua cupidigia, arricchimento ed interesse personali a scapito di chi avrebbe dovuto tutelare, cioè i cittadini più deboli….. non vedo possibilità di riabilitazione e quindi rimane solo da scontare la pena, come deterrente per futuri reati! Mentre per altri in cui il contesto sociale, la mancata scolarizzazione, l’ emarginazione pesano nel delinquere, si può, valutando caso per caso, quale sia il percorso migliore di recupero, con domiciliari associati ad inserimento progressivo in ambienti ed attività lavorative funzionali al concetto rieducativo della pena, non solo punitiva, ma appunto di riabilitazione, cioè la possibilità di una nuova prospettiva di vita, soprattutto per i giovani! Il percorso educativo è però molto impegnativo e necessita di una consapevolezza collettiva, che decida di contribuire per non perdere definitivamente alcune risorse, che senza questo tipo di cambiamento culturale hanno un destino segnato! Questo tipo di cultura e mentalità non esiste in Italia, ipergarantista per i colletti bianchi, espressione di potere, e giustizialista, punitiva per tutti gli altri, la discultura del forte con i deboli e debole con i forti, non limitata solo alla rappresentanza politica! Poi ci sono ovviamente reati particolarmente odiosi, come lo stupro, dove la riabilitazione è ancora più difficile, perché si scontra con aspetti disculturali trasversali, molto più ampi rispetto al reato in sé’. L’ Italia è un paese retrogrado, profondamente ignorante, dove le soluzioni semplicistiche e demagogiche hanno sempre la meglio, perché oltre l’ impunità per alcuni, ovviamente forti, esiste una deresponsabilizzazione collettiva, cui basta indicare un nemico per risolvere i problemi, che infatti rimangono irrisolti……
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Ecco, lo stupro non lo considero un reato a bassa pericolosità sociale.
Un’altra cosa: i detenuti hanno serio bisogno di assistenza psicologica.
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“L’ultima ideona, firmata dal renziano Giachetti e sposata da FI e Pd..”
“Sa, ho dei fili sospesi che devo riannodare” (cit. tenente Colombo)
Il pd, da quando è sceso tra noi a deliziarci (ottobre 2007), ha bruciato 11 segretari, inclusi i due reggenti (Orfini e Martina): tutti saltati per disfatte elettorali, congiure di palazzo o per disgusto, tipo il Zinga, che adesso è a riposo in Europa, e la rilassatezza gli fa dire che la riconversione di Renzi è buona cosa, purché ci sia un progetto.
Nessuno di questi 11signori ha superato i due anni e mezzo di regno.
Calenda è un’ anima liberale che il mite Bersani vorrebbe accogliere volentieri nel campo largo, lo ha dichiarato più volte.
E poi c’ è la signora B., figlia di suo padre, molto sensibile ai temi dei diritti civili
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/26/marina-berlusconi-mi-sento-piu-vicina-alla-sinistra-se-parliamo-di-aborto-fine-vita-o-diritti-lgbtq/7601573/amp/
La signora Schlein è al 16° mese come 12° segretario pd.
Sono fili annodabili?
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Torneranno tutti all’ovile, come da programma!
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Prove tecniche di vero Campo Largo?
Forza Italia e Pier Silvio Berlusconi: la clamorosa indiscrezione https://newsmondo.it/forza-italia-e-pier-silvio-berlusconi-la-clamorosa-indiscrezione/attualita/
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Non avevo assolutamente letto notizie simili. Buon segno, non sono il solo a immaginare possibili stravolgimenti neanche tanto eclatanti: un elettore pd medio sta volentieri con Fi.
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Si tratterebbe del vero campo largo in effetti: pd, fi, Iv, Azione, Bonino e centrini.
Una armonia vera, solida.
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Frottole sovraffollate
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Come a ogni estate, ecco l’immancabile dibattito sulle carceri sovraffollate e su come sfollarle, col contorno dei soliti sciacalli pronti a legiferare per non farci più entrare chi di solito non le vede neppure col binocolo: i colletti bianchi. L’ultima ideona, firmata dal renziano Giachetti e sposata da FI e Pd, è quella di allargare la già indecente “liberazione anticipata” dagli attuali 3 a 4 mesi per ogni anno di pena. Nella sentenza c’è scritto che devi scontare 9 anni? Tranquillo, è tutto finto: 9 vuol dire 6, ma poi 6 vuol dire 2, perché – grazie alle svuotacarceri dell’ultimo decennio – i 4 finali li sconti ai domiciliari e ai servizi sociali. E’ la certezza della pena all’italiana, che aumenta il senso di impunità e dunque il numero dei reati anziché ridurlo. Così il problema rimane intatto, pronto all’uso strumentale per l’anno successivo. Quello che chiamiamo ‘sovraffollamento’, con tanto di numeri di detenuti in eccesso (14 mila) rispetto ai posti-cella previsti (47 mila), è frutto di un equivoco autolesionista tutto italiano. L’Italia calcola i posti-cella in base alla legge del 1975 che fissa 9 metri quadrati per il primo detenuto e 5 per ciascuno degli altri. Invece il Consiglio d’Europa ne raccomanda almeno 4 per ogni recluso. E la Corte di Strasburgo considera inumano uno spazio pro capite inferiore ai 3. Così un carcere sovraffollato in Italia non lo è nel resto d’Europa.
Ciò non significa che nelle carceri italiane si viva bene, anzi: molte sono un inferno (58 suicidi in 7 mesi). Ma perché sono vecchie, malsane, fatiscenti, poco differenziate per tipo di detenuti, incapaci di farli lavorare, permeabili alla droga, a corto di personale. L’unica soluzione è costruirne di nuove, ma i “garantisti” non ci sentono. Pensano che i detenuti siano “troppi” non si sa in base a cosa, a prescindere, cioè che in carcere ci siano migliaia di persone che non dovrebbero starci. In realtà, rispetto all’unico parametro serio – il numero di reati e di delinquenti – i detenuti sono troppo pochi: se si recuperasse un po’ di efficienza repressiva per risolvere un 5% delle centinaia di migliaia di delitti impuniti un po’ di certezza della pena, le carceri scoppierebbero ben di più. Del resto l’Italia, unico Paese con tre mafie ha un rapporto detenuti-abitanti simile o persino inferiore a nazioni con minori tassi di criminalità. C’è chi parla di un boom causato dalle “politiche securitarie” (ma quali?) del governo Meloni, ma anche questa è una frottola: la destra ha inventato ben 15 nuovi reati, tipo il rave party, ma sono tutte baggianate rimaste lettera morta, senza processi o arresti (a parte l’assurdo dl Caivano, che però ha aumentato di qualche centinaio le presenze nei carceri minorili, non negli ordinari). Forse, per risolvere il problema, bisognerebbe prima capire qual è.
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Perdonatemi se sono ripetitivo ma quelli del PD e dintorni non li capisco e probabilmente non li capirò mai . Ma come, ci hanno fracassato i timpani e non solo quelli con l’aumento delle pene per i femminicidi continuando però ad essere contro l’ergastolo e considerando la pena non lesiva dell’ uomo ma riabilitativa , ma poi sognano notte e giorno indulti, grazie e svuotamento di carceri affollati . Ma i condannati per femminicidio non godranno anche loro di tutte queste premurose ed umane attenzioni ? Questa si chiama demagogia pura .
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio….
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Forse potrebbe aiutare la costruzione di un nuovo carcere in quanto impellente rispetto al progetto, non urgentissimo, del ponte sullo stretto e, dato che ci siamo, anche il rifacimento delle condutture idriche bucherellate siciliane e pugliesi che perdono per strada la metà dell’acqua trasportata. Ma si sa, queste non si vedrebbero agli occhi degli elettori, mentre il ponte…
E poi, figuriamoci, non vogliono spendere neanche un euro in più in personale sanitario per dare risposta (concreta però) alle liste d’attesa, anziché propagandarla. Figuriamoci un nuovo carcere e/o tubi idraulici. Meglio aumentare il Pil delle già foride industrie delle armi per far contenta l’America e così… proteggere la poltrona di premier.
E, non ultima… perché non fare una bella guerra patriottica (nel senso delle patrie galere) e difendere i sacri confini della Patria… naturalmente in Ucraina, con un battaglione di soldati/galeotti in divisa a strisce bianconere (la Juve non c’entra, sia chiaro)??
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Ecco perchè i Politici vanno ai domiciliari… sovraffollate le carceri.
Dopo 80 gg Totti da le dimissioni sperava di Governare dai domiciliari.
Se dovessero mettere in galera i politici invece dei domiciliari dovranno lasciare le carceri i ladri di polli….. sarebbe una buona e giusta alternativa.
Anche i mafiosi dal carcere continuano a governare… c’è mica da meravigliarsi…la lotta continua sin dal Regno d’Italia!
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ahhh dimenticavo … con l’obbligo di lavorare per pagare le spese di detenzione…. sarebbe una emancipazione sociale.
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Il fatto è che alla fine, dopo anni e anni di visibile, palese impunità dei “colletti bianchi” a uno prende la rabbia di quelle incontrollabili, e decide anche di sfogarsi: sei un colletto bianco e delinqui? Ti voglio vedere schiantare in galera, esigo di vederti schiantare dietro le sbarre, altro che sovraffollamento, altro che “riabilitazione”, voglio vederti soffrire, sì soffrire letteralmente dopo anni di czz tuoi a spese del contribuente che ha sempre meno diritti e meno tutele e si deve pure beccare i predicozzi del politico di turno dalla casta in cui stra-vive, cacchio, altro che garantismo. Fan-Q-lo! Non sto mica dicendo che debbano torturarti, per carità (per l’amor del cielo, ci mancherebbe altro! Siamo mica negli USA, qui, eh!), ma visto che sei un legiferatore, è come minimo giusto che poi la violazione della legge che hai inventato chieda e ottenga una pena! A un certo punto, pur diventando iniquo, uno un pochino di giustizia (la famosa certezza della pena) la vorrebbe anche vedere, insomma!! La certezza della pena per i politici uno a un certo punto la vuole, la esige e la pretende! E ci mancherebbe altro! Eccheczz… 😡
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